Un giorno il
padre entrò nella sala in cui Luke si stava
allenando e gli disse “Luke, l’Imperatore vuole
vederti, domani andremo in
udienza da lui.”
“L’Imperatore
vuole vedere me? E per quale motivo padre.”
Rispose il ragazzo, erano state molto rare le volte in cui era stato
convocato
dall’Imperatore al palazzo Imperiale, la maggior parte delle
volte lo aveva
ignorato.
“Non
lo so ma questo non deve importarti. Quando il nostro Maestro
ci chiama noi dobbiamo obbedire e ricordati Luke, gli ordini
dell’Imperatore
non si discutono, mai.” disse Vader duramente.
Padre e figlio
percorsero i lunghi corridoi del palazzo
imperiale di Coruscant diretti alla sala del trono. Con il cappuccio,
calato
sugli occhi per coprire il suo viso, e il mantello nero come quello del
padre,
Luke guardava con attenzione la curiosità che provocava la
presenza di suo
padre e la sua, e vedeva che tutti si scansavano al loro passaggio.
Arrivati nella
sala del trono, Luke si tolse il cappuccio e
davanti all’Imperatore padre e figlio si
s’inginocchiarono con la testa china
in avanti.
“Alzati
Lord Vader.” Disse l’Imperatore. Il Signore Oscuro
fece come gli era stato ordinato, salì le scale e si
fermò di fianco al suo maestro.
Luke rimase ai piedi del trono in ginocchio e con testa china ad
aspettare che
l’imperatore si rivolgesse a lui.
Palpatine
guardò attentamente il giovane inginocchiato ai
suoi piedi ed entrò nella sua mente, doveva sapere se era
pronto, prima di
affidargli la missione. Luke strinse i denti per questa intrusione ma
poi si
rilassò e aspettò che l’Imperatore ebbe
finito di sondare la sua mente.
L’Imperatore annuì soddisfatto da quello che aveva
scoperto nella mente del
giovane e si appoggiò alla poltrona poi disse
“alzati giovane Skywalker” Luke
si alzò e guardò l’Imperatore dritto
negli occhi senza mostrare un indizio di
paura.
“Tuo
padre mi ha detto che sei stato ben addestrato e hai già
portato a compimento con successo alcune missioni che lui ti ha
affidato.”
“E’
vero, mio Signore.” Rispose Luke, con sincerità e
nessuna
traccia di compiacimento nella voce, erano stati tutti compiti di poco
conto, aveva
eliminato alcuni dignitari che erano palesemente contro suo padre e
piccoli
criminali che interferivano con i suoi progetti.
L’Imperatore
lo scrutò attentamente poi disse “allora ti
sentiresti
pronto per una missione molto difficile. Tuo padre mi ha assicurato che
sei in
grado di portarla a termine con successo.”
“Se
mio padre ha detto così, allora è
così. Mio signore.”
Rispose Luke.
“Non
essere troppo sicuro di te ragazzo, questa volta non dovrai
affrontare gentaglia facile da uccidere, questa volta sarà uno dei nostri nemici
più pericolosi, un
jedi. Allora te la
senti ancora di
accettare questa missione?”
“Se
mio padre dice che sono in grado di portare a termine con
successo questa missione allora lo sono, mio signore.
Ucciderò il jedi e vi
porterò la sua arma.” rispose Luke con sicurezza.
“Molto
bene, ma non deludermi ragazzo, sai cosa accade a chi
mi delude.”
“Non
accadrà mio Signore.” Disse Luke inginocchiandosi
di
nuovo.
“Molto
bene andate, siete congedati. Lord Vader spiega a tuo
figlio di cosa si tratta. Aspetto con impazienza il risultato della sua
missione.”
Padre e figlio
uscirono dalla sala e Vader disse solo “sono
molto fiero di te Luke ti sei comportato bene in presenza
dell’Imperatore.”
Luke lo
guardò trattenendo un sorriso, la soddisfazione di
suo padre era la cosa più
importante per
lui. Aspettò che suo padre continuasse ma l’uomo
tacque e continuò a
camminare.
Darth Vader
sentiva che suo figlio era curioso ed impaziente
di sapere tutto, ma non disse una parola. Luke sapeva che doveva
aspettare che
fosse suo padre a dirgli tutto. Vader guardò soddisfatto suo
figlio dopotutto
il ragazzo era stato ben addestrato e sapeva che doveva attendere.
Quando
arrivarono alla residenza del Signore Nero, Vader sentì
che Luke era ormai arrivato al limite, si girò verso di lui
e sorridendo gli
disse “ Sento che sei ansioso di sapere della missione che ti
ha affidato
l’Imperatore.”
“Si,
padre.” Rispose Luke, cercando di trattenere la
curiosità.
Vader
guardò Luke, aveva fatto veramente un bel lavoro con
lui. Era robusto ma di corporatura snella,
aveva ancora bisogno di qualche anno di addestramento e imparare a
padroneggiare
il Lato Oscuro e poi sarebbe diventato un grande Sith, allora insieme
avrebbero
affrontato e ucciso l’Imperatore e lui avrebbe governato
l’Impero con suo
figlio al suo fianco. Se solo ci fosse stata anche lei tutto sarebbe
stato
perfetto, invece…. Scosse
la testa
scacciando quel pensiero.
Si accorse che
Luke lo stava guardando e bruscamente disse
“andiamo in Sala Riunioni e ti spiegherò
tutto.”
Quando furono
arrivati Vader aprì un file nel computer e Luke
vide la mappa dei pianeti dell’Orlo Esterno, il padre
indicò un puntino
luminoso e disse “Secondo le spie dell’Imperatore,
qui sul pianeta Alfard,
dovrebbe essersi rifugiato uno degli ultimi jedi rimasti, il tuo
compito sarà
stanarlo ed ucciderlo. Questo non è un avversario come gli
altri, Luke, questo
è un jedi, devi stare molto attento.”
“Ho
capito Padre.”
“Raggiungerai
il pianeta viaggiando in incognito su navi
mercantili. Voglio avere da te dei rapporti periodici, mi hai
capito.”
“Si
padre perfettamente.”