Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    08/12/2019    1 recensioni
SPOILER FROZEN 2
La vita dei due regni prosegue serena. Elsa, finalmente, ha scoperto la sua vera identità ed Anna governa sicura il proprio regno. La loro vita sembra proseguire tranquilla tra risate, gioco del mimo del venerdì sera, dialoghi con Kristoff, Sven ed Olaf, tra matrimonio e ricevimenti. La vita però, risulta spesso spesso cattiva e crudele e i protagonisti dovranno essere pronti a superare ogni ostacolo. Governare un regno non sarà più così semplice, fidarsi e andare d'accordo non sarà scontato ma, soprattutto, reagire al dolore si trasformerà nella missione più difficile.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio, Olaf
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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CAPITOLO III.
IL GRANDE GIORNO


 
Sono le 8.00 di mattina quando Elsa si sveglia e trova Anna addormentata accanto a lei.

La maggiore decide di attendere ancora un attimo prima di svegliare la più piccola e ne approfitta per contemplarla. La sua piccolina, la sua sorellina di lì a poche ore avrebbe sposato un uomo.

Anna aveva la bocca leggermente aperta, le guance ricoperte di lentiggini appoggiate delicatamente al cuscino, i capelli scompigliati e dei dolci lineamenti da giovane donna nascosti dalle braccia che teneva sempre sul volto mentre dormiva. Elsa, però, più la guardava e più la ricordava come una bambina scalmanata con i codini rossi bene in vista che la mamma, per colpa del suo continuo movimento, era costretta a sistemarle spesso.

Il pensiero di quel momento fa sorridere e sussultare la maggiore che, allontanata la nostalgia dell’infanzia, accarezza il volto della minore per svegliarla.
Elsa inizia a muoverla lentamente e con delicatezza ma senza ottenere risposta.

“Annaaa, dai alzati! È ora!” sussurra la maggiore senza risultato.

“ANNA” si altera allora Elsa scuotendo la regina di Arendelle che sobbalza e si guarda intorno spaventata.

“Ma buongiorno eh!” si lamenta Anna sbadigliando e strofinandosi gli occhi.

“Il sonno pesante non potevi averlo anche da piccola? Così almeno mi avresti evitato notti insonni per costruirti pupazzi di neve” borbotta la bionda alzandosi in piedi.

“Dai volevo svegliarmi con il cielo!” ride la più piccola provocando anche la risata della maggiore al ricordo della sua famosa citazione.

“Sei pronta?” domanda Elsa eccitata dalla giornata.

“Sì” risponde sicura Anna e, dopo un lungo sospiro, si alza in piedi chiamando a sé le dame di corte per aiutarla a prepararsi.

“Bene, mentre ti prepari io vado a controllare una cosa” si congeda Elsa correndo fuori dal castello diretta verso l’abitazione di Kristoff.

“Non vi sembra un po’ eccessivo?! O insomma sono ridicolo!” si lamenta una voce maschile proveniente dall’interno di una dimora. Elsa, dopo aver bussato, varca la soglia e si ritrova nel soggiorno di Kristoff che, in quel momento, era circondato da qualche amico troll.

“Elsa, ti prego aiutami!” implora Kristoff cercando di spogliare la corona di fili d’erba preparatagli dalla sua mamma delle rocce.

“Sei così bello Kristoff! Non sai da quanto tempo aspettiamo questo giorno!” si esalta una piccola roccia saltellando sulle due zampe e battendo le mani.

“Sei bello sì, ma forse è meglio non esagerare” si intromette Elsa faticando a trattenere le risate per quello strano abbigliamento. La ex regina di Arendelle muove velocemente le mani ed ecco comparire uno stupendo abito maschile color blu notte.

“Grazie Elsa” sospira l’uomo contento di essere stato salvato da quell’imbarazzante situazione.

Trascorrono qualche decina di minuti e, finalmente, appare Kristoff davanti a lei. L’uomo indossava l’abito blu e aveva i capelli stranamente laccati e pettinati anche se non sembrava proprio a suo agio in quel cambio di stile.

“Che ne dici? Posso piacere a tua sorella?” chiede lui girando su sé stesso per controllare ogni parte dell’abbigliamento.

“Sì, direi proprio di sì…sei ancora più elegante del giorno della sua incoronazione” afferma Elsa soddisfatta e immaginando già lo sguardo di Anna alla visione del futuro marito.

“Spero di essere alla sua altezza” sussurra lui abbassando il tono della voce e sistemandosi il colletto.

“Che cosa vuoi dire?” domanda la bionda scuotendo la testa non capendo il nuovo discorso.

“Anna è diventata davvero coraggiosa ed è una donna splendida. Spero di essere in grado di aiutarla in questo nuovo ruolo”

“Anna è così perché ha incontrato te. Fino a pochi anni fa stava per sposare uno sconosciuto, era scalmanata, non sapeva cosa fosse la vita. Tu l’hai accompagnata da me e ne hai influenzato il cambiamento. Siete una coppia fortissima ed avete la mia benedizione. Sono convinta che anche i miei genitori sarebbero fieri di voi” spiega Elsa avvicinandosi a lui e donandogli una carezza
sulla spalla.

“Grazie Elsa, di queste parole e della tua fiducia nei miei confronti. Ti prometto che non lascerò mai sola Anna” conclude lui sorridendogli orgoglioso di poter far parte di quella piccola e meravigliosa famiglia.

“Ci vediamo dopo” conclude Elsa dirigendosi fuori dalla casa del montanaro avvolto ora dall’affetto dei trolls e di Ryder.

“Vostra maestà, è pronta per vedersi?” chiede la balia asciugandosi una lacrima per la bellezza della regina che aveva visto crescere.

“È arrivata Elsa?” domanda Anna con gli occhi coperti dalle mani per godersi la sorpresa.

“Sì, sono qui” risponde la maggiore appena giunta al castello grazie alla sua velocità di spostamento.

“3,2,1…”

Anna toglie le mani e rimane a contemplare il suo abbigliamento.

La regina ha i capelli raccolti in un cucù sul quale è appoggiata la corona e il velo nuziale. La cosa più bella, però, è il vestito bianco che rappresenta il sogno di ogni donna. Il delicato pizzo che aderisce perfettamente al suo petto e ai fianchi, lo strascico di seta che ricade dietro di lei, i piccoli diamanti che riflettono i raggi di sole, Anna è semplicemente un sogno.

“Sei bellissima, sembri la mamma” sussurra Elsa avvicinandosi a lei con le lacrime agli occhi.

“Secondo te mi vedrà adesso?” chiede la rossa con gli occhi lucidi e la voce traballante.

“Certo, è qui con noi. Ne sono sicura. Sono orgogliosa di te” conclude Elsa guardando la sorella negli occhi ed abbracciandola forte a sé.

“Con oggi inizia una nuova vita, ma nulla dividerà il bene che ci vogliamo” afferma Anna accarezzando il volto della maggiore per poi sospirare, sollevare l’abito, dirigersi verso la porta e pronunciare con fermezza: “Sono pronta”.

La Chiesa è gremita di gente. Le prime file di banchi sono occupate dai parenti lontani di Elsa ed Anna, zii e cugini di regni che avevano sentito nominare solo quando erano piccole, metà della Chiesa era destinata agli alleati commerciali, ai nortundri, ai trolls e agli abitanti di Arendelle.

“Ci siamo, ti accompagno io” commenta Elsa una volta aiutata la sorella a scendere dalla carrozza trainata da Sven che, grazie a un fiocco rosso al collo, mostrava la sua aria fiera e orgogliosa.

“Ti voglio bene Elsa” conclude Anna guardandola ancora negli occhi e prendendola a braccetto pronta ad entrare dopo aver sentito il coro intonare un antico canto nuziale.

Le porte della Chiesa vengono aperte e tutti i presenti si alzano in piedi per accogliere la propria regina.

Anna cammina sicura verso l’altare senza guardare gli invitati per paura di emozionarsi troppo anche se, con la coda dell’occhio, scorge gente piangere, tapparsi la bocca per lo stupore, bisbigliare frasi del tipo “Come è bella!” e altri inchinarsi ed applaudire piano. Anna è concentrata sulla parte più importante di quella giornata: Kristoff che, elegante e composto, l’attende all’altare con le lacrime agli occhi.

Passi lenti e vicini ed Anna rivede, in quella camminata verso l’altare, tutta la storia della sua relazione.

Sorride nel ricordare la volta che ordinò a Kristoff di portarla sulla montagna del Nord, quando lui parlò degli esperti in amore, quando l’aiutò a scalare una montagna e la prese in giro per il suo essere così movimentata, quando le salvò la vita e la baciò per la prima volta nella piazza del villaggio. Ricordò con nostalgia le nottate passate a baciarsi e coccolarsi, il dolore nell’averlo abbandonato quando si allontanò con Elsa, i pesanti litigi che si concludevano sempre con un sorriso e una rosa, i sogni sul proprio futuro, la proposta di matrimonio, le risate parlando di Sven e di
avvenimenti divertenti e molto altro ancora. Una vita, anni trascorsi insieme che racchiudevano attimi ricchi di avvenimenti belli e brutti che la regina desiderava approfondire e rivivere.

“Sei bellissima” sussurra Kristoff all’orecchio della futura moglie una volta congiuntosi a lei all’altare. L’uomo, poi, prima di iniziare la cerimonia, si scambia un ultimo sguardo con Elsa nel quale la ringrazia per essergli sempre stata accanto come amica e, ora, come cognata.

“Siamo qui riuniti oggi per celebrare le nozze di Anna regina di Arendelle e Kristoff Bjorgmann. Cominciamo subito con le promesse dei futuri coniugi.”

“Anna, fin dal primo momento che ti ho vista ho capito che non ti avrei mai voluto perdere. Con la tua semplicità sei riuscita a sciogliere il mio grande cuore di ghiaccio e aprirmi gli occhi sulla vita. Prometto di starti accanto sempre e, soprattutto, di adempiere ai miei doveri di futuro regnante ascoltando sempre le tue indicazioni. Con questo anello, ti sposo”
Afferma Kristoff prendendo tra le mani la fede e mettendola al dito di Anna per poi guardarla negli occhi e sorriderle.

“Kristoff, sono consapevole di averti fatto esasperare e soffrire ma, nonostante tutto, il tuo forte amore è sempre resistito a tutto. Mi hai resa una persona diversa, coraggiosa, responsabile e matura. Mi hai resa la regina e donna che sono. Non basterà la vita insieme per ringraziarti di tutto questo. Giuro di starti accanto sempre, di servirti e camminare con te sostenendoci a vicenda. Con questo anello…ti sposo”

Conclude Anna compiendo lo stesso identico gesto del consorte per poi tenergli saldamente la mano.

“Io vi dichiaro: marito e moglie” afferma il celebrante permettendo così ai due sposi di unire le proprie labbra per sigillare quel patto infrangibile.

Il bacio dei due giovani provoca il trambusto generale. Battiti di mani, esclamazioni di gioia, lancio di petali colorati e campane che suonano gioiose per festeggiare una serenità che non si assaporava da tempo.
 
La giornata trascorre tranquillamente tra cibo, danze ispirate alle musiche eseguite dal quartetto d’archi e i due sposi si ritrovano immersi nei continui incontri con gli invitati, tra saluti, inchini e scambio di auguri.

“Elsa!” esclama una voce adulta avvicinandosi alla ex sovrana del regno intenta a salutare anch’essa i presenti.

“Zia Ester?!” afferma Elsa felice di incontrare, dopo tanto tempo, l’unica parente rimastagli.

“Come ti sei fatta grande cara!” si congratula la donna alta dai capelli castani e gli occhi scuri, sorella del padre e sovrana del regno di Winstel.

“Da quanto tempo non ti vedo! Come state? Il regno come procede?” domanda Elsa contenta di riunirsi alla famiglia.

“Noi stiamo bene. Ti ricordi Fergus? Mio figlio?” continua la donna chiamando a sé un giovane dai capelli mori e gli occhi scuri che si inchina alla cugina e le sorride.

“Il regno, purtroppo, non naviga in buone acque…qui, però, non è sicuro parlarne” conclude la regnante guardandosi intorno per paura di essere intercettata.

“Nei prossimi giorni la regina e suo marito partiranno per la luna di miele, motivo per cui io gestirò e governerò in loro assenza. Potrete restare qui e parlare con me delle vostre problematiche in modo da potervi aiutare. Sono sicura che mia sorella sarà contenta di questa iniziativa! A proposito…vi porto da lei! Anna, ti ricordi zia Ester?” presenta Elsa avvicinandosi alla sorella visivamente stanca di salutare tanta gente.

“Certo! In realtà eravamo molto piccole ma ricordo bene il Natale in cui ci portaste in dono quel cavallino a dondolo che amavo!” ricorda Anna dopo aver fatto segno ai parenti di alzarsi dall’inchino.

“Anna, ci sarebbe il ballo…” si inserisce Kristoff dopo aver salutato anche lui quei lontani parenti.

“Certo! Scusatemi, ma devo proprio andare” si congeda la regnante prendendo a braccetto il proprio uomo e dirigendosi al centro della pista per dare il via alle danze.

“Devo dire che hai imparato molto bene a ballare!” si congratula Anna coordinando i propri movimenti con quelli del marito.

“Avevi dubbi? Sono un re anche io ormai!” ride lui facendo sorridere anche l’altra.

“Sì che, amore…ti vogliono proprio tutti. Che noia salutare tutte quelle persone! Siamo sposati da qualche ora e già mi ignori?” ironizza lui baciandola sulla fronte.

“Non fare il geloso, ti ricordo che ci attende la nostra prima notte di nozze tra poco!” afferma lei alludendo al desiderio di consumare il proprio amore per la prima volta.

“Impossibile, come minimo ci impiegherei ore a sbottonare tutto il tuo vestito e, sinceramente, non mi reggo più in piedi. Non so con che forza sto riuscendo a ballare!” ride lui facendo girare su sé stessa la propria donna e abbracciandola da dietro.

“Hai ragione anche tu…da domani ci attende il nostro viaggio di nozze e avremo tante notti da trascorrere insieme” risponde lei facendo roteare l’abito e tornando di fronte a lui.

“Tutta la vita…ti amo” commenta lui appoggiando la fronte a quella della moglie.

“Anche io” risponde lei e, sporgendosi in avanti, accettata di baciare ancora una volta quelle labbra che la facevano impazzire che sapevano di amore, di coraggio, di casa e di famiglia.
 
  
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