SOLO EFFETTO DELL'ALCOL
Quest’anno, Joe e Cecile hanno deciso di andare a trovare Wally, e di rimanere con lui per tutta la durata delle vacanze natalizie. Così, Barry ha invitato Oliver e Felicity a passare il Natale a Central City. «Potreste fermarvi un paio di giorni… così, per staccare un po’ la spina.» ha detto.
I due arrivano nel primo pomeriggio.
Sono circa le cinque, quando Barry si rende conto che in casa mancano i liquori, le bibite, piatti, posate e bicchieri di plastica. È sul punto di suggerire ad Iris di accompagnarlo, ma Felicity si offre al suo posto: «Così almeno faccio un giro per Central City. Mi è mancata dall’ultima volta…»
Barry accetta, anche se è un po’ riluttante. Ha notato che nonostante sia ancora molto presto, Iris è già piuttosto brilla. «Se continui a bere in quel modo, tra poco sarai ubriaca fradicia.» le dice, infilandosi la giacca per uscire.
Oliver non riesce a dargli torto: «Non preoccuparti, la tengo d’occhio io se vuoi…»
Barry e Felicity finalmente escono. Vorrebbe trovare qualcosa con cui impegnare il tempo, magari leggendo un giornale, oppure basterebbe semplicemente che si impegnasse in qualche faccenda, ma Iris non è in grado nemmeno di svolgere le mansioni primarie, e lui, all’improvviso, sente tutta la stanchezza del viaggio addosso.
Si sdraia sul divano, esausto, quasi dimenticando di non essere solo. Si copre gli occhi con l’avambraccio, ma la ragione gli ricorda che in quel momento c’è qualcun altro con lui. Allora Oliver alza gli occhi su Iris, che non sembra minimamente preoccuparsi per la sua presenza. Anzi, si è versata di nuovo da bere, continuando a muoversi al ritmo della musica.
‘La tengo d’occhio io’ un corno… L’incolumità di Iris è l’ultimo dei suoi problemi al momento. Sa bene che la sua non è altro che una sbronza passeggera. Lui ha già visto molto di peggio. Ha vissuto con Laurel le conseguenze peggiori dell’alcolismo, perciò una ragazza ubriaca per via di un bicchiere di troppo ad una festicciola di natale, è l’ultimo dei suoi problemi.
Fa freddo, stasera. Il giorno di Natale sta per finire, e la temperatura si è abbassata ancora.
Al contrario, più guarda Iris in movimento, più si rende conto che la sua temperatura si sta alzando parecchio. L’alcool sta facendo effetto.
Si sta scaldando, e anche parecchio.
Ha iniziato a straparlare, e questo è ancora soltanto l’effetto più innocuo.
Continua a tenerla d’occhio, e adesso, il suo sguardo è più vigile
Il collo della bottiglia si sta avvicinando sempre di più alle labbra carnose di Iris, velate di rossetto.
Rigorosamente rosso, per giunta. La mano rimasta libera invece, ha smesso di rimanere appesa lungo il suo fianco, e si è piegata sul suo petto, ad accarezzarle il seno. Poi scivola via, allungandosi verso il soffitto, e Iris riprende a sculettare a ritmo di musica. Cristo, Barry e Felicity sono appena usciti e lei è già fuori controllo…
Ha anche alzato il volume della radio, e sta ballando al centro della stanza, ma le sue movenze, sono sempre più veloci, sempre più frenetiche. È completamente ubriaca… e sono quasi certo che abbia il preciso intento di sedurmi…
Del resto, ad Iris non mancano certo gli attributi.
Merda. In tanti anni dovrei aver imparato a gestire certe cose…
Adesso lei si è fermata, e lo guarda sorridendo. Ha le mani sui fianchi, la gonna del vestito leggermente sollevata, e i capelli che le ricadono sulla spalla. Gli sorride, ma Oliver non ha bisogno di un indovino per sapere che tra meno di trenta secondi lei sarà seduta a cavalcioni sui suoi fianchi.
La guarda poggiare un ginocchio sul divano, slacciandosi i pesanti stivali di pelle, e far passare l’altro ginocchio dall’altro lato.
Non osa muoversi neppure di un millimetro, perché non vuole assolutamente che le sue dita finiscano per sfiorare quella pelle scura. Il vestito di Iris si è anche sollevato fino al suo inguine, e lui intravede la stoffa della sua biancheria intima.
Oliver sta cercando disperatamente di ignorarla, ma tutta la situazione gli rema decisamente contro. Tra poco Iris avrà le mani direttamente nelle mutande. Ma quali? Le mie o le sue? Maledizione…
Lui sta facendo i salti mortali per rimanere indifferente, ma la sua totale insensibilità al corpo che ha di fronte è un bluff bello e buono.Ad Iris non mancano certo gli attributi, e lui è pur sempre un uomo. Ha un seno niente male…
Il pensiero gli attraversa la mente ad una velocità che supera quella di Flash, e Oliver se ne rende conto appena in tempo. Iris si sta chinando su di lui, sdraiandosi letteralmente sul suo petto. Sente le sue forme su tutto il corpo e tra qualche secondo avrà le sue labbra addosso. Eppure, sembra che le mani di Iris le abbiano precedute.
Si sono fermate all’altezza del cavallo dei pantaloni per una carezza, e Oliver si è accorto che la ragazza gli sta abbassando la cerniera. E non solo quello. Barry… Felicity… dove accidenti siete?
Proprio in quel momento, lo scatto della serratura annuncia il loro rientro.
Oliver si solleva violentemente, sul divano, col risultato che va a sbattere con la testa direttamente sul mento di Iris. La ragazza finisce malamente col sedere per terra, con un gomito sui cuscini del divano e la gamba sul tavolino. I capelli sono ricaduti sul suo viso, completamente in disordine, e le oscurano del tutto la vista.
Nel frattempo, Oliver ha afferrato al volo il primo cuscino che gli è capitato a tiro, e se l’è piazzato sulle parti basse, in fretta e furia, prima di richiudersi la cerniera dei pantaloni.
Barry e Felicity entrano nel salone, completamente ignari della situazione: «Iris, sei caduta dal divano?» commenta Barry, affrettandosi ad aiutarla, preoccupato.
«Sììììì, sono scivolataaaa…»
In qualche modo, Iris riesce a sedersi composta, aiutata da Barry e da Felicity, mentre Oliver si sta sollevando con la schiena contro il bracciolo: «Credo che oggi la tua ragazza abbia esagerato un po’ troppo con l’alcool, Barry.» commenta.
E io mi sono tratto d’impaccio per un pelo…