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Autore: CKS    21/12/2019    8 recensioni
Regen rischia di essere investita, per fortuna viene salvata da Genzo Wakabayashi, il ragazzo di cui parlano tanto, e nemmeno in modo bello, i ragazzini della squadra della Nankatsu.
Regen è quindi curiosa di conoscerlo, e l'occasione le si presenterà proprio dopo questo incidente.
Anni dopo Genzo Wakabayashi tenterà di rimediare ai propri errori, ma i suoi sforzi saranno vani...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Remember...
-È davvero così spocchioso come dici?-
-Oh, sì, non appena lo conoscerai sarai della mia stessa idea!-
-Allora sbrighiamoci! Voglio incontrarlo subito, così vedrò se è come dici tu!-.
Anego appoggiò le mani sui fianchi e sbuffò.
-Io non ci tengo ad incontrarlo! Pensavo di trascorrere un bel pomeriggio con te...-.
Regen si sentì un po' in colpa, non voleva che l'uscita con la sua nuova amica saltasse!
-Senti, facciamo così: tu inizia ad andare in caffetteria, io vado ad incontrarlo, starò assieme a lui per qualche minuto, giusto il tempo di fare le presentazioni, poi ti raggiungerò. Va bene?-
Anego sembrò pensarci su.
-Sei sicura di metterci così poco... Sì... Ecco, non mi vorrei annoiare!-
-Ma figurati, tanto il tratto per arrivare a casa Wakabayashi è breve!-
-E chi te lo dice che sia in casa? Magari è in giro!-
-Se fosse in giro, ti raggiungerei subito al bar. Mica devo stare ad aspettare il suo ritorno!
-Ok, ok, va bene, ma vedi di non farmi aspettare troppo!-
-Lo prometto!- esclamò felice Regen, prebdendole le mani.
Notò l'imbarazzo di Anego e si staccò subito.
-Scusa, a volte mi dimentico di essere in Giappone...-
-Non fa nulla, ora vai, però! Noi stiamo qui a parlare ed il tempo passa!-
-Corro!- e si voltò, pronta per percorrere il breve tratto che l'avrebbe condotta verso la maestosa villa che apparteneva alla famiglia Wakabayashi.
                                           *
Regen correva a perdifiato, cercando di fare il prima possibile.
Dannazione, erano già passati cinque minuti!
Arrivò al semaforo e attese che diventasse verde.
Buttò l'occhio sulla strada e vide un camion che si stava avvicinando.
Il semaforo diventò verde.
Mise piede sulle strisce pedonali, ma appena voltò la testa, vide un qualcosa di orribile.
Il camionista sembrava dormire, e il mezzo continuava ad avanzare.
'Sono spacciata!' pensò lei, che non aveva avuto la prontezza per evitare di venire investita.
-STAI ATTENTA!-.
In una frazione di secondo Regen sentì qualcuno che la spingeva via dalla direzione del camion.
Stupita, alzò il viso, fino a trovarsi davanti un ragazzo, forse un pochino più grande di lei, che indossava un cappellino rosso.
Lesse nei suoi occhi un misto di timore e sollievo.
-Per fortuna sono arrivato in tempo!- borbottò lui.
Aiutò Regen a rialzarsi.
-Stai bene? Sei ferita?-
-No, va tutto bene!-
-Genzo!-.
La ragazza notò un uomo, trafelato, che si avvicinava a loro.
-State bene? Non vi siete fatti niente?-
-No, Mister Mikami, stiamo bene-.
Il camionista, che nel frattempo si era destato dal suo torpore, era sceso dal camion ed era corso verso di loro.
-Ma è impazzito?! Cosa stava facendo?!-
-Genzo!- lo ammonì Mikami, guardandolo severamente -Risparmiati questo tono, e soprattutto le parole. Ho già chiamato la polizia, saranno qui a momenti. Ho visto anche io che la ragazza stava attraversando con il verde, ma lei non si è fermato!- concluse, guardando negli occhi il camionista.
-Non sei giapponese- osservò tranquillamente lui.
-Già. Vengo dalla Germania, e sono qui in vacanza-
-Però parli abbastanza bene la nostra lingua...-
-Non tantissimo- ammise lei -Ho un lontano parente che era giapponese, ho avuto la fortuna di impararlo da lui, ma poi è morto. Inoltre,  come puoi immaginare, non lo parlo mai quando sono in Germania-.
Dopo quel discorso le venne in mente un dettaglio. 
-Aspetta, tu sei Genzo Wakabayashi!-.
Lui la guardò confuso -Come fai a conoscermi?-
-Anego mi ha parlato di te, e volevo incontrarti!-
-Chissà quante cose belle ti avrà detto! Io e lei ci detestiamo, e credo che tu l'abbia capito...-
-Oh, sì, però vorrei anche capire da sola quali siano i lati positivi di Genzo Wakabayashi. Se ogni tanto me ne facessi vedere uno, sarei anche ben disposta a difenderti!-.
Lui la guardò, stupito da quelle parole.
E sentì che il battito cardiaco accelerava velocemente.
                                             *
Genzo guardò frustrato il cellulare. Lui continuava a chiamare, ma al posto di Regen si sentiva soltanto la voce impostata e metallica della segreteria telefonica.
-Sono un deficiente, sono un deficiente!- continuò a ripetersi, eppure non era sufficiente.
I suoi errori li stava pagando cari e salati. Perché adesso non soltanto Sanae si rifiutava di rivolgergli la parola, ma anche Regen sembrava sparita nel nulla.
E lui si era accorto troppo tardi, come uno stupido, di ciò che aveva fatto.
Non avrebbe dovuto andarsene dalla casa di Regen. E invece lo aveva fatto.
E adesso se n'era andata lei...
Questa flashfic non chiude ancora il cerchio che ho aperto con la One Shot 'Non posso avere tutto...'.
Penso che svilupperò meglio tutta la vicenda, ma nel frattempo avevo il desiderio di narrare dell'incontro tra Genzo e Regen, e di fornire un brevissimo seguito su ciò che è accaduto dopo quella sera.
Spero ci piaccia!
CKS 
                  

                                   Remember...

 

-È davvero così spocchioso come dici?-

-Oh, sì, non appena lo conoscerai sarai della mia stessa idea!-

-Allora sbrighiamoci! Voglio incontrarlo subito, così vedrò se è come dici tu!-.

Anego appoggiò le mani sui fianchi e sbuffò.

-Io non ci tengo ad incontrarlo! Pensavo di trascorrere un bel pomeriggio con te...-.

Regen si sentì un po' in colpa, non voleva che l'uscita con la sua nuova amica saltasse!

-Senti, facciamo così: tu inizia ad andare in caffetteria, io vado ad incontrarlo, starò assieme a lui per qualche minuto, giusto il tempo di fare le presentazioni, poi ti raggiungerò. Va bene?-

Anego sembrò pensarci su.

-Sei sicura di metterci così poco... Sì... Ecco, non mi vorrei annoiare!-

-Ma figurati, tanto il tratto per arrivare a casa Wakabayashi è breve!-

-E chi te lo dice che sia in casa? Magari è in giro!-

-Se fosse in giro, ti raggiungerei subito al bar. Mica devo stare ad aspettare il suo ritorno!-

-Ok, ok, va bene, ma vedi di non farmi aspettare troppo!-

-Lo prometto!- esclamò felice Regen, prebdendole le mani.

Notò l'imbarazzo di Anego e si staccò subito.

-Scusa, a volte mi dimentico di essere in Giappone...-

-Non fa nulla, ora vai, però! Noi stiamo qui a parlare ed il tempo passa!-

-Corro!- e si voltò, pronta per percorrere il breve tratto che l'avrebbe condotta verso la maestosa villa che apparteneva alla famiglia Wakabayashi.

 

                                              *


Regen correva a perdifiato, cercando di fare il prima possibile.

Dannazione, erano già passati cinque minuti!

Arrivò al semaforo e attese che diventasse verde.

Buttò l'occhio sulla strada e vide un camion che si stava avvicinando.Il semaforo diventò verde.

Mise piede sulle strisce pedonali, ma appena voltò la testa, vide un qualcosa di orribile.

Il camionista sembrava dormire, e il mezzo continuava ad avanzare.

'Sono spacciata!' pensò lei, che non aveva avuto la prontezza per evitare di venire investita.

-STAI ATTENTA!-.

In una frazione di secondo Regen sentì qualcuno che la spingeva via dalla direzione del camion.

Stupita, alzò il viso, fino a trovarsi davanti un ragazzo, forse un pochino più grande di lei, che indossava un cappellino rosso.

Lesse nei suoi occhi un misto di timore e sollievo.

-Per fortuna ho fatto in tempo!- borbottò lui.

Aiutò Regen a rialzarsi.

-Stai bene? Sei ferita?-

-No, va tutto bene!-

-Genzo!-.

La ragazza notò un uomo, trafelato, che si avvicinava a loro.

-State bene? Non vi siete fatti niente?-

-No, Mister Mikami, stiamo bene-.

Il camionista, che nel frattempo si era destato dal suo torpore, era sceso dal camion ed era corso verso di loro.

-Ma è impazzito?! Cosa stava facendo?!-

-Genzo!- lo ammonì Mikami, guardandolo severamente -Risparmiati questo tono, e soprattutto le parole. Ho già chiamato la polizia, saranno qui a momenti. Ho visto anche io che la ragazza stava attraversando con il verde, ma lei non si è fermato!- concluse, guardando negli occhi il camionista.

-Non sei giapponese- osservò tranquillamente lui.

-Già. Vengo dalla Germania, e sono qui in vacanza-

-Però parli abbastanza bene la nostra lingua...-

-Non tantissimo- ammise lei -Ho un lontano parente che era giapponese, ho avuto la fortuna di impararlo da lui, ma poi è morto. Inoltre, come puoi immaginare, non lo parlo mai quando sono in Germania-.

Dopo quel discorso le venne in mente un dettaglio.

-Aspetta, tu sei Genzo Wakabayashi!-.

Lui la guardò confuso -Come fai a conoscermi?-

-Anego mi ha parlato di te, e volevo incontrarti!-

-Chissà quante cose belle ti avrà detto! Io e lei ci detestiamo, e credo che tu l'abbia capito...-

-Oh, sì, però vorrei anche capire da sola quali siano i lati positivi di Genzo Wakabayashi. Se ogni tanto me ne facessi vedere uno, sarei anche ben disposta a difenderti!-.

Lui la guardò, stupito da quelle parole.

E sentì che il battito cardiaco accelerava velocemente.


                                                 *

 

Genzo guardò frustrato il cellulare. Lui continuava a chiamare, ma al posto di Regen si sentiva soltanto la voce impostata e metallica della segreteria telefonica.

-Sono un deficiente, sono un deficiente!- continuò a ripetersi, eppure non era sufficiente.

I suoi errori li stava pagando cari e salati. Perché adesso non soltanto Sanae si rifiutava di rivolgergli la parola, ma anche Regen sembrava sparita nel nulla.

E lui si era accorto troppo tardi, come uno stupido, di ciò che aveva fatto.Non avrebbe dovuto andarsene dalla casa di Regen.

lnvece lo aveva fatto.

E adesso se n'era andata lei...





Questa flashfic non chiude ancora il cerchio che ho aperto con la One Shot 'Non posso avere tutto...'.

Penso che svilupperò meglio tutta la vicenda, ma nel frattempo avevo il desiderio di narrare dell'incontro tra Genzo e Regen, e di fornire un brevissimo seguito su ciò che è accaduto dopo quella sera.

Spero vi piaccia!

CKS 

                  
   
 
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