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Autore: instability girl    03/08/2009    2 recensioni
Ciò che lascia stupiti,a volte,è la semplicità con cui le persone accettano qualcosa. Ma quella semplicità nasconde un immenso dolore,che ferisce in profondità quando viene celato nel nostro animo
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! ^^ E' la prima volta che scrivo una one-shot,quindi non mi linciate se fa schifo. Questa one-shot,appunto,l'ho scritta per i mitici GazettE. Spero vivamente che vi piaccia. Io ci ho messo una serata a scriverla,spero possa bastare a farvi capire il mio impegno. Con affetto, Instability girl

Una notte. Non diversa da tante altre all'apparenza. All'apparenza,perchè in realtà è una notte piena di cambiamenti,piena di confusione. Confusione perchè in quel preciso istante si trovava di fronte ad un bivio. Di fronte ad un incrocio,dal quale doveva assolutamente prendere una delle due strade. Era una scelta importante,quasi vitale,che avrebbe cambiato il corso della sua esistenza. Ma quale prendere? Qual'era la più importante,tra le due? Michiyo Amami,proprio lei che era sempre stata così decisa,che aveva sempre avuto le idee chiare,sin da piccola,adesso si trovava in difficoltà e quasi non riusciva a crederci. Il suo cuore era diviso a metà: tutti e due erano importantissimi per lei,tutti e due erano stati importanti nella sua vita,in modo diverso,ma importanti. E proprio perchè così importanti,gli amava allo stesso identico modo. Che strada avrebbe dovuto scegliere?
...
<< Sagami al tavolo n°5,per favore! >> le ordinò quella pazza del suo principale. Michiyo sospirò. Il tavolo n°5 era quello più rumoroso in quel momento e praticamente stavano mettendo a soqquadro l'intero locale. Quei ragazzi,specialmente uno,non avevano intenzione di ascoltarla. Michiyo sospirò amaramente. Si era dovuta ridurre fino a quel punto: di pomeriggio e a volte anche fino a tarda sera,doveva lavorare al fast food di Asuke per permettersi la retta mensile del conservatorio. Michiyo amava la musica e le piaceva tantissimo suonare il pianoforte. Oramai,era diventata molto brava e aveva suonato,qualche volta,in pubblico. Si diresse seccata al tavolo n°5 e questa volta si impose bruscamente ai tre ragazzi. Somigliavano moltissimo ai GazettE,il gruppo del momento,ma sicuramente erano dei cosplayers,che avevano deciso di entrare in quel banalissimo fast food per creare un pò di baccano. Un biondino rideva a squarciagola,nascondendo il viso e dando pugni al tavolo. Questo,ovviamente,non era molto ben accetto tra i vari presenti. Era pur sempre un fast food,ma era un luogo pubblico e si dovevano rispettare delle "determinate" regole. << Takanori! >> sghignazzava. Michiyo rimase colpita dalla coincidenza: il ragazzo che si chiamava Takanori era lo stesso che somigliava al Takanori Matsumoto che tutti conoscevano come il vocalist dei GazettE. Era identico,dannazione! Lo si poteva scambiare così facilmente che a Michiyo venne il dubbio che forse quel ragazzo era davvero Takanori Matsumoto. Dai suoi capelli al suo look,tutto era identico al famosissimo cantante:aveva un ciuffo rosso liscio che gli ricadeva sulla fronte,mentre il resto dei capelli erano dei rasta legati in una coda abbastanza alta. Di fronte al fantomatico Ruki,c'era una ragazzo simile al chitarrista moro della band:Aoi,Yuu Shiroyama. Il più grande,ma anche il meno responsabile. Aveva dei lunghi capelli neri,un piercing al labbro inferiore e uno al sopracciglio. A quel punto,il ragazzo che continuava a ridere come un forsennato,doveva essere Reita,Suzuki Akira,a giudicare dai capelli biondi corti e spinosi pieni di gel. Michiyo si fece finalmente avanti. << Avete deciso cosa ordinare? >> Il cosplayer di Suzuki non la degnò nemmeno di uno sguardo. << Takanori,cosa vuol dire che hai licenziato Yuna? Era bravissima e... >> << Ed era un'emerita stronza! >> completò Takanori,anche lui non si era accorto della presenza di Michiyo. L'unico che si era accorto di Michiyo,era stato Yuu,ma nella confusione era rimasto in silenzio a guardarla. Michiyo si rivolse proprio al moro. << Vuoi ordinare? >> << Si,scusa. >> disse il moro << Un cheeseburger con una doppia porzione di patatine fritte. Mi raccomando solo maionese,ok? >> << Certo. >> rispose Michiyo. Rivolse lo sguardo ai due ragazzi,che ora stavano litigando. Erano veramente strani! << So perfettamente che sei arrabbiato,Akira,ma Yuna non era poi così brava. >> Akira sospirò,alzando gli occhi al cielo e fulminando con lo sguardo Michiyo. Non riusciva a capire le persone come quella ragazzina. Non capivano quando una persona aveva bisogno dei suoi tempi,di rilassarsi,che cosa voleva quella scocciatrice? << Era molto carina,però! >> ribattè seccamente Reita. << Ecco,cosa potevi andare a guardare tu,eh? >> lo rimproverò Ruki. << Vorresti dire che Yuna non era così carina?? Mi sa che non ti guardi abbastanza intorno,mio caro! >> << Questo è sicuro >> s'intromise Michiyo. << Nessuno dei due si è accorto della mia presenza. Non m'importa se stavate parlando di qualcosa di importante,ma il mio capo sta aspettando il vostro ordine da un pò e se non le porto qualcosa subito,sicuramente non le farà piacere! >> Akira scoppiò a ridere,indicando la ragazza. Michiyo fece una smorfia,mentre Akira e Yuu si lanciavano uno sguardo esasperato. << Senti,a me non importa se il tuo capo sta aspettando l'ordine,non m'importa se verrai licenziata,hai capito? >> Michiyo perse la calma,all'improvviso. << Davvero? E cosa t'importa,allora? Rompere le palle insieme ai tuoi amici,travestito da Reita dei GazettE? Divertente,molto,complimenti! A me importa soltanto prendere la mia paga per riuscire a pagare la retta del conservatorio! >> Detto questo,Michiyo si allontanò furente,mentre porgeva il blocchetto ad Asuke con scritto su solo l'ordine di Yuu. Michiyo si calmò dopo aver bevuto un bicchier di acqua fresca e poi continuò il suo lavoro,sempre leggermente infastidita dagli schiamazzi che provenivano dal tavolo n°5. << No,ma quella è fuori di testa! Ma l'hai sentita? Io travestito da Reita! Io sono Reita,cazzo! >> << Akira,sta' calmo. In fondo,tu e Taka potevate almeno degnarla di uno sguardo! >> disse Yuu,dimostrandosi per una volta tanto,il più responsabile. << E tu,Yuu-kun,non fare tanto spirito. Quando vuoi sei anche peggio di me! >> replicò Reita,aggiustandosi la fascetta bianca sul naso. << Quella ragazza... >> Takanori si alzò improvvisamente,mentre cercava di raggiungere Michiyo,che parlava con un'altra ragazza. Kiyomi,una compagna del conservatorio,era venuta a trovarla per dirle una cosa importantissima. La scuola l'aveva premiata: tempo fa aveva partecipato ad un provino per voci da coro,ma non ne aveva saputo più niente. Quindi,aveva pensato che l'avevano semplicemente scartata. In fondo,a lei piaceva "pigiare" qualche tasto del suo pianoforte. Credeva di non essere nata per il canto,ma si sbagliava. << Hai vinto il primo premio! >> esultò Kiyomi,porgendole una medaglietta d'oro,con incisa una chiave di sol al centro del cerchietto d'oro. Michiyo osservò estasiata l'oggetto,poi la prese in mano. Stava per mettersela al collo,quando arrivò uno degli scocciatori del tavolo n°5. Kiyomi lo guardò con occhi languidi. Senza dubbio aveva avuto l'illusione che il ragazzo fosse Takanori Matsumoto. << Ciao. >> iniziò a dire Takanori,osservando la ragazza. Aveva i capelli neri lucidi e lisci,con una lunga frangetta sugli occhi. Alcune ciocche dei suoi capelli erano tinte di viola. Michiyo,come aveva letto Takanori dal cartellino attaccato sulla maglietta,aveva una faccia simpatica. Gli occhi castani truccati di nero la facevano sembrare una di quelle "Industrial Lolita" che si vedevano ormai in giro per Tokyo. Ovviamente,non poteva definirla come un "Industrial Lolita",dato che non indossava nulla inerente a quello stile. << Se sei venuto a rompere le palle,ti dico subito che... >> Takanori sorrise,scuotendo la testa e adocchiando avidamente la medaglietta che Michiyo teneva in mano. << Sta' tranquilla. Io sono Takanori Matsumoto e... >> Michiyo strinse con poca convinzione la mano di Takanori,sicura che quello la stesse prendendo in giro. << ...So che sembra che ti sto prendendo in giro,ma io non sono uno travestito da Ruki. Insomma,se vuoi posso dimostrartelo! >> Kiyomi ascoltava i due scambiarsi quelle parole,senza riuscire a capire nulla. Come facevano a conoscersi? Lui non era il vocalist dei GazettE,quello famoso?? << Akira è arrabbiato perchè ho licenziato Yuna,la nostra corista principale. E quindi,siamo fottuti perchè dobbiamo ancora registrare "Filth in the beauty" e quindi... >> << Ho capito. Il tuo amico era semplicemente nervoso per questo. >> Finalmente,Michiyo decise di credere a Takanori. Sì,lui era senza dubbio quel Takanori Matsumoto. << A quanto pare...hai vinto un premio! >> esclamò Takanori,indicando la medaglietta. << Oh,sì >> rispose imbarazzatissima Michiyo. << Una stupidaggine... >> << Una stupidaggine?? >> l'aggredì Kiyomi. << Io ucciderei pur di aver quel coso! >> << Ha ragione la tua amica. E' un premio importante. >> Asuke si affacciò dalla finestrella della cucina per controllare se Michiyo stesse facendo il suo lavoro. Quando la vide chiacchierare con quei due ragazzi,saltò su tutte le furie. << SAGAMI!! >> urlò. << Invece di perdere tempo in futili chiacchiere,va a servire la gente!! >> Michiyo intimorita,si scusò mille volte con Asuke. << Michiyo... >> la chiamò Takanori,prendendo qualcosa dalla sua tasca. << Prendi: questo è il mio numero di cellulare. Puoi venire a trovarci,se vuoi. Per...per diventare la nostra corista. Sai...mi sembri abbastanza brava... >> Michiyo arrossì. Non era tanto eccitata dall'idea di diventare la corista dei GazettE per alcune canzoni,come "Filth in the beauty",piuttosto era estasiata all'idea di avere con se il numero di Takanori Matsumoto. Gli sorrise e gli fece un cenno con la mano,poi lo vide allontanarsi. Non era sicura,tutto sommato essere la corista dei GazettE non la entusiasmava,però...
...

Era un'occasione che non poteva lasciarsi sfuggire.

Alla fine,dopo mille ripensamenti aveva deciso di chiamare Takanori. Doveva essere un lavoro ben pagato e in più,avrebbe conosciuto meglio i GazettE. Come aveva detto Kiyomi,era un'occasione che non poteva lasciarsi sfuggire,soprattutto se era in ballo il suo futuro professionale. Così,accompagnata da un'eccitatissima Kiyomi,si trovò nello studio di registrazione della PS Company. Qualche giorno prima,aveva provato insieme ai GazettE al completo e questi,persino Akira,che non era stato molto contento di vederla sin dall'inizio,erano rimasti molto soddisfatti dalle doti vocali di Michiyo. << Davvero ti piace suonare il pianoforte? >> le chiese Kouyou,che si era dimostrato molto gentile con lei. << Si,mi piace. Non sapevo,però,di possedere una voce decente. >> << Decente? >> scherzò Yutaka. << Quasi superi Takanori! >> Takanori fece una smorfia,come per dire al batterista che come lui non c'era nessuno. Ad ogni modo,eccole lì,Michiyo e Kiyomi,sedute di fronte ai GazettE al completo. << Hai bisogno della baby-sitter,ogni volta che vieni? >> la punzecchiò Akira,sistemando il suo basso. Kiyomi ci restò,com'era prevedibile,malissimo. << Ha ragione. Io non c'entro niente,ci vediamo fuori. >> Michiyo si alzò decisa dalla sedia,trucidando Akira con lo sguardo. << Tu resti con me. >> Kiyomi guardò Akira. Lui alzò le spalle,indicando Michiyo. << E' lei che comanda,quì! >> << Dobbiamo registrare si o no? >> Michiyo si stava veramente arrabbiando. I GazettE annuirono e tutti si misero in posizione. Michiyo si sentì in soggezione: era sotto lo sguardo di tutti. Di Akira,di Yuu,di Yutaka,di Kouyou e di Takanori. Il suo sguardo era quello che la metteva più in agitazione. Però,quello sguardo le aveva fatto capire che lei aveva delle grandi doti,da sfruttare assolutamente. Quello sguardo l'aveva fatta innamorare perdutamente di lui. Soltanto di lui.
Beh,ora era diverso.

...

Aveva messo da parte tanti soldi. Ora,poteva permettersi di studiare al conservatorio senza sacrifici. E tutto grazie a cosa? Anzi,a chi? Takanori era diventato il suo ragazzo,l'amore della sua vita,fin quando Akira non aveva rovinato tutto. Takanori non era a conoscenza di quello che era successo quella notte,fortunatamente. Akira l'aveva rovinata. L'aveva rovinata dal momento in cui lei aveva dimenticato le chiavi di casa da Akira. Poco prima,erano stati tutti insieme in quella casa,a vedere un film d'horror. Si era divertita un mondo,non aveva mai visto Takanori così spaventato. Sorrise al ricordo del ragazzo avvinghiato alle sue spalle. Quel sorriso scomparve quasi subito: il ricordo di ciò che aveva appena fatto continuò a tornarle in mente.
...

<< Sei la solita testona! >> la riprese Akira,inserendo la chiave nella toppa della porta del suo appartamente. << Non è colpa mia,se Taka ha insistito per ritornare subito a casa. >> brontolò Michiyo,mentre seguiva Akira che le faceva strada nell'appartamento. Non che il locale fosse così grande,ma in fin dei conti lei non conosceva bene i meandri di quella casa. Michiyo aveva guardato e continuava a guardare i mobili di linea morderna,lucidi e chiarissimi. Non era di suo gusto,il genere di quell'immobile. << Dove le hai messe? >> disse Reita,che aveva iniziato a cercare tra i cuscini del divano. << Probabilmente saranno tra i cuscini del divano...Aspetta,vengo ad aiutarti! >> Michiyo si fiondò accanto al biondo e iniziò anche lei a spostare cuscini e roba varia che era stata abbandonata sul divano con noncuranza. << Certo che l'ordine a casa tua,è una parolaccia! >> esclamò sarcasticamente la mora. << Ah,ah,ah! >> brontolò Akira,osservando per un attimo di troppo il viso di Michiyo. Che strana sensazione provava improvvisamente! Dal primo istante che l'aveva vista aveva provato un unico sentimento verso di lei: l'amore. Solo che non era riuscito a capirlo,perchè era troppo impegnato con la registrazione di "Filth in the Beauty". "Stupido,stupido,stupido!" continuava a ripetersi. Oramai era inutile provarci con Michiyo. Era la ragazza del suo migliore amico. Non doveva,non poteva.
...

E invece era accaduto. Lui l'aveva baciata e poi era stato il turno di Michiyo. Anche lei,forse,provava il suo stesso sentimento. Michiyo non riusciva a credere che Reita l'avesse fatto,che l'avesse baciata. Lei era la ragazza di Takanori Matsumoto. Lei,la ragazza super decisa,con le idee chiare,aveva creato un casino. Se Takanori avesse scoperto che lei aveva baciato Akira...Allora era finito tutto! E lei non voleva assolutamente,lei amava ancora Takanori. Ma amava anche Akira. Si,una ragazzina confusa in tutto e per tutto. Michiyo non poteva amare due ragazzi in contemporaneo,doveva sceglierne uno. Ma chi dei due? Akira lo conosceva da troppo poco tempo,mentre Takanori era...tutto per lei. Se era tutto per lei,doveva fare un'unica cosa.
...

Dirgli la verità.

Aveva invitato Takanori al fast food di Asuke. Michiyo ci lavorava di tanto in tanto,anche se ormai la sua condizione economica era migliorata moltissimo. Sospirò,mentre scuoteva i capelli leggermente umidicci. Fuori c'era brutto tempo,non pioveva,ma era tutto ricoperto di nebbia. Takanori sorrise,quando vide entrare la sua ragazza. La salutò stampandole un bacio leggero sulle labbra. << Ciao,amore. >> Michiyo si sentì imbrazzata,improvvisamente. Gli aveva detto che doveva dirgli una cosa importante,una cosa che non l'avrebbe reso felice. Takanori notò il disagio della sua fidanzata,ordinò due cappuccini e poi le prese dolcemente le mani. << Cosa c'è,Michiyo-chan? >> le chiese con preoccupazione. Michiyo abbassò lo sguardo,mentre Mei,la seconda cameriera del fast food che le dava il cambio,serviva ad entrambi le bevande calde e fumanti. << Michiyo... >> mormorò ancora Takanori,stringendo le mani della ragazza. Doveva essere qualcosa di importante... Ad un tratto Michiyo disse tutto quello che non avrebbe mai voluto sentire. << Io e Akira ci siamo baciati. Lo so,non dovevamo farlo,ma...E' successo. >> prese fiato,poi continuò con la parte più difficile: << Akira...mi piace quanto te,Taka. >> Takanori sospirò,cercando di mantenere la calma. Non ci riusciva. Avrebbe voluto gridare a Michiyo che era stato lui ad aiutarla,lui a farle scoprire il vero talento. Scosse lentamente la testa,costernato. Non era riuscito,però,a dimostrarle tutto il suo amore. Inutile prendersela con Michiyo o addirittura con Akira stesso. Era tutta colpa sua...
...

L'amore non era quello che le aveva dato lui. L'amore era qualcosa di unico,di speciale... L'amore non era un contratto. E lui sembrava che ne avesse firmato uno con quella ragazza. Non era giusto. Quello non era amore. L'ultima cosa che doveva fare per Michiyo,era questa: farle comprendere che cos'era l'amore. Dopo,la sua missione sarebbe finita.
...

Ciò che lascia stupiti,a volte,è la semplicità con cui le persone accettano qualcosa. Ma quella semplicità nasconde un immenso dolore,che ferisce in profondità quando viene celato nel nostro animo. Mi piacerebbe sapere perchè continuo a provare questo sensazione di tristezza. Forse,perchè ho appena scoperto di aver perso una persona importante. Reita,Akira Suzuki,non mi aveva dato quello che mi aveva dato Takanori. Ma ora era finita,quindi era inutile continuare a piangere sul latte versato,no?
Fine.
Conclusioni: Che cosa ne pensate? Non mi convince molto,ma l'ho voluto scrivere ugualmente. Ormai faccio tutto di getto e pubblico le cose così come vengono. Sbaglio,certo,ma avevo tantissimo sonno e non avevo voglia di continuare domani. Ad ogni modo,chiudo quì. Questa non sarà l'unica one-shot che scriverò. ^^ Commentate in tanti,grazie... P.S. Ringrazio in anticipo tutti quegli che scriveranno una recensione o leggeranno questa fic solamente.
  
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