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Autore: alaska_young    23/12/2019    0 recensioni
“Che diavolo ti dice il cervello?!” A grandi passi entrò in casa scostando Courtney.
“C-che vuoi dire? Di cosa stai parlando?”
“Courtney...perché diavolo hai invitato Duncan al tuo matrimonio?”
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Scott | Coppie: Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: PWP, Triangolo | Contesto: Contesto generale
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SCOTT WALLIS              E              COURTNEY BARLOW

 

sono felici di annunciare il loro matrimonio

il 25 maggio alle ore 10.00,

 presso la chiesa di Saint Lewis.

 

 

Duncan non era un tipo mattutino, ma quel lunedì mattino aveva promesso a Gwen che prima che lei andasse a lavorare avrebbe bevuto un caffè con lei. 

Così ebbe il tempo di leggere con calma la posta: tra le pubblicità trovò una busta candida che poteva giurare sapesse di vaniglia. La aprì e trovò lo scempio.

Corse dall’amica alla velocità della luce, senza nemmeno controllare di aver chiuso la porta di casa.

“Vuoi dirmi che significa!?” Ringhiò in faccia alla ragazza pallida quasi sbattendole in faccia l’invito.

“Buongiorno anche a te Duncan.”prese il foglio e rimase incredula; stupida Courtney perché è così testarda?

“Gwen non sono in vena di scherzi, cosa significa?!” Scandì per bene le parole prima di alzarsi per fumare.

“Quello che leggi, lei è andata avanti Duncan non poteva aspettare per sempre che tu decidessi quali fossero i tuoi sentimenti per lei?”

“E quindi si sposa con il primo contadino che passa?” Inspirò il fumo della sigaretta, ma non lo sentì perché la sua mente era altrove in quel momento. 

“Si forse è stata un po’ affrettata, ma Duncan, voi due non avete più parlato o cercato di risolvere.” 

“Perché la futura mogliettina è più testarda di un mulo!” Finita la sigaretta ne accese un’altra.

Era infastidito dall’evento, glielo si leggeva in volto, guardava fisso un punto della strada lasciando un alone di mistero in chiunque tentasse di leggere la sua espressione.

“Duncan sai che non devi venire per forza, vero?” La ragazza gli mise una mano sulla spalla e cercò di calmarlo.

“No verrò, la principessa mi vuole come ospite e io non posso deluderla.” Fece un grande respiro e buttò a terra metà sigaretta, spegnendola con il piede.

Mise le mani in tasca e si diresse a casa, oppure da qualche parte lontano dai ricordi.

Gwen si precipitò a casa dell’amica, per fortuna non è a lavoro.

“Perchè diavolo hai invitato Duncan al tuo matrimonio?!” La guardava con aria sconvolta, credeva che per una volta avrebbe fatto la scelta giusta e i due finalmente non si sarebbero più dovuti vedere.

“Perchè no?” Fece spallucce mentre Gwen, esasperata, cercava di farla ragionare.

“Courtney ne abbiamo parlato una settimana fa! Ti avevo detto che sarebbe stata una pessima idea! Cavolo te ascolti mai qualcuno che non sia te stessa?!” Si mise le mani sulla fronte cercando di mantenere i nervi saldi.

“Te l’ha detto lui?” 

“Si, ci siamo trovati stamattina per un caffè ed era fuori di sé, non se lo aspettava e nemmeno io…”

“Che vuoi dire?” L’ispanica guardò l’amica con aria interrogativa e quella sospirò.

“Non pensavo che nessuno dei due fosse così testardo da non rivelare quello che provavate l’uno per l’altra, dai Court non avete mai smesso! E poi, scusa le parole ma, ti sei trovata un rimpiazzo che ti sei tenuta per paura di non trovare nessun altro. Ce l’avevi già qualcuno che ti aspettava!”

La mora non sapeva cosa dire: era vero, quante volte, dopo tutto quel tempo, pensava ancora a Duncan? Aveva avuto paura, per questo, davanti alla proposta goffa di Scott, aveva detto di sì,  sorridendo e autoconvincendosi di essere felice.

 

 

 

Era una sera di pioggia, ma i genitori di Scott erano voluti andare a cena in un ristorante della città rinomato a tutti i costi.

Courtney continuava a guardarsi allo specchio: il tubino nero metteva in risalto le sue curve e le scarpe con i tacco facevano sembrare le sue gambe lunghissime.

preferiva i suoi capelli al naturale; la piastra li faceva sembrare degli spaghetti.

La cena era ottima così come la compagnia; Courtney adorava la famiglia di Scott, l’avevano presa a cuore ed erano sempre disponibili con lei in tutto e per tutto.

“Courtney volevo chiederti una cosa…” Scott si alzò in piedi confondendo la ragazza “Io e te stiamo assieme da ormai più di un anno, sonno innamorato di te Courtney Barlow” si inginocchiò e in quel momento la giovane sentì il suo battito aumentare. Scott estrasse una scatola dalla tasca, purtroppo gli cadde e finì sotto il tavolo di fianco. Il rosso si infilò sotto la tovaglia e ricevette un calcio dalla signora seduta a tavola seguito da un’imprecazione.

“Scusa eheh…dove eravamo? Ah già! Courtney, vuoi sposarmi?” Aprì la scatola contenente un anello con un diamante sopra; era meraviglioso.

La ragazza sentiva gli occhi di tutti addosso e in quel momento desiderava che avessero disdetto la cena.

“S-si..si!” Sforzò un sorriso, si fece mettere l’anello da uno Scott incredulo e lo baciò.

Si era sempre immaginata il suo matrimonio fin da bambina: sarebbe stato con un uomo d’affari, avvocato come lei magari e invece tutte le sue speranze si erano dissolte di lì a poco.

 

 

 

 

“Cosa faccio ora Gwen?” 

“Continui la tua vita e poi ti sposi.” Si guardarono rassegnate.

 
   
 
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