Luke si
risvegliò in una camera e in un letto morbido si
sentiva debolissimo. Non si trovava sull’astronave del padre,
di questo era
sicuro, perché quando era febbricitante e delirava, una
dolce voce di donna lo
rassicurava e gli passava un panno fresco sulla fronte e in quei
momenti
sentiva uno strano calore dentro di sé, che non era dato
dalla febbre che lo opprimeva,
ma era una sensa- zione di essere protetto e rincuorato che non aveva
mai
provato prima e si riaddormentava.
Rayna
uscì dalla stanza quando fu sicura che il ragazzo si
era addormentato di nuovo, Garen lo aveva portato a casa quella mattina
e gli
aveva detto che era stato attaccato da un krayen. Mentre stava curando
la
ferita procuratagli dall’animale, Rayna aveva notato delle
strisce rosse sulla
sua schiena e ne aveva parlato a suo marito. Garen uscì
dalla stanza inquieto, Rayna
molto preoccupata
lo aveva seguito e gli
disse” Cosa possiamo fare, Garen. Sono molto preoccupata, la
febbre non
scende.”
L’uomo
scosse la testa, quella mattina era stato lui a
salvarlo, aveva sentito il suo segnale d’aiuto mentale ed era
accorso in suo
aiuto, ma dopo averlo salvato si era accorto che
l’Oscurità circondava il
ragazzo. Sua moglie aveva insistito per curarlo, e ora Garen era seduto
sul
tavolo della cucina a fissare la spada laser che gli aveva trovato
addosso.
L’aveva accesa e la lama rossa gli aveva tolto tutti i dubbi,
il ragazzo doveva
essere l’allievo di un Sith, e l’unico Sith era
solo lui. Dovevano aver scoperto
che era ancora vivo e dove viveva e sicuramente
il ragazzo era stato mandato a cercarlo per ucciderlo e uccidere tutta
la sua
famiglia, Garen sapeva che sarebbe dovuto andare di là e
ucciderlo, doveva
farlo se voleva proteggerli.
Garen
entrò nella stanza e accese la spada laser, si sentiva
a disagio non aveva mai ucciso nessuno in quel modo, ma
scacciò via i dubbi e
sollevò la spada laser pronto a calarla sul ragazzo
addormentato. In quel
momento entrò nella stanza Rayna e gridò
“Cosa stai facendo Garen, sei
impazzito!”
Garen spense la
sua arma e disse “è un Sith, Rayna. Suo padre
ha ucciso i miei compagni, i miei amici, neanche i bambini si sono
salvati.
Sicuramente hanno scoperto dove sono e lui è stato mandato
qui per uccidermi,
per uccidere tutti noi.”
“Garen
non puoi punire lui per quello che ha fatto suo padre.
Sicuramente è stato cresciuto imparando solo ad odiare e ad
uccidere quelli
come te, non credo che abbia mai avuto la possibilità di
conoscere qualcosa di
diverso. Sei libero di ucciderlo, se credi, ma se lo fai allora sei
come suo
padre, pensaci”. Dicendo questo la donna uscì
dalla stanza.
Garen
guardò sua moglie uscire e sorrise tra sé e
sè, aveva
ragione, come sempre. Appena la porta si fu chiusa sentì una
voce mormorare
“Che cosa aspetti, avanti uccidimi.”
Garen si
girò vedendo che il ragazzo era sveglio, gli occhi
azzurri erano offuscati dalla febbre e gli chiese “come ti
sentì?”
Luke invece di
rispondergli gli disse debolmente “Hai ragione
sai, sono venuto qui perché dovevo trovarti e ucciderti.
E’ un ordine
dell’Imperatore, io non posso disubbidire. Per cui
è meglio che tu mi uccida
subito.”
Garen
posò la spada laser sul tavolo e si avvicinò e
mettendogli una mano sulla fronte disse “Stai bruciando, hai
la febbre alta, deve
essere a causa del veleno che hai in corpo. Adesso ci penso io ad
eliminarlo.”
“Cosa
vuoi fare? Ti ho detto che sono venuto....” tento di
dire Luke.
“Shh,
zitto.” disse Garen mettendogli un dito sulle labbra,
poi continuò ”ora chiudi gli occhi e
rilassati.”
Luke fece come
gli aveva detto e Garen gli posò una mano
sulla fronte e si concentrò. La prima cosa che vide fu la
solitaria infanzia
del ragazzo e il brutale addestramento che aveva ricevuto. Garen si
concentrò
al massimo e lasciò che la Luce penetrasse in lui e
lasciò che lo guarisse da tutta
l’oscurità che lo ricopriva e poi lo
liberò dal veleno del Krayen.
Luke
sentì come se un tornado di luce lo attraversasse e
trascinasse
via tutta l’oscurità che aveva in sé e
poi lo riempì di luce e calore. Alla
fine il ragazzo vide che tutto ciò che aveva fatto nella sua
breve vita era
sbagliato, che ciò che suo padre gli aveva insegnato era
sbagliato, che c’era
un altro modo. Aprì gli occhi di scatto e disorientato dalla
sensazione che
aveva provato mormorò “Che
cos’era?”
“Shh!
Ora dormi, devi recuperare le forze” e lo toccò
leggermente sulla fronte e poi mentre Luke si addormentava
sentì una voce nella
mente che gli sussurrava “Questo è il Lato Chiaro
della Forza.”
Garen
uscì dalla stanza sorridendo, aveva fatto quello che
doveva e non se ne pentiva e se il ragazzo era suo figlio, e lui ne era
certo, le
conseguenze di questo suo gesto sarebbero state imprevedibili. Quando
uscì
dalla stanza incontrò sua moglie e le disse
“Preparagli qualcosa da mangiare perché
quando si sveglierà sarà affamato.”
“Lo
hai guarito?”
L’uomo
annuì e disse “Presto starà bene, ho
rimosso tutto il
veleno che aveva in corpo.” ‘E anche
qualcos’altro’ pensò tra sé e
sé.
La mattina dopo
Luke si svegliò presto, si sentiva molto
meglio. Si alzò e uscì dalla stanza, tutto era
silenzioso, stava per uscire
dalla casa quando sentì una voce autoritaria dietro le
spalle.
“Che
cosa fai alzato, ritorna a letto immediatamente.”
Luke si
girò e vide Rayna con le braccia conserte e
un’espressione severa sul viso. Dietro di lei Garen con
un’espressione
divertita sul viso.
“Ma
io...” tentò di dire Luke.
“Niente
ma, te lo dirò io quando ti puoi alzare.” disse la
donna, “vado a preparare la colazione, quando torno voglio
vederti a letto. Hai
capito?”
Garen
posò una mano sulla spalla di Luke “andiamo,
altrimenti
si potrebbe arrabbiare per davvero. Ancora non so il tuo
nome.”
“E’
Luke. ”
“Dovevo
immaginarlo ai tuoi genitori piaceva il nome Luke se
saresti stato un maschietto e Leia se nasceva una bambina.”
disse Garen mentre
aiutava Luke a rimettersi a letto, poi continuò
“Io sono Garen Muln. Ex Maestro
Jedi, ex Cavaliere Jedi e ora agricoltore.” Si presento Garen.
“Tu
conoscevi i miei genitori? Quando li hai conosciuti, e
dove.” chiese Luke.
“Si,
lo conoscevo, non molto bene, ma lo conoscevo. Li
conoscevo tutti. Siamo tutti cresciuti nel Tempio Jedi su Coruscant. Un giorno il maestro Qui
Gon Jinn, che era il
maestro di Obi Wan Kenobi, forse tuo padre ti avrà parlato
di lui, “
“Si,
mi ha detto che è stato lui ad uccidere mia
madre.” disse
Luke con disprezzo.
“Non
ci credo, Obi Wan ammirava molto tua madre, forse era l’unico
politico che ammirasse, non le avrebbe mai fatto del male. Ma ora
torniamo alla
storia. come ti avevo detto, il maestro Qui Gon ha portato al Tempio
Jedi un
bambino, Anakin Skywalker, convinto che lui fosse il Prescelto di una
profezia.
Purtroppo morì prima di poterlo allenare e Obi Wan promise
al suo maestro
morente di allenarlo in vece sua. Tuo padre era molto potente, tutti
dicevano a
Obi Wan di stare attento, ma lui aveva una totale fiducia in tuo padre,
era
convinto che non lo avrebbe mai tradito.”
“Quando
ha conosciuto mia madre?” chiese Luke.
“Adesso
ci arrivo. Si conobbero su Tatooine, così mi
raccontò
Obi Wan. Lei era la regina di Naboo, il suo pianeta e stava fuggendo,
non mi
ricordo perché, e lui li aiutò a trovare dei
pezzi di ricambio per la loro nave
e poi andò con loro al Tempio. Si rincontrarono dieci anni
dopo, tua madre era
senatrice del suo pianeta mentre tuo padre era l’allievo di
Obi Wan. Ci furono
degli attentati alla sua vita, e mentre Obi Wan andava ad investigare,
tuo
padre l’aveva riaccompagnata su suo pianeta per proteggerla.
Non so come accadde,
ma s’innamorarono e si sposarono, e lo tenne segreto
perché era una cosa
vietata ai jedi. No so se Obi Wan lo seppe mai. Poi scoppio la guerra
dei cloni
e li persi di vista. Alla fine seppi che tuo padre era passato al Lato
Oscuro e
con i cloni soldato aveva sterminato tutti i jedi. Io mi sono salvato
perché ero
in missione da solo.”
“Cosa
accadde a mia madre?” chiese Luke.
“Non
lo so.” rispose Garen scuotendo la testa. Poi pensierosamente
disse “Forse c’è una persona che
può saperlo. Il senatore Organa di Alderaan,
lui era molto amico di tua madre e di Obi Wan. Quando andrò
al villaggio per le
provviste gli manderò un messaggio. Allora cosa intendi
fare, ora”
Invece di
rispondere alla domanda Luke disse “perché mi hai
salvato? Io sono tuo nemico, dovevi uccidermi.”
“Lo
so, ma non potevo farlo, sei soltanto un ragazzo e poi
non è abitudine dei jedi uccidere.”
“Mi
è stato raccontato diversamente”
mormorò Luke.
“Posso
immaginare quello che ti hanno raccontato. Che siano
stati noi a iniziare la guerra dei Cloni, che volevamo rovesciare la
Repubblica
e prendere il comando. Noi invece volevamo solo vivere in pace nel
Tempio.”
Disse Garen malinconico. Poi
disse “E ora
cosa intendi fare?”
Luke
lasciò andare un profondo sospiro poi mormorò
scuotendo
la testa “non lo so. La mia missione era di ucciderti e
portarti dall’Imperatore
come prova. Ma ora ho fallito e non so quale sarà la mia
punizione, per di più
è stato l’Imperatore in persona ad affidarmi
questa missione e questo rende, il
mio fallimento ancora più grave.”
In quel momento
entrò Rayna e vide le facce scure dei due e
disse “Cosa c’è?”
Garen si
girò verso Luke e disse “Lei sa già chi
sei e chi
sono io, devo raccontargli anche il resto.”
Luke
annuì e disse “Va bene.” e Garen
raccontò alla moglie
tutto quello che gli aveva detto Luke.
“Non
posso credere che tuo padre ti punirebbe perché non hai
portato a termine una missione così crudele.”
Per tutta
risposta il ragazzo si stava per togliere la
casacca ma Garen lo fermò e disse “le abbiamo
già viste… è stato tuo
padre?”
Luke
annuì con gli occhi chiusi. Poi mormorò
“non ho obbedito
velocemente a un suo ordine e così mi ha frustato. Una
frusta laser.”
La donna
indietreggiò sconvolta, Garen la prese tra le
braccia e disse “è il modo dei sith Rayna,
è così che addestrano i loro
apprendisti.”
“Garen
non possiamo farlo tornare da quel mostro, anche se è
suo padre. Può restare qui, ti può aiutare nei
campi.”
Prima che Garen
potesse rispondere Luke scosse la testa e
disse “No, non posso rimanere, se mio padre dovesse trovarmi
vi ucciderebbe e
distruggerebbe il villaggio. Tornerò da lui e
affronterò la mia punizione.”
In quel momento
si sentì una vocetta gridare “Mamma,
papà ci
siete?”
Rayna sorrise e
disse “è già tornato Tam.” E
uscì dalla
stanza.
Luke
guardò Garen che disse “E’ il figlio di
Rayna, è un vero
monello. Spesso va dal fratello di Rayna loro hanno un altro figlio
della sua
stessa età e Tam sta bene insieme a loro. E lì
può anche frequentare la scuola
del paese”
In quel momento
entrò un ragazzino di circa 10 anni e corse
da Garen che lo prese in braccio e lo strinse a sè
affettuosamente. Luke guardò
la scena e gli tornò in mente che quando aveva 10 anni, suo
padre gli aveva
messo in mano una spada laser e da quel giorno era iniziato il suo
addestramento,
niente abbracci affettuosi.
Quando scese
dalle braccia del padre, il bambino guardò Luke
con aria incuriosita e Garen gli disse “lui è
Luke, Tam, è un ospite.”
“Ciao
Luke.” disse il ragazzino tutto serio.
“Ciao
Tam, è un piacere conoscerti.” gli rispose Luke
sorridendo.
“Ora
devo andare mi chiama la mamma. Ci vediamo dopo.” disse
Tam.
“Devo
andare anche io, ho del lavoro da fare. Tu riposati.”
Disse Garen.
Luke
guardò la porta chiusa ripensando a tutto quello che era
appena accaduto. E a quello che avrebbe dovuto fare il giorno dopo, era
indeciso. Una cosa era certa, qualcosa dentro di lui era cambiato, lui
si
sentiva cambiato.