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Autore: sameboots    29/12/2019    6 recensioni
“Non dovrai nemmeno indossare qualcosa di elegante,” spiegò Jaime, senza nemmeno nascondere l’espressione di supplica dipinta sul suo viso. Se la sua migliore amica fosse venuta alla festa con lui allora quello poteva non essere la parte peggiore del Natale. “Seriamente, puoi venire anche in tuta.”
La festa di Natale della famiglia Lannister era l’evento per eccellenza della stagione invernale e lui lo temeva ogni anno. Era una serata di gala nella quale si prevedeva che lui socializzasse con gli ospiti. Ci si aspettava che socializzasse con gli ospiti da quando era un bambino.
Brienne fece una smorfia.
“Sì, perché non mi farebbe risaltare ancor di più,” mormorò. “Sai che odio le feste, soprattutto quelle organizzate da tuo padre. Non faccio parte di quel mondo.” aggiunse, con un tono di voce più alto.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Jaime Lannister, Tyrion Lannister
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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“Non dovrai nemmeno indossare qualcosa di elegante,” spiegò Jaime, senza nemmeno nascondere l’espressione di supplica dipinta sul suo viso. Se la sua migliore amica fosse venuta alla festa con lui allora quello poteva non essere la parte peggiore del Natale. “Seriamente, puoi venire anche in tuta.”
La festa di Natale della famiglia Lannister era l’evento per eccellenza della stagione invernale e lui lo temeva ogni anno. Era una serata di gala nella quale si prevedeva che lui socializzasse con gli ospiti. Ci si aspettava che socializzasse con gli ospiti da quando era un bambino.
Brienne fece una smorfia.
“Sì, perché non mi farebbe risaltare ancor di più,” mormorò. “Sai che odio le feste, soprattutto quelle organizzate da tuo padre. Non faccio parte di quel mondo.” Aggiunse, con un tono di voce più alto.
“Neanche io,” protestò Jaime.
Lei strinse gli occhi.
“Sei letteralmente parte di quel mondo.”
“Tecnicamente sì, ma questo non significa che mi piaccia.”
La ragazza sospirò.
“Per favore. Proprio non voglio.”
Jaime si sentì deluso, ma cercò di non farlo vedere. Nel profondo sapeva che Brienne non avrebbe mai accettato di essere la sua partner per quella serata, ma aveva comunque qualche speranza che potesse almeno diventare la sua partner per la vita.
“Va bene,” disse, scrollando le spalle. “Capisco.”
Brienne sorrise, ma lo sguardo nei suoi occhi sembrava stranamente… burrascoso.
“Maaaaa,” aggiunse lui, “verrai almeno sabato mattina per rifare quella specie di acconciatura ad albero di Natale con i miei capelli?”
“Per la festa?” chiese lei sorpresa.
Jaime non riuscì a impedire a un ghigno malvagio di comparire sulle sue labbra.
“Voglio vedere se riesco a far esplodere la testa di Tywin.”
Brienne scosse il capo, assumendo una smorfia di disapprovazione.
“Non vuoi che io sia carino?” chiese Jaime, corrugando le labbra in un broncio esagerato.
Brienne puntò un dito contro la faccia del ragazzo.
“Non farlo.”
Quindi portò il dito sulle labbra di lui per fargli assumere la loro forma normale.
Ci volle tutta la forza di Jamie per non baciarlo.
Invece lo leccò.
Spostando la mano, Brienne asciugò il dito bagnato contro i propri pantaloni, guardandolo accigliata.
“Ascolta, a me piace quella pettinatura,” spiegò Jaime. “Sì, farà arrabbiare mio padre, ma questo mi renderà felice. Per favore!”
“Va bene,” cedette Brienne. “Ma arriverò piuttosto presto in modo da poter sgattaiolare via prima che arrivino gli invitati. Avrai così tanta lacca in testa da ricoprire la distanza fino all’inferno e ritorno.”
“Sei la migliore,” disse Jaime, abbracciandola velocemente e sorridendo ampiamente.
 
********************
 
Brienne si presentò presto quel sabato. Troppo presto per i gusti di Jaime, che comprendeva qualsiasi momento prima di mezzogiorno. Capiva che l’albero di Natale richiedeva diverso tempo e spesso lei doveva strecciargli i capelli e cominciare da capo se qualcosa andava storto. Comunque lei si presentò alle dieci e mezzo, che corrispondeva alle cinque del mattino durante il periodo scolastico.
“Uuuuuuugh,”disse lui aprendo la porta della sua camera, alla quale lei stava energicamente bussando.
“Sono contenta anch’io di vederti,” disse Brienne seccata.
“E’ presto,” piagnucolò lui. “Come hai fatto a entrare?”
“Saranella.”
Oh giusto, la governante.
Brienne si schiarì la gola e Jaime si concentrò nuovamente su di lei, notando che i suoi occhi si stavano sposando dal suo viso a… più in basso.
“Indossa qualcosa e raggiungimi nella sala cinema,” disse lei, voltandosi e allontanandosi.
 
********************
 
Jaime s’infilò solamente i pantaloni della tuta, ma sapeva che se non si fosse messo la maglietta avrebbe infastidito Brienne e l’avrebbe fatta arrossire per la rabbia. Lo fece solamente per non farla arrabbiare, soprattutto perché avrebbe presto avuto i suoi capelli tra le mani.
La ragazza si era già sistemata sul divano, con accanto a lei una confezione di lacca, gel, elastici e mollette.
Solo in quel momento Jaime ricordò di aver dimenticato un dettaglio per la riuscita del suo piano geniale.
“Merda!” esclamò. Brienne sussultò, voltando la testa di lato per guardarlo. “Ho dimenticato… Torno subito.”
Corse nella sua camera e afferrò il filo di lucine, accendendole per assicurarsi che ancora funzionassero, e si precipitò nuovamente nella stanza cinema. Quando vi entrò, vide Tyrion seduto su una delle sedie che stava chiacchierando con Brienne sull’ultimo libro che stava leggendo. Poteva trattarsi di qualsiasi cosa, da un libro fantasy a un trattato sull’interpretazione moderna di qualche strana divinità celtica o qualsiasi cosa gli avesse farneticato l’ultima volta.
La giovane sollevò un sopracciglio, assumendo un’espressione interrogativa quando Jaime le lanciò il filo di luci.
“Che cos’è?” chiese, afferrandole.
“Un’idea ancora più geniale.”
Brienne lo guardò con diffidenza.
“Pensi di poter nascondere la batteria all’interno dell’albero?”
“La batteria?” chiese lei lentamente.
“Accendile,” rispose lui, cercando di non saltare per l’eccitazione.
Brienne accese l’interruttore e le piccole lucine bianche scintillarono.
“Jaime,” disse, quasi con cautela, ma poi ridacchiò e il cuore di lui quasi esplose. “Farò del mio meglio.”
Jaime si lasciò cadere tra le gambe della ragazza. Essere intrappolato tra quelle cosce simili a quelle di una divinità non era l’unica ragione per la quale aveva insistito per farsi fare quella pettinatura – anche se i trentamila followers e i commenti brillanti che aveva ricevuto le precedenti volte non erano state malaccio – ma era certamente un vantaggio.
Fondamentalmente, lo aveva fatto per il pacchetto completo.
Se in precedenza aveva paura d’innamorarsi della sua migliore amica, ora era certo al cento per cento sicuro di esserlo. Era una cosa orribile e meravigliosa e dolorosa e piacevole. Erano tutte queste cose insieme. Tutte quante. Almeno aveva trovato un modo per stare vicini senza rendere la cosa troppo strana.
“Posso rimanere?” chiese Tyrion.
Inizialmente Jaime pensò di dire di no. Voleva veramente passare il maggior tempo possibile da solo con Brienne. Tyrion, però, era un ragazzino simpatico e gli piaceva passare del tempo con lui. Per non parlare che gli piaceva Brienne quasi quanto a lui e poi gli sembrò che lei gli avesse appena tirato un calcio.
“Certo,” rispose. “Solo non distrarre troppo Brienne. Ha un lavoro importante da svolgere.”
La ragazza lo fissò.
Lui le sorrise.
Innocentemente.
Fece partire il dvd dell’ultimo Fast and the Furious mentre lei iniziava a spazzolargli i capelli, facendolo rilassate con quei movimenti rassicuranti e regolari. Le permise di manipolargli la testa in quel modo e, mentre raccoglieva tutte le ciocche in un’alta coda di cavallo, iniziò a fare qualche treccia per creare la forma dell’albero di Natale. Non si era preoccupato di studiare le diverse tipologie di trecce, ma sapeva solamente che, qualsiasi idea gli venisse in mente, Brienne l’avrebbe realizzata perché era la migliore.
Il film aveva un volume così basso da sembrare quasi che l’audio fosse stato disattivato. Lo aveva già visto e Tyrion e Brienne sembravano troppo impegnati a stilare una classifica dei film della saga dal migliore al peggiore per seguirlo.
O si assopì per qualche istante o Brienne era diventata più brava nelle ultime settimane, ma, prima che se ne rendesse conto, lei gli diede una pacca sulla spalla per fargli sapere che aveva finito.
“Il cellulare,” gli disse.
Lui sbloccò il suo telefono con il pollice e glielo passò. La ragazza si spostò e i suoi muscoli si fletterono contro di lui mentre si alzava per scattare la foto. Jaime prese un respiro lento e profondo, ricordando di rilassarsi.
Alla fine lei tornò ad accomodarsi sul divano e gli passò il cellulare.
I suoi capelli erano fenomenali.
Aveva realizzato un albero ancora più bello di quello che aveva fatto la prima volta e aveva già acceso le lucine in modo che brillassero; con i capelli intrecciati in quel modo, il suo biondo scuro risaltava maggiormente.
“Per i sette inferi,” disse, “sono incredibili. Tu sei incredibile.”
Brienne s’immobilizzò e lui si voltò per guardarla. Lei iniziò a sbattere le palpebre non appena gli occhi di lui incontrarono i suoi e la sua espressione si rilassò.
“Ok,” rispose, spingendo la spalla del ragazzo in avanti con il ginocchio. “Devo andare.”
“Sei sicu…”
“Andiamo, Jaime,” lo interruppe, facendosi scura in viso. “Ne abbiamo già parlato.”
Jaime sospirò, ma tenne a bada la sua lingua.
“Ti accompagno alla porta.”
Quindi la seguì attraverso quella casa ridicolmente grande fino all’atrio anteriore, trascinandosi Tyrion dietro.
Quando arrivarono di fronte alla porta, Brienne indugiò per qualche istante, infilandosi le mani nelle mani nelle tasche della felpa con cappuccio e storcendo la bocca come se stesse per dire qualcosa. Sembrò cambiare idea quando sbatté il pugno contro quello di Tyrion.
“Assicurati che tuo fratello rimanga fuori dai guai questa sera,”
“Ehi!” protestò Jaime.
Per la prima volta nella giornata, Brienne lo guardò sorridente, con quelle iridi blu che brillavano come stelle.
Merda.
“Seriamente,” disse lei, guardandolo direttamente negli occhi. “Cerca di non far arrabbiare troppo tuo padre.”
Jaime si portò le mani ai fianchi. Non aveva mai… ok, aveva sempre fatto arrabbiare troppo suo padre.
Brienne gli lanciò quello sguardo. La ragazza si trovava ormai con un piede fuori la porta e lui si era appena poggiato conto di essa, quando Tyrion si schiarì la gola.
Jaime lo guardò e suo fratello indicò verso l’alto. Lo seguì con lo sguardo fino a… oh.
Vischio.
Quando spostò i suoi occhi su Brienne, si rese conto che il suo viso era diventato paonazzo. Erano in trappola. La fissò. Lei lo fissò. Il rossore sulle sue gote si intensificò. Il suo istintivo bisogno di proteggerla lo stava dilaniando.
Brienne fece una smorfia.
“Devo proprio…”
“No!” esclamò Tyrion così forte da sorprendere gli altri due. “E’ una regola!”
“Non è una…”
“E’ una regola di Natale,” protestò. Per la prima volta nella sua vita sembrava davvero un bimbo. “Volete davvero privare a un bambino la gioia di una tradizione natalizia?”
Guardando la sua finta espressione innocente, Jaime si rese conto che suo fratello sapeva e che lo stava manipolando.
Tyrion,” sibilò, contorcendo il suo viso in modo che capisse che o la smetteva o l’avrebbe massacrato.
In qualche modo questo fece sì che suo fratello assunse un’espressione d’innocenza simile a quella di un cherubino.
“Va tutto bene,” disse in fine Brienne. Jamie la guardò sorpreso mentre scrollava le spalle. “Si tratta… si tratta solamente di un bacio.”
Sembrò come se quell’ultima parola fosse fuggita via contro la sua volontà.
“Nei sei sicura?” chiese Jaime.
Il cuore gli batteva così forte da aver quasi paura che potesse spuntare fuori dal suo collo.
“Sì, certo. Non era un grande problema.”
Jaime pensò che lo avesse detto un po’ troppo velocemente e con dell’imbarazzo.
Ma… ma se lei era d’accordo, questa poteva essere l’unica occasione che aveva per baciarla e sapere che cosa si provava a sentire le sue labbra premute contro le proprie, quindi poteva anche provare.
Si avvicinò a lei quel tanto che bastava affinché i loro corpi si sfiorassero appena l’uno contro l’altro. Questo fu sufficiente per fargli venire la pelle d’oca in ogni centimetro della sua carne. Aspettò qualche istante, ma non sembrò che lei volesse prendere l’iniziativa.
Quindi si sporse sulle punte dei piedi, sollevò leggermente i talloni e la baciò.
Le catturò dolcemente il labbro inferiore con le proprie. Non serrò la bocca, ma la baciò come se volesse farlo.
Poi si separarono.
Brienne si allontanò da lui, inspirando profondamente. Lo guardò con uno sguardo famelico, la bocca dischiusa e con… con qualcosa che lui non riuscì a riconoscere.
“Io…” balbettò la ragazza, deglutendo e spostando il suo peso da un piede all’altro. “Io dovrei…” Si leccò le labbra, riportando l’attenzione sui due fratelli. “Io dovrei andare,” riuscì finalmente a dire.
“Sì, certo,” concordò Jaime, annuendo. “Uh, grazie… per i capelli. Sono fighissimi. A mio padre verrà un colpo,” aggiunse a cuor leggero, sorridendo in modo poco convinto.
“Prego,” rispose lei imbarazzata, per poi dargli una pacca sulla spalla.
Era di gran lunga la cosa più imbarazzante che gli avesse mai fatto.
“Ciao, Tyrion,” disse, sporgendosi per salutarlo. “Ciao, Jaime,” aggiunse con un filo di voce, abbassando la testa e dirigendosi verso il vialetto di ghiaia fino alla propria macchina.
Jaime chiuse la porta, sentendo come se qualcosa dentro di lei si stesse contorcendo. Le sue labbra formicolavano quasi quanto le dita.
Tuttavia, dopo aver impiegato qualche secondo per riprendersi, si voltò e lanciò uno sguardo omicida in direzione di Tyrion, facendolo scappare via. Poteva sentire la sua risata echeggiare tra le pareti di marmo.
Non sapeva se odiare il suo fratellino o adorarlo per essersi intromesso.
Probabilmente entrambi.
Inoltre non sapeva se essere felice o infelice per aver provato calore e la morbidezza delle labbra carnose di Brienne contro le proprie.
Probabilmente entrambi.

 
 


Ciao a tutti!
Ho scoperto di recente sameboots, una autrice che scrive storie in lingua inglese e ho pensato di iniziarle a tradurle in modo da farle conoscere anche a chi non mastica bene la lingua o non frequenta altre piattaforme per leggere fanfiction. Ho deciso di proporre per prima questa OS natalizia perché l’ho trovata davvero carina e ho pensato che avrebbe potuto piacere.
Vi lascio il link dove potete leggere la storia in lingua originale.
https://archiveofourown.org/works/21641836/chapters/51671335#workskin
Spero che vi sia piaciuta.
Alla prossima,
Jodie
   
 
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