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Autore: Infected Heart    04/01/2020    4 recensioni
Notte di San Silvestro.
Ava è una giovane donna con la passione per i colori: ha capelli vivaci, gestisce un hair saloon e nel tempo libero legge storie fantastiche ai bambini di New York.
Il 2019 è stato per lei un anno di nuovi incontri e ritorni dal passato...
Riuscirà nel 2020 finalmente a chiudere il cerchio e ad iniziare una nuova vita?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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N.d.A: Ciao a tutti! Per darvi il benvenuto nell’anno nuovo, o per chiunque abbia bisogno di un nuovo inizio, ho scritto questa storia.

Mi è venuta in mente in un momento di malinconia e speranza, una volta tornata a casa dai festeggiamenti di questo capodanno.

Spero che per tutti sia un 2020 pieno di Amore.

Grazie, come sempre… e se avete voglia, lasciate un commento.

Vi abbraccio,

Infected Heart.




………………………………………………………..







Ava si osserva, incastonata nello specchio vittoriano del suo hair saloon.

Sono le otto di sera, è la vigilia di San Silvestro e ha appena chiuso bottega.

Si concede, per un attimo, di chiudere anche gli occhi e assapora il silenzio.

Quell’attimo per sé stessa, che si sta regalando dopo una giornata di clienti no stop.

Oggi Mia, la sua collega, è uscita prima dal lavoro, ed Ava è contenta di riuscire ad ordinare i pensieri per i fatti suoi, oltre al negozio.

Mentre dipinge gli occhi con del kajal liquido, le tremano le iridi verdi e cade una lacrima, che va a macchiare il vestito di tulle bianco.

Serra una mano a pugno, e butta fuori un espiro lento e sonoro.

Dio, Seth sarebbe così dispiaciuto! Avevano scelto insieme quell’abito qualche giorno prima, lei e il suo migliore amico.

E lei lo aveva aiutato a scegliere il suo.

Quella sera sarebbe stata speciale per entrambi: la prima da sposati per lui e Caleb, e lei avrebbe presenziato alla mostra d’arte indetta dalla famiglia del suo… fidanzato?

Che brutta parola, troppo banale per definire Logan, una sorpresa di Natale inattesa quanto fulminea.

Si sono conosciuti il primo di Dicembre nella libreria dove Avalon fa le letture settimanali per bambini. Quel giorno era vestita da elfo di Babbo Natale, con delle strane calze a righe, i capelli rosa e un sorriso smagliante.

Peccato che nel caos Natalizio, lei era crollata a terra tra una montagna di libri, finendogli completamente addosso.

Bella figura da fare di fronte al nuovo capo, nel primo giorno del cambio di gestione.

Aveva scoperto la sua identità in quel preciso momento, con molto imbarazzo, ma poi a fine turno si erano ritrovati tra una tazza di the e il letto.

I capelli vivaci di lei sparsi sul cuscino e i gemelli di lui incastrati nelle sue calze bianche e rosse.

Se riflette su come le cose siano accadute in fretta, la paura le stringe un nodo in gola.

Nemmeno un mese prima era in tribunale a chiedere un’ordinanza restrittiva. Un ultimo e definitivo “vade retro” per chi era uscito di prigione dopo quattro anni. Solo quattro anni dal momento in cui la aveva quasi uccisa.

Dal momento in cui suo fratello Josh era entrato nella stanza, e aveva avuto il sangue freddo di fare ciò che lei non aveva avuto il coraggio di affrontare in due anni di gesti reiterati.

Aveva chiamato l’ambulanza e aveva denunciato Zac, frutto dello stesso grembo da cui era nato.

Un’altra lacrima di gratitudine scende sul seno mentre pensa proprio a Josh, che ora è in tour, vivendo il sogno della sua vita.

Lo studio veterinario lo avrebbe aspettato. La chitarra e la Musica, no.

Sarà un anno nuovo anche per lui, e la distanza non potrà fargli che bene.

Pensa a Seth, a Josh e ad Alex.

Scoppia a ridere da sola, pensando al russo dagli occhi verde mare e a sua figlia Eleanor, che stasera lo sa, avrebbe fatto i salti mortali per chiamare la sua folle tata.

Sei mesi da quando li aveva conosciuti, e sei mesi da quando tutti i nodi della sua vita avevano iniziato a sciogliersi.

Alex è ormai come un fratello, e quasi quasi adesso vorrebbe fuggire nel capannone di suo padre, per continuare a colorare le pareti di ciò che spera diventi il centro artistico-sociale che ha sempre sognato.

Anche questo è un obiettivo che non avrebbe mai pensato di realizzare davvero.

E invece… e invece questo 2019 l’ha stupita sul finale, come uno dei più degni film d’autore.

Ha molto di cui essere grata a questo anno strano, ma incredibile, e solo adesso se ne sta rendendo conto.

Ordina i boccoli dei suoi capelli a caschetto, prende la borsa nera e spegne le luci dello shop.

Spalanca lo sguardo quando incrocia il sorriso di Logan, che la aspetta dall’altro lato della strada, con occhi trasparenti e innamorati.

E’ malapena un mese, ma si chiede se riuscirà mai ad abituarsi al suo luccichio, all’entusiasmo quasi infantile con cui la accoglie ogni volta che si abbracciano.

Ora ride di nuovo, mentre si macchia di giallo, di rosso, di blu… di nuovi colori impressi su una tela invisibile.

Al vestito ha rinunciato appena sono scappati nel capannone, subito dopo la mostra.

Logan non aveva fatto altro che fissare quei danni scuri per tutta la sera, e alla fine è riuscito a riparare (o ad ultimare) il disastro, con somma soddisfazione.

“Dammi il pennello”, era suonato come una minaccia alle orecchie della pittrice, che aveva nascosto il suo talento in soffitta finché lo scrittore non l’aveva scoperta, togliendo la polvere dalle sfumature passate.

Lei aveva accarezzato il suo animo ribelle, e compreso la pecora nera di quella famiglia aristocratica. Quel destino a cui lui aveva scelto di non dare un seguito. Ava si era immersa in ogni opera letteraria custodita nel cassetto di Logan, e si era totalmente persa nella mente e nel cuore di un giovane uomo dalle idee troppo grandi per essere imprigionate in scatole dorate.

Si erano conosciuti nel modo più vero che potesse esistere, e ora le minacce sono carezze, mentre nel nero confluiscono già le visioni di una storia tutta da inventare.

Allo scoccare della mezzanotte Ava sta già vivendo la sua tabula rasa, e le palpebre socchiuse filtrano le luci di un mondo infinito, quasi impossibile.

Ma reale, perché lo sta toccando con mano.

Lei e Logan stanno dipingendo le rispettive cicatrici fisiche ed emotive, dando un nuovo significato ai loro percorsi.

Senza paura, né aspettative, solo colmi di amore.

Senza sapere dove vanno, ma solo da dove hanno iniziato.

Non è forse questo il bello della vita?

Felice, e misterioso 2020.

Che inizi l’avventura!
  
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