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Autore: X_98    06/01/2020    0 recensioni
Una storia completamente diversa su uno dei migliori villains creato dalla DreamWorks: Lord Shen.
“La discriminazione più è radicata, meno è visibile. È la paura del diverso, l’incomprensione che essere diversi non è una cosa brutta, ma solo il coraggio di essere se stessi!
L’unicità è il dono più prezioso che abbiamo, ma i malvagi possono vederla come un tesoro di cui potersi appropriare. Bisogna credere nell’impossibile perché la felicità è un percorso non una destinazione”.
E se Lord Shen invece di essere bandito fosse stato fatto prigioniero dagli umani? E se scoprisse di non essere solo in questo viaggio? Una storia alternativa di uno dei migliori cattivi della DreamWorks.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lord Shen, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Erano passate tre settimane da quello sfortunato giorno, ma Shen continuava ad evitare Rose. Non voleva che un suo eventuale scoppio d’ira potesse avere nefaste conseguenze e visto che la rabbia, a causa di quello che lei definiva “incidente”, non gli era ancora passata, si teneva a debita distanza dall’umana. Se le cose andavano male all’interno della riserva, nel castello non si poteva dire diversamente. I fantasmi continuavano a raccogliere e portare informazioni su ciò che scoprivano di giorno in giorno, soprattutto sulle terribili invenzioni degli umani. Alcune per agevolare le azioni quotidiane, mentre altre molto più oscure e pericolose! Un oggetto in particolare spaventava Cong e gli altri. Faceva un rumore assurdo avvertendo chiunque della sua presenza anche a debita distanza, una fortuna per loro! Serviva a togliere la polvere, visto che, a quanto pare, farlo manualmente avrebbe richiesto troppe energie e Cheung si era più volte chiesto quale sorte gli sarebbe toccata se per caso fosse stato catturato pure lui in quello che chiamavano “il sacco della morte”! Serviva solo a contenere la polvere, ma loro erano certi che il rumore che faceva nascondeva un qualche terribile segreto! Ma avrebbero preferito essere risucchiati dal quella strana macchina piuttosto che mostrarsi socievoli nei confronti del ragazzo. Era il migliore amico di Rose, ma neanche questo sembrava giovargli. Era pur sempre colui che aveva aggredito Shu e Syaoran! I mustelidi erano sempre molto aggressivi con il povero Sam, oppure scomparivano appena lo sentivano arrivare, non permettendo al ragazzo di provare ad instaurare uno straccio di rapporto! Al momento Cong e Cheung erano impegnati a rimpilzarsi di fragole, mentre Genji terminava la pulizia del suo pesce a dir poco squisito. Rose era estremamente gentile, nonostante il loro atteggiamento nei confronti di Sam e loro cercavano di esserlo con lei per ricambiare la cortesia. Nel frattempo Dishi si trovava in crisi con una mela, la quale non faceva altro che rotolare, rendendo difficile la sua intenzione di mangiarla. Fa era scomparso da qualche giorno e Rose aveva giustificato la sua assenza rispondendo che gli aveva permesso di trascorrere un po’ di tempo nella riserva. Anche se loro sapevano bene che stesse mentendo, sotto consiglio di Shen, avevano deciso di assecondarla. Senza sapere bene il perché! xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx La vita aveva ripreso a scorrere tranquilla. Anzi era migliorata senza le guardie che passavano tra le case ogni ora incutendo timore a quasi tutti gli abitanti e facendo innervosire i più caparbi. Shen sapeva bene che la situazione era in stallo. Non era mai successo che un umano, che non fosse un bracconiere, fosse riuscito ad entrare e questo aveva messo molti in allarme. La rabbia ed il malcontento erano stati sedati, ma per ora erano come lava bollente che ribolle sotto la superficie: bastava un niente perché esplodessero! Shen sapeva bene che ci sarebbe voluto del tempo per ideare un buon piano, e molto di più per convincere tutti a partecipare. Ma il tattico che era in lui non era rimasto con le mani in mano. Sfruttando la gentilezza di Rose, ed aiutato dalle spie, era riuscito a fare una mappa del palazzo notando numerosi punti deboli nella sicurezza. Una volta scoperti, ma non essendo considerati pericolosi, gli scoiattoli ed i mustelidi erano stati ammessi nel castello. Rose era riuscita a convincere il padre che stava lavorando su un rapporto di fiducia reciproca che avrebbe giovato al suo commercio futuro. Furba la ragazza! Ma non aveva fatto tutto da sola, anzi, si poteva dire che era stato Shen a convincerla! Durante l’unica conversazione che avevano avuto in quel periodo..... Dishi e Genji erano andati in esplorazione più volte riuscendo a passare inosservati dato che tutti gli umani erano a conoscenza della loro presenza. Ad attirare la loro attenzione, dopo circa quattro giorni di giri a vuoto, fu una stanza piena di specchi magici attraverso i quali gli umani potevano vedere all’interno della riserva. Alcuni erano posizionati sulle varie entrate, altri nella piazza principale e gli ultimi controllavano da fuori, quasi tutte le abitazioni! Questo presentava un punto forte a favore degli umani. Avendo la possibilità di vedere cosa succedeva all’interno della riserva avrebbero potuto insospettirsi vedendoli convergere verso un uscita con poche guardie.....e lanciare l’allarme se uno degli animali le avesse aggredite! Shen non credeva alla magia, anzi era convinto che quegli strani oggetti fossero una delle numerose e strane invenzione degli umani! xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Una sera Cong notò qualcosa di diverso. Rose si preparava a partire! “È molto grande il vostro mondo?” Chiese Genji che iniziava a nutrire simpatia per la ragazza. “Certo! Anche il vostro immagino!” Rispose l’umana allegra. “Non essendo mai stato al di fuori di queste mura non sono in grado di dire qual’è il più vasto, ma sono certo che come noi, tu non l’abbia ancora visitato tutto, sbaglio forse?” Disse Dishi mentre osservava una cartina appesa alla parete. “Affatto! Oggi andremo in un posto nuovo! La città si chiama Roma e dicono che il cibo sia delizioso! Inoltre ci saranno i saldi e potrò comprare tantissime cose da desigual!” Disse Rose con occhi sognanti. “È un negozio che vende abiti mozzafiato!” Spiegò la ragazza quando vide i suoi amici alzare le orecchie per una una domanda silenziosa. “Posso entrare!” Una voce sconosciuta fece voltare tutti in direzione della porta. “Beatrice!” Urlò sconvolta Rose “No! Non sono pronta!” Disse con il tono meno convincente del mondo. “Suvvia.....” insistette una voce da dietro la porta prima che venisse aperta “....sai quante volte ti ho visto mentre ti cambiavi......” una ragazza con lunghi capelli mori ed una pelle pallidissima fissava sconvolta i vari animali presenti nella stanza. “Ma allora è vero che vuoi lavorare in uno zoo.....la tua stanza ci assomiglia tantissimo!” Disse Beatrice che improvvisamente non riusciva a staccare gli occhi dallo scoiattolo albino. “Poi ti spiego! Adesso mi puoi aspettare fuori?” Chiese Rose sempre più agitata. “Devi chiedere per favore!” Si lamentò l’amica “Per favore!” Disse la proprietaria di casa spingendo malamente fuori l’intrusa. “Chi è?” Ruppe il silenzio Genji mentre Rose finiva di preparare il suo bagaglio. “Un amica di scuola!” Spiegò brevemente la ragazza. Dopo aver fatto un ultimo appello delle cose prese si rivolse ai suoi amici “Allora, presto verranno delle guardie per riportarvi nella riserva, purtroppo in mia assenza non potrete più esplorare il castello, mi dispiace, so che vi divertivate tanto!” Disse come se stesse elencando le cose della lista della spesa. “Ci dispiace a noi di non poter lavorare sul piano di fuga .......ci diverte tanto!” Pensò Cong. “Così presto?” Chiese Cheung sorpreso. Erano tre settimane che si trovavano all’interno del castello. Potevano sembrare molte, ma non lo erano. Tornare nella riserva avrebbe rappresentato una brusca battuta d’arresto nel lavoro intrapreso per conto di Shen e dei loro sogni di futura libertà. “Si! A causa della mia partenza il vostro reinserimento è stato........anticipato!” Rispose Rose prima di mettersi la giacca e prendere le ultime cose. “A presto ragazzi! Io tornerò tra una settimana!” Disse felice come una pasqua prima di uscire. Un rumore metallico fece intendere che gli umani facessero sul serio. Li aveva chiusi dentro! Non che fosse un problema.....sapevano bene come forzare una serratura durante, ma era comunque un campanello: non potevano uscire! Anche se nessuno li avrebbe potuti ostacolare visto che, dagli ultimi controlli, Dishi e Genji avevano appurato che le guardie, negli appartamenti di Rose, non ci passavano mai! Ma la ragazza aveva parlato di reinserimento. “Io non resterò fermo ad aspettare che arrivino le guardie per riportarci dentro! Se proprio dobbiamo tornare, lo farò di mia spontanea volontà” precisò Dishi. “Suggerirei di lasciare aperto un passaggio per permetterci di entrare anche senza aiuto degli umani. Potrebbe giovare in futuro!” Disse Genji prima di sparire nei condotti. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Tramite i condotti di aerazione le spie si erano dirette verso l’uscita, salvo per incontrare un pavone bianco che aveva deciso di esplorare di persona il castello. Non sembrava essere affatto preoccupato di poter essere notato e questo diede un ultima spinta a coloro che erano restii dal curiosare in giro senza la copertura dell’umana. Il desiderio di uscire dal castello non doveva essere così forte come la curiosità nei confronti del mondo umano, non ancora assopita, nonostante la loro lunga permanenza rispetto a qualsiasi altro animale........a parte Fa che era diventato un gentile gufo domestico! “Perbacco! Posse sentire i miei passi!” Disse Cheung guardando il marmo perfettamente lucido che calpestava. Erano tutti poveri contadini, gente comune che si stupiva anche di fronte ad una tavola imbandita. Non c’era da stupirsi che fossero sorpresi da tanta sfarzosità esibita da Derek solo per far vedere quanto fosse schifosamente ricco. Si trovavano in un ampio corridoio e Cheung guardò con interesse una grossa scalinata che portava in una parte del palazzo a loro sconosciuta. “Come diavolo faranno a muoversi lì dentro?” Chiese Dishi storcendo il naso di fronte a delle grosse armature che sembravano avere parecchi anni. “Ricordati che non hanno armi naturali e probabilmente somigliare ad una gabbia portatile li aiuta ad essere più sicuri!” Disse Cong a cui, invece, incutevano timore. Un basso ringhio mise in guardia tutti e cinque. “Gli scoiattoli sanno ringhiare?” Chiese Cheung con evidente sarcasmo. “Non così forte, ma loro si!” Disse Genji indicando un punto alle spalle dei suoi amici. Quattro grossi cani ringhiavano contro coloro che vedevano come intrusi e facili prede da catturare. Dishi evitò di indagare se fossero in grado di parlare ed iniziò a correre. Senza saperlo risvegliò l’istinto di caccia dei canidi che iniziarono a correre dietro di loro. Per i mustelidi e gli scoiattoli fu semplice arrampicarsi su un lampadario oppure ripiegare sulle tende per poter sfuggire a quelle zanne, ma questo andò a discapito di Shen che ora godeva della piena attenzione di quegli animali da guardia perfettamente addomesticati ed addestrati dagli umani. Come se le cose non fossero già gravi, si rese conto che non indossava i suoi guanti muniti di artigli di metallo. Da quando aveva iniziato ad allenarsi con il Maestro aveva deposto le armi dato che lo scopo del Kung Fu non è ferire l’avversario ed un guerriero utilizza solo il proprio corpo per combattere. Per lo scontro finale con gli umani li avrebbe ripresi, peccato che non fosse quello! Solo adesso rimpiangeva altamente la sua scelta, perché i suoi artigli, anche se affilati, non avrebbero potuto fare molto contro le zanne dei cani! E combattere corpo a corpo era escluso perché lo avrebbe reso vulnerabile ad un eventuale morso! Ma nonostante questo Shen correva veloce ed in poco tempo perse di vista Genji e gli altri. Fortunatamente aveva un immagine mentale approssimativa del castello e fu per questo che si diresse verso la sala degli allenamenti, lì avrebbe sicuramente trovato qualcosa per far capire a quei canidi chi era a comandare, facendoli retrocedere nelle loro primarie intenzioni di divorarlo! Una volta entrato rimase di sasso nel notare che non c’era nessun oggetto acuminato di cui si sarebbe potuto servire, ma solo costruzioni sulle quale arrampicarsi, grossi sacchi appesi al soffitto ed altri aggeggi di cui non aveva la minima idea di cosa fossero! Si arrampicò sopra una specie di scala di legno attaccata al muro che era abbastanza solida da sorreggerlo e fu sollevato nel constatare che i cani non fossero in grado di salire. Ora si presentava un altro problema, con tutto il chiasso che stavano facendo avrebbero sicuramente attirato l’attenzione, anzi, era strano che nessuno si fosse ancora accorto di loro! Saltò su di un altra costruzione in legno ed iniziò a passare da l’una all’altra con sempre maggiore velocità. La sua idea funzionò perché i cani, nel tentativo di seguirlo, iniziarono ad inciampare tra di loro e scontrarsi e questo diede il tempo a Shen di far cadere una scala in legno notevolmente pesante in modo tale che sbarrasse loro la strada, saltare in terra, correre verso l’uscita e chiudere velocemente le pesanti porte. “Cosa succede?” La voce di un uomo lo fece sobbalzare ed il pavone, una volta viste delle scale, le percorse per togliersi dalla strada della probabile guardia che gli stava venendo incontro. Si ritrovò ad un piano inferiore e dopo aver superato una fitta ramificazione di corridoi si ritrovò nelle cucine. Non fu sorpreso nel trovarci anche gli altri. Le spie, nonostante la loro statura, mangiavano come i panda, cioè appena potevano e straordinarie quantità di cibo se paragonate al loro corpo minuto. Frugando un po’ in giro trovarono un dolce cosparso di marmellata di pesche e senza fare complimenti la finirono in pochissimo tempo. Shen assaggiò quasi tutto e riprese a curiosare dato che aveva l’occasione di gustare cibi nuovi e sconosciuti. Il loro interesse non si limitava solo a ciò che la mente umana riusciva a creare con alcuni pezzi di ferro, ma era generale. E, cosa importante, Shen era convinto che più avessero conosciuto il nemico, maggiori sarebbero state le possibilità di sconfiggerlo! Il pavone trovò una busta che sembrava contenere qualcosa di sfizioso ed una volta aperta mangiò qualcosa molto simile alle nuvole di drago, ma queste erano decisamente più croccanti e salate! Dopo aver aperto sei buste i mustelidi riuscirono a placare i morsi della fame che li avevano colti come se avessero digiunato per gironi. Solo in quel momento a Shen venne in mente una domanda “Ma dove sono gli umani?” Chiese rendendosi conto che nessuno aveva assistito alla loro scorpacciata. “Prima c’erano.....” Rispose Dishi con la bocca piena “Ma le umane hanno urlato AIUTO, I TOPI! e sono sparite in meno di cinque secondi chiudendo le porte a chiave dietro di loro” continuò Cong che invece, aveva ingoiato il boccone prima di parlare. “Direi che adesso possiamo......” Genji venne interrotta da dei latrati in lontananza che sembravano avvicinarsi piuttosto velocemente alla loro attuale posizione. “Che barba!” Si lamentò Cheung il quale stava finendo ancora di mangiare. Shen non perse tempo e saltò su di un tavolo sul quale a quanto pare, gli umani stavano impastando qualcosa lasciando il lavoro a metà una volta visti i mustelidi. Più probabile che fossero stati Genji e Dishi a farli scappare dato che la somiglianza un roditore era più evidente! I cani entrarono come delle furie in cucina e come Shen pensava c’erano degli umani con loro! Era impossibile che fossero riusciti ad aprire le porte, non sembravano possedere un cervello altamente sviluppato dato che per il pavone era stato molto semplice seminarli. Attraverso un uscita secondaria Shen, Genji, Dishi, Cong e Chueng si diressero verso le stanze di Rose. Ma quando tutto sembrava essersi risolto Shen si sentì qualcosa trattenerlo per la coda e cadde malamente in terra. Uno di quei cani lo aveva atterrato! Ancor prima che potesse tentare di liberarsi una scopa si schiantò in faccia all’animale ed il pavone lo vide correre via mentre guaiva come se fosse stato ferito a morte. All’altra estremità della scopa si trovava l’ultima persona che Shen pensava di vedere: Sam! “Cosa cavolo fai? Potrai riposarti una volta tornato nella riserva! Muoviti!” Disse con fare concitato il ragazzo guardandosi attorno mentre i cani non facevano che avvicinarsi ed aumentare. Shen non se lo fece ripetere e riprese a correre. Evitò o fece cadere numerose guardie attirate da tutto quel trambusto ed arrivò incolume nelle stanze di Rose. Da lì sapeva bene come muoversi. Come prevedibile gli altri quattro erano già lì ad aspettarlo dato che non si erano dovuti preoccupare dei cani! “Ti hanno preso?” Chiese Cong con una strana curiosità “Solo bloccato! L’amico di Rose ha ripagato il debito liberandomi dalla morsa di uno di loro!” Spiegò Shen che ansimava pesantemente a causa della corsa sfrenata appena fatta. “Vinto!” Disse Dishi “Perso!” Si aggregò a lui Genji. Il pavone alzò gli occhi al cielo: avevano scommesso! Anche se spesso prendeva parte anche lui a scommesse di questo genere, odiava quando qualcuno le faceva su di lui! Forse perché, in generale, non amava stare al centro dell’attenzione! Dei passi affrettati costrinsero tutti a nascondersi. Dishi e gli altri riuscirono ad infilarsi in alcuni grossi oggetti mentre Shen si abbassò dietro al letto rispetto alla porta d’entrata. Fortunatamente era solo Sam. Dopo quello che era successo c’erano meno probabilità che li attaccasse.......almeno, rispetto alle guardie, si azzeravano completamente! “Ma voi non sareste dovuti essere nella riserva? Specialmente tu!” Chiese il ragazzo confuso indicando il pavone. Dishi fece le spallucce mentre Cong si grattò la testa. Erano segni per cercare di far capire a Sam che ne sapevano meno di lui. Con scarsi risultati visto che lui continuava a fissarli con aria smarrita. “Aspettate, so come fare!” Disse alla fine il ragazzo. Shen alzò la cresta con curiosità quando lo vide prendere carta e penna. Come aveva fatto a non pensarci prima! C’era un modo per comunicare........iniziò subito a ripensarci quando vide che l’umano scriveva in una lingua a loro incomprensibile. “Ragazzi, io non so leggere questi segni!” Protestò Cheung. “Evidentemente gli umani parlano come noi ma scrivono in altro modo! Non è strano?” Chiese divertita Genji. Dishi strappò dalle mani del ragazzo la penna ed iniziò a scrivere in caratteri cinesi “Siamo rimasti chiusi in queste stanze per quattro giorni! Qualcuno ha aperto la porta permettendoci di uscire e noi essendo affamati ci siamo diretti verso la stanza dalla quale proveniva l’odore del cibo”. Le calligrafie differivano completamente fra loro e Shen era certo che nemmeno Sam potesse capire un accidente! “Posso trovare qualcuno che riesca a tradurre! Aspettate!” Disse il ragazzo uscendo di corsa.......ma non fece in tempo ad aprire la porta che questa gli sbattè in piena faccia. Rose fece capolino da dietro “Cosa ci fai qui?” Chiese scioccata “E loro cosa ci fanno ancora qui!” Domandò ancora più sorpresa. “La domanda vera è: tu cosa fai qui?” Chiese Sam confuso. Erano passati solo quattro giorni rispetto alla settimana di viaggio prevista per lei e le sue amiche! “Mio padre mi ha chiesto di tornare! Ma non so ancora perché! La vacanza è stata rovinata e giuro che se scopro che è colpa tua te la faccio pagare!” Urlò Rose contro l’amico “Felice di rivederti anch’io!” Rispose Sam prima di scappare dalle grinfie dell’amica. Una volta che fu uscito la ragazza si girò verso gli animali “So perché mio padre mi ha richiamato!” Confessò guardandoli con un misto di sospetto e....paura? Shen sapeva per certo che quel discorso stava per prendere una brutta piega! “Perché avete iniziato a spiarci? Perché avete fatto una mappa accurata del castello?” Chiese sempre più preoccupata la ragazza. “Come sai queste cose?” Domandò improvvisamente guardingo Cong. “Mio padre vi osserva e può vedere tutto quello che avviene in questa stanza e nella riserva! Vi ha visto curiosare in giro......non è semplice curiosità, vero?” Rose sembrava voler negare quell’evidente verità ma Shen non ne capiva il motivo! Era delusa dal fatto che loro volessero scappare? Non capiva che quello che desideravano era solo la libertà? Alla fine il pavone decise di mettere a tacere tutti quei dubbi e le domande che sembravano tormentare la povera ragazza “Rose....noi vogliamo andarcene!”.
   
 
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