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Autore: Rebi_7_24    08/01/2020    0 recensioni
La bambina tratteneva il fiato in attesa di vederlo. Era determinata a tornare a casa con qualcosa che avrebbe conservato fino alla morte, niente e nessuno glielo avrebbe impedito.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Chara, Frisk, Sans, Toriel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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“UMANO. PERMETTIMI DI PARLARTI DI ALCUNI SENTIMENTI. SENTIMENTI COME… LA GIOIA DI TROVARE UN ALTRO AMANTE DELLA PASTA.”
Frisk sorrise al pensiero di quel piatto congelato.
“L’AMMIRAZIONE PER L’ABILITA’ NEL RISOLVERE I PUZZLE.”
“Ho avuto modo di allenarmi.”
“IL DESIDERIO DI AVERE UNA PERSONA FICA CHE TI DICA DI ESSERE FICO.”
L’ultima frase la fece ridere.
“QUESTI SENTIMENTI… DEVONO ESSERE QUELLI CHE STAI PROVANDO ORA.”
…..Eh? Quindi parlava di sé stesso?
“Ehm.. Ok?”
“PER ME E’ DIFFICILE IMMAGINARE COME CI SI SENTA.”
E lo era anche per lei in effetti. Si stava sforzando di non ridacchiare di nuovo. Era troppo tenero!
“PERCHE’ IO SONO GRANDISSIMO. NON MI SONO MAI CHIESTO COME CI SI SENTA AD AVERE MOLTI AMICI. HO PIETA’ DI TE, UMANO SOLITARIO…”
Ma davvero non si capiva?
“MA NON PREOCCUPARTI!!! NON SARAI PIU’ SOLO!”
Sì, doveva assolutamente dirglielo.
“IO, IL GRANDE PAPYRUS, SARO’ TUO…”
Ma si bloccò. Stava per dire ‘amico’, Frisk ne era sicura. Perché si era fermato?
“…NO… NO, NON PUO’ ESSERE! NON POSSO ESSERE TUO AMICO!!! TU SEI UN UMANO! DEVO CATTURARTI!!!”
“Che cosa??”
“E POI POTRO’ REALIZZARE IL MIO SOGNO!!! POTENTE! POPOLARE! PRESTIGIOSO!!! QUESTO E’ PAPYRUS!!! IL NUOVO MEMBRO… DELLA GUARDIA REALE!”
“Stai scherzando??” L’anima di Frisk comparve sul suo petto, e Papyrus le sbarrò la strada.
“Papyrus, che stai facendo?? Perché??”
“NON VUOI COMBATTERE… ALLORA VEDIAMO COME TE LA CAVI CON IL MIO ATTACCO BLU!”
Sans gliene aveva parlato, e alcuni mostri ne avevano già usati di quel tipo. In poche parole, se le veniva scagliato contro un attacco blu, doveva rimanere immobile, e quello l’avrebbe attraversata senza farle un graffio. Non era difficile, poteva affrontarlo. Sans aveva detto anche che Papyrus tutto sommato non era pericoloso.
Eccole, delle ossa azzurre. Ferma, Frisk. Ferma. Gli attacchi le passarono attraverso, mentre lei non si muoveva. Poi, però, sentì una strana sensazione nel petto, nell’anima. Come una specie di bruciore, e…
“AH!!”
Un urlo di dolore riecheggiò nell’aria. Quello di Frisk. D’un tratto si sentì più pesante. Molto più pesante. Cadde a terra. Il suo corpo non rispondeva, non del tutto. Provò a muoversi, era faticosissimo. E in quel momento un altro attacco, stavolta normale, le venne scaraventato addosso. La colpì. Un altro grido. Guardò la sua anima. Ora non faceva più male, ma era…
“SEI BLU ORA! E’ QUESTO IL MIO ATTACCO! NYEH HEH HEH HEH HEH!!!”
Alzò gli occhi smarrita. Sans non le aveva parlato di una cosa del genere. Con uno sforzo sovrumano, riuscì ad alzarsi. Aveva il fiato corto, e una mano premuta sul petto. Altri attacchi le si avvicinarono, ma c’era da dire che non erano nulla in confronto a ciò che aveva affrontato fino ad allora. L’unico problema era schivare in quelle condizioni.
“GUSTO GIA’ LA MIA FUTURA POPOLARITA’!”
“Papyrus! Smettila!”
Altre ossa uscirono dal terreno e le vennero incontro. Una le sfiorò un braccio, ma quasi non la sentì. Forse era il freddo.
Lo scheletro, dal canto suo, era completamente assorto nei suoi sogni di gloria.
“PAPYRUS, CAPO DELLA GUARDIA REALE!”
Frisk schivò ancora. Faceva meno fatica, adesso. Ci stava prendendo la mano.
“PAPYRUS, SPAGHETTISTA INCOMPARABILE!”
“Su questo avrei da ridire..” Mormorò la ragazza, ma lui non la sentì.
“UNDYNE SARA’ MOLTO FIERA DI ME!”
Non aveva idea di chi fosse, ma il suo sesto senso già la metteva in allerta riguardo questa Undyne.
L’ennesimo attacco, e stavolta venne colpita. Non fece molto male, ma fu abbastanza forte da buttarla a terra, da dove non si rialzò. Non poteva, non riusciva. Era stanca e aveva freddo. Non aveva mai tremato tanto, e il contatto con la neve non aiutava per niente.
“SEI DEBOLE! E’ STATO FACILE CATTURARTI!”
Fu l’ultima cosa che sentì, mentre i suoi occhi, prima di chiudersi, davano anch’essi un ultimo sguardo alla sua anima, ora di nuovo rossa.
 
 
 
 
   
 
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