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Autore: Teo5Astor    09/01/2020    9 recensioni
Dal testo: "Se provo a richiamarti non vuoi parlare, se ti scrivo non mi rispondi. Io vorrei solo farti sapere che mi manchi.
E che ho tenuto un’ultima foto, quella che avevo stampato e incorniciato sul comodino. Noi due al mare, felici. Tu che mi dai un bacio. Il mio cuore che sapeva ancora battere. Il mio volto ancora capace di sorridere."
Quali riflessioni può scatenare in Crilin stringere tra le mani l'ultima foto che lo ritrae con Marion, poco dopo la fine della loro storia?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crilin, Marion
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ultima foto
 
 

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Ieri notte non riuscivo a dormire, tanto per cambiare. Mi capita spesso da quando non stiamo più insieme. Ho iniziato a far scorrere per l’ennesima volta le foto nel cellulare finché, alla fine, ho scelto di cancellare quelle insieme a te.
E non immagini quanto mi fa male.
Provare ad andare avanti mi fa male, più che altro. Tu stai andando avanti, Marion? Immagino di sì, tu non sei come me. Tu sei sempre allegra, sei bella da far paura e sembri sempre spensierata. Stai soffrendo? Non credo, tu non piangi mai per amore. Io sì, io piango. Piango per te un po’ di più da ieri notte, da quando ho cancellato le nostre foto illudendomi di seppellire tutto il dolore che provo.
Ma io non riesco a dimenticarti. Non ce la faccio.
Ho consumato giga e paia di scarpe per provare a restare al tuo passo, per essere come te. Ho consumato il mio cuore, l’ho sentito sanguinare.
Avrei voluto rubare il tuo, di cuore, soprattutto. E pensavo di avercela fatta. Credevo che mi amassi.
Io ti amo ancora, lo sai? Vorrei ancora rubarti il cuore, anche se tu non ce l’hai. O, almeno, così dicono i miei amici, perché io ho saputo conoscerti davvero, andare oltre le apparenze e il modo in cui ti ponevi con gli altri. Io ho conosciuto la vera te, Marion, e mi sono innamorato della ragazza che c’era oltre tutto quel trucco, quei vestiti scollati e quei tacchi alti. Oltre quei tuoi atteggiamenti, quella tua malizia, io ho visto il tuo cuore e me ne sono innamorato. Tu eri solo ingenua, non falsa o cattiva. Ma, probabilmente, la verità è che ero io l’unico ad essere davvero ingenuo.
Forse mi ero solo illuso di aver visto il tuo cuore. Di averti conosciuta sul serio.
Mi hanno detto che ce ne sono mille di ragazze, ma a me non me ne frega niente delle altre.
Io voglio te, Marion. Voglio tornare ad essere quello che eravamo.
Dicono che tutto passa.
Sì, ma non te. Tu non passi.
Ogni volta che il telefono squilla, il cuore mi batte più forte. Solo perché spero sia tu a chiamarmi o a scrivermi. Ma non l’hai più fatto da quando te ne sei andata. Mai.
Sono sempre gli amici che mi chiedono se va tutto bene. Io gli dico di sì, ma non è vero. Io non riesco ad essere felice come lo ero nelle foto che ho cancellato.
Tu ce le hai ancora le nostre foto? Hai notato che in quelle immagini sorridevamo sempre?
In fondo, da soli che cosa siamo?
Tu non sei bella, Marion. No, di più.
No, tu non mi piaci. Di più.
E no, io non ti amo. No, di più.
Avrei potuto fare di più per fare andare bene le cose? Forse sì, anche se tutti dicono che ho fatto fin troppo. Che eri una stronza, che eri stupida e superficiale, che non ti meritavo. Ma loro non ti conoscevano davvero, si limitavano alle apparenze. O magari sono io che ti ho amato troppo e non ho saputo accettare la realtà. Ti ho amato più di quanto tu mi abbia mai amato? Non lo so, io so solo che ti amo ancora, nonostante tutto, e che sto male per questo.
Sembra un brutto sogno, e invece sono sveglio.
Se provo a richiamarti non vuoi parlare, se ti scrivo non mi rispondi. Io vorrei solo farti sapere che mi manchi.
E che ho tenuto un’ultima foto, quella che avevo stampato e incorniciato sul comodino. Noi due al mare, felici. Tu che mi dai un bacio. Il mio cuore che sapeva ancora battere. Il mio volto ancora capace di sorridere.
L’ho tenuta solo per riguardarla quando mi manchi. O forse sono solo un codardo che non sa liberarsi anche di questo ricordo. Un illuso che spera ancora che tu possa tornare.
In questa foto hai quel costume giallo che sembrava fatto apposta per mettere in risalto le tue forme meravigliose. Il tuo fisico perfetto, il tuo corpo che mi manca così tanto che mi sembra di impazzire certe volte.
Mi manca il contatto con te, tenerti per mano, il tuo calore. Mi manca fare l’amore con te, il tuo sapore, i tuoi baci. I tuoi occhi nei miei, il tuo sorriso. La tua voce squillante e allegra, le cose assurde che a volte dicevi e la dolcezza di cui eri capace. La tenerezza e l’entusiasmo che sapevi dimostrare quando vedevi un animale, che fosse un gatto, un cane o una tartaruga, ti piacevano tutti. Mi manca ridere con te, sognare insieme a te. Mi mancano le piccole cose che facevamo, la nostra quotidianità.
Tutti ti guardavano quando indossavi quel costume, te ne accorgevi? Ma tutti ti guardavano sempre, in realtà, sia che fossi fasciata in uno dei tuoi vestitini corti e aderenti, sia che fossi in tenuta da running quando andavamo a correre insieme. La verità è che eri bella davvero, Marion. Talmente bella che a volte ti guardavo a letto mentre dormivi al mio fianco e quasi non mi sembrava vero che fossi la mia ragazza. Io non sono bello come te, non avevo nemmeno mai avuto una fidanzata… ma ce l’ho messa tutta per renderti felice, credimi. E lo farei ancora se me ne dessi la possibilità.
Sai, eri buffa e allo stesso tempo pazzesca quando giravi per casa in mutande indossando solo le mie felpe. Ti stavano larghe, camminavi a piedi nudi e ti si vedevano solo le gambe. Ma eri bellissima, uno spettacolo che mai avrei pensato di potermi godere da un posto privilegiato come pensavo fosse quello nel tuo cuore.
Io quelle felpe non le metto neanche più. Hanno ancora il tuo profumo addosso, quel profumo disarmante che sa di te. E che sapeva di noi. Non ho nemmeno il coraggio di lavarle, quelle felpe, non voglio cancellarti. Ma non posso neanche metterle, mi fa troppo male.
Ti ricordi quella serie tv horror che dovevamo vedere? Non l’abbiamo mai iniziata, si finiva sempre a fare altro a metà della prima puntata, quando ti spaventavi ogni volta alla stessa scena e mi buttavi le braccia al collo. Ti stringevi a me, mi facevi impazzire. Tu mi hai insegnato a fare l’amore, perché ad amare ero già capace da solo. O forse no, altrimenti non soffrirei così adesso. Magari dovevo insegnarti io ad amare, ma non ce l’ho fatta. Non me ne hai dato il tempo. O sono stato io a non sfruttare il tempo che mi avevi dato?
So solo che sono passato dal sognare guardando i tuoi grandi occhi azzurri a fissare le due spuntine blu sullo schermo del cellulare grazie all’ennesimo messaggio che hai visualizzato senza rispondermi.
Io spero solo che tu stia bene. Che potrai essere ancora felice, un giorno, anche se credo che nessuno ti saprà amare come ti ho amata io. Già, io, che forse ero in realtà da solo anche quando stavamo insieme. Io, che in realtà mi sento male se ora ti immagino tra le braccia di un altro.
I miei amici dicono che un giorno saprò rialzarmi, che arriverà il momento in cui non ci penserò più. In cui non mi tornerai in mente. Magari grazie ad altri due occhi che sapranno farmi sognare di nuovo, anche se adesso mi sembra impossibile. Magari grazie a dei capelli biondi che riusciranno a farmi battere ancora il cuore. Non so nemmeno perché proprio biondi, tra l’altro. Anche perché non vorrei nessun’altra adesso come adesso, non sarebbe la stessa cosa. Tutto il mio mondo sa ancora troppo di te, Marion.
Stringo tra le mani la nostra ultima foto, mentre due lacrime mi rigano le guance. La guardo, mi faccio forza, ci provo. Ma non ce la faccio, non oggi. La infilo in un cassetto.
Ma un giorno la guarderò, la stringerò di nuovo tra le mani. Sorriderò, poi. Sì, sorriderò, o addirittura riderò.
E avrò il coraggio di strapparla.
 
 
 
 
 
 
 
 
Note: grazie a tutti voi che avete dato fiducia a questa storia magari un po’ insolita, spero vi siano piaciute le riflessioni di Crilin nonostante lo sconforto generalizzato per tutta la durata della one shot. In Dragon Ball Z, nella scena finale in cui Marion se ne va e lo lascia definitivamente, vederlo piangere nascosto dagli occhiali da sole mentre si sforza di ridere in mezzo agli amici mi fa sempre molto male. Sono felice che poi sia arrivata subito dopo C18 per lui, si è meritato una gioia simile perché è una brava persona e perché ha sofferto dal punto di vista sentimentale senza meritarlo.
Però, dai, Marion è stata capace anche di farci ridere con la sua stupidità e la sua ingenuità in quelle puntate, io mi ritrovo spesso ad usarla come personaggio secondario nelle mie long e posso dire di essermi in un qualche modo affezionato anche a lei. Ho pensato che fosse una bella occasione questa per darle spazio, seppur indirettamente, visto che vediamo solo il punto di vista di Crilin.
Già, Crilin, un personaggio che ho sempre invece utilizzato poco, a differenza di C18 che, come sa chi mi segue di solito, è spesso e volentieri la mia protagonista femminile, come ad esempio nella mia long in corso “Remember me”. Non potevo non citarla anche qui, almeno di striscio, visto che Crilin non la conosce ancora, spero abbiate apprezzato. E spero soprattutto vi abbia convinto questo Crilin, anche se è ancora triste e soprattutto confuso dalla fine della sua storia con Marion. Sta cercando di andare avanti in qualche modo, ma ancora non ce la fa. Vorrebbe forse cominciare anche a guardarsi intorno, ma il dolore è ancora grande, la presenza della sua ormai ex è ancora troppo ingombrante nel suo mondo.
Penso che siano cose che capitano, purtroppo, ma sapendo che poi Crilin riuscirà lo stesso a trovare la felicità (e non un’apparenza di felicità, ma la felicità vera e propria) con C18, che è anche più bella, più intelligente e più tutto di Marion, direi che è sempre giusto continuare a credere nell’amore e nei sogni.
 
Un grazie a chi vorrà dirmi cosa ne pensa, a chi inserirà la storia nelle liste e a chi preferirà leggere in silenzio. Mi farebbe molto piacere sentire il vostro parere su questa coppia magari poco trattata solitamente, vi ringrazio di cuore in anticipo se avrete tempo e voglia di farlo.
Mi è venuta l’idea di scrivere questa one shot dopo aver ascoltato la canzone “Ultima foto” di Gionnyscandal. Mi sono visto Crilin e Marion e ho scritto di getto.
Io torno online mercoledì con il nuovo capitolo di “Remember me”, poi conto comunque di scrivere una one shot anche per settimana prossima… avete preferenze sui personaggi?
Grazie ancora, a presto!
 
Teo

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