Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: ali04    12/01/2020    4 recensioni
Gli dei del Monte Olimpo raggiungono una piccola isola nel Mar Giallo per portare a termine una missione: ritrovare Eros, il dio dell'amore, rapito da Crono e dai Titani e nascosto tra i mortali.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
14. Quattordici
(τέτταρες καὶ δέκα)
                                          

                                               
Baekhyun sentiva l’aria fredda della sera che gli solleticava il viso e rabbrividiva a causa dei vestiti bagnati. Si aggrappava a Chanyeol e cercava di scaldarsi un po’ grazie al suo abbraccio, ma essere completamente bagnato non gli rendeva il compito  facile.
Era così stanco. Fortunatamente Chanyeol l’aveva preso in braccio, altrimenti non sapeva per quanto sarebbe riuscito a camminare.
La sua mente era ancora confusa per ciò che era successo quella notte.
Ricordava di essere andato a dormire, con la testa piena di domande e dubbi.
Poi si era svegliato con la sensazione di non riuscire a respirare, con i polmoni doloranti e un freddo gelido in tutto il corpo. E Chanyeol era lì, che lo stringeva e gli diceva che sarebbe andato tutto bene.
Quando aveva alzato gli occhi, aveva visto quello spettacolo inspiegabile. Non riusciva davvero a capire come potesse l’acqua volare.
Chanyeol doveva dirgli una cosa, ma non l’aveva fatto subito. L’aveva preso in braccio e, con l’aiuto di Xiumin, l’avevano fatto uscire dalla piscina ormai vuota.
Non ricordava di aver visto l’acqua entrare di nuovo nella vasca, ma ne aveva sentito il frastuono.
Baekhyun sapeva che ora erano diretti alla casa sulla scogliera e sapeva che, di lì a poco, avrebbe saputo tutta la verità. Avrebbe saputo chi era davvero Chanyeol.
- Siamo arrivati. - disse Xiumin, aprendo la porta di casa.
Nel grande salotto la luce era accesa e, seduto sul divano, c’era Sehun. Il ragazzo biondo si alzò appena li vide.
- Sapevo che era successo qualcosa di brutto. - disse a Chanyeol.
Quest’ultimo appoggiò delicatamente Baekhyun sul morbido divano.
- Come ti senti?
Baekhyun sorrise appena: - Bene.
La sua voce era lieve e roca, come se uscire le costasse una gran fatica.
Sehun si sedette accanto a lui e gli posò una mano sulla fronte.
- Chanyeol - richiamò l’attenzione del ragazzo alto, con un tono di voce calmo e fermo - A Baekhyun servono dei vestiti asciutti.
Subito Chanyeol sembrò restìo a lasciarlo, ma poi si avviò di corsa su per le scale.
- Xiumin, prepara un bagno caldo. - ordinò Sehun e anche il ragazzo dai capelli grigi sparì dietro una porta.
Rimasti soli, Sehun voltò il viso di Baekhyun verso di sé e lo fissò attentamente.
- Dimmi davvero come ti senti.
Il ragazzo sospirò, ma farlo gli provocò un leggero dolore al petto: - I-io… ho mal di testa e faccio fatica a respirare.
- Dobbiamo toglierti subito questi vestiti bagnati o ti ammalerai - decise Sehun - Sai dirmi cos’è successo stanotte?
Baekhyun scosse la testa: - Non ne sono sicuro. Non ricordo quasi niente.
In quel momento nella stanza entrò Chanyeol, con in mano dei vestiti pesanti e, accanto a lui, comparve Xiumin.
- Bene - disse Sehun, alzandosi in piedi - Xiumin, saresti così gentile da occuparti del nostro ospite? Aiutalo a farsi un bagno e portalo in una stanza per gli ospiti.
- Posso farlo io. - intervenne Chanyeol, facendo un passo verso di loro, ma Sehun scosse la testa.
- No, ci pensa Xiumin.
Era evidente che il ragazzo alto voleva protestare, ma un’occhiata eloquente di Sehun lo fece desistere. Baekhyun venne aiutato ad alzarsi e poi affidato alle cure di Xiumin. Chanyeol non poté fare altro che guardarlo lasciare la stanza.
Quando sentirono la porta del bagno chiudersi, si lasciò cadere sul divano e si prese la testa tra le mani.
- Cos’è successo? - esclamò Sehun, perdendo tutta la calma dimostrata fino a poco prima.
- Era morto! - rispose Chanyeol, con voce tremante - Era… era nella piscina e non si muoveva più. Quando mi sono avvicinato a lui era così pallido…
Il solo ricordo lo faceva stare male.
La sensazione di tenere tra le braccia il corpo inerme di Baekhyun e di vedere il suo bel viso cereo gli metteva i brividi.
- Ero certo fosse morto, ma poi ha ricominciato a respirare. Com’è stato possibile?
Sehun si sedette accanto a lui: - Non ne sono sicuro. Forse era solo privo di sensi o…
Il ragazzo biondo si interruppe, facendosi pensieroso.
- L’ambrosia. Gliene abbiamo data parecchia, per un mortale. L’abbiamo usata per farlo stare meglio dopo la botta in testa e forse ne aveva ancora un po’ in circolo.
Chanyeol si passò una mano sul viso: - Perciò è stato fortunato.
- Moltissimo, direi. Ma deve prendere dei provvedimenti per questo sonnambulismo. Non credo che tutti i sonnambuli tentino di uccidersi.
- Il punto è che non so se il suo intento sia il suicidio. Sembra cerchi solo di entrare in acqua. Ma visto che dorme, non può nuotare.
- Come può camminare, può anche nuotare. Non credi?
I due ragazzi erano confusi e quelle domande erano troppo complicate per quella notte già così movimentata.
- Dove sono tutti? - chiese Chanyeol, cambiando argomento.
- A dormire. Sai come sono: la solidarietà non è il loro forte. Quando hanno visto che non tornavate, hanno pensato non fosse nulla di grave e se ne sono tornati a dormire.
Chanyeol sorrise debolmente: - Strano non l’abbia fatto anche tu.
- Io ti conosco e se hai quell’espressione allarmata sul viso significa che qualcosa non va.
- Se fossi un mortale ti direi che ti voglio bene. - disse Chanyeol, ridacchiando.
Sehun gli diede uno spintone e si alzò dal divano: - Vado a dormire, prima che te ne esca con qualche altra sciocchezza.
- Gli dirò la verità.
Quell’ultima frase fece bloccare Sehun quando aveva già un piede fuori dalla stanza.
- Per raggiungerlo ho svuotato la piscina - spiegò Chanyeol - E l’acqua fluttuava sopra di noi. Quando ha aperto gli occhi era troppo tardi per rimediare. Ha visto tutto.
Sehun non si voltò a guardarlo: - Devi dirlo a mio padre e a Kyungsoo.
- Lo farò.
A Chanyeol sembrò di aver visto Sehun annuire, poi il ragazzo sparì nel corridoio silenzioso.
Rimanere solo lo portava inevitabilmente al ricordo di ciò che era successo. Voleva scrollarsi di dosso quella brutta sensazione e voleva vedere Baekhyun. Il suo viso pallido gli avrebbe dato il tormento per chissà quanto tempo.
Certo che ormai avesse finito il bagno, salì al piano di sopra e si diresse verso la stanza che gli avevano affidato la volta precedente.
La luce che ne usciva indicava che ci aveva visto giusto.
Baekhyun era sotto le coperte, con addosso un grosso pigiama che lo faceva sembrare ancora più piccolo. Era seduto e una gran quantità di cuscini gli permettevano di stare comodo.
Seduta accanto a lui c’era Yeri, mentre Xiumin era poco distante.
- Sta bene - disse la ragazzina, intuendo di chi fossero i passi appena sentiti - Gli serve solo una bella dormita e domani sarà come nuovo. Almeno credo.
Baekhyun le sorrise, mentre lei si alzava: - Grazie.
- Sono nella camera qui accanto, se hai bisogno di me.
Yeri e Xiumin lasciarono la stanza, non prima di aver lanciato uno sguardo di ammonimento a Chanyeol.
- Credo vogliano che ti lasci riposare. - disse, chiudendo la porta.
- Credo anch’io, ma prima voglio parlarti.
Il più alto si avvicinò lentamente al letto. Baekhyun scivolò un po’ di più sotto le coperte e gli sorrise.
- Mi hai salvato. Di nuovo.
- Questa volta ero certo di non avercela fatta. - rispose, mettendo le mani nelle tasche dei jeans.
Avrebbe voluto sedersi accanto a Baekhyun, ma sapeva che se l’avesse fatto non si sarebbe rialzato più e l’avrebbe stretto a lui tutto il resto della notte. Ma Baekhyun doveva riposare.
Il ragazzo lo guardava senza dire una parola, ma con un’espressione dolce sul viso.
- Sono tanto stanco.
- Lo so, devi dormire.
- Volevo… - Baekhyun si interruppe, sfarfallando gli occhi per la stanchezza - Volevo parlare con te.
- Parleremo domani. - rispose Chanyeol e si piegò a dargli un bacio sulla fronte - Buonanotte, piccolo sonnambulo.
- Buonanotte. - disse Baekhyun, con la voce ridotta a un bisbiglio e gli occhi già chiusi.
Quella nottata era stata davvero troppo pesante per lui.
Chanyeol gli rimboccò meglio le coperte e gli sistemò i cuscini, poi uscì dalla stanza. Lasciò la porta socchiusa e, dalla sua posizione, riusciva a vedere la forma del corpo di Baekhyun sotto le coperte. Si sedette con la schiena appoggiata al muro e restò a guardarlo.
Per il resto della notte.  
 
***
 
Il mattino dopo, Baekhyun venne svegliato da un piccolo tonfo.
Aprì solo un occhio e la luce del giorno per poco non lo accecò, ma riuscì comunque a individuare la causa di quel rumore: una ragazza aveva posato un vassoio colmo di cibo sul comodino accanto al letto.
Il ragazzo si sforzò di concentrarsi e aprì entrambi gli occhi, così poté riconoscerla: era Joy e gli aveva appena portato la colazione.
- Grazie. - sussurrò Baekhyun, mettendosi faticosamente a sedere .
- Non ringraziarmi, l’ho fatto solo perché sei bellissimo. E io mi prendo cura di tutto ciò che lo è.
Baekhyun non poté fare a meno di arrossire: - C-come?
Joy gli passò una ciotola di riso e si sedette sul bordo del letto, a fissarlo.
Sul suo viso spuntò presto un sorriso estasiato e, l’ampia scollatura del vestito rosso, metteva in risalto la sua pelle candida. Inoltre, non notare il grande tatuaggio rappresentante una rosa che aveva sul collo, era impossibile.
- Capisco perché Chanyeol straveda per te e mi odio per non averti visto prima di lui. - commentò, mentre Baekhyun mangiava il suo riso, evitando lo sguardo malizioso della ragazza.
- Io… sai dov’è Chanyeol? - chiese, per cambiare argomento.
- Oh, sta facendo una nuotata. È rimasto qui fuori tutta la notte, per controllare che tu non scorrazzassi ancora per l’isola. Ti ha lasciato solo perché gli ho giurato sulla mia bellezza che sarei rimasta con te finché non tornava.
Baekhyun la guardò, finalmente. Giurare addirittura sulla sua bellezza? Quanto ci teneva, quella ragazza?
In effetti era davvero stupenda, con quei lunghi e lucidi capelli corvini, le labbra rosso fuoco, gli occhi neri e maliziosi…
Baekhyun sbattè le palpebre e arrossì violentemente. Ciò fece scoppiare a ridere la ragazza.
- Fai attenzione a guardarmi troppo: nessuno mi resiste. L’amore per me porta chiunque a cadere vittima delle passioni più impossibili e distruttive. A parte quelle due pazze di Seulgi e Yeri. E a volte Irene. È assurdo che riescano a non cadere ai miei piedi come tutti gli altri.
Baekhyun la fissò, con uno sguardo così confuso, che la ragazza rise di nuovo e, come sotto incantesimo, sorrise anche lui.
Immediatamente, lei sgranò gli occhi: - Accidenti, con quel sorriso puoi arrivare ovunque tu voglia. Hai mai sorriso così a Chanyeol? Se lo fai lui…
- Ferma! - la interruppe Baekhyun, imbarazzato - Possiamo non parlarne?
- Va bene - accettò Joy - Mentre aspettiamo Chanyeol possiamo parlare di quello che vuoi tu.
- Parliamo di voi - disse subito Baekhyun, mettendosi più comodo nel letto.
Era indolenzito e la sua voce era quasi irriconoscibile: molto più roca e gracchiante.
- Di noi?
- Di te e Chanyeol - le spiegò Baekhyun - Mi ha detto che, ehm, siete stati amanti.
Joy rise ancora, con quella sua risata cristallina, studiata anch’essa per conquistare.
- Amanti? Certo, ma è successo secoli fa! Anche se, se devo essere sincera, lo ricordo ancora oggi.
- Stavate insieme? - chiese Baekhyun, ma lei scosse la testa.
- Ma no! Jongin non c’era e Chen era come sempre impegnato in quella sua sporca e buia fucina. Chanyeol era lì, appena uscito dal mare… sai, anch’io ho un rapporto speciale con l’acqua.
- Beata te. - commentò Baekhyun, suo malgrado, rapito da quel racconto. E, doveva ammetterlo, anche dalla voce della ragazza e dal suo modo di sbattere le ciglia, muovere le mani, sorridere…
- Ho sempre avuto un debole per Chanyeol. Così possente e muscoloso. Insomma, quella volta non ho resistito e indossavo pure la mia cintura, così nemmeno lui ha potuto fare nulla per fermarmi. È stata una delle rare volte in cui ho faticato a tenere il ritmo del mio amante, tanto era appassionato.
Ormai Joy era un fiume di parole, ma la sua voce era ipnotica. Baekhyun non si sarebbe mai sognato di interromperla.
- Nessuno dei miei amanti successivi ha saputo fare altrettanto. Né Lay, né Xiumin e nemmeno Suho. Solo in due ci sono riusciti e uno è il mio Jongin. Nessuno mi fa fremere come fa lui.
Baekhyun ridacchiò. Aveva la sensazione di essere in una bolla. Forse stava ancora sognando.
- E l’altro?
Il sorriso sul bel viso di Joy sparì all’istante: - Dell’altro preferisco non parlare. Sto ancora cercando di dimenticarlo.
- Joy!
L’improvvisa voce di Chanyeol fece sussultare Baekhyun che, come se fosse stato scrollato con violenza, si risvegliò dall’incantesimo.
Joy invece sembrava perfettamente a suo agio, nonostante il più alto la stesse fulminando con lo sguardo.
- Io e Baekhyun stavamo chiacchierando. Ti sei accorto che è davvero bellissimo?
- Se hai finito di incantarlo, vorrei parlare con lui.
Joy si alzò dal letto e allungò una mano, per sfiorare una guancia di Baekhyun: - Se non volessi bene a Chanyeol, avrei già provato a farti mio.
- Joy.
Lei sbuffò e alzò gli occhi al cielo, poi si avviò verso la porta.
- Sta meglio. - informò Chanyeol, prima di uscire ancheggiando e chiudere la porta dietro di sé.
- Non dovevo lasciarti da solo con lei - disse il ragazzo alto, facendo un passo verso il letto - Spero non abbia detto niente che ti ha messo in imbarazzo.
- Ha detto solo tante cose senza senso, come fai tu. - scherzò Baekhyun e, finalmente, Chanyeol sorrise.
Indossava una felpa grigia con il cappuccio e un paio di jeans chiari. Quell’abbigliamento comodo fece tornare in mente a Baekhyun la scuola. Il ragazzo sgranò gli occhi.
- Accidenti, dobbiamo andare a lezione!
- Direi che per oggi saremo assenti. - Chanyeol si affiancò velocemente al letto e lo tenne fermo, mettendogli una mano sulla spalla.
- Ma… e i miei genitori? Si saranno spaventati stamattina, quando non mi hanno visto!
- Non devi preoccuparti nemmeno di loro. Wendy li ha chiamati molto presto per un’emergenza - Chanyeol fece le virgolette in aria per l’ultima parola - Qualcosa successo nel reparto frutta e verdura. Fatto sta che saranno usciti così presto che non avranno nemmeno pensato di controllarti.
Baekhyun si lasciò scappare una risata: - Siete stati bravi. E tutto questo per permettermi di riposare.
Chanyeol si sedette sul bordo del letto, dove fino a poco prima c’era Joy.
- Baekhyun.
- È arrivato il momento, vero? - chiese l’altro, senza poter nascondere un tremito.
- Temo di sì - Chanyeol fece per prendergli la mano, ma si fermò poco prima - Quello che sto per dirti è un grandissimo segreto e non l’avrei mai fatto se tu non fossi così sveglio e intelligente da esserci quasi arrivato da solo. E se io non fossi stato così stupido da fare quella cosa con l’acqua, ieri sera.
Baekhyun deglutì a vuoto e lasciò a Chanyeol il tempo di trovare le parole da usare.
Una parte di lui credeva di sapere cosa il ragazzo alto stava per dirgli, ma era tutto così incredibile, così assurdo. Assolutamente impossibile.
Chanyeol lo fissò negli occhi, serio: - Il mio nome non è Chanyeol. Mi è stato dato quando sono venuto qui a Muui sotto forma di mortale. Io sono il dio Poseidone.
Baekhyun boccheggiò, incapace di commentare.
- Sono il dio del mare, dei fiumi, dei laghi, delle alluvioni, dei maremoti e dei terremoti. Vivo sul Monte Olimpo, anche se buona parte del mio tempo lo passo in mare. Sono qui a Muui per una missione della massima importanza e, se devo essere sincero, non sto facendo il possibile per completarla.
Baekhyun deglutì ancora e si sforzò di aprir bocca: - Q-quindi tu sei un dio?
- Un dio dell’Antica Grecia, sì.
- E, ehm, lo sono anche gli altri?
Chanyeol annuì: - Suho è mio fratello Zeus e Kyungsoo è Ade. Tutti noi siamo divinità e ci siamo trasfigurati per poterci confondere con i mortali. Cioè voi.
- Trasfigurati?
- Sì - spiegò Chanyeol - Abbiamo cambiato il nostro aspetto per non dare nell’occhio. All’apparenza, siamo persone comuni.
Baekhyun si era posto così tante domande nel corso di quelle settimane e ora che poteva iniziare il suo terzo grado non gliene veniva in mente nemmeno una.
Era confuso, ma piano piano tutti i tasselli stavano andando al loro posto.
Il libro che aveva trovato in biblioteca l’aveva portato nella direzione giusta.
- Non è questo nemmeno il tuo aspetto? - chiese - Sei davvero un vecchio con capelli lunghi e barba bianca?
Chanyeol rise e Baekhyun vide scomparire dal suo viso un po’ dell’ansia di poco prima.
- Non sono affatto vecchio, nemmeno con il mio vero aspetto. Che poi, non è molto differente da questo - sorrise - Immagina un Chanyeol con vent’anni di più, la barba e le rughe intorno agli occhi. Ah, e la mia voce è molto più profonda di così.
- Credo di averla sentita - ricordò Baekhyun - Quando siamo stati sott’acqua insieme.
- Esatto, quella era la mia vera voce.
- In quel momento ti eri trasformato di nuovo in un dio?
- No, ma sott’acqua torno ad avere la mia voce.
Baekhyun annuì, ma era ancora molto confuso.
Aveva davanti a lui un dio dell’Olimpo, era davvero possibile?
La sua parte razionale gli stava gridando che erano tutte sciocchezze e che Chanyeol lo stava solo prendendo in giro. Che era stato tutto uno scherzo.
Ma ogni volta che stava per interromperlo e scappare da quella casa, si ricordava di ciò che aveva visto la notte prima.
E i suoi occhi non potevano avergli mentito.
- Perché siete venuti qui sull’isola?
Il viso di Chanyeol tornò serio: - Stiamo cercando Eros.
Baekhyun si spostò un po’ avanti con il busto: - Eros?
- Sì. I Titani molti anni fa hanno rapito i due dèi dell’amore. Afrodite l’abbiamo trovata poco tempo dopo, ma Eros è ancora disperso.
- Ed è qui? A Muui?
- Sì, ne siamo certi. Ma non abbiamo ancora capito chi è.
Baekhyun aggrottò le sopracciglia, confuso: - Se è nuovo anche lui, come voi, sarà facile trovarlo.
- Lo pensavamo anche noi, ma poi abbiamo capito che un nuovo arrivato qui fa davvero notizia. E noi eravamo i primi da un po’.
Erano i primi dopo Luhan, ma questo Baekhyun lo tenne momentaneamente per sé.
- Perciò sospettiamo che gli abbiano cancellato la memoria e l’abbiano fatto passare inosservato in qualche modo, ma non abbiamo ancora capito come.
- Da quanto è sparito?
- Cinquant’anni - rispose Chanyeol - Ma è stato portato qui poco tempo fa. Forse pochi mesi o pochi anni, non ne siamo certi.
Baekhyun sgranò gli occhi: - Sono cinquant’anni che lo cercate?
Chanyeol sorrise e fece spallucce: - Io cercavo Eros quando tu ancora non esistevi.
Il ragazzo abbassò lo sguardo sulla coperta: - Quanti anni hai?
- Sono un dio - rispose Chanyeol - Esisto da milioni di anni.
- E i tuoi genitori? - chiese ancora Baekhyun, guardandolo timidamente.
Chanyeol si irrigidì e si alzò, andando poi alla finestra.
- Mio padre, Crono, è qui.
Baekhyun lo fissò sorpreso: - Vi sta aiutando anche lui?
- No, Crono è uno dei Titani. È grazie alla sua presenza qui sull’isola che abbiamo capito (che) c’era anche Eros.
- Sono un bel po’ di informazioni. - commentò Baekhyun, grattandosi la testa che aveva iniziato a fargli male.
Chanyeol sorrise e si voltò verso di lui: - Per ora basta così. Il resto te lo racconterò piano piano, o quando starai meglio.
- No no! - esclamò Baekhyun - Prima voglio sapere chi sono gli altri!
Il più alto rise: - Grazie a queste nuove informazioni, riesci a indovinarne qualcuno?
Baekhyun ci pensò qualche secondo: - Se Suho è Zeus, allora Irene è Era.
- La regina degli dèi, bravo.
- Quando Jongin la chiamava mamma non scherzava, vero?
Chanyeol ridacchiò: - No, Jongin è Ares. Dio della guerra e figlio legittimo di Zeus ed Era.
- Lui e Sehun sono fratelli.
- Fratellastri.
- Perciò Sehun è… Ermes?
Chanyeol sorrise e allungò una mano verso Baekhyun: - Vieni.
Il ragazzo la afferrò e scese lentamente dal letto. La testa gli girava terribilmente ed era certo non fosse solo per l’avvenimento della sera prima.
Tutte quelle informazioni e quella verità così incredibile erano difficili da mandare giù.
Forse sarebbe stato meglio scappare a gambe levate e chiudersi per sempre in casa. Ma ormai era consumato dalla curiosità e si fidava ciecamente di Chanyeol.
O meglio, di Poseidone.
Gli faceva uno strano effetto pensarla così.
Il ragazzo alto lo tenne stretto a sé, mentre scendevano le scale e, appena entrati in salotto, la famiglia al completo li fissò: c’erano tutti.
Baekhyun ricordò solo in quel momento di essere in pigiama e arrossì.
- Lo sa? - chiese Suho, alzandosi dalla poltrona.
Chanyeol annuì e il ragazzo più grande si avvicinò a loro due: - Allora è il momento di fare le presentazioni. Quelle vere, almeno.  
- Siamo sicuri che non dirà niente? - intervenne Seulgi - Lo conosciamo appena. Come possiamo fidarci di lui?
- Lui non farà la spia - disse in tono calmo ma fermo Chanyeol - Baekhyun è dalla nostra parte.
- Dalla nostra parte? - chiese ironica la ragazza e Chanyeol la indicò con un cenno della mano.
- Quella simpatica fanciulla è Atena.
- Come osi dirgli il mio nome senza permesso? - tuonò la ragazza, ma Chanyeol la ignorò volutamente.
- Dea della tessitura, della strategia militare e, in teoria, anche dell’intelligenza. Ma questo non posso confermartelo.
- Tu, maledetto…
- Basta - intervenne Suho e Seulgi si calmò immediatamente. Lanciò un’occhiata di fuoco a Chanyeol e andò in fondo alla stanza, lontano da tutti.
- Devi scusarla. Non è colpa tua, ma del suo odio verso Chanyeol - intervenne Xiumin e fece un piccolo inchino davanti a Baekhyun - Sono il dio Ermes, è un piacere poterti dire finalmente il mio vero nome. Sono il dio dei viaggi, del commercio e dell’atletica.
- E sei il messaggero degli dèi. - completò Baekhyun.
- Bravo. - Xiumin sorrise e si fece da parte, per dare anche agli altri modo di presentarsi.
Si fecero avanti Chen, o meglio Efesto, dio del fuoco e dell’artigianato; Wendy, cioè Demetra, dea del grano e dell’agricoltura; e Lay, Dioniso, dio del vino, delle feste e delle droghe.
 - Sì, mi spiego tante cose adesso. - Baekhyun ridacchiò, vedendo come davanti a lui tutto si faceva più chiaro.
Ogni suo dubbio aveva una spiegazione e ogni domanda una risposta.
Tutti i comportamenti e le strane frasi di Chanyeol ora avevano senso.
- Io sono la dea Afrodite - si presentò Joy, ammiccando maliziosa - Sono la dea dell’amore, della bellezza e del desiderio.
Baekhyun si trovò improvvisamente ad arrossire.
- Smettila di metterlo in imbarazzo, Joy - intervenne Yeri - Da quello che mi hai raccontato, l’hai già fatto abbastanza.
La ragazzina sorrise poi a Baekhyun: - Io sono Artemide, dea della caccia, degli animali e della luna.
Baekhyun annuì e guardò subito Sehun: - Apollo?
Il ragazzo biondo annuì, senza che la sua espressione cambiasse minimamente:- Sono io, il dio della musica, del sole, dell’arte, della bellezza maschile, del…
- Va bene, basta così - lo interruppe Chanyeol - Sei dio di più cose rispetto a me. Mi farai fare brutta figura.
- Non è il dio più bello dell’Olimpo, però - intervenne Jongin e mise un braccio intorno alle spalle di Baekhyun - Ciao, Baek. Io sono Ares, il bellissimo e sensualissimo dio della guerra e della violenza.
- E se ne vanta pure. - bofonchiò Sehun, ricevendo un’occhiataccia dal fratellastro.
- Bene, ora che la nostra mascotte sa tutta la verità, possiamo concentrarci sulla missione? - intervenne Kyungsoo, ovvero Ade.
- Lo faremo - rispose Irene e il suo sguardo glaciale fece tremare Baekhyun - Possiamo stare certi che non farai parola con nessuno di ciò che hai sentito qui oggi? Non dirai nulla di ciò che hai visto?
Il ragazzo tremò visibilmente e fece scorrere lo sguardo sui ragazzi nella stanza. Ancora stentava a credere di essere davvero al cospetto degli dei dell’Olimpo.
- Io non dirò niente - rispose - Lo prometto.
- Possiamo davvero fidarci della sua promessa? - chiese Seulgi e, sorprendentemente, fu Kyungsoo a rispondere.
- Sì, sono certo che ci possiamo fidare.
Il fatto che proprio Kyungsoo si fidasse di lui rese felice Baekhyun e, dal suo sguardo soddisfatto, capì che lo era anche Chanyeol.
- Io avrei una domanda. - disse poi il ragazzo - Devo chiamarvi con i vostri nomi da umani o con quelli veri?
- Con quelli mortali. - rispose Chen.
- Anche noi usiamo quelli - spiegò Wendy - In modo da abituarci a chi è chi e non sbagliare di fronte ai mortali.
- Abbiamo dovuto inserirci qui a Muui - intervenne Suho - Giriamo per le strade, andiamo a scuola, lavoriamo… tutto per trovare Eros. Dobbiamo tenere bene a mente il nostro nome mortale, perciò usa quello.
Chanyeol si piegò verso l’orecchio di Baekhyun e sussurrò: - Se vuoi chiamare me Poseidone, non mi lamento.
Il ragazzo arrossì e scansò Chanyeol con uno spintone.
- Credo che Baekhyun debba tornare a casa - disse ancora Suho - Lui ha bisogno di riposo e di riflettere. E noi dobbiamo fare una riunione.
- Oh che bello, adoro le riunioni! - esclamò ironicamente Jongin, lasciando il salotto insieme ad alcuni dei ragazzi.
- Suho ha ragione, devo tornare a casa. - disse Baekhyun.
- Ti accompagno. - propose Chanyeol, ma il ragazzo scosse la testa.
- No, non ti preoccupare. Avete una riunione importante.
Detto ciò, sparì al piano di sopra, per recuperare il suo pigiama e indossare dei vestiti, come sempre, prestati da Chen.
Chanyeol sospirò e si passò una mano tra i capelli.
- Non stargli troppo addosso - disse Sehun, affiancandoglisi - Ha appena scoperto una verità pesante e incredibile. È stato bravo a non svenire o mettersi a urlare. Lasciagli il suo tempo per assimilare e accettare tutto.
- E se non volesse più saperne niente di me?
Sehun gli mise una mano sulla spalla: - Non sarà così, vedrai.
Il loro discorso venne interrotto da dei veloci passi sulla scala e, pochi secondi dopo, comparve Baekhyun.
Indossava una tuta di Chen e teneva in mano il pigiama della sera prima, ormai asciutto.
- Io vado - disse, poi sorrise a Chanyeol - Mi accompagni fino alla strada principale?
Il ragazzo alto non se lo fece ripetere due volte e lo accompagnò fuori.
Camminavano l’uno accanto all’altro, ma nessuno dei due parlava. Baekhyun era immerso nei suoi pensieri e l’altro non si sentiva in diritto di disturbarlo.
Quando arrivarono nel punto in cui iniziava la strada principale che portava al centro dell’isola, Baekhyun finalmente parlò.
- Devo cercare di capire se ciò che ho visto e sentito è stato solo un sogno.
Chanyeol non rispose e lo guardò negli occhi, tenendo le mani sprofondate nelle tasche.
- È assurdo. - disse ancora Baekhyun.
- Lo so.
Si guardarono senza dire nulla. Nessuno dei due voleva salutare l’altro, ma allo stesso tempo avevano entrambi bisogno di stare un po’ da soli.
Improvvisamente, Baekhyun fece un passo e poi un altro, per buttarsi tra le braccia di Chanyeol. Il ragazzo alto tolse prontamente le mani dalle tasche e avvolse le braccia intorno al corpo di Baekhyun.
- Sono un po’ arrabbiato con te per avermelo tenuto nascosto. - sussurrò il ragazzo.
- Mi dispiace, ma so che non mi avresti creduto. Non subito almeno.
- Io voglio aiutarti - disse poi, sciogliendo malvolentieri l’abbraccio con Chanyeol - O meglio, aiutare tutti voi.
- E come?
- Io vivo sull’isola da quando sono nato - spiegò Baekhyun - Tutte le persone che vedete io le conosco, conosco le loro storie, la loro vita… posso aiutarvi a trovare Eros.
Chanyeol sorrise e posò una mano sulla guancia di Baekhyun.
- Per ora devi solo pensare ad accettare tutto questo. Per il resto si vedrà.
Il ragazzo sbuffò, facendo ridere il più alto.
- Devi però promettermi una cosa - disse ancora - Conoscendoti, appena arriverai a casa accenderai quella vostra macchina infernale.
- Il computer?
- Quello, e cercherai informazioni su di noi. Su di me.
Baekhyun abbassò lo sguardo, in imbarazzo: beccato!
- Non farlo - Chanyeol era incredibilmente serio - So che sei curioso, ma risponderò io a ogni tua domanda. Tu non cercare altrove notizie su di me.
- Perché?
- Perché ho fatto tante cose nella mia vita. E di molte di queste non vado orgoglioso. Mi odieresti.
- Perciò vuoi avere la possibilità di mentirmi per nascondermi quello che hai fatto?
Chanyeol sospirò:- No, piccolo sonnambulo, voglio solo raccontarti tutto nel modo meno traumatico possibile.
Baekhyun annuì e gli diede le spalle: - Va bene, te lo prometto.
- D’accordo. - rispose semplicemente Chanyeol, guardando la figura di Baekhyun fare i primi passi lungo la strada.
Sperava avrebbe mantenuto la promessa, altrimenti era certo che non l’avrebbe rivisto mai più.
 
 
 
Uno degli epiteti di Afrodite è “amante del sorriso”.
Essa viene anche venerata con il nome di “felice navigazione” (Euploia) ed è anche dea del mare tranquillo e del porto sicuro, infatti in molti luoghi della Grecia (come nell’isola di Cos), i marinai chiedevano a lei di far loro avere una buona navigazione. Perciò, come dea del mare, Afrodite si trova spesso in compagnia di Poseidone, a cui spetta il regno degli abissi.
 
Efesto è marito di Afrodite. Invece tra i vari amanti della dea spiccano Ares, Poseidone, Dioniso, Ermes e Zeus.
 
Afrodite possiede una cintura magica che ispira desiderio.

 
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: ali04