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Autore: Tide    13/01/2020    0 recensioni
Mi sono fatta coraggio e ho deciso di pubblicare anche se la storia è incompiuta.
Come si conobbero Armando Salazar e il suo amore, Maria Ferrer.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Armando Salazar, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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La signorina Maria Ferrer giunse accompagnata da un vecchio amico del padre al ballo.
Eduardo era un poco indisposto, ma aveva insistito perché la figlia si presentasse alla festa: Maria era in età da marito e pertanto era opportuno che si facesse vedere nelle occasioni mondane.
La giovane, da parte sua, ne avrebbe fatto volentieri a meno: mettersi in mostra non era mai stata la sua vocazione.
Quella sera indossava un ampio abito rosso scuro, non troppo brillante, e portava un filo di perle al collo. Il colore del vestito si accordava perfettamente coi suoi morbidi capelli scuri, che portava sempre semiraccolti.
Gli invitati di norma la notavano più perché era figlia di Eduardo Ferrer che per le sue doti di bellezza e portamento. Maria non era certamente brutta, ma nemmeno eccezionalmente bella: aveva un volto piuttosto comune, benché gradevole, era di statura media e il più delle volte dava l’impressione d’essere un po’in prestito nel contesto.
Gli occhi della ragazza guizzavano rapidamente, più sbirciando i volti che guardandoli, nel tentativo di non incrociare lo sguardo con nessuno. Aveva preso a vagare per la sala, cercando di disegnare un percorso che non rendesse troppo evidente il suo intento di raggiungere la terrazza.
“Signorina Ferrer …” si sentì chiamare d’un tratto. Voltandosi vide un giovane ufficiale dal fisico slanciato e dai baffi curati che le sorrideva cortesemente.
“Siete la signorina Ferrer, se non sbaglio …” disse ancora l’uomo, notando l’aria un poco smarrita di Maria. Lei arrossì
“Sì. Perdonatemi” disse abbassando un po’lo sguardo e accostandosi appena al gruppo di ufficiali che erano con giovane che l’aveva chiamata “Voi dovete essere l’ufficiale Gomez. Per un momento non vi ho riconosciuto.”
Gomez le sorrise rassicurante
“Non importa, signorina.” Disse “Perdonateci se vi disturbiamo, ma con i miei amici stavamo parlando proprio ora del capitano Salazar e ho ricordato che è un amico di famiglia dei Ferrer …”
Una decina di occhi ora guardava Maria con grande interesse. Le servì un istante per realizzare che si aspettavano che lei raccontasse qualcosa
“Oh … Sì, i nostri padri erano molto legati. Ogni tanto scrive, ma non l’ho più visto da quando ero bambina e lui non era che un ragazzo.”
“Non l’avete più visto?” domandò Gomez perplesso “Non ha fatto visita a vostro padre?”
Maria sbatté le palpebre, cominciando a sospettare d’essersi persa qualche novità.
“So che è stato inviato ai Caraibi” disse smarrita “ma …”
“L’ultima battaglia è stata poco lontano da Veracruz.” La informò uno degli amici di Gomez “La Silent Mary ha attraccato ieri nel porto. Pare che l’equipaggio resterà un paio di giorni in città.” 
“Può darsi che il capitano Salazar e il primo ufficiale Lesaro  si presentino qui questa sera.” Aggiunse Gomez “I padroni di casa li hanno invitati.”
“Probabilmente saranno impegnati.” Fece un terzo ufficiale, che, a giudicare dallo sguardo che gli diedero gli altri, doveva essere il menagramo del gruppo.
Maria era arrossita nuovamente
“Mi dispiace.” Disse, come per scusarsi “in questi giorni non sono scesa in città e non ne avevo sentito nulla …”
“Ma vostro padre non ve ne ha parlato?”
“è stato molto impegnato. È quasi una settimana che a malapena ci incrociamo … è probabile che abbia già incontrato il capitano Salazar in città, ma non abbia avuto il tempo di dirmelo.”
Gli ufficiali annuirono tra loro con qualche sommesso “Già”, “Probabile.” E simili
La signorina Ferrer si sentì di nuovo arrossire
“E, come avete detto, anche il capitano deve essere molto occupato” disse con una fretta eccessiva nel tentativo di scacciare l’imbarazzo. L’idea le parve di colpo infelice appena aprì bocca, ma ormai il danno era fatto.
“Intendo …” cercò di spiegarsi ancora più imbarazzata” Insomma … Dovrà esserci un processo … Dico per i prigionieri …”
“Quali prigionieri?” domandò Gomez.
Maria lo guardò ad occhi sgranati “Avete detto che c’è stata una battaglia al largo di Veracruz” disse incerta “Avranno catturato dei pirati …”
Gli ufficiali quasi risero, lasciando la signorina Ferrer di sasso
“No, signorina Ferrer” le disse Gomez scuotendo la testa “L’esecuzione c’è già stata: la Silent Mary non lascia mai sopravvissuti.”
El Matador del Mar non lascia mai sopravvissuti.” Corresse solennemente un altro degli ufficiali.
“O non lo chiamerebbero così.” Fece notare il menagramo.
Maria diede uno sguardo confuso a Gomez
“Il capitano Salazar si è guadagnato il soprannome di El Matador del Mar nei Caraibi.” Spiegò lui.
Maria annuì. Le sembrava di aver già sentito l’aneddoto da qualche parte.
“Signor Gomez” disse dopo un istante, mentre gli altri ufficiali del gruppo avevano ripreso a parlare tra loro “Non posso esservi d’aiuto, come vedete, e vorrei ritrovare il mio accompagnatore. Vogliate scusarmi.” Concluse con un breve inchino e facendo per allontanarsi. Gomez rispose chinando con garbo il capo
“è stato un piacere, signorina Ferrer.”
Maria, in cuor suo, dubitò con un certo sconforto della sincerità dell’affermazione, mentre si dirigeva alla terrazza.
Poche persone erano lì fuori, solo una coppia che parlava in disparte e alcuni distinti signori.
Maria si appoggiò al parapetto con un sospiro, chiudendo gli occhi. Quando li dischiuse, subito si persero seguendo la linea dell’orizzonte: un filo di rosso crepuscolo divideva la scura distesa del mare da quella ugualmente scura del cielo..
Non le faceva particolare impressione il fatto che Armando Salazar fosse a Veracruz, né che la Silent Mary fosse nota per non lasciare superstiti e il suo capitano per non avere pietà di alcun pirata.
Dopo tutto, quello che lei ricordava era il ragazzo, non l’uomo. Si cambiava molto col tempo e lei non era incline a crearsi aspettative su persone a malapena conosciute.
Le balenò nella mente l’immagine di Armando immobile davanti alla finestra della biblioteca, la sua figura mentre la nave salpava per Cadice.
Era passato veramente tanto tempo da allora.
   
 
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