Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Lady Moonlight    15/01/2020    0 recensioni
Sequel di “Cicatrici”.
Precipitata su Midgard per volere di Hela, Freya è trovata dallo SHIELD all’interno di una piramide. Creduta morta, su Asgard Frigga scruta il destino in un nuovo quadro mentre Thor si appresta a sedare le rivolte nate dopo la sconfitta di Aster e degli elfi oscuri.
Sulla Terra si verificano strani eventi e al contempo sogni confusi popolano la mente di Freya. Tony Stark cerca un modo per dare vita al suo nuovo progetto, Ultron, e, in un punto remoto dell’universo, Nebula porta a compimento il volere del padre, Thanos.
Loki, convinto che la guerriera sia ancora viva, tenta di scoprire cosa le sia successo, rischiando però di far piombare Asgard nuovamente nel caos.
[…]Il Collezionista è un essere strano. Freya lo conosce da cinquecento anni ormai e sebbene il suo corpo sia parzialmente invecchiato nel tempo, è chiaro che in realtà quella forma sia una mera finzione.
Freya preferisce evitare di contrariarlo quando ha a che fare con lui.
“Mi piacerebbe averti nelle mia collezione un giorno, tu e la collana” le dice indicando il monile dei nani. “Amo le cose luccicanti” confessa. “Naturalmente avresti una gabbia tutta per te.”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nick Fury, Nuovo personaggio, Thor, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
   

Capitolo 19: Assalto al Triskelion

 

 

Natasha è brava a mentire. Racconta menzogne e simula inganni da quando ha memoria. Gli uomini della Stanza Rossa l’hanno plasmata in quel modo ed è così che è diventata la Vedova Nera.

Anni e anni passati a imparare la sottile arte della recitazione, del balletto, dello spionaggio.

Modificare la realtà è il suo lavoro e questo non la turba affatto. Perfino ora, seduta in un attillato tallieur blu, mentre attende che la limousine la conduca al Triskelion e al suo prossimo obiettivo, è tranquilla.

Prima di scendere dalla macchina controlla un’ultima volta la maschera digitale che protegge i suoi lineamenti. Lo specchio riflette solo l’immagine di Nia Williams: pelle invecchiata, qualche lentiggine, labbra sottili.

L’autista le apre la portiera e lei allunga prima una gamba, poi l’altra, facendosi aiutare dall’uomo a scendere. I suoi tacchi rimbombano sul lucido pavimento dell’atrio del quartier generale dello SHIELD.

Gli impiegati camminano tranquilli da uno sportello all’altro, le guardie sono appostate agli angoli e tutto dà l’impressione che nulla sia cambiato. Dopo pochi minuti è affiancata dagli altri membri del consiglio e infine è raggiunta anche da Alexander Pierce.

Quell’uomo non le è mai andato a genio, ma Fury è sempre stato così certo di lui… Lo considerava un amico e Pierce ha tradito lui e lo SHIELD. È solo e Natasha si chiede dove sia Teschio Rosso, se sarà lei ad avere l’onore di combatterlo oppure se toccherà a Rogers.

 “Come è andato il volo?”

Natasha si volta. “Magnificamente” ribatté, senza dargli tempo di replicare. “Il viaggio dall’aeroporto un po’ meno.”

“Purtroppo lo SHIELD non può controllare tutto.”

“Incluso Captain America” commenta qualcuno.

Nessuno, nemmeno lei, si azzarda a replicare. Mantiene la sua miglior faccia da poker e continua a camminare. Arrivano a un piccolo gruppo di agenti e uno di loro apre una valigetta, mentre Pierce ne spiega il contenuto. “La struttura ha dei controlli biometrici. Questi vi consentiranno un accesso illimitato.”

Natasha si appunta l’oggetto sul petto, non molto entusiasta.

Quando raggiungono la porta dell’ascensore è quasi certa di aver intravisto l’armatura di Iron Man sorvolare il Triskelion.

 

 

Se c’è una cosa che Steve ha imparato a temere più di ogni altra è la speranza. Eppure, malgrado tutto, continua a sperare e augurarsi il meglio per sé e per coloro che lo circondano.

Per questo motivo non ha dubbi sul fatto che riuscirà a salvare Bucky. Costi quel che costi, salverà li suo amico. Questa volta non lo abbandonerà nelle mani dell’HYDRA. Ancora fa fatica a credere che sia stato usato dal nemico per oltre settant’anni.

Ricorda bene come Natasha ha cercato di sviare l’argomento quando le ha chiesto di raccontarle altro sul Soldato d’Inverno. Era a disagio e non si è preoccupata di raccontargli i dettagli di Odessa. Tuttavia, ha detto che gli farà avere tutte le informazioni che riuscirà a recuperare da un contatto di Kiev che le deve un favore.

Steve le è grato e, anche se non sa come finirà con Teschio Rosso, è certo che almeno uno dei suoi compagni si prenderà cura di Bucky, se per qualche ragione lui dovesse fallire.

È rassicurante pensare a quello, mentre insieme a Freya e Sam, superano le guardie della torre di comunicazione e raggiungono la sala comando. Intrufolarsi al Triskelion non è stato facile, pure con Maria Hill impegnata a bypassare la sicurezza informatica.

Hanno dovuto occuparsi di diverse guardie, impossibilitati a capire se stessero dalla parte dello SHIELD o dell’HYDRA.

Alla ricetrasmittente, l’agente Hill gli conferma che ha interrotto il segnale della parabola e che presto qualcuno uscirà per andare a controllare. Steve si posiziona davanti alla porta e fa cenno a Sam e Freya di coprirgli le spalle.

La spada dell’asgardiana, sollevata sopra la spalla di Freya è quasi inquietante, ma gli basta guardarla negli occhi per capire che lei non ucciderà alcun umano se non sarà strettamente necessario. È sciocco, visto che lui per primo, sia nel 1945 che ora, ha tolto la vita ha innumerevoli persone eppure gli è estranea l’idea di vedere qualcuno trafitto da una lama. C’è qualcosa di troppo personale, in quel modo quasi barbaro di porre fine all’esistenza di un essere vivente.

Il drago sull’elsa sembra quasi dotato di vita propria e Steve è costretto ad ammettere che Tony ha fatto un lavoro sublime con quella sua creazione.

Si volta in tempo per vedere la porta blindata aprirsi. Sam punta l’arma verso l’agente, quest’ultimo lo guarda con occhi spalancati e alza le mani in segno di resa.

“Con permesso” si rivolge a lui e senza attendere risposta si fa strada nella sala. Con movimenti rapidi si avvicina alla postazione di controllo e invita il tecnico a eseguire le sue istruzioni. Sam lo affianca, la guerriera ripone la spada nel fodero.

È lei a parlare. “Qui non hai più bisogno di me, vado a cercare Natasha.” Non è una richiesta, e Steve non ha tempo di replicare nulla perché Freya è già scomparsa dietro la porta.

 

 

Natasha fa ruotare il suo flûte di champagne e ne assapora il profumo. Non riesce a individuare alcun veleno, così si azzarda a prenderne un sorso, che fa passare più volte sulla lingua in cerca di sostanze tossiche.

È buono e apparentemente non contaminato. Rivolge uno sguardo a Pierce che ha già bevuto metà del suo bicchiere senza battere ciglio.

I membri del consiglio hanno appena finito di tenere un mediocre discorso su Captain America e il suo tradimento quando Alexander decide di prendere la parola.

“So che la strada non è stata del tutto in discesa... e che qualcuno mi avrebbe buttato fuori dalla macchina volentieri” esordisce con un sorrisino compiaciuto. “Finalmente siamo qui” prosegue guardandosi attorno. “E il mondo deve essercene grato.” Alza in alto il calice per un nuovo brindisi. Natasha finge di prenderne un altro sorso e esamina la stanza.

Quando una voce irrompe all’improvviso in quella piccola riunione, non la coglie impreparata.

“Attenzione, agenti dello SHIELD, sono Steve Rogers” comunica uno dei tanti autoparlanti dell’edificio. Il sorriso soddisfatto di Pierce scompare nel giro di due secondi.

“Avete sentito parlare molto di me in questi giorni” prosegue il Capitano, mentre i membri del Consiglio si guardano l’un l’altro, chiaramente sorpresi per questo sviluppo. “Vi hanno anche ordinato di darmi la caccia. Ma è tempo che conosciate la verità. Lo SHIELD non è quello che pensavamo che fosse. E' stato purtroppo fagocitato dall'HYDRA. Alexander Pierce è il loro leader.”

Eccola lì, la bomba sganciata dal Capitano. Come ci si aspetterebbe da Steve, non ha perso tempo ed è andato subito al sodo.

Come chiunque altro nella stanza, anche Natasha si finge sconvolta per le parole di Rogers. Si porta un mano al volto e appoggia il flûte su una mensola, poi torna ad ascoltare il discorso. Niente male, considera, visto che è completamente improvvisato.

“Le squadre Strike e Insight sono anch'esse parte dell'HYDRA. E ce ne sono molti altri e si trovano in quest'edificio. Potrebbero essere accanto a voi.”

I componenti del Consiglio cominciano a essere paranoici. Si squadrano a vicenda, e allo stesso tempo mandano occhiate colme di disgusto in direzione di Pierce. 

“Sono vicini al loro obiettivo... il controllo assoluto.” La voce di Steve si fa grave.  

“Hanno sparato a Nick Fury.” C’è una pausa, quasi a rendere più reale quell’ammissione. “E non finirà qui. Se voi oggi lancerete nello spazio quegli helicarriers, l'HYDRA sarà in grado di uccidere chiunque la ostacolerà. A meno che non li fermiamo.” Natasha si trova quasi a trattenere il respiro.

La voce del Capitano si fa più bassa. “So di chiedere molto, ma... il prezzo della libertà è alto. Lo è sempre stato. Ed è un prezzo che io sono disposto a pagare. E se sarò il solo, allora così sia.” C’è una nota di rassegnazione nella voce, come se Steve stesse tentennando. “Ma scommetto che non lo sarò.”

“Figlio di puttana, megalomane!” sbotta un membro del Consiglio in direzione di Pierce.

“Arrestatelo” interviene la voce pacata di un altro.

Pierce però rimane tranquillo, palesemente sicuro di sé, circondato da guardie fidate.

“A quanto pare la scena è mia” fa notare, facendo un cenno a due agenti dell’HYDRA.

Natasha fa schioccare la lingua sul palato, ma per il momento decide di assistere agli eventi senza intervenire. Il suono basso di un lungo applauso, porta tutti i presenti a voltarsi verso sinistra.

Inizialmente, pensa che si tratti dell’ennesimo adulatore dell’HYDRA, ma quando lo sconosciuto si palesa sente una goccia di sudore colarle lungo le tempie. Lo riconosce subito; impossibile non notare la pelle cremisi e lo sguardo da esaltato. Un pazzo, ecco come le appare Teschio Rosso. 

“Lavoro eccellete, Herr Pierce” si complimenta, mostrando a tutti un sorriso arrogante. Cammina a passi lenti attorno ai membri del Coniglio, le dita che accarezzano il mento.

La pelle del viso è così sottile che si delinea il profilo del teschio, e Natasha comprende il perché Johann Schmidt sia stato rinominato in quel modo. È spiacevole alla vista, ma lei è nata nel secolo del cinema, degli effetti speciali, di Iron Man… non può davvero affermare che il suo aspetto incuta timore. I Chitauri erano creature aliene e pericolose, Teschio Rosso appare più come uno psicopatico uscito la notte di Halloween.

Non intende sottovalutarlo, ciò nonostante non le appare così minaccioso come descritto da Steve. Dopotutto, perfino un bambino di sei anni può diventare un mostro se lo si lascia con in mano una pisola carica.

Benché Freya abbia raccontato loro della sua carriera come mercenario e assassino in un qualche angolo dell’universo, Teschio Rosso potrebbe essere ancora scambiato per un soldato nazista. Veste di nero: stivali fin quasi al ginocchio, un lungo soprabito e guanti consumati sulle nocche. Ai fianchi, legate a un cinturone, porta diverse armi che lei non conosce, ma due di loro sembrano simili a pistole.

La fronte è segnata da una profonda cicatrice e osservando meglio Natasha vede che vi è inciso un simbolo. Rappresenta il marchio dell’HYDRA: un teschio circondato dai tentacoli di una piovra.

“Non sarà…?” azzarda a formulare un membro del Consiglio, inorridito dal nuovo arrivato.

“A questo mondo è mancato una guida giusta e ferma” si introduce Teschio Rosso, affiancandosi ad Alexander Pierce. “Una mano decisa che accompagnasse l’umanità fuori dall’era oscura in cui si trova.”

“Pierce, eri così disperato da richiedere l’aiuto di questo pazzo vanaglorioso?” esplode uno dei presenti, mentre Natasha attiva con discrezione il morso della vedova, celato sotto i vestiti. 

“Su, su, signor Talon. Cerchi di mantenere la calma, c’è una signora tra noi” commenta Alexander, facendo un cenno in direzione di Natasha.

Lei inarca le sopracciglia e Teschio Rosso scoppia in una risata bassa e compiaciuta . C’è arroganza, crudeltà e appagamento nel modo lento e deliberato con cui Schmidt estrae una delle pistole.

Fa appena in tempo ha pensare che quell’arma sembra uscita da un film di fantascienza, che Teschio Rosso preme il grilletto.

Un flash, un bagliore verde… e tutto ciò che rimane del signor Talon è un mucchio di cenere.

Natasha deglutisce due volte, imponendosi senza risultato di rimanere calma. Il suo cuore batte come un tamburo, mentre granelli di polvere si depositano sul pavimento.

Un membro del Consiglio è rannicchiato su se stesso, l’altro sta vomitando il prezioso champagne offerto da Pierce. Natasha lascia cadere il calice a terra. Vuole avere le mai libere e in tal modo le permette anche di inscenare un improvviso attacco di panico.

“Sarete spettatori del sorgere di una nuova alba per tutta l’umanità.”

“Hail HYDRA!” esclama Pierce, la posa marziale, appoggiandosi a un tavolino.

Gli occhi di Natasha non possono che notare il quaderno rosso che vi è posto sopra. C’è una stella nera al centro e Pierce lo prende un attimo in mano, avendone particolare cura. Lo fissa pensieroso e così fa anche lei.

C’è qualcosa di familiare in quel libro e Natasha si massaggia le tempie, un ronzio nel fondo del suo cervello come se stesse dimenticando qualcosa.

Devo prenderlo, devo proteggerlo.

Schiude le labbra, incapace di capire da dove provengano quei pensieri. Distoglie lo sguardo da Pierce, ma i suoi occhi tornano inevitabilmente lì, catturati dai riverberi scarlatti.

Teschio Rosso sta dicendo qualcosa, ma lei è immobile, come paralizzata e non ascolta. Si sente stordita, smarrita come un viaggiatore nella giungla. Per qualche ragione è sommersa da immagini che riguardano il suo addestramento nella Stanza Rossa. Più prova a scacciarle, più perdurano nella sua mente.

“… e per quanto riguarda il Tesseract. Voi membri del Consiglio dovreste sapere dove si trova.” Teschio Rosso ha le braccia incrociate sul petto, la pistola abbandonata su una mensola. “Vi conviene parlare. Rogers ha espresso quello che intende fare: combattere l’HYDRA, me. Voi, tuttavia, siete solo… “ Johann Schmidt sembra incapace di trovare un termine che lo soddisfi e si lascia sfuggire una parola, certamente non terrestre. Natasha nemmeno si sforza di capirla, visto che il significato non può che essere un insulto.

“Noi non sappiamo niente!” strilla uno dei due uomini. “Il Tesseract e tutto ciò che fa parte del progetto Avengers è supervisionato da Nick Fury” rivela, senza farsi alcun problema.

“Il Tesseract non è più sulla Terra” interviene Pierce, la fronte aggrottata. “Presumo sia ad Asgard, con Loki e Thor.”

C’è un guizzo di vivo interesse negli occhi di Teschio Rosso. “Asgard?” ripete, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi. Poi mostra un sorriso, cospiratorio e indulgente.

“Le vie del fato sono misteriose” commenta, riprendendo in mano la pistola. “Asgard… è sempre stata il mio destino.”

A Natasha sembra un invasato, mentre agita le braccia in modo quasi isterico. “Andrò sulla terra degli dèi, prenderò il Tesseract e carpirò i segreti di Asgard” si esalta.

“E Steve Rogers?” gli ricorda Alexander Pierce.

Ah!” esclama Teschio Rosso, con enfasi. “Il caro Captain America… sì, sì, credo che prima mi occuperò di lui. Avrò la mia vendetta, come lui mi ha promesso.”

“Lui?” lo interroga Pierce, guadagnando un’occhiata infastidita.

“Oh, lui si fa chiamare Thanos.”

 

 







 

Note: Tadannnn!

Ecco che per la prima volta si fa il nome di Thanos, nel mio personale universo MARVEL! Cosa mi dite? Siamo ormai nel pieno dell'azione e io sono curiosissima di sentire vostri pareri! ;P

Ci sentiamo al prossimo capitolo! Vi prometto fuochi d'artificio!!!!

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Lady Moonlight