arriverà l’ora del mio necrologio
o arriverà l’ora del tuo, prima del mio
nell’attimo prima di sparire, tu
nell’attimo prima di rendermi conto che sei andato via
mi perderò in ciò che non ti sto dicendo
in ciò che tengo nascosto e custodisco per paura di ferirti
piangerò per quelle parole acerbe
a malapena nate e mai morte
proverò a gridarle senza corpo, senza essere reale
le urlerò a me stessa una volta sola, sola
e perdonami per il mio poco coraggio
per la mia viltà
per il mio perdere subito le speranze
e ancora per non perderle mai