Che faccio ora? Cammino nervosamente da una parte all' altra del corridoio. Chi se lo sarebbe immaginato di rimanere incastrata in una tale situazione... Più che stressante. Questa cosa sta andando avanti da troppo tempo... dovrei smettere e lasciar perdere. O forse dovrei fare esattamente tutto il contrario?
...

Ma facciamo un salto indietro per capire bene la situazione... La mia storia. Mi chiamo Alyssa, abito in un paesino sperduto in mezzo al nulla e...

Mamma:«Alyssa! Sbrigati!»

... Sono già in ritardo per andare a scuola! Come al solito, tutte le mattine devo correre per prendere presto l'autobus, dato che il mio liceo dista da qui circa mezz'ora. Frequento la prima, quindi nonostante sia novembre, non mi sono totalmente adattata al nuovo ambiente scolastico, e non essendo una fra le ragazze più loquaci che si possano trovare, passo solitamente le poche manciate di minuti di tempo libero (anche dette intervallo), a ripassare in classe: non ho iniziato l'anno scolastico alla grande, nonostante il mio voto d'uscita dalle medie, di cui non mi vanto, ma a cui ho lavorato sodo. Non mi preoccupo molto della vita sociale... Voglio dire, non ho bisogno di un fidanzato, al contrario della maggiorparte delle mie compagne, di cui comunque accetto il pensiero, che lo desiderano ardentemente; e di amici ne ho già abbastanza. Meglio la qualità che la quantità no? Tuttavia non sono totalmente asociale e misteriosa, lo giuro! So essere amichevole e scherzosa e, rispettando i pensieri altrui, stiamo diventando un gruppo sempre più unito (almeno fra le femmine, in minoranza rispetto ai maschi). Poi c'è Aurora. Ci siamo conosciute all'asilo poi abbiamo perso i rapporti, quasi non la riconoscevo quando è venuta da me per la prima volta in classe a parlarmi di quanto tempo fosse passato. È anche grazie a lei che ho avuto la forza di aprirmi ad alcuni maschi. So solo che dalla mia esperienza alla scuola precedente, mi sono chiusa sempre di più agli sconosciuti, a causa di cicatrici che non si rimargineranno facilmente.

Infilo il primo paio di scarpe che trovo: andrà bene comunque. Dopo essermi raccolta velocemente le poche ciocche di capelli castani che cadevano troppo vicino agli occhi in una piccola coda, in modo che non mi dessero fastidio, saluto i miei con un bacio, e schizzo alla fermata del bus. Una volta seduta dentro, cerco di distrarmi dal freddo dei giorni d'autunno inoltrato, perdendomi di nuovo fra i miei pensieri mentre guardo fuori dal finestrino. Sono una di quelle ragazze che sognano ad occhi aperti o sono spesso con la testa fra le nuvole. Ce l'ho nel DNA, da quando sono nata. Ho perfino perso il conto di quante volte la maestra delle elementari l'ha ripetuto ai miei genitori .

Ritornando alla mia amica, con tutto il bene che le voglio sinceramente non capisco il suo concetto di amore... Si è presa una cotta per uno di quinta che è passato nella nostra classe per appena 2 ore insieme ad altri 2 ragazzi più o meno della stessa età, a spiegarci poche cose riguardo alla nostra scuola. Ora, va bene che era simpatico... e carino... e la sua maglia aveva almeno 2 bottoni slacciati che lasciavano intravedere il petto atletico... Ma le consiglierei di tenere a bada gli ormoni, per quanto mi dispiaccia per lei. Se mi dovessi mai, per caso, prendere una cotta per qualcuno più grande di me come lui, credo mi sentirei sporca. C'è troppa differenza, e poi non puoi basarti solo sull'aspetto fisico. Comunque vada starò sempre dalla sua parte, voglio che sia felice e poi nessuno è detentore della verità assoluta, perciò lascerò perdere.

Finalmente arriviamo a destinazione, prendo con calma lo zaino ed entro nell'edificio poi senza guardarmi intorno, salgo al secondo piano, ed entro in classe.

ANGOLETTO AUTRICE
Si, questa storia è stata cancellata e poi riscritta, perchè purtroppo avevo problemi con l'html...°^° You know... Anyways sarò felice di ricevere qualsiasi commento che mi guiderà ad un miglioramento della trama o forma della storia. Ah e non farò più scherzi del genere, I promise :3
Al prossimo capitolo, bye!