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Autore: eyes_on_fire    04/08/2009    3 recensioni
Una ragazza che guarisce da una lunga malattia. Una persona che la credeva ormai morta, che ritorna a casa dopo anni di assenza... Di chi si tratterà? Io non vi anticipo altro...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Guarigione




Il dottor Murasaki finì di leggere il fascicolo e fece cenno all'infermiera in attesa sulla porta di far entrare la ragazza.
La ragazza varcò la soglia e si sedette sulla poltrona di fronte alla scrivania dell'uomo, tenendo lo sguardo fisso sul pavimento. Non disse nulla, non lo salutò,nè diede alcun segno di accorgersi della sua presenza. Un estraneo avrebbe potuto definirla allo stesso tempo un'insolente e una disturbata mentale, ma Takeshi Murasaki sapeva che in entrambi i casi sarebbe stata una definizione sbagliata. Lei non era niente di tutto ciò. Era la sua paziente migliore. Una ragazza intelligente che si era resa conto in tempo, anche se di poco, di cosa le stava succedendo. Della malattia che se la stava lentamente portando via... E aveva messo da parte il proprio orgoglio chidendo aiuto.
Erano passati otto mesi da quando era arrivata alla clinica. Ora la ragazza aveva 17 anni e sicuramente stava molto meglio, per lo meno fisicamente. Da quel punto di vista non c'era nulla da dire, anzi. Qulla ragazzina, coi suoi lunghi capelli verdi, la pelle chiara, due occhi blu profondo, aveva tutte le carte in regola per poter essere una sirena, o qualche altra mitologica creatura acquatica.
Ma il suo comportamento, il modo in cui si relazionava con gli altri... beh, su quello c'era ancora molto da dire. Il dottore non riusciva mai a guardarla senza chiedersi "Che cosa ti hanno fatto? Chi ti ha ridotta così?" La prima cosa che aveva notato di lei, non appena l'aveva vista, erano i suoi occhi. Occhi così profondi ed espressivi, da dare l'impressione di avere visto molte più cose di quante ne presupponesse la sua giovane età. E attraverso quegli occhi si esprimeva, lei che non rivolgeva mai la parola a nessuno a meno che non le venisse fatta una domanda, lei che camminava sempre con la testa china e lo sguardo fisso al pavimento, lei che passava le giornate a sfogliare libri di fotografia, che non aveva legato con e sue compagne. Lei che parlava -se parlava- sempre con un filo di voce. Per quanto avesse cercato di tirarle fuori qualcosa, Takeshi non era mai riusvcito a capire cosa potesse averla ridotta in quello stato. Solo di una cosa era certo: una volta doveva essere stata una persona del tutto diversa.
"Ciao, Lory." Lei lo fissò, scostandosi una ciocca di capelli da davanti agli occhi.
"Sai perchè ti ho fatto chiamare?"
"Mi hanno detto che vuole dimettermi" fu la laconica risposta.
Il medico annuì. "Ho letto la tua cartella clinica. I risultati degli ultimi esami sono ottimi. Inoltre, non hai più difficoltà a mangiare, non vomiti più, e il tuo indice di massa corporea è finalmente nella media. Il tuo corpo si è ripreo benissimo. So che hai una grande forza di volontà e che continuerai a migliorare... Perciò ho deciso di dimetterti." Lory stirò per la prima volta le labbra in un accenno di sorriso. "Ma c'è una condizione. Vedi, come ti ho detto, il tuo corpo ha reagito bene alle cure. Ma è evidente che tu soffri ancora. Perciò vorrei che, almeno per un anno, tu vedessi uno psicologo. é tutto chiaro? Pensi di potercela fare?" La ragazza annuì solamente. Quella era una condizione che poteva accettare. Tutto, pur di tornare alla sua vita di prima.
"Quando vado via?" aveva mormorato col suo solito filo di voce. "Tra un paio di giorni potrai tornare a casa. Vuoi essere tu ad avvertire la tua famiglia?" Lei annuì di nuovo e si alzò. Camminò senza rumore fino alla porta. Poi all'improvviso si era voltata. "Dottor Murasaki?"
"Sì?"
"Grazie" e uscì.
Il medico era certo di aver visto le sue iridi brilare per un breve istante. Sospirò. Si chiese se aveva fatto veramente la cosa giusta a lasciarla andare. Se non fosse troppo presto... Poi scosse la testa. Ecco, aveva finito per affezionarsi a lei. Sospirò nuovamente.
"Buona fortuna, Lory" mormorò alla stanza vuota.



Salve! Rieccomi qui con una nuova idea... che ve ne pare? Si accettano tutti i tipi di critiche! XD
  
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