Dall'alto della sua torre a Domino City, Seto Kaiba osservava l'intera città, cercando di memorizzandone ogni singolo anfratto. Lo usava come esercizio mentale, per tenersi ancora sveglio e lucido come quando era ragazzo e si sentiva il miglior duellante in circolazione, fino all'arrivo del Faraone, colui che presto avrebbe lasciato in lui enormi cicatrici. Sconfitta su sconfitta, Kaiba aveva imparato che non bastavano continuare a creare carte su carte per batterlo, ma che, semplicemente, era eccezionale. Qualunque strategia il nemico usasse lui era sempre un passo avanti, pronto ogni volta a controbattere, mettendo alle strette chiunque. Tuttavia, le favole non sono destinate a durare in eterno e la sua, seppur ben scritta, aveva uno dei finali più amari mai concepiti. Duellò e perse col piccolo Yugi, scatenando qualcosa di così grande da terrorizzare nei sogni più remoti anche il gelido Seto. In Atem e nel Puzzle del Millennio era custodito il regno delle ombre, il mondo in cui le anime malvagie aspettavano voraci nuove anime di cui cibarsi. Il ricordo era ancora molto vivido, tanto era ricorrente nei suoi sogni: il faraone che cade al suolo, il piccolo Yugi che si avvicina a lui e, infine, oscurità. Erano passati ventun'anni da quel giorno, volati come se non esistessero nemmeno. Il rumore della porta del suo ufficio lo fece tornare alla realtà.
-Seto, ti ho portato i fascicoli dei nuovi studenti.-
Il ragazzo appena entrato era l'unico membro della famiglia di Kaiba ancora in vita, Mokuba. Era cresciuto, divenendo un uomo a tutti gli effetti. Aveva ancora i suoi lunghi capelli neri, ma il portamento e la voce si erano fatti più maturi e mascolini.
-Mettili pure sulla scrivania, dopo li controllo.-
-Dovresti farlo ora.- Insistette il ragazzo mentre li appoggiava sul mobile.
-Ogni volta ripeti la stessa cosa, eppure siamo sempre punto e a capo. Nessuno dei duellanti che il computer ci ha segnalato sarà mai in grado di sconfiggere il faraone.-
Mokuba prese tre cartelle dalla cima, mettendole davanti al fratello. Kaiba iniziò a svogliarle, leggendo ad alta voce i dati importanti.
-Yuma Tsukumo, carte Xyz. Yuya Sakaki, carte Pendulum e infine.- Si fermò quando raggiunse il terzo duellante. -Mi hai mostrato il fascicolo di uno che ha copiato il deck da un altro duellante? Non sarebbe dovuto nemmeno entrare.-
-Continua a leggere.-
-Yuki Kinoshita, Fusione ed Xyz, sottoposto a forte stress emotivo rivela una grande quantità di energia delle ombre. Il soggetto sembra non esserne conscio, non mostrando alcun sintomo visibile. Le carte che possiede non sono state stampate dalla Kaiba Corp, ma risultano ugualmente originali, da sottoporre a ulteriore controllo. Si consiglia isolamento.-
Seto voltò rapidamente pagina. V'era una foto: il ragazzo ritratto aveva capelli marroni, lunghi fino a poco sopra le spalle, il suo sguardo era nero, ma non minaccioso, colmo di una calma dolce e delicata.
-Sai altro?-
-Come punteggio nei duelli ha ottenuto il minimo per entrare. Sembra che non gli piaccia particolarmente combattere.-
Seto si sdraiò sulla sedia, unendo le mani di fronte a lui.
-Ponilo sotto osservazione continua, dobbiamo studiare ogni sua abitudine, reazione o pensiero. Se quel che dice il referto è vero, potremmo avere un'arma come un nuovo nemico. Dipende tutto da come si mostrerà lui a noi.-
Un leggero sorriso comparve sul volto di Kaiba: forse, dopo tutto quel tempo, avrebbe sigillato le ombre una volta per tutta.