"Milo mi senti?"
E il ragazzo apre gli occhi di scatto. 
"Milo sono qui"
Ma nel buio della stanza fa fatica a orientarsi. 
"Aiolia non riesce a dormire"
"Che ci pensi Virgo a fargli da balia oggi" riecheggia la voce dalle lenzuola. 
"È in missione. 'fargli da balia'... non credo proprio abbia deciso di sua spontanea volontà di farsi quasi ammazzare." 
Milo si alza piano, trattenuto per il polso dalla presa salda di Mu che lo tira piano verso la porta. Si avvicina allo stipite appoggiando la fronte al legno.  Gli occhi ancora socchiusi. 
"Posso restare io con lui. Ti do il cambio, tu riposati" 
Mu lo fissa per un attimo con gli occhi gonfi dal sonno mancato e si allontana sbadigliando dalla porta, diretto nella sua camera. 
Milo entra facendo cigolare l'intera stanza. 
"Non c'era bisogno che venissi. Gli ho detto che sto bene."
"Aiolia non fingere con me."
Il leone volta lo sguardo alla finestra offeso. 
"Sul serio Milo, sto bene"
"Bene! Allora non ti offendi se stiamo bene in due!" dice sedendosi sulla sgabello a lato del letto. 

"Perché non dormi?" chiede poi.
"Non mi va..."
"Aiolia..." 
Sbuffa allora contrariato. "Non riesco a dormire"
"Cosa sogni?"
E il leone chiude gli occhi come ferito da chissà cosa.
"Bingo" aggiunge poi l'altro.
"Sai" riprende Milo "dopo la scalata avevo un incubo ricorrente. Vedevo te e Camus e tutti gli altri lentamente sparire. Non ho dormito per giorni."
"E come hai fatto?" chiede l'altro, ora schivo. 
"Oh mi sono semplicemente abituato. Tu eri ancora qui e anche gli altri" continua poi allungando il busto sul letto e sistemandosi con un braccio a reggersi la testa. Sembra rilassato. 
"Ti fa male?" sussurra poi sfiorandogli il petto. Ma Aiolia non risponde, fissa ancora la finestra o forse oltre. 
"Ehi" prova Milo a attirare la sua attenzione ma invano. Gli stringe allora le dita della mano stesa accanto a lui.
"Aiolia non fare così" 
Una lacrima silenziosa scende dall'occhio del leone.
"Scusa, puoi andartene" 
"Certo che no"
"Milo ti prego" 
"Perché dovrei sentiamo"
Un respiro profondo "N-non voglio che anche tu non dorma".
"Bah! Se è questo quello che ti preoccupa, bastava dirlo!" urla lo scorpione saltando agilmente sul letto e coricandosi accanto al compagno. Il cuscino è più alto di quello di Aiolia, la parte del letto dov'è, non è poi così comoda. 
Aiolia nel mentre si è fatto piccolo piccolo dal suo lato del letto, imbarazzato e rosso in viso. 
"Su, adesso dormi!" dice poi Milo sistemandosi meglio e chiudendo gli occhi. 
Il leone resta immobile a ascoltare il suo respiro. Chiude gli occhi e prega di non vedere riformarsi quei fantasmi. Gli stringe ancora più forti per fermare quel flusso di ricordi e scossa lievemente la testa. Si sistema ancora più vicino a Milo. Non se ne accorge, ma trema leggermente. 
"Aiolia basta" dice Milo sbuffando. 
Il leone tira su rumorosamente con il naso. 
"Scusa" risponde poi.
"Non ti posso dire di non pensarci perché ormai è accaduto, l'hai visto accadere, e il passato non si cambia. Ora però devi riposare". 
E allunga una mano alla cieca a spettinargli i capelli. 
"Dai". 

Aldebaran entra silenzioso. Sa che quella porta cigola terribilmente e non vuole svegliare Aiolia. 'È il suo turno di guardia al malato!' pensa sorridendo. 
La luce entra debole e punta al letto. Aiolia dorme profondamente voltato su un fianco. Il braccio di Milo gli fa da cuscino. Il petto si alza e si abbassa piano. 
Il toro resta un attimo fermo, intrappolato in quei dettagli. 
La mano di Aiolia stringe le coperte di lino e le dita di Milo la sfiorano. 
Non è raro che Aiolia abbia degli incubi.
Certo è insolito vedere lo scorpione dormire così profondamente con qualcuno a invadere il suo territorio. 


u_u scusate il troppo diabete. Ogni tanto ci vuole. 
Tutti i commenti strappalacrime sono ben accetti. 
haru_chan19