Perdono! Non lo faccio più! >.<

Perdono... fuggo.......... >____________________________________________>

Che tocca fa per vive 2

la vendetta!

Banzai! ^O^

<< Nuooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo >>

Per il gagliardo bronzino, era il più brutto giorno della sua vita.

Era rimasto senza pillole.

Niente pillole, niente zum zum...

Niente ola sotto le lenzuola...

Niente toreros contro affamate donzelle tutte tette e niente cervello, se non sessosessosesso...

In poche parole: la rovina!

“Se quella non la soddisfo, me magna vivo!”

Sniff...

Il gagliardo cavaliere si soffiò il naso usando la tenda.

“Non starà zitta, quella linguaccia d’Atena... e no che non starà zitta... sniff... diventerò lo zimbello di tutti! E mo che faccio? E che glie dico? Stamo al tramonto, e il medico mio in culo alla luna sta... non c’ho tempo d’andà e tornà... e m’oh?”

Sniff...

“Non resta che il suicidio...”

Il bronzino era già pronto a por fine alle sue pene, quando ad un tratto, gli venne un’idea così fenomenale, che prese uno specchio e si baciò da solo, complimentandosi con se stesso, e passandosi i fazzolettini commosso come non mai.

“Potrei scatenà n’ha guerra contro Hades!” 

La sola idea lo spinse a consumare altri fazzolettini dalla gioia. “Si si, che idea gagliarda! Maschioni sudati che combattono corpo a corpo per poi andà a nuotà tutti ignuti per pulisse il sangue!”

Mmh.....

Il sol pensiero bastò a fargli venire la bava alla bocca.

“L’ho già fatto altre volte per conquistare onore e gloria, solo che stavolta... la farò schiattà! Farò finta de salvalla e... muhahhahahhahahahahaahhahahahahhahahahahhahahahahahah!” 

Il fido ronzino gettò indietro il capo e rise come un pazzo.

<< Te farò schiatta, tié! Muhahahhahahahahhahahaahhahahahaha!!!!!  >>

Tutto allegro e pimpante come non mai, si avvicinò all’impolveratissima scrivania, e l’osservò per un lungo istante, mentre nella sua mente, un rotolo di fieno rotolava allegramente, finché finalmente non ricordò cosa doveva prendere.

<< Dunque... sto coso cilindrico è la penna e sto coso bianco... si, posso faccela! >>

Caro Hades
so' Pegasus il  servo d’Atena... si, lo so... n'ha gran disgrazia... sniff... te scrivo perché so che tu puoi capirmi, e proprio perché so che i vostri rapporti non so tanto idilliaci, che ne dici di allearci? Voglio dì, non ti piacerebbe abita' qui? Non sei un po' stanco d'abità sempre in quel posto privo de luce? Non ti abbronzi mica laggiu' meriti rispetto e notorietà, l'ho sempre pensato che dovresti esserci tu, quindi, se vuoi n'ha mano a conquistà il mondo, sappi che Pegasus tuo te darebbe volentieri n'ha mano... eppure il fondoschi.. ehrm.... con tanto affetto, tuo Pegasus Seiya.

Ps. aspetto una tua risposta, eh?  ci conto, eh?

<< Non è andata tanto male! >>  si disse orgoglioso come un fringuello. << Adesso devo solo fargliela arriva’... >>

Seiya si affacciò alla porta, e proprio in quel momento, passò un servitore.

<<  aoh, tu! >>

<< si, che voi? >>

<< spedisci un po' questa. >>

<< a chi? >>

<< ad Hades >>

<< e come credi che ci riesca? >>

<< così yayoiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!! >> gridando forte, in tutta la sua poderosa potenza, tirò su il gonnellino da guerriero, e il poveretto schiattò, non appena la scoreggia alle narici gli arrivò.

Il servitore, davanti a tal mossa, stramazzò al suolo e mai più si alzò.

<< bene bene, manca poco.... niente più zum zum... >> sghignazzò beatamente.

<< Amo’, sei pronto? >> trillò una certa giovane donzella nel corridoio.

Il prode cavaliere sussultò come una verginella tremebonda. << E’ già arrivata? Tacci sua... >>

Se avesse potuto, sarebbe fuggito via, ma Atena aveva disposto che la sua camera si trovasse proprio di fianco alla sua, e all’ultimo piano... la finestra, per sua stessa sicurezza, era stata sigillata.

<< E mo’? >> si domandò il povero ronzino.

Di gran carriera ritornò in camera e si guardò intorno spaventato.

<< Amoooooore! >> cinguettò Atena felice. << M’hanno regalto n’ha frusta che è un amore! Lascia i segni persino all’acciaio! >>

Seiya a quelle parole sbiancò così tanto in viso, che per poco non svenne appena lanciò un occhiata allo specchio.

<< Aaaaaaaaaah un fantasma aspetta um attimo... ma guarda te sto imbecille...>> borbottò allungando un pugno contro lo specchio.

<< amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee  voglio fallo subito! Arrivooooooooooooooo >>

“No, se quella entra, e me trova, non me molla più!”

Guarda di qua, guarda di là, alla fine non ebbe scelta: dopo aver vergato in fretta un messaggio, nella sua terribile scrittura, si tuffò in bagno, e si nascose nel cestello delle mutante sporche.... non l’avesse mai fatto!

Seiya ansimò e cercò di strozzarsi da solo, prima di darsi dello scemo. che figura c'avrebbe fatto con Hades?

“Vedermi arrivare dopo tante belle promesse, e no, non si fa...”

E così cercò di tener eroicamente duro, ma i suoi poveri occhioni, presto si riempirono di lacrimoni....

“Ma non me lavo mai?”

<< Amo’ ando’ stai? >>

“Cattivo Seiya, cattivo Seiya, toh, toh!”

Il ser cavaliere si schiaffeggiò le mani più volte, e se premette contro il viso le sue tutt’altro che profumatissime mutande.

“Ma ti pare possibile, andassene in giro co’ sta porcheria? Cattivo cavaliere! Cattivo!”

Il cavaliere si morse più volte le mani per autopunirsi, ma quando sentì la gagliarda fanciulla avvicinarsi, per poco non inghiottì per intero la mano dallo spavento!

<< Amo... ma che voi gioca’ a nascondino? >>

Guarda di qua, guarda di la, mentre cercava di decifrare i geroglifici del biglietto che aveva trovato, finché tutta a un tratto, mettendo il foglietto all’altezza dello specchio, non riuscì a decifrarlo:

<< So... andato da Mur a compratte lì fiori? >> esclamò sbalordita. << E quando mai Mur li vende? Ha rinunciato all’armatura per diventà fioraio? Senza informamme? Anvedì questo! >>

Seiya annaspò. “Voi uscìì?”

<< Seiya..... amooooooreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.... >>

Atena battè un regale piedino a terra. << Non c’è proprio.... vabbhé, vorrà dì che lo aspetto qui. >>

“Nuooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!! Ma va’ a morì ammazzata, Atè!!”

Nel frattempo, il povero servitore aveva consegnato il messaggio, sghignazzando come un pazzo....

Hades lo guardò preoccupato, chiedendosi quale danno gli avesse fatto quella porcella d’Atena, ma infine, sbuffando, afferrò il messaggio, e i suoi fidi cavalieri, lo videro diventar rosso man man chel leggeva.

<<  So un burino de prima categoria? >> urlò indignatissimo.

<<  Dovrei andà a morì ammazzato? >> urlò furiosissimo. Due vene già pulsavano nella sua divina fronte.

<<  Vivo come un imbecille?  >>

<< Che succede, o divino? >> gli domandò Cancer preoccupatissimo, un po’ duro d’orecchi a furia di far maschere. Avrebbe preferito chiederlo ai suoi compagni, ma chissà perchè, avevano le lacrime agli occhi, e chiudevan la bocca a furia di pugni. Proprio non gli davano retta.

“Se vogliono morì, questo è il posto giusto...”

<< Hades... >>

Hades lo ignorò troppo preso a leggere le vili parole d’Atena. << Dovrei famme ricoverà? Il mio alito il mio alito sa de fogna aromatizzata co le pulci? L'immortacci sua, e di chi  non ce lo manda! Atena, me la pagherai per le fregnacce che spari! E’ guerraaaaaaaaaaa! >>

E fu così, che iniziò la guerra.  U_U

Hades non scoprì mai chi gli avesse scritto quell’indecifrabile messaggio, ma si ripromise, che se mai lo avesse incontrato, gli avrebbe dato un intero regno per compensarlo!

Inutile dire che l’eroico ronzino sopravvisse eroicamente alle sue stesse mutante, e non solo riuscì in questa eroica impresa, ma riuscì persino a soddisfare Atena l’insaziabile, seppure come... O.o.... è un altra storia....