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Autore: Ailee_Sanders    06/02/2020    0 recensioni
"Dicono che chi pianga alla fine di questo film, si commuove perché ha avuto una perdita in famiglia" lesse lei sulla copertina del DVD "Figurati se io piangerò" dichiarò ricura e con un sorriso strafottente sulle sue labbra.
Chanyeol fece partire il film.
Raccontava la storia di certe cameriere di colore che si ribellavano ai bianchi, aiutate da una bianca, Skeeter, scrivendo un libro sulle loro storie da cameriere per la gente bianca.
Alla fine entrambi stavano piangendo.
Audrey si ritroverà in una singolare avventura conil nostro caro Chanyeol.
Buona lettura!
Completa (ma non revisionata) su Wattpad sul profilo _Ajax11_.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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L'aereo che le si stagliò davanti era uno dei più grandi che avesse mai visto, non che ne avesse visti molti. Il vento gelido sulla pista dell'aeroporto le pungeva le guance e le spostava i capelli dal collo facendola rabbrividire. Chanyeol era intento a trascinare il suo pesante bagaglio a mano mentre cercava di rimettere a posto il passaporto e i biglietti e combatteva contro le raffiche gelate che si insinuavano sotto il giubbotto aperto. Audrey non lo guardava nemmeno, era stata rapita dalla visione dell'aereo. Lo staff li indirizzò a prendere le scale davanti. Le hostess li mandarono ai loro posti. Erano sul lato destro vicino al finestrino. Riposero i bagagli nella cappelliera e si sedettero. "C'è pure la televisione!" disse Audrey esaltata guardando lo schermetto sul sedile di fronte. "Che lusso" disse senza enfasi Chanyeol. "Cosa c'è?" chiese lei rimanendoci un po' male. "In prima classe è più bello" dichiarò lui "Non ho mai volato in business". "C'è sempre una prima volta" disse pimpante Audrey "Sei nervoso?". Chanyeol si girò per guardarla sorpreso. Si vedeva così tanto? Sì, era nervoso di tornare in Corea e affrontare il suo passato. Ammise a se stesso. Audrey gli prese una mano "Sarà tutto bellissimo, non ti preoccupare" cercò di confortarlo. "Grazie. So che sarà così perchè ci sarai tu e gli altri. È solo un po' di ansia" spiegò lui, poi iniziò a guardarsi attorno "E Dris? Non doveva venire con noi?". "Ha preso un altro volo, gliel'ha regalato Baekhyun". "Dalla tua espressione sembra che questa cosa ti dia fastidio" asserì Chanyeol. "Che cosa?" scattò lei colta in flagrante. "Che Dris e Baekhyun stiano insieme" si fermò a pensare "Oppure che il tuo amichetto si sia fidanzato prima di te". Audrey gli lancio un'occhiataccia "Non è affatto così" disse incrociando le braccia "Io non dò peso a queste cose". "Perché tu sei lavoro, lavoro, lavoro". "Vorresti dire che non mi diverto?". "No!" disse prontamente Chanyeol "Solo che i tuoi metodi di divertimento non sono proprio ordinari". "Avresti già dovuto sapere che non sono ordinaria". Si sentì l'avviso all'altoparlante che chiedeva ai passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza. Mentre parlavano l'aereo si era riempito e anche il posto affianco a Chanyeol, quello sul corridoio, era stato occupato da un asiatico che già dormiva. Il velivolo si mise in moto accendendo la trepidazione di Audrey. Non riusciva a stare ferma. Era emozionata, non solo per la partenza, ma anche per la piccola sorpresina che aveva per Channie. Percorsero velocemente la pista di decollo e poi l'aereo si staccò da terra. Ci mise qualche decina di minuti prima di stabilizzarsi alla giusta quota e poi si tolsero le cinture di sicurezza. Chanyeol iniziò ad armeggiare con la mini televisione di fronte a sé "Sono tutti un po' vecchi questi film". "E allora guardiamo le cose che ho scaricato sul mio telefono" disse Audrey esibendo l'arnese con un gesto trionfante. Prese le sue cuffiette con sdoppiatore e ci attaccò quelle di Chanyeol. Lo schermo era nero. Si iniziò a sentire il clamore del pubblico e lui pensò fosse un film su un cantante o un musicista. Poi si sentì una voce, chiara e distinta. Una voce che Chanyeol avrebbe riconosciuto ovunque: quella del suo amico Baekhyun. E poi la voce di Kyungsoo che cantava a cappella. Una piccola intro e poi luci. Li illuminava tutti e otto e il pubblico esplose in un applauso fragoroso. Chanyeol stoppò il video e si tolse le cuffiette "Cosa stai cercando di fare, bimba?" chiese scocciato. "Volevo che mi raccontassi un po' di loro. Tutto ciò che serve per partire col piede giusto" si spiegò lei sorridendo. "Dovresti sapere il coreano, perché l'inglese lo parlano a malapena" ironizzò lui "Beh, che ti posso dire... loro sono importantissimi per me ed è importante il fatto che tu vada d'accordo con loro e viceversa" le accarezzò la testa amorevolmente. Audrey sorrise ancora e premette play. Era bellissimo vederli cantare e ballare. Erano bravissimi, sincronizzati, perfettamente a tempo. Ma c'era qualcosa... qualcosa che le appesantiva il petto. Si girò verso Chanyeol e anche lui guardava lo schermo con espressione corrucciata. "Immagino fosse molto faticoso" disse Audrey che vedeva gli otto ragazzi fare una canzone dopo l'altra cantando e ballando senza pausa. "Immagini bene. Avevamo un programma rigido e serrato. Ma era solo per la prima parte, poi ci mettevano in scaletta le canzoni meno movimentate o quelle in cui stavamo seduti. Poi c'erano degli assoli. E sì, era comunque tosto. Ma era il nostro lavoro e pagava bene. Tutti quegli sforzi ci portavano un saaacco di soldi..." pensò fantasticando, con un po' di tristezza. "Se ti piace ballare e cantare allora sei a posto" confermò Audrey. "Cosa vorresti dire?". Audrey esitò "Non ti stava male la carriera di cantante e ballerino, eri molto carismatico sul palco". Chanyeol ci pensò. Era assolutamente vero. Quando era uno degli EXO si guardava allo specchio e sentiva di essere fiero di sé e di quello che faceva e portava onore alla famiglia. Ma quando si allontanò da quel mondo, con la sua tristezza e il suo dolore, riguardava quel pezzo di vetro e vedeva solo un ragazzo come tanti e molto cupo. Non era più quel ragazzo sorridente che chiamavano "happy virus". Poi, nel video, arrivò "Sweet Lies". Quanto piaceva ad Audrey! Era calma, con un ritmo cadenzato e dei bassi potenti. Chiuse gli occhi per sentirla ancora meglio e finì subito. Come tutte le canzoni belle, sembra che durino meno, e allora le si ascolta ancora e ancora fino a che non se ne ha abbastanza. Ma lei sapeva che quella canzone aveva qualcosa di speciale. "Yeollie, cosa dice questa canzone?" chiese lei estasiata. "Parla di un ragazzo che mente, un cattivo ragazzo. Non può stare con la persona che gli piace perché sa che le dirà un sacco di bugie. E prende delle scuse dicendo che a volte una bugia è meglio della cruda verità" spiegò Chanyeol. "Un po' come la nostra amicizia" Chanyeol si sentì mancare "Voglio dire, ci siamo conosciuti grazie ad una bugia" fu evidentemente sollevato da quella affermazione "Che hai?" chiese Audrey. "Pensavo insinuassi chr io sono il tipo che canta la canzone e tu la ragazza a cui dico delle bugie!" lo disse facendo credere che non fosse la verità. Ma per lui era ciò che sentiva veramente. Chanyeol si sentiva un pericolo. Senza più interruzioni finirono le due ore e mezza di video. Chanyeol sapeva bene che in quei viaggi non si doveva dormire perché se no era peggio. Il fuso orario ti sballava tutto il viaggio, quindi era meglio resistere e non addormentarsi fino alla prossima notte. Si prese briga di non far addormentare Audrey. Le fece vedere qualche film, poi le hostes e gli steward passavano ogni poco a portare cibo e bevande e ordinavano sempre un bicchiere di cola, così che la caffeina potesse tenerli svegli. Ma alla fine gli sforzi di Chanyeol furono vani. Audrey, nel bel mezzo di "Avengers", si addormentò sulla sua spalla. Rabbrividì. Sul l'aereo faceva freddo per colpa dell'aria condizionata. Con movimenti piccoli prese la coperta in dotazione e la distese sul corpicino della sua coinquilina. Le labbra di Audrey si piegarono in un lieve sorriso e Chanyeol lo notò. Sorrise "Piccola furbetta" scosse la testa "Non stai dormendo". "No, ma voglio provarci" disse lei sistemandosi meglio e facendo passare un braccio dietro la schiena del ragazzo e l'altro davanti sulla pancia, per abbracciarlo. Lui le mise un braccio sulle spalle e le accarezzò i capelli. Il viaggio trascorse lento e abbastanza noioso. La cosa più esaltante fu andare avanti e indietro per i corridoi tra i sedili senza scarpe. Audrey si mise a pasticciare qualcosa sul suo sketchbook, ma smise subito arrabbiata perché l'ambiente dell'aereo era poco stimolante e le leggere scosse la facevano sbagliare ad ogni tratto. Non si può descrivere la sua gioia quando l'aereo appoggiò le ruote sulla pista di Hong Kong, dove avrebbero soggiornato per due giorni, il tempo di assistere ai MAMA e poi prendere un altro aereo per Seoul. Chanyeol si rifugiò subito in bagno dopo il controllo del visto. Ne uscì tutto bardato: occhiali da sole, berretto e mascherina. Audrey quando lo vide scoppiò a ridere "Ma che fai?". Chanyeol la raggiunse correndo "Perché? Mi si riconosce?" alzò gli occhiali per mostrare i suoi occhi strabuzzati in un espressione di terrore. "Un po'" Audrey non riusciva a smettere di ridere. Una volta ritirati i bagagli, uscirono dall'aeroporto ad aspettare. "Chi aspettiamo?" chiese baldanzosa Audrey. "Una macchina" si sporgeva oltre la fila di taxi per vedere se arrivasse qualcuno che conosceva. "Qualche informazione in più?" chiese lei sempre pronta ad aiutare. "Un minivan Mercedes nero con i finestrini scuri. Lo guida un tipo con la faccia tonda e gli occhiali" disse continuando ad andare avanti e indietro. "Alla faccia della modestia" si fece scappare lei a voce bassa. Continuò ad allungarsi in punta dei piedi per vedere, per quanto le fosse permesso dalla sua ridotta statura, qualche veicolo più alto degli altri. Qualcuno all'improvviso l'abbracciò da dietro. Pensò fosse Chanyeol, ma lui era qualche metro più in là di lei, allora lanciò un grido che suscitò l'attenzione dei presenti. "Cosa urli?!" disse Dris mettendole una mano sulla bocca. Audrey ci mise qualche istante per capire che fosse veramente il suo amico. Qua do la sua mente ne associò i tratti a quelli dei suoi ricordi, gli si buttò al collo stringendolo forte. "Cosa ci fai qui? Sarai arrivato da ore" chiese lei ancora sorpresa. "Sono atterrato un paio d'ore fa. Baekhyun è venuto a prendermi e siamo rimasti qui ad aspettarvi" spiego sorridendo. Intanto Baekhyun era andato a salutare Chanyeol. Presero a parlare coreano. "Non mi abituerò mai a sentirlo parlare coreano" disse Audrey a Dris sospirando. "Almeno Chanyeol sa l'italiano" le rispose l'amico sospirando a sua volta. Si lanciarono uno sguardo come per chiedersi "Come cazzo abbiamo fatto a metterci in questa situazione?" ma poi scoppiarono a ridere. La verità era che quella situazione gli piaceva tantissimo. Entrambi si sentivano bene. Fare finalmente qualcosa fuori dagli schemi. Sia Audrey che Dris si erano ritrovati sul fatto che, non importava cosa sarebbe successo, ma di sicuro non sarebbero rimasti in Italia. Conoscendo Chanyeol e Baekhyun avevano un aggancio con l'estero, non avevano nemmeno fatto fatica. Non avevano fatto niente per meritare una cosa del genere. Ma una cosa era certa: non avrebbero sprecato un'opportunità del genere. Erano finalmente liberi da quella pressione sul petto che gli ricordava che avrebbero dovuto faticare per raggiungere i loro obiettivi. "Bimba" Chanyeol la riscosse dai suoi pensieri "Andiamo?". Audrey per poco non si spaventò "Cazzo, Chanyeol! Non puoi comparirmi di fronte all'improvviso! Non così travestito da mosca...". Con le varie valigie raggiunsero il minivan e partirono alla volta dell'albergo più lussuoso che Audrey avesse mai visto.
   
 
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