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Autore: Meky    10/05/2005    3 recensioni
Beh, questo è il CONTINUO dell'altra mia storia sui TEEN TITANS, Le quattro parti di me... Come sa chi ha letto il "finale", la storia non è per niente finita! Rimangono in sospeso le questioni del padre di Corvina, della fine che ha fatto Kyon e, soprattutto, i Titans! Spero che vi piaccia! Informazione, stavolta la ff è meno tragica!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NdA

NdA. Yeah! Ecco il continuo di “Le quattro parti di me”, la storia della vita di Corvina (e non solo)! Buona lettura! Come al solito ci sono degli assaggi di poesia. Ancora buona lettura! ^_^ (dalla poesia iniziale, come al solito,o almeno spero, si capisce l’argomento della storia [NdA: io lo capisco…] [NdTuttiGliAltriLettori: parla per te!])

Je, Ambra e Pomolo annuirono. Meky le fulminò

[NdMeky: P.S. Mi correggo: da questa poesia si capisce qualcosa. In “Le quattro parti di me” non fa capire proprio un tubo…]

[NdMeky: P.P.S. Piccolo consiglio. Chi non ha letto “Le quattro parti di me”, se vuole capire qualcosa, è meglio che lo legga. In fondo questo è il continuo…]

[NdVoceNellaMente: sono tornataaaa! Tremate dal terrore! Ahahaha! (risata satanica)]

[NdJe&Elly&Ambra&Meky: sai che paura…]

Applauso generale

[NdILettori: incredibile! Sono d’accordo su qualcosa!]

Le quattro fissandosi

[NdLeQuattro: è vero…]

[NdQualcuno: ci sono anch’io!]

[NdA: accidenti quanta gente!]

[NdParticellaDiSodioInAcquaLete: già, finalmente c’è qualcuno!]

Meky la prende e la rimette nell’acqua Lete

[NdParticella: uffa, ma dove siete finiti tuti?! C’è nessuno?]

Caliamo un velo pietoso sulla questione…

Tra inferno e paradiso

Scripted by: Meky

“Tra inferno e paradiso

combatto tra due vite

Tra cielo e fuoco

il potere mi attende

Ma tra il dolore e l’amore

non posso scegliere

Tra inferno e paradiso

l’uomo che amo, il padre che odio

Tra sangue e rose

il mio marchio bianco e puro

mi difende da me stessa

Ma tra sangue e sangue

non c’è via di scampo

Tra inferno e paradiso

Tra inferno e paradiso

Si fermerà mai il volare

della mia anima infelice?”

Capitolo 1°: Tra le fiamme e le rose, bruci mio unico amore

Pizzico di fortuna…

I Teen Titans….

Corvina era scomparsa nel nulla e tutti si sentivano un peso sullo stomaco, anche se non capivano bene perché. Una cosa era certa: avevano fatto una gran cavolata.

Passò più o meno una settimana quando Lasod comparve, chiedendo dov’era Corvina

-Noi non lo sappiamo…- rispose Stella alquanto imbarazzata

-L’avete mandata via?- chiese Lasod

-Si…- L’uomo sbuffò

-Adesso non so come trovarla…- Lasod sbuffò e li fissò uno ad uno –Fatemi indovinare: l’avete mandata via- Tutti arrossirono. L’uomo scosse la testa –Lo sapevo…-

-Noi non volevamo farla scappare!- disse Bibi incrociando le braccia –Poi se lo merita in parte!-

-Bibi!- esclamarono gli altri Titans

-Io ho detto quello che penso! Ditemi quando si è dimostrata sorridente con noi, o quando ha mostrato interesse o qualsiasi altra cosa!-

-Questo non c’entra nulla! Non si può penalizzare una persona solo perché ha un carattere diverso- disse Stella

-Allora non si può neanche penalizzare una persona per la sua parentela, vero?- Tutti tacquero. In quell’istante un turbine apparve nella stanza e fece la sua apparizione Corvina

-Mi stavi cercando?- chiese ignorando completamente i Titans

-Si- disse Lasod. Un secondo dopo tutti e due erano scomparsi

-Non so perché, ma mi sento un peso sullo stomaco…- disse Cyborg rivolto agli altri

-Anche io- disse Terra

-Dove ti eri cacciata?- chiese Lasod a Corvina -È da un po’ che ti cerco! Non farmi quella faccia- Guardò l’espressione triste e persa della ragazza –Non voglio sapere quello che è successo, non m’interessa, ma non mi devi scomparire in questo modo, capito?- Lei annuì distrattamente

Ormai da giorni aveva sempre lo stesso peso dentro

“L’ho ucciso, l’ho ucciso” pensò Corvina, ormai disperata “Con queste mani ho ucciso l’unica persona che mi abbia amato…”

-Corvina?- La voce di Lasod la riportò alla realtà –Mi ascolti? Ho una sorpresa che scommetto ti piacerà molto- Corvina non rispose

“In questo momento, l’unica cosa che mi farebbe felice è il poter cambiare il passato…” pensò la ragazza

Arrivati ad Azarath Corvina notò subito il cambiamento avvenuto nella città e nel paesaggio: la gente camminava allegra per le strade della città moderna che la Profezia aveva cancellato e il paesaggio all’esterno del cancello ora scomparso, era verde e pieno di natura; guardò le case che, stranamente, avevano mantenuto la vecchia disposizione

-Sorpresa, vero?- le chiese Lasod –Le case hanno mantenuto la loro vecchia disposizione, mentre la tecnologia e gli oggetti sono ricomparsi. Credo che abbiano incolpato della catastrofe le tecnologie acquisite; naturalmente non le hanno totalmente annullate ma in parte…-

-È ricomparso anche il Tempio…- mormorò lei stupita. Dalla morte di Azar esso era scomparso

-Si, insieme al resto e a tutti le sacerdotesse- Mentre camminavano lo sguardo di Corvina cadde sulla montagna, che ora si mostrava nella sua vera forma: un’enorme fortezza bianca; era l’abitazione della famiglia reale di cui nessuno conosceva la vera identità per motivi di sicurezza…. Gli occhi di lei divennero improvvisamente tristi, cosa che Lasod vide

-Forza, muoviti- la sollecitò prendendole il braccio e trascinandola in mezzo alla gente. Finalmente giunsero davanti all’abitazione. Entrarono.

-Oh Corvina! Finalmente ti ha trovato!- Corvina spalancò gli occhi e sorrise

-Mamma!- esclamò sorpresa Corvina. La donna abbracciò la figlia –Ma non eri scomparsa? Pensavo non ti avrei più rivisto…-

-Adesso, non sono così rammollita! Ho avuto qualche problema ma sono qui!- Lasod tossì –Ah, me ne stavo dimenticando. Vieni, la sorpresa non è finita- I due la condussero in una stanza; all’interno c’era…. Corvina rimase a bocca aperta dalla sorpresa, per poco non spalancava sul serio la bocca

-K-Kyon…?!-

-Proprio io!-

-È-è impossibile!- Sembrava un sogno: Kyon era lì davanti a lei senza differenze, com’era pochi giorni fa prima che la catastrofe accadesse

-Vieni- disse la madre di lei spingendo Lasod

-Ehi Arella- disse lui –non spingere…- La donna chiuse la porta lanciando un’occhiata d’intesa con Kyon

-K-Kyon…- mormorò Corvina. Una lacrima le spuntò dagli occhi –Kyon!- Scoppiò a piangere coprendosi il viso con le mani. Il ragazzo la strinse a sé

-Non piangere. Pensavo fossi felice di vedermi…-

-Io piango perché sono felice…- Lo guardò negli occhi –Oh Kyon… mi dispiace!- Le accarezzò la guancia

-Lo sai che non sei stata tu a farmi del male…- Lei non rispose e affondò il viso nel suo petto

-Kyon…- mormorò ancora, fra i singhiozzi che si facevano ancora sentire

-Dai, non piangere più e asciugati quegli occhi, dopo mi danno dell’insensibile perché ti faccio piangere- Corvina sorrise cercando di non piangere più –Quando ti sarai tranquillizzata un po’ andiamo di là, va bene?- Corvina annuì –Voglio anche un bacio, chiaro?-
  
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