Anime & Manga > Rozen Maiden
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Autore: Phobos_Quake 3    10/02/2020    0 recensioni
Ambientato tra la prima e seconda stagione della serie classica (2004). Un ragazzino di dodici anni, chiamato Mitsuo, trova in una villa abbandonata una bambola. Una volta caricata, questa prende vita e si presenta come il prototipo di Rozen Maiden. Non avendo un nome, Mitsuo la ribattezza Rei, ignorando completamente i suoi veri propositi!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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***
 
Dissolvenza in uscita. N-Field di Kirakishou, esterno, notte.
 
Parte la canzone WINTER NIGHT dei Folkodia. Carrellata in avanti di venti secondi sul cielo e i fiocchi di neve che scendono. Si raggiunge una montagna molto alta e coperta completamente di neve. L’inquadratura si alza e raggiunge la cima della montagna in cui si può vedere una strana costruzione. Un'altra carrellata in avanti e possiamo vedere che la costruzione è lo stesso identico castello di Cenerentola, ma fatto interamente di ghiaccio.
 
***
 
Castello di ghiaccio, interno.
 
Al centro di una grande sala compare una piccola tormenta di neve, dopodiché vediamo due stivali color rosa pallido. L’inquadratura si alza e vediamo Kirakishou a figura intera. La bambola inizia a camminare e si dirige al grosso portone della sala, lo apre, raggiunge una scalinata, la sale, una volta arrivata in cima supera un breve corridoio, apre un'altra porta e si ritrova in una stanza da letto. Raggiunge una grossa porta finestra, apre anche quella e cammina verso la ringhiera del grande balcone. Si ferma e contempla l’orizzonte. Ha smesso di nevicare e l’alba inizia a sorgere. A un tratto, si vede una scarpa nera toccare il pavimento di ghiaccio e la canzone s’interrompe. Kirakishou si volta e sorride. Laplace No Ma ha sulla mano destra una Rosa Mystica.
 
Laplace No Ma: [ricambiando il sorriso]
Ho qualcosa per te! Sei rimasta ferma a guardare le Rose Mystiche tornare nei corpi di Suigintou e le altre, perciò ho preso io quella di Hinaichigo, dato che ha perso il gioco.
 
La settima bambola, senza dire una parola e continuando ad avere quel sorriso stampato sul volto, si avvicina al demone, il fusto della rosa bianca sull’occhio desto si allunga, tocca la Rosa Mystica e l’assorbe. Dopodiché, il corpo di Kirakishou s’illumina e sorride soddisfatta.
 
Kirakishou:
Le mie sorelle sono fuggite grazie a te?
 
Laplace No Ma:
Certamente! Però non ho ben capito, perché non ne hai approfittato nel prendere le Rose Mystiche delle tue sorelle? L’occasione era praticamente perfetta e te la sei lasciata scappare così!
 
Kirakishou: [sorridendo]
Davvero l’arbitro dell’Alice Game mi sta domandando una cosa simile? Eppure dovresti saperlo che non è così che si vince il gioco! Ci si guadagna la vittoria solo combattendo!
 
Laplace No Ma sorride e fa un piccolo inchino.
 
Laplace No Ma: 
Un’ottima risposta! Rozen sarebbe fiero di te!
 
Kirakishou sorride.
 
Laplace No Ma:
Oh! Stavo dimenticando una cosa importante. Torno subito!
 
Kirakishou:
Sì sì! Ho già capito cosa intendi! Vai pure!
 
Il coniglio apre una porta dimensionale, vi entra dentro con un salto e questa si chiude.
 
***
 
Stanza di Mitsuo, interno, giorno.
 
La porta dimensionale si apre, Laplace esce e inizia a contemplare il ragazzino steso sul letto. Allunga poi la mano sinistra chiusa, la apre e da essa scende della sabbia dorata che cade sul viso del piccolo umano.
 
Laplace No Ma:
In questo modo, caro moccioso, hai perso per sempre il ricordo di aver incontrato il prototipo Kuromizumi! Non ti ricorderai mai più di lei! Al massimo, penserai di aver fatto solo un sogno. E nulla più!
 
Detto questo, parte la canzone THE BOY IN THE ATTIC, solo l’inizio strumentale di due minuti e venti secondi, dei Green Carnation, il demone si avvicina al computer, va sul forum in cui si parla delle Rozen Maiden e, una volta trovato il messaggio con la foto di Kuromizumi, lo cancella. Poi fa la stessa identica cosa anche con i messaggi privati della conversazione con Jun. Dopodiché, il coniglio in smoking sorride, riguarda Mitsuo per un attimo, poi si dirige verso il salone, sparge la sabbia anche sul viso di Ayame e, una volta finito, riapre il portale, lo varca e questo si chiude. Mitsuo si sveglia subito dopo e si guarda attorno con un’espressione davvero confusa. Si alza, esce dalla sua stanza, apre la botola, sale in soffitta e inizia a grattarsi la testa. Rimane pensieroso e a fissare il vuoto per un po’, poi scuote la testa, fa spallucce con un’espressione che dice chiaramente “mah!”, riscende, chiude la botola e la canzone s’interrompe.
 
***
 
Stanza di Micchan, interno.
 
Parte un’altra canzone, stavolta cantata, ovvero IT'S ALL COMING BACK TO ME NOW di Meat Loaf. Vediamo Micchan in camera sua seduta davanti alla scrivania con aria pensierosa e triste. Si riguarda la mano e quando rivede l’anello, la sua espressione cambia notevolmente diventando allegra. Una piccola mano le tocca la spalla, la ragazza si volta di scatto e Kanaria le sorride. Micchan inizia a lacrimare di gioia e si abbracciano felici. Subito dopo, vediamo le gemelle che si ritrovano nella stanza di Kazuki, si guardano e sorridono. Scendono le scale e trovano i coniugi Shibasaki in salone. Quando la donna le nota, sorride. Anche il marito, dopo averle viste, sorride. Corrono verso di loro e si abbracciano con le lacrime agli occhi, ma felici. Poi vediamo Megu, sempre nel suo letto, con gli occhi chiusi. Due secondi dopo li apre, si gira verso destra e sorride. Suigintou è in piedi sul davanzale che le dà le spalle. Poi si volta leggermente verso la ragazza e anche lei le sorride. Infine, vediamo Shinku che si ritrova nella stanza di Jun, ma il ragazzino non è lì. La bambola vestita di rosso esce dalla stanza e va in cucina. Nori è seduta su una sedia con aria assorta, ma quando vede la bambola sorride. Poi dice qualcosa, che ovviamente non sentiamo sempre per la presenza della canzone in sottofondo, indica qualcosa, Shinku sorride, annuisce, esce dalla cucina e va nello sgabuzzino. Jun è proprio lì, seduto per terra con le gambe incrociate davanti allo specchio. La bambola si avvicina silenziosamente e poi gli mette le mani davanti agli occhi. Lui sorride, poi si volta e la quinta Rozen Maiden ricambia il sorriso. I due si abbracciano e restano fermi in quella posizione per qualche minuto. Dopodiché la canzone s’interrompe.
 
Shinku:
Mi sei mancato, Jun!
 
Il ragazzino le sorride.
 
Jun: [mostrandole l’anello]
Quando… quando questo è sparito dal mio dito mi son sentito malissimo! Io… ho creduto davvero di non rivederti mai più!
 
Gli occhi del ragazzino iniziano a lacrimare. Anche Shinku si commuove e gli accarezza il viso.
 
Shinku:
Kuromizumi mi aveva sconfitta, ma… non sapeva che c’era un’altra bambola da sconfiggere!
 
Jun:           
Eh? Mi stai dicendo che c’è una settima Rozen Maiden in giro?
 
Shinku:
Proprio così!
 
Jun rimane senza parole.
 
Jun:
Allora è stata lei a sconfiggere il prototipo, dico bene? Come si chiama? Che aspetto ha?
 
Shinku:
Si chiama Kirakishou. Per quanto riguarda il suo aspetto… uhm… fammi pensare… tu sei bravo a disegnare, vero?
 
Jun:
Beh sì… me la cavo!
 
Shinku:
Allora la disegnerai mentre te la descrivo!
 
Jun:  
Praticamente le faccio l’identikit, come succede in alcune puntate di Detective Kun-kun!
 
Shinku ride di gusto.
 
Shinku:
Già! Proprio così!
 
Poi, entrambi rimangono in silenzio a guardare il vuoto.
 
Jun:
A cosa pensi?
 
Shinku:
A quel ragazzino che ha trovato Kuromizumi. Poverino, si starà preoccupando a morte!
 
Laplace No Ma: [fuori campo]
Non c’è nessun problema! Ci ho pensato io!
 
Jun sussulta.
 
Jun:
Chi… chi è là?
 
Shinku sorride.
 
Shinku:
Non preoccuparti, è tutto sotto controllo, Jun!
 
Laplace esce dall’ombra mostrandosi.
 
Jun: [sorpreso]
Un… un coniglio antropomorfo?
 
Shinku:
Lui è Laplace No Ma! Il suo ruolo è quello di arbitro dell’Alice Game!
 
Jun:
A… arbitro? Addirittura? Non pensavo che quell’assurdità dell’Alice Game avesse anche bisogno di un arbitro!
 
Laplace No Ma:
In fondo, si tratta di una cosa troppo grande per un moccioso come te! È normale che tu non riesca a capirlo!
 
Jun: [leggermente alterato]
Hey! Come osi chiamarmi moccioso? Ti strapperò quel batuffolo di coda che ti ritrovi!
 
Shinku: [fluttuando un poco e mettendogli una mano sul petto]
Lascialo perdere Jun! Non badare troppo a quel che dice!
 
Jun allora si calma.
 
Jun:
Va bene Shinku, come vuoi!
 
Shinku: [sorridendo]
Bravo ragazzo!
 
La bambola poi rivolge lo sguardo al demone.
 
Shinku:
Che cosa intendevi prima con “ci ho pensato io”? Cosa hai fatto a quel povero ragazzino? Non lo avrai mica…?
 
Il demone la interrompe aprendo la mano destra e sul palmo ha della sabbia dorata.
 
Laplace No Ma:
Subito a pensar male, stai!
 
Shinku: [incuriosita]
Che cos’è quella sabbia?
 
Laplace No Ma:
Perché la sabbia è più densa del sangue, ma una prigione nella sabbia è un paradiso in un inferno!
 
Shinku: [sorridendo]
Mpf! Sei sempre il solito! E comunque, al contrario di Kuromizumi, io ho afferrato la citazione. Tu non sei affatto l’uomo sabbia! Perciò spiegati meglio!
 
Il coniglio in smoking sorride compiaciuto.
 
Laplace No Ma:
Eh… quella sciocca di Kuromizumi non amava affatto risolvere i miei adorati indovinelli né sapeva cogliere le mie citazioni! Eh! Si vedeva proprio che era un prototipo! Di qualità scadente, tra l’altro! Comunque sì, questa sabbia magica cancella dei determinati ricordi! Perciò, ora Mitsuo e sua madre non ricorderanno più niente dell’incontro di Kuromizumi né tantomeno della sua esistenza! Penseranno al massimo di aver fatto un sogno e nulla più!
 
Jun:
Ah! E se per caso Mitsuo trova i messaggi privati che ci siamo mandati io e lui sul suo computer? Questo gli potrebbe far ricordare qualcosa, no?
 
Laplace inizia a ridere.
 
Jun:
Ehm… cos’ho detto di così divertente?
 
Laplace No Ma:
Si vede proprio che sei un ragazzino!
 
Jun mette il broncio.
 
Jun:
Tsk!
 
Laplace No Ma:
Che tu ci creda o no, so usare benissimo il computer e quindi ho cancellato il messaggio con la foto di Kuromizumi, che Mitsuo le ha fatto, e anche i messaggi privati!
 
Jun:
Capisco, anche se non mi è chiaro come hai fatto a cancellare il messaggio con la foto! Solo chi è amministratore o moderatore di quel forum può fare una cosa del genere!
 
Laplace fa un sorriso fissando Jun e solo dopo un paio di secondi il ragazzino finalmente ci arriva.
 
Jun:
Oh…
 
Laplace, a quel punto, si avvicina allo specchio che s’illumina.
 
Laplace No Ma:
Beh, detto questo, è arrivata per me l’ora di andare! Moccioso, quinta Rozen Maiden, vi auguro un buon proseguimento di giornata! Alla prossima!
 
Jun: [seccato]
Mpf! Non sono un moccioso!
 
Shinku ride sotto i baffi. Laplace No Ma fa un inchino ed entra nello specchio. I due rimangono in silenzio per qualche secondo fissando lo specchio.
 
Jun:
Posso dire una cosa?
 
Shinku:
Certo!
 
Jun:
È proprio un tipo strano, antipatico e quei suoi occhi sono inquietantissimi!
 
Shinku: [sorridendo]
Concordo, ma in fondo non è cattivo e questo mi basta!
 
Jun:
Ci mancava solo che fosse cattivo! Anche se bisogna dire che quegli occhi ingannano parecchio!
 
La bambola sorride, poi prende l’orologio da taschino e controlla l’ora.
 
Shinku:
Bene, è ancora presto!
 
Jun:
Mh?
 
Shinku:
Parlo di Detective Kun-kun! Andrà in onda tra quindici minuti!
 
Jun: [sorridendo]
Capisco!
 
Detto questo, si alza, ma la bambola si avvicina allo specchio che s’illumina.
 
Jun:
Cosa…? Dove vai adesso?
 
Shinku: [sorridendo]
Non preoccuparti! Torno presto!
 
Jun: [annuendo]
D’accordo!
 
La bambola gli sorride e varca lo specchio.
 
***
 
Villa Di Rozen, stanza da letto, interno.
 
Lo specchio nella stanza s’illumina ed esce Shinku. Parte la canzone LODE AL PADRE degli Ancient Bards, la bambola cammina, al rallentatore, verso l’uscita. Una volta fuori, l’ambiente attorno si trasforma riacquistando il bell’aspetto di un tempo, poi supera il breve corridoio, muovendo la bocca seguendo le parole della canzone, e scende le scale. Si dirige verso il grosso portone, esce in giardino e lì trova Rozen che le dà le spalle. La bambola, sempre continuando a “cantare”, sorride, l’uomo si gira verso di lei e le sorride a sua volta. Rimangono fermi a fissarsi per qualche secondo, poi Shinku si avvicina a lui, Rozen s’inginocchia, le accarezza i capelli e il viso, le sussurra qualcosa all’orecchio, le dà un bacio sulla fronte e svanisce in un intenso bagliore di luce. Shinku si commuove e guarda il cielo limpido. Si volta e trova Suigintou, Kanaria e le gemelle che le sorridono. Le sorelle si avvicinano a lei e fanno un abbraccio di gruppo restando in quella posizione per un po’ di tempo, poi tornano in camera davanti allo specchio, ognuna di loro lo varca e torna a casa e quando è Shinku, l’ultima a varcarlo, la canzone s’interrompe.
 
***
 
Casa di Jun, sgabuzzino, interno.
 
Shinku esce dallo specchio. Jun sorride.
 
Jun:
Hai fatto presto!
 
Shinku: [sorridendo]
Te l’avevo detto, no?
 
Il ragazzino ricambia il sorriso e la prende in braccio senza che lei glielo chiede.
 
Shinku: [sorridendo]
Finalmente ti stai comportando come un bravo servitore!
 
Jun:
Solo adesso? Prima no?
 
Shinku ride sotto i baffi e Jun le sorride. Escono dallo sgabuzzino e si dirigono in salone. Shinku, nel mentre, poggia delicatamente la testa sul suo petto.
 
Shinku:
Ti voglio bene, Jun!
 
Jun: [sorridendo]
Te ne voglio anch’io!
 
Una volta in salone, i due si siedono sul divano, Jun accende la tv, ma c’è ancora la pubblicità.
 
Jun:
Sai, stavo riflettendo su una cosa…
 
Shinku:
Mh? E cioè?
 
Jun:
Adesso… adesso che è spuntata fuori la settima Rozen Maiden, quella Kishura…
 
Shinku: [ridendo]
Kirakishou, sciocchino!
 
Jun:
Sì, Kirakishou! Insomma, l’Alice Game… continua!
 
Shinku nota che lo dice con un’espressione molto triste, quindi gli accarezza il viso.
 
Shinku: [sorridendo]
Forse no!
 
Jun: [confuso]
Eh? Come sarebbe?
 
Shinku:
Non preoccuparti! Fidati di me, ok?
 
Jun annuisce restando comunque confuso e perplesso. Finita la pubblicità, finalmente compare la sigla di Detective Kun-kun.
 
Jun:
Oh! Finalmente è iniziato!
 
Shinku: [con il dito indice sul naso]
Ssssh! Fai silenzio, Jun! Il fatto che ti ho detto di essere un bravo servitore, non ti dà il diritto di comportarti come ti pare!
 
Jun: [fuori campo con tono alterato mentre viene inquadrata la casa dall’esterno]
Hey! Guarda che c’è la sigla, quindi non ho fatto nulla di male! Perché diavolo mi zittisci?
 
Shinku: [sospirando]
Sei sempre il solito. Sei davvero un servitore incapace!
 
Jun: [urlando]
Bambola malefica e dannata! Ti odio! Ti odio!
 
Shinku: [ridendo]
Non mi sembri troppo convinto, mentre lo dici! Ora zitto! La sigla è finita!
 
L’inquadratura sulla casa si alza in alto mostrando il cielo. Dissolvenza in nero. Didascalia in entrata al centro dello schermo nero: 


 
THE END
 
Sigla Di Chiusura, MUGEN-DENSETSU dei Novela e Titoli Di Coda.


Nota 13: L'ennesima citazione di Laplace è un'altro pezzo di canzone tradotta in italiano, ovvero, la canzone Mad Man Moon dei Genesis.
   
 
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