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Autore: Music My Life    15/02/2020    1 recensioni
Cosa succederebbe se un lupo di nostra conoscenza decidesse di andare a fare visita al figlio dello sceriffo con la scusa di doversi cambiare la maglietta?
È ispirata ad un'immagine che ho visto tempo fa su FB
Se vi ha incuriosito, leggete per scoprirlo ;)
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Derek Hale, Derek/Stiles, Stiles Stilinski
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non sapeva Stiles, come ci fosse finito in quella situazione, con Derek lo sguardo apparentemente arrabbiato a torso nudo che lo teneva per la maglietta a pochi centimetri dal muro e un braccio appoggiato poco distante dal suo viso lasciando pochi millimetri a separarli.
Ricordava solo che il lupo era entrato in camera sua dalla finestra, come se fosse normale entrare in casa della gente passando di lì, poi che camera sua fosse al piano superiore della casa era tutta un’altra storia, ma quando si è un licantropo questo dettaglio passa in secondo piano si era detto il castano dopo un momentaneo smarrimento.
Derek era entrato e aveva preteso dal ragazzo un cambio di vestiti dato che la sua maglietta era stracciata in più punti facendo intravedere la perfezione del suo corpo, cosa che non sfuggì a Stiles il quale rimase per un attimo incantato da quella visione. All’eloquente alzata di sopracciglio del moro il giovane Stilinski si riscosse dal suo atto di ammirazione verso il corpo del lupo
—Ma sì certo, continuiamo ed entrare in camera di Stiles dalla finestra, tanto è normale fargli prendere un piccolo spavento tutte le volte che succede— difficile non cogliere quel suo tono sarcastico che lo contraddistingueva sempre in certe situazioni
—Stiles…— disse Derek con tono di rimprovero nei suoi confronti 
—Oh no. Non osare usare quel tono con me! Non sono uno dei tuoi cagnolini ubbidienti che risente del tono da Alpha— disse usando inconsciamente un tono quasi minaccioso.
Derek, dopo la “coraggiosa” pseudo sfuriata del castano, decidendo per il momento di ignorarlo, si tolse la maglia gettandola a terra vicino la scrivania del ragazzo per poi dirigersi verso la sua cassettiera iniziando a cercare qualcosa che gli andasse bene, lasciando il proprietario della stanza sbigottito
—Certo! Continuiamo ad ignorare Stiles e fare come se lui non fosse in camera sua!— stava imprecando con la braccia verso l’alto guardando quasi offeso il lupo che, stufo della sua parlantina decise di lasciar perdere per il momento la ricerca di una maglia da indossare e si diresse verso il ragazzo che adesso si stava passando una mano tra i  capelli rassegnato al comportamento del moro
—Ch-che stai facendo?— solo quando Derek fu a pochi passi da lui, Stiles si accorse della vicinanza del lupo
—Ti dà davvero così tanto fastidio che in un momento di bisogno anche se minimo venga da te?— quest’uscita Stiles non se l’aspettava da parte del lupo anche se pensandoci meglio era vero: quando per colpa di Scott era stato ricercato dalla polizia era andato da lui; quando era morto Boyd aveva trovato conforto in lui con quella stretta sulla spalla; quando Kate gli aveva sparato nel loft mandandolo in stato confusionale facendo in modo che si proiettasse nello spogliatoio della squadra di lacrosse, era lui che aveva cercato come aiuto per capire quale fosse la realtà, gli aveva confidato una volta Deaton non capendo il motivo di quella confidenza e volendo ignorare il significato della sua presenza nel sogno di Derek. 
Se poi voleva essere proprio sincero almeno con se stesso doveva ammettere che non gli dava fastidio se il giovane Hale cercava lui in momenti di bisogno, ma quella vicinanza improvvisa gli stava mandando in tilt gli ormoni non facendolo rispondere alla domanda postagli dal moro.
Derek stava aspettando una risposta ma vedendo che il figlio dello sceriffo non intendeva aprir bocca gli artigliò la maglietta che portava spingendolo verso il muro ma non facendolo mai scontrare contro di esso, Stiles ripresosi dai suoi pensieri dopo la mossa del moro, si apprestò a rispondergli con la sua insolenza
—Stranamente lupastro non mi dà fastidio ma mi domandavo perché non scegliere anzi uno dei tuoi cagnolini ubbidienti— sapeva di star giocando con il fuoco, un Derek arrabbiato non portava mai a niente di buono per lui, ma la tentazione di provocarlo era troppa. 
Dal canto suo, Derek, sapeva benissimo perché la sua prima opzione ormai fosse diventato Stiles e non uno dei suoi Beta, aveva da tempo accettato i sentimenti ed emozioni che quel ragazzino suscitava in lui: quegli occhi color caramello liquido che sembravano illuminati da un sole estivo lo facevano sentire al caldo e a casa come mai prima di allora qualcuno era stato in grado di fare ed illuminavano le sue giornate grigie quando ne sentiva la mancanza; quel profumo di cannella che, tanto amato in segreto, lo mandava fuori di testa quando lo aveva intorno e doveva ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non avvicinarsi ai suoi morbidi setosi capelli castani ed affondarvi il naso per inspirarne l’aroma sino ad averne ebbri i polmoni; quel fisico, che nonostante fosse meno definito del suo, gli aveva scatenato più di una volta pensieri non del tutto casti mentre si coricava a letto liberando la sua fantasia; quei nei che non vedeva l’ora di baciare seguendo un suo percorso immaginario per vedere che disegno ne sarebbe venuto fuori. 
Troppe volte aveva dovuto nascondere tutto questo per non rischiare di allontanarlo dalla sua persona ma adesso era arrivato al limite, sapeva che prima o poi non avrebbe più retto al bisogno di stringerlo tra le sue braccia e farlo suo, anche solo con un bacio gli sarebbe bastato.
—Sai Stiles è tutta colpa tua se siamo in questa situazione—
—Colpa mia!? Come sarebbe colpa mia il fatto che tu di punto in bianco mi abbia ancorato per la maglietta quasi contro il muro?—
Il moro con la mano libera diede un pugno alla parete vicino il volto del ragazzo che a quella reazione sussultò per quanto gli fosse concesso, Derek vedendo la reazione del ragazzo al suo gesto prese un profondo respiro e dopo un lungo sospiro si preparò a parlare 
—Hai mai provato un sentimento tanto bello e forte verso una persona da spaventarti il solo pensiero di perderla se dovesse venirlo a sapere?— lo sguardo che lanciò a Stiles era un mix di frustrazione, desiderio, dolore così intenso da far male al giovane
—Io… capisco bene cosa intendi dire… non sai quanto— i suoi occhi erano pieni di rassegnazione e lacrime pronte ad uscire da un momento all’altro.
Possibile che quel lupastro non si fosse accorto dei sentimenti che provava per lui? Erano così lampanti che pure il suo migliore amico e fratello Scott l’aveva capito, ed era tutto dire.
Evidentemente no dato che gli aveva appena sgretolato il cuore dicendo di amare una persona a cui a quanto pare sembrava tenere moltissimo, ma quello che Stiles non poteva sapere era che le sue parole avevano ferito il lupo che gli stava difronte allo stesso modo.
Quella situazione di stallo non stava dando beneficio a nessuno dei due e Stiles, a cui oramai il cuore era stato spezzato non interessava più se con quella domanda vi avrebbe aggiunto altre ferite, così, prendendo coraggio gli chiese
—Dimmi… questa persona… la conosco?— se non poteva essere lui la persona destinata a stare al suo fianco, perlomeno voleva saperne il nome per accertarsi che almeno questa volta non fosse qualcuno che poi avrebbe fatto soffrire il moro 
—Sì Stiles, conosci questa persona… molto bene direi— disse in un sospiro rassegnato, come se gli costasse dire quelle parole ad alte voce
—Ah, bene— la risposta gli fece più male di quanto si fosse aspettato, dunque se la conosceva pure lui era un membro del branco, ma chi sarebbe mai potuto essere?
Derek aveva detto che erano in quella situazione infelice a causa sua, quindi doveva essere stato vicino a questa persona più degli altri e questo doveva aver infastidito il lupo. 
L’unico componente del branco a parte Scott con cui aveva interagito di più dopo la sua rottura con Malia era stata… 
NO! 
Non poteva essere… non voleva crederci… 
Un solo nome gli risuonava nella mente. 
LYDIA.
Come poteva essersi innamorato della Banshee? Non avevano mai passato dei momenti da soli o cose del genere… come aveva fatto Derek ad innamorarsi di lei? 
Era bella ed intelligente, certo e sapeva difendersi in quanto creatura sovrannaturale ma non pensava fosse il tipo di Derek. 
Stiles a sua difesa poteva solo dire che il tempo passato insieme alla ragazza non aveva avuto alcun sfondo romantico dato che ormai la considerava come una sorella, ed anzi, era stato grazie al suo confidarsi con la biondo-fragola se aveva scoperto di non amare più Malia ma che in realtà aveva sempre provato qualcosa per il NatoLupo.
Derek incuriosito dal silenzio del ragazzo, su cui ormai aveva lasciato la presa sulla maglietta, gli chiese
—E tu? La persona di cui sei innamorato… la conosco? È umana?— mentre pronunciava quella frase si preparava a quella che sarebbe stata la terribile risposta del ragazzo
—Io…— Stiles ripresosi dal suo stato di ‘meditazione’ rispose al lupo, tanto ormai cosa aveva da perdere? —Sì, Derek, lo conosci fa parte del branco e no, non è umano— 
Derek era rimasto un attimo interdetto, pensava che la persona in questione fosse Lydia, infatti alla domanda se fosse umana si aspettava una risposta negativa ma non sospettava che fosse un ragazzo a calamitare le attenzioni del suo umano.
Esatto! Suo nonostante fosse innamorato di un altro 
—Dimmi Stiles, pensi che sappia quello che provi?— la curiosità di sapere era troppa
—Essendo un licantropo dovrebbe essersene accorto, ma a quanto pare non è così o forse non prova interesse per me e preferisce far finta di niente. Magari semplicemente non ne sono all’altezza. Non sono molto fortunato in amore come puoi vedere— concluse con una risata amara ed abbassando gli occhi.
Derek non riusciva a sopportare la tristezza e rassegnazione del castano verso questo amore non corrisposto, avrebbe fatto di tutto per renderlo felice, sentiva l’odore delle lacrime che premevano per uscire dagli occhi di Stiles ma non avrebbe permesso loro di rigare il suo bellissimo viso.
Dato che il ragazzo continuava a mantenere lo sguardo basso, Derek si prese il suo tempo per avvicinarglisi e trovare il coraggio di esaudire un desiderio che aveva sempre represso, baciare quelle labbra che lo perseguitavano nei suoi sogni. Quando si fu avvicinato ulteriormente al castano, gli prese delicatamente il mento con due dita e glielo sollevò in modo da guardarsi negli occhi ancora una volta, ma questa volta nel suo sguardo c’era determinazione, era determinato a dare a Stiles tutto l’amore di cui era meritevole anche solo per il semplice fatto di esistere.
Stiles sentendo quel piacevole tocco sulla sua pelle, ne seguì i movimenti fino a ritrovarsi con lo sguardo in quello del moro, notando come i loro visi fossero pericolosamente vicini l’uno all’altro e sentendo il respiro del lupo incontrarsi con il suo. 
Quella vicinanza tanto desiderata ora gli stava facendo male più del dovuto sapendo che Derek era interessato a qualcuno, il solo pensiero di essere a pochissimi centimetri dal viso della persona amata ma non poterla baciare perché il suo cuore era già di qualcun altro, fece sprofondare il suo di cuore e rese più prepotente la voglia che aveva di piangere e non riuscendo più a sostenere quello scambio di sguardi chiuse gli occhi aspettando la prossima mossa del moro.
Derek intuendo con le sue capacità di lupo la lotta contrastante tra i sentimenti di Stiles e vedendolo con rassegnazione chiudere gli occhi, non volendo più esitare avvicinò ulteriormente il volto a quello del castano quasi naso contro naso, spostando lo sguardo che fino a quel momento era puntato sui suoi occhi, sulla bocca semi dischiusa. Facendo un piccolo sorriso triste e chiudendo a sua volta gli occhi unì le loro labbra in un dolce e lungo bacio in cui Stiles impiegò qualche secondo a rispondere, non aspettandosi di certo un gesto simile dal Lupo, ma intenzionato a goderselo appieno assaporando ogni minima sensazione stesse provando, sentendo la testa leggera e libera da qualsiasi pensiero avesse avuto fino a quel momento. 
Sentendo le mani di Derek tra i suoi capelli, il castano portò le sue braccia intorno al colo dell’altro stringendoglisi contro come a non volerlo più lasciar andare, come una muta richiesta di non interrompere quel bellissimo momento di loro due abbracciati ed intenti a divorarsi le labbra, perché non sapeva cosa sarebbe successo dopo, Stiles aveva paura che il moro dopo il bacio scappasse via da lui e che non lo avrebbe più rivisto.
Derek, d’altro canto, quando durante il bacio aveva finalmente sentito Stiles ricambiare ne era stato felice e aveva infilato le sue dita tra quei capelli tanto amati del castano per impedirgli di fuggire, ma sentirlo poi ancorarsi a lui per paura che potesse lasciarlo solo, gli fece martellare il cuore ancora più forte di quanto già non stesse facendo, non si sarebbe allontanato da lui per nessuna ragione al mondo non ora che aveva assaporato le sue labbra e ne era appena diventato dipendente. 
Appena si staccarono dal bacio per mancanza d’aria, Derek guardò il ragazzo con un tenero sorriso che non ci si sarebbe mai aspettati di vedere sul NatoLupo, mentre Stiles nascose il viso nell’incavo del collo del moro per non doverlo guardare in faccia e parlò
—Perché mi hai baciato se sei interessato ad un’altra persona? Lo sai che non è corretto ammettere di amare qualcuno e poi baciare qualcun altro? E ti sei forse dimenticato la parte in cui ho detto di amare qualcuno?—
—Non vedo dove stia il problema ragazzino— non riusciva a smettere di sorridere Derek, se i battiti del cuore di Stiles ed i suoi sentimenti che aveva percepito non lo stavano ingannando, la persona di cui era innamorato il ragazzino, era lui e questa realizzazione gli stava facendo straripare il cuore di felicità e calore
—Sei serio Derek?— adesso il castano si stava veramente innervosendo per il comportamento dell’altro 
—Sì, sono serio, perché vedi Stiles, la persona di cui mi sono innamorato e la persona che ho appena baciato sono la stessa. Tu invece? Perché hai ricambiato il mio bacio? Anche se da quello che i miei sensi mi dicono dovrei conoscere già la tua risposta—
Stiles lo stava guardando con tanto d’occhi per lo shock di quella rivelazione, non riusciva a credere a quello che le sue orecchie avevano appena udito, Derek Hale era innamorato di lui, Derek Hale era innamorato di Stiles Stilinski.
—… È impossibile! Non puoi esserti innamorato di me! Dici sempre che sono un insopportabile ragazzino logorroico, che ficca sempre il naso dove non dovrebbe mettendosi nei guai e che inizialmente mi hai fatto entrare nel tuo branco solo per avere Scott dalla tua parte! Come posso crederti?—
—Non c’è niente da fare. È già troppo tardi e credimi Stiles, non bacio le persone così perché mi va— disse il lupo leccandosi le proprie labbra risentendo così il sapore di quelle del castano che, non essendosi perso quel gesto sentì dei brividi lungo tutto il corpo e lo stava guardando come se gli avesse appena detto di essere in realtà mago Merlino. 
Stiles, cercando un punto d’appoggio, si sedette sul letto lì vicino cercando di metabolizzare al meglio quello che gli era stato appena confermato in modo del tutto inaspettato. Derek, vedendo il ragazzo con lo sguardo perso, gli si sedette affianco girandosi verso di lui e gli poggiò una mano sulla spalla, solo allora il giovane Stilinski si girò verso il moro che spostò la mano sulla sua guancia carezzandola con il pollice, Stiles godendo di quel contatto appoggiò completamente la guancia sul palmo dell’altro cercando più contatto possibile.
Il NatoLupo, che fino a quel momento aveva trattenuto il fiato non sapendo come avrebbe reagito Stiles, fu contento della reazione del ragazzo e volendo assecondare la ricerca di un maggior contatto da parte di entrambi lo abbracciò di slancio finendo così stesi sul letto. 
Derek sopra e Stiles sotto.
Dire che il viso del figlio dello sceriffo avesse assunto una tonalità di rosso accesso era un eufemismo, sentire il corpo di Derek premuto contro il suo gli mandava il viso e non solo quello a fuoco. Era una sensazione che non pensava avrebbe mai avuto il piacere di provare. 
Dal canto suo Derek, stava combattendo il desiderio di spogliare seduta stante il castano e farlo suo senza chiedere nessun permesso. Non avrebbe mai permesso che la sua prima volta con Stiles venisse guidata dai suoi bassi istinti. 
Avrebbe rispettato i tempi del ragazzo, rendendo quel momento indimenticabile per entrambi e poi lo avrebbe marchiato col suo odore in modo che tutti sapessero a chi apparteneva quel splendido umano che era entrato a far parte della sua vita.
Stiles nel mentre, preso dall’ansia, si stava agitando sotto a Derek distogliendolo dai suoi pensieri e rivolgere a lui la sua attenzione
—D-De-Derek… potresti spostarti? Mi stai schiacciando…—
—Va bene, va bene, mi alzo— rispose il moro sollevandosi dal ragazzo per rotolare al suo fianco e tirarselo contro avvolgendolo in un abbraccio rassicurante e possessivo per poi aggiungere —Così va meglio?—
—Sì, decisamente meglio— fu la risposta del castano che si crogiolò nel calore di quelle braccia intorno a lui e si fece scappare uno sbadiglio 
—Dovresti dormire, vuoi che me ne vada?— disse Derek 
—NO! Ti prego resta— fu la pronta risposta dell’altro preso dal panico e che si aggrappò al mannaro —Mio padre non tornerà a casa fino a domani per l’ora di pranzo, puoi rimanere tranquillamente a dormire qui—.
Fu così dunque, che si addormentarono su quel letto stretti l’uno all’altro con un’espressione serena in viso, consapevoli che al loro risveglio avrebbero trovato la persona che gli faceva battere il cuore e sentire vivi più che mai. L’unica persona che avrebbero voluto al loro fianco per il resto della loro vita.
   
 
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