15/02/2020
2 recensioniNell’ignoto
“Mr Jones e Miss Swan sono lieti di annunciare il loro imminente matrimonio,
previsto per il 25 Maggio, alle ore 18.00,
sulla Torre dell’orologio di Storybrooke”.
previsto per il 25 Maggio, alle ore 18.00,
sulla Torre dell’orologio di Storybrooke”.
Teneva ancora stretto il foglio di pergamena, le nocche livide per lo sforzo, mentre camminava lungo la costa a passo lento.
I lunghi capelli biondi erano sciolti, ed indossava un abito bianco, rendendola un insieme di perlaceo candore.
Sentì una guancia bagnata: aveva per caso iniziato a piovigginare di colpo?
Alzò la testa di scatto, ma il cielo di Arendelle era sereno, limpido, in contrasto con il turbamento e l’inquietudine che inspiegabilmente le scuotevano l’animo.
Ciò che aveva inumidito la sua pelle era stata una lacrima solitaria, sfuggita al controllo di una regina diventata col tempo fin troppo controllata: per anni aveva tenuto addormentati dei sentimenti immorali, sbagliati, per una persona ancora più sbagliata, relegandoli nei meandri del suo cuore.
Aveva finto che quell’unico contatto avuto con lei non significasse nulla, che quell’abbraccio d’addio avuto con Emma fosse stato platonico, amichevole, invece avrebbe voluto portarla via, rapirla.
Quando si erano staccate aveva provato un brivido gelido trapassarla, la stessa sensazione gelida che provava in quel momento, lo stesso brivido che la stava facendo annaspare.
Lanciò uno sguardo verso il mare, quel mare che un tempo Anna aveva attraversato per lei, quel mare che lei adesso avrebbe volentieri varcato per poter impedire un matrimonio.
Chiuse gli occhi.
Una folata di vento sembrò spingerla verso le onde impetuose del suo regno.
Percorse un passo dopo l’altro, fino a ritrovarsi quasi del tutto immersa nelle acque profonde.
Dalle sue mani del ghiaccio gelido, magico, scaturì con delle scintille azzurrine, ma fu solo per un breve istante.
L’acqua profonda del mare di Arendelle l’avvolse in un gelido abbraccio da capo a piedi.
Voleva forse farla finita? Certo che no.
Lei non era il tipo da soffrire per amore.
Eppure voleva soltanto perdere i sensi per un po’, dimenticare il lato irritante di Emma, ma che Elsa amava.
Voleva dimenticare i suoi occhi verdi, la sua testardaggine, la sua caparbietà.
Voleva dimenticare il fatto di averla stretta a sé, anche se per poco.
Ma soprattutto, voleva dimenticare il suo stramaledetto matrimonio.
E poi, di colpo, all’immagine di Emma se ne aggiunse un’altra, altrettanto chiara, altrettanto nitida.
Quella di Anna.
La sua sorellina che anche se adesso era sposata aveva ancora tanto da imparare.
Stava annegando. Le mancava l’aria.
Non respirava più.
Cercò di aprire gli occhi.
Ciò che vide fu solo l’ignoto, il buio, l’oscurità dell’abisso che la circondava.
Quanto era profondo il mare di Arendelle?
Quattro metri? Cinque?
Non lo sapeva, non se n’era mai preoccupata, e adesso non l’avrebbe mai saputo.
Stava continuando ad andare a fondo.
Precipitava nell’ignoto, nel dolore, nella consapevolezza di aver atteso troppo a lungo.
E poi un miraggio, la luce, la salvezza.
Qualcuno, dalle braccia forti, muscolose, la trasse in salvo.
Riprese a respirare.
Inspirò ed espirò, sputando più acqua possibile.
Stava per affogare, era stata ad un passo dalla morte, eppure un angelo custode l’aveva “riportata in vita”.
Il suo corpo giaceva supino sulla spiaggia, i capelli pieni di granelli color senape e odoranti di salsedine.
Un uomo era chino su di lei, per controllare se la sua regina respirasse.
Elsa con fatica tentò di aprire gli occhi, rabbrividendo per il freddo gelido.
Bastò la sagoma per farla stare serena; l’avrebbe riconosciuto tra mille.
Sorrise chiudendo gli occhi di nuovo.
Note D’autore:
Ebbene sì, sono una di quelle persone non particolarmente amante della coppia Killian/Emma, così ho finito con lo shippare Emma quasi con tutti. Una cosa impressionante.
Leggendo i prompt di questo contest, e dopo aver visto Frozen 2 (che in parte ho adorato e in parte non tanto), mi è venuta l’idea per questa breve OS, senza tante pretese.
Credo tutto sommato che sia uscito qualcosa di decente, se pur imperfetto. Ma capirete che non scrivevo su una coppia così irreale da una vita.
Spero di non aver troppo deluso voi oncers!
A presto.
Angels4ever
I lunghi capelli biondi erano sciolti, ed indossava un abito bianco, rendendola un insieme di perlaceo candore.
Sentì una guancia bagnata: aveva per caso iniziato a piovigginare di colpo?
Alzò la testa di scatto, ma il cielo di Arendelle era sereno, limpido, in contrasto con il turbamento e l’inquietudine che inspiegabilmente le scuotevano l’animo.
Ciò che aveva inumidito la sua pelle era stata una lacrima solitaria, sfuggita al controllo di una regina diventata col tempo fin troppo controllata: per anni aveva tenuto addormentati dei sentimenti immorali, sbagliati, per una persona ancora più sbagliata, relegandoli nei meandri del suo cuore.
Aveva finto che quell’unico contatto avuto con lei non significasse nulla, che quell’abbraccio d’addio avuto con Emma fosse stato platonico, amichevole, invece avrebbe voluto portarla via, rapirla.
Quando si erano staccate aveva provato un brivido gelido trapassarla, la stessa sensazione gelida che provava in quel momento, lo stesso brivido che la stava facendo annaspare.
Lanciò uno sguardo verso il mare, quel mare che un tempo Anna aveva attraversato per lei, quel mare che lei adesso avrebbe volentieri varcato per poter impedire un matrimonio.
Chiuse gli occhi.
Una folata di vento sembrò spingerla verso le onde impetuose del suo regno.
Percorse un passo dopo l’altro, fino a ritrovarsi quasi del tutto immersa nelle acque profonde.
Dalle sue mani del ghiaccio gelido, magico, scaturì con delle scintille azzurrine, ma fu solo per un breve istante.
L’acqua profonda del mare di Arendelle l’avvolse in un gelido abbraccio da capo a piedi.
Voleva forse farla finita? Certo che no.
Lei non era il tipo da soffrire per amore.
Eppure voleva soltanto perdere i sensi per un po’, dimenticare il lato irritante di Emma, ma che Elsa amava.
Voleva dimenticare i suoi occhi verdi, la sua testardaggine, la sua caparbietà.
Voleva dimenticare il fatto di averla stretta a sé, anche se per poco.
Ma soprattutto, voleva dimenticare il suo stramaledetto matrimonio.
E poi, di colpo, all’immagine di Emma se ne aggiunse un’altra, altrettanto chiara, altrettanto nitida.
Quella di Anna.
La sua sorellina che anche se adesso era sposata aveva ancora tanto da imparare.
Stava annegando. Le mancava l’aria.
Non respirava più.
Cercò di aprire gli occhi.
Ciò che vide fu solo l’ignoto, il buio, l’oscurità dell’abisso che la circondava.
Quanto era profondo il mare di Arendelle?
Quattro metri? Cinque?
Non lo sapeva, non se n’era mai preoccupata, e adesso non l’avrebbe mai saputo.
Stava continuando ad andare a fondo.
Precipitava nell’ignoto, nel dolore, nella consapevolezza di aver atteso troppo a lungo.
E poi un miraggio, la luce, la salvezza.
Qualcuno, dalle braccia forti, muscolose, la trasse in salvo.
Riprese a respirare.
Inspirò ed espirò, sputando più acqua possibile.
Stava per affogare, era stata ad un passo dalla morte, eppure un angelo custode l’aveva “riportata in vita”.
Il suo corpo giaceva supino sulla spiaggia, i capelli pieni di granelli color senape e odoranti di salsedine.
Un uomo era chino su di lei, per controllare se la sua regina respirasse.
Elsa con fatica tentò di aprire gli occhi, rabbrividendo per il freddo gelido.
Bastò la sagoma per farla stare serena; l’avrebbe riconosciuto tra mille.
Sorrise chiudendo gli occhi di nuovo.
Note D’autore:
Ebbene sì, sono una di quelle persone non particolarmente amante della coppia Killian/Emma, così ho finito con lo shippare Emma quasi con tutti. Una cosa impressionante.
Leggendo i prompt di questo contest, e dopo aver visto Frozen 2 (che in parte ho adorato e in parte non tanto), mi è venuta l’idea per questa breve OS, senza tante pretese.
Credo tutto sommato che sia uscito qualcosa di decente, se pur imperfetto. Ma capirete che non scrivevo su una coppia così irreale da una vita.
Spero di non aver troppo deluso voi oncers!
A presto.
Angels4ever