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Autore: Evola Who    17/02/2020    2 recensioni
{SPOILER! DI TROS!}
Ben e Rey arrivarono all'hangar della base, pieno di ribelli e civili intenta a festeggiare la fine della guerra. Camminavano mano nella mano, sotto gli occhi di tutti...
Rey aveva notato questa cosa, ma la ignorò. Non le importava se gli altri la stessero fissando o che stessero parlando alle loro spalle.
Potevano pensare quello che volevano, ma lei sapeva che Ben Solo era tornato e che Kylo Ren era morto per sempre. E lo avrebbero dimostrato a tutto l’universo, anche se fosse stata l’ultima cosa che avrebbero fatto.
[Seguito di "The Strength of Forgiveness"]
[Reylo]
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Kylo Ren, Poe Dameron, Rey
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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III

  

Era passato quasi più di un mese dalla vittoria della Resistenza, ma per il momento non avevano ancora lasciato la base segreta su quel pianeta, nel mezzo della foresta.

Anche se il Primo Ordine era stato sconfitto, infatti, la pace non era ancora tornata nella Galassia.

Per ottenere anche quel risultato, ci sarebbe voluto tempo.

Dovevano riuscire a liberare tutti i pianeti civilizzati che erano ancora sotto il controllo di quella folle dittatura e dovevano trovare i capi del governo adatti a svolgere il delicato incarico della transizione verso una nuova repubblica - la terza, per essere più precisi - e questo sarebbe stato un processo molto lungo.

Per questo la Resistenza, sotto gli ordini del Generale Poe Dameron, si trovava ancora in quel pianeta.

Molti - soprattutto la maggior parte dei civili che aveva partecipato all'ultimo scontro contro il Primo Ordine - erano partiti per i loro pianeti natali, dove avrebbero potuto iniziare una nuova vita. Altri, invece, decisero di restare lì e di unirsi ai combattenti, in attesa di nuovi ordini. Nel frattempo, tutti si diedero da fare per riparare navi, sistemare armi e munizioni, controllare i depositi di carburante e di provviste, insomma per fare tutte quelle cose che avrebbero reso la base più tecnologica e accessibile a tutti.

Poe si trovava dentro alla base. Il braccio ferito gli era guarito completamente e sembrava ormai essersi ristabilito del tutto dalla battaglia. Aveva proprio l’aspetto di un degno generale.

Dentro di sé, però, non riusciva a sentirsi tale.
Era in videoconferenza con un giovane senatrice, una ragazza che, da membro della Resistenza, aveva deciso di buttarsi in politica per contribuire a dare vita a una nuova repubblica.

“Generale Dameron” disse lei con tono serio.

“Senatrice Gail” rispose Poe, composto e con le mani dietro la schiena.

“Ho saputo che la sua squadra è ancora alla base, in attesa di nuovi ordini e missioni. È corretto?”

“Esatto, senatrice.”

“E sanno che ci vorrà un po’ di tempo, per poter creare un nuovo senato?”

“Lo sanno. Ma qui, di certo, non staranno con le mani in mano. Abbiamo tantissime cose da fare e da sistemare. Ma tutti quanti vogliono sempre sapere come stanno procedendo i lavori per la nascita della nuova repubblica. E lo vorrei sapere anche io.”

La senatrice Gail fece un piccolo sospiro e, con aria seria, rispose: “Incerto. È ancora tutto dannatamente incerto.”

Spiegò che non era stato facile divulgare la notizia della fine della guerra a tutta la Galassia. E, a quel che pareva, quasi nessuno voleva più fidarsi di una repubblica con un governo centrale dopo due dittature - e non li si poteva certo biasimare. E, per di più, non sarebbe stata un'impresa semplice trovare persone affidabili che non avessero dei secondi fini.

“In pratica, generale, siamo ancora a un punto morto” concluse.

“Capisco…” borbottò Poe, con occhi bassi e con aria un po’ delusa. Dopo che loro avevano combattuto una guerra così devastante, avrebbe preferito avere più fatti e meno parole.

Ma ci stiamo lavorando. Abbiate solo un po’ di pazienza. Non è facile ricominciare tutto da capo…” rispose la senatrice con convinzione, sebbene non potesse nascondere anche lei la delusione per tutta quella situazione tanto complessa.

Ci fu un attimo di silenzio, un silenzio un po’ teso mentre entrambi si osservavano con aria dispiaciuta.

Comunque,” ruppe il silenzio Gail, ritornando seria e fissando il generale, “so che lei ha sotto la sua custodia l’ex leader supremo Kylo Ren.”

“Ora si fa chiamare Ben Solo” la corresse il generale quasi automaticamente, alzando la testa di scatto. Il suo volto non esprimeva emozioni, ma dentro stava tremando.

Non si sentiva pronto a trattare questo argomento.

La ragazza alzò le sopracciglia con aria sorpresa, ripetendo: “Ben..  Solo?”

“Beh, era il suo nome prima di diventare Kylo Ren. Visto che Ren è ‘morto’, ora si fa chiamare di nuovo con il suo vero nome.”

“Va bene” disse la senatrice, con un po’ di diffidenza.

Poi, ripreso il suo aspetto distaccato e serio, domandò: “Ma è vero che lui fa parte della sua squadra? E che si è assunto tutta la responsabilità delle sue azioni? È corretto?”

“Sì, senatrice.”

“E lui è consapevole di essere in attesa di un processo per tutti i crimini che ha commesso, quando si creerà il nuovo governo?”

“Sì, gliel'ho spiegato e non ha opposto nessuna reazione. Lo ha accettato e basta.”

“Bene” rispose la giovane, nascondendo il suo stupore. Non si aspettava certo una risposta del genere. “Quindi, da quello che mi hanno riferito, lui non è un vostro ‘prigioniero’?”

“No, senatrice. È qui come membro della Resistenza. Ha voluto guadagnarsi la nostra fiducia e protezione, lavorando con noi e obbedendo agli ordini.”

Spiegò che, da quando si era arreso a loro, presentandosi come Ben Solo, aveva iniziato a lavorare duramente, aggiustando navi, pulendo armi, spostando attrezzatture e altri carichi, servendo il cibo in tavola e, ogni tanto, arrivando persino a rinunciare alla sua porzione per darla ad altri che gli sembrava avessero bisogno di più energie. E prendeva ordini da chiunque, anche da quelli che lo obbligavano a fare i lavori più duri e umilianti.
Non sembrava per nulla irritato o furioso per gli atteggiamenti di chi, in maniera palesa, lo odiava. Anzi, accettava tutto senza mai controbattere nulla.

E lei, generale, si fida di lui?” chiese la senatrice, con tono pacato.

“Beh, non posso dire di sì. Ma sta dimostrando di essere leale verso la Resistenza, questo è indubitabile. Si sta impegnando per noi e sembra davvero interessato a guadagnarsi la nostra fiducia. Quindi, penso che i suoi intenti siano quantomeno sinceri” spiegò Poe. Il suo tono, all’inizio un po’ incerto, si fece via via più sicuro di sè, mentre arrivava verso la fine della sua spiegazione.

Ma Gail non sembrava molto convinta per tutta quella situazione, tanto che domandò, senza celare il proprio turbamento: “E lei davvero non crede che possa avere un secondo fine? O che, peggio, un giorno possa ritornare a essere come Kylo Ren, vendicandosi e facendo una strage?”

“Beh… io non credo” rispose Poe, convinto.

“All’inizio, lo ammetto, anche io avevo questi dubbi. Ma si è comportato in un modo quasi impeccabile, davvero esemplare. E, quando abbiamo iniziato ad abituarci della sua presenza, è diventato quasi invisibile per noi, visto che non parla mai con gli altri.”

Gail rimase colpito da quelle parole: per uno come Kylo Ren si sarebbe aspettata che fosse stato chiuso in una cella, e che la chiave fosse stata buttata via in attesa di un processo dall'esito quantomeno scontato.

E, invece, stava ascoltando una storia completamente diversa. In un certo senso, era soddisfatta di questo evento, perché almeno sembrava che qualcosa stesse andando per il verso giusto.

“E poi, l’ho messo alla prova” soggiunse il generale. “Ho voluto testarlo, diciamo. Ho chiesto ai miei ragazzi della squadra di prendersi ‘gioco di lui’, in modo leggero e senza violenza. Dovevano solo provocarlo e lanciargli qualche frecciatina, per vedere come avrebbe reagito. E, con mia immensa sorpresa, non ha mai reagito a niente.” E lo disse con orgoglio.

“Non ha mai né contraddetto nessuno né risposto a tono. È rimasto impassibile e ha incassato tutto, senza se e senza ma. Quindi, penso proprio che quella parte di lui forse sia morta per sempre.” Poe si sentiva orgoglioso, come se la redenzione di Ben Solo fosse diventata una sua faccenda personale.

Ma la senatrice non sembrava della sua stessa opinione. Anzi, aveva il volto irritato guardando il pilota con aria aggressiva e apprensiva.

“Quindi, mi sta dicendo, generale,” disse, con tono duro,che lei ha chiesto alla sua squadra di provocare volontariamente la persona che, fino a poco tempo fa, rappresentava una delle più grandi minacce della Galassia! Ha ucciso, torturato e distrutto pianeti. È diventato leader supremo di una dittatura militare, è potente nell’uso della Forza ed è noto a tutti per i suoi scatti d’ira molto violenti. Insomma, lei ha fatto rischiare loro la vita per una sua scelta?”

Il volto Poe si paralizzò, mentre abbassava gli occhi e ripensava al suo “brillante” piano.

“Beh, detta così, potrebbe sembrare una ‘pessima idea’…” ammise lui, per poi alzare gli occhi con aria convinta e ribattere: “Ma almeno ha dimostrato la mia teoria e ne è valsa la pena! E, poi, era circondato da un sacco di soldati con il grilletto facile e pronti in ogni momento. Era meglio testarlo, piuttosto che lasciarlo andare in giro come se niente fosse!”

Gail non era del suo stesso parere. Lo guardò con pazienza e rispondendo: “Generale Dameron, con tutto il mio rispetto, ma lei conosce davvero il poteri e le abilità di Kylo Ren?”

Poe rimase spiazzato da quelle parole, restandone confuso. Pensò ad una risposta. Ma, prima che avesse trovato le parole adatte, la ragazza riprese: “Kylo Ren era in grado di fermare i colpi di blaster a mezz’aria con una solo mano, e con l'altra torturava i suoi nemici. Grazie alla Forza!”

In quel momento, il Ribelle cominciò a sentirsi più a disagio, soprattutto per lo sguardo della senatrice, che riusciva a essere paziente e aggressivo allo stesso tempo.

E non solo, era anche un ottimo combattente, un pilota esperto ed era quasi inattaccabile con la sua spada laser. E ammeto che era un bravo stratega. E lei, ha rischiato la vita dalla sua squadra, sottovalutando il suo – ormai - ex nemico, per ‘testare’ una sua teoria?”  Lo guardò con espressione furiosa: “È sicuro di aver assistito alle battaglie e di essere stato torturato da lui?”

Okay, questo me lo sono meritata…” pensò il ribelle, riflettendo su tutta quella ramanzina.

Ma cercò ugualmente di dare una risposta convincente: “Okay, magari non è stata una delle mie migliori strategie. Ma ha dimostrato che io avevo ragione! Ovvero, che Kylo Ren è veramente morto. E Ben Solo è ritornato tra noi. E non solo, ma che sta anche dimostrando di essere davvero dalla nostra parte. Anche se io provo ancora dei dubbi su di lui, almeno posso dargli una possibilità, perché se la sta meritando. E, così, posso anche affermare che Rey e Leia hanno sempre avuto ragione, che c’è sempre stato del buono in lui.”

La senatrice fu molto colpita, sia dal suo discorso che dalla sua sicurezza. E si convinse delle sue parole al punto che non seppe come controbattere con lui.

“D’accordo, generale. Mi fido di lei.” rispose con dignità. “Se lei è convinto che Ben Solo, ormai, sia diventato uno di noi, e che si meriti la nostra fiducia, allora ne prendo atto e gli do una possibilità, visto che si è assunto la responsabilità di tenerlo d’occhio e di controllare le sue azioni. E, da quello che mi ha riferito, sembra che stia facendo un buon lavoro.”

Poe si sentì sollevato nell'udire quelle parole, perché ne aveva bisogno. Da quando Leia gli aveva affidato il ruolo da generale, aveva paura di non essere alla altezza di quell'incarico di responsabilità.

E più il più tempo passava, più questo dubbio lo terrorizzava. Quindi, quelle parole erano bene accette, in quel momento. Lo fecero sentire più sicuro.

Ma le do un consiglio” continuò lei, seria. “Anche se Ben Solo è dalla parte della Resistenza, non dovete in alcun modo sottovalutarlo né abbassare la guardia su di lui. Spesso, le persone non cambiano, anche se sono abbastanza abili da convincerci del contrario. E alcune possono farlo quasi senza che noi che ce ne accorgiamo, soprattutto se possiedono un potere più grande di noi. Quindi, fate molta attenzione… le possibilità che Kylo Ren ritorni sono ancora alte.”

“Sì, senatrice Gail. Non lo sottovaluteremo.”

Perfetto. Mi fido di lei” disse la ragazza con tono gentile, per poi tornare ad assumere quello di rimprovero: “Ma la prossima volta che vorrà testare una sua ‘teoria’ verso un essere come lui, lo faccia da solo e senza coinvolgere altre persone. Sono stata chiara, generale Dameron?”

Poe abbassò la testa e incassò quell'ultimo commento, perché se lo meritava. Era colpa della sua famosa testardaggine, lo sapeva.

“Sì, senatrice.”

Ma, a proposito della Forza, come sta Rey?”
Il ribelle alzò lo sguardo, rispondendo quasi all’improvviso, contento di cambiare argomento: “Bene. Sta bene. Si è ripresa e si sta allenando nell'uso della Forza.”

“Con... Ben?”

“Sì, con Ben. Rey è una delle pochissime persone di cui Ben si fidi, nonché l’unica che sappia gestire la Forza. Quindi, si allenano insieme.”

“E secondo lei, generale, come sta andando tra loro?” chiese Gail, incuriosita.

Il pilota ci pensò qualche istante, per poi rispondere con franchezza: “Sinceramente, senatrice? Non ne ho idea.”



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Note:
Prima di tutto, non esite la senatrice Gail.
Mi sono inventata il nome, quasi al l'utimo
momento, perchè non avevo idea chi sarebbe
stato i nuovi senatori(senatici dopo la caduta del
primo ordine. (e quelli più famosi, sono morti...)
Percio, ecco a voi la senatrice Gail! Non sarà MAI
come Leia, ma ci prova! XD
Comuque, spero che vi è piaccuto vedere
questa parte dedicata alla Resitenza, post-guerra.
Con Poe, in un ruolo che non si sente suo, parlado
della situazione di Ben al senato. 
Ovviamente, in una sitazione mooolto complessa.
E ammeto che, mi sono divertita a rendere Poe
un totale idiota! XD 
Ma è stressato....
Spero che questo capitolo vi sia
piacuto! 
Perchè da lì, le cose inizano a farsi più
interessanti.
Sopatutto tra Rey e Ben ;)
Grazie a tutti quelli che hanno letto
e recesioto questa storia, spero che il
resto vi piaccia ancora di più e alla prossima!
Evola 


 

 

   
 
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