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Autore: Storytime_Love    18/02/2020    0 recensioni
Alec si trasferisce in un nuovo liceo, uguale a tenti altri tranne che per la presenza di un gruppo di ragazzi speciali, la corte dei dorati, guidati da un Re e una Regina. Bellissmo, carismatico, forte e inavvicinabile per Alec Magnus Bane non è un re ma un drago, il suo drago.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Just another day


Come si era lasciato convincere? Ah, già, era stato quello sguardo terribilmente affascinante.
Il centro commerciale di sabato era un vero incubo. Inoltre Alec era stato invitato a un convegno di nanomedicina, doveva tenera una conferenza e aveva bisogno di tempo per cercare qualche informazione e preparare il discorso. E invece era qui, a cercare di sentire quello che diceva il biochimico australiano dall'altro capo del telefono, cosa quasi impossibile data la musica e le centinaia di persone che passavano avanti e indietro. E Magnus, dove si era cacciato? Riattaccò e diede un'occhiata in giro. Lo vide seduto sullo sgabello di un angolo bar che chiacchierava tranquillo con tre o quattro persone e sorseggiava un drink.

“Ah, Alexander, eccoti qui! Ti presento Roger, uno dei migliori baristi del mondo” disse indicando con la testa l'uomo baffuto dietro il bancone. “Queste belle signorine invece sono Kissy e Love, due esperte del settore intrattenimento...” Cosa su cui il succinto abbigliamento delle ragazze non lasciava dubbi. Se solo Magnus avesse tolto le mani dai loro fianchi. “... per ultimo ma non meno importante, Edwin. Sai che è un editor, ha lavorato anche con Clive Cussler!”
Solo lui riusciva a conoscere vita, morte e miracoli di quattro sconosciuti nel giro di dieci minuti...
“Piacere a tutti. Dai Magnus, dobbiamo andare”.
“Che noioso! Roger, un ultimo giro per tutti, offre la casa!” disse Magnus alzandosi e posando qualche banconota sul bancone.
Erano appena usciti quando il cellulare di Alec vibrò di nuovo. Accidenti, ancora lavoro. Aveva trascinato Magnus fuori dal bar dove si stava visibilmente divertendo e ora doveva lasciarlo. L'uomo dovette leggere qualcosa nel suo sguardo perché sorrise: “Vai, vai, io faccio un giro”.
Due ragazzine sui quindici anni si davano di gomito: “Ti dico che è lui! Dai, è inconfondibile”.
“Impossibile, cosa ci farebbe in un centro commerciale? Sarà qualcuno che imita il suo stile”.
Questo è impossibile!”
“Se sei così sicura Aline, chiediglielo...” disse la biondina spingendo avanti l'amica che quasi finì addosso a Magnus.
“Ragazze...” le salutò lui.
“LeièdavveroMagnusBane?” disse la brunetta in un fiato solo.
Magnus le rivolse il suo sorriso più disarmante: “Il solo e unico. E tu invece sei Aline? Mentre la tua amica si chiama...”
“Helen”.
“Aline e Helen. Siete proprio una bella coppia!”
Helen arrossì peggio di Alec mentre Aline si affrettava a negare.
“Dove stavate andando ragazze?”
Aline fece cenno al Desigual dietro di loro e Magnus le prese entrambe a braccetto: “Adoro quel negozio, così tanti colori! Su, andiamo a vedere”.
Magnus girava fra i vestiti sgargianti esaminando tutto con curiosità professionale e divertimento personale. “Ragazze, a voi due serve qualcosa di coordinato. Non uguale, per carità, sarebbe assurdo, ma... vediamo cosa troviamo. Aline, con la tua grinta ci vedo bene questo.” disse porgendole un giubbino jeans corto con applicazioni colorate stile mandala. “Mentre per Helen direi la canottiera in voile con lo stesso motivo”.
“Wow, è bellissimo” esclamò Aline guardando il cartellino del prezzo. Con un sospiro rimise la giacca al suo posto.
“Oh, io mi predo questa maglietta, scommetto che Alexander ne andrà matto. E poi guarda questo foulard... Helen dammi una mano, vediamo quanto è lungo...”.
Dieci minuti dopo uscì dal negozio con due buste. Alec si stava guardando intorno con aria smarrita.
“Magnus, possibile che ti lascio un minuto e sparisci?”
“Tesoro, stavo facendo un po' di shopping con Helen e Aline!”
Alec scosse la testa mentre la ragazzine salutavano e cercavano di allontanarsi.
“Aspettate fanciulle, vi state dimenticando questi,” le rincorse Magnus porgendo loro uno dei sacchetti.
La brunetta guardò nel sacchetto: erano i vestiti che avevano visto prima. “No, non possiamo accettare” disse provando a restituirglieli.
“Sciocchezze! A me non starebbero bene” disse facendo scappare un risolino a Helen, “E poi è il mio lavoro, adoro vestire la gente”.
“Magnus!”
“Alexander! Che pensieri fai? Sono bambine! E poi sai che mi piace vestire, anzi svestire, solo te”.
Alec e Helen divennero dello stesso color porpora mentre Aline scoppiava a ridere.
“Adesso basta spendere però, andiamo, su”.
Helen lo guardò preoccupata: “Mi spiace signore, ci creda, noi non abbiamo chiesto niente, davvero”.
Alec la guardò con un sorriso: “Godetevi i vestiti, non ce l'ho con voi, è questo qui che fa il bambino viziato”.
Magnus le fece l'occhiolino e sussurrò: “Tiene il muso perché non l'ho ancora portato in libreria...”

Mentre si dirigevano verso un Barnes & Noble, Magnus gli mostrò i suoi acquisiti.
“Non ci credo, un altro foulard. Ne hai già fin troppi!”

“Primo: non esiste una cosa come troppi foulard, secondo: questo è lunghissimo, si può usare per un sacco di cose”.
“Sarà...”

In libreria Alec si sentiva a casa. Chiuse gli occhi, respirò l'inconfondibile profumo di libri nuovi e si diresse verso il reparto Fantasy/Fantascienza: gli serviva assolutamente il seguito di Gens Arcana, poi l'ultimo di Hyperversum. E Relic, un romanzo sull'ultimo essere umano della galassia, si aggiunse alla pila.
“Poi dici a me. Quanti libri hai preso?”
“Non esiste una cosa come troppi libri. E poi sai che i miei li ho letti tutti”.
“E io ho messo tutti i miei foulard. Comunque un libro lo devo prendere anch'io” disse appoggiando Cinquanta Sfumature di Grigio sopra gli altri.
Alec lo guardò storto: “Davvero?”
“Perché pensi che abbia comprato quel foulard? Già mi immagino il tuo corpo disteso sul letto, la mani legate alla testiera... Certo qui parlano di una ragazza, ma sono sicuro che riusciremo facilmente ad adattare il tutto”.
“Tu sei matto,” disse Alec arrossendo, poi sottovoce aggiunse: “Ho fatto sesso una sola volta e tu già vuoi passare al bondage”.
Magnus rise: “Alexander, non riuscirai mai a nascondere che la cosa ti eccita finché arrossisci così”.
Alec boccheggiò, avvampò ancora di più e si diresse verso la cassa.

Oggi un capitoletto corto, anche Alec e Magnus devono vivere una vita normale a volte...
   
 
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