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Autore: The Blue Devil    18/02/2020    1 recensioni
Una stupidaggine pruriginosa su un telefilm che seguo. Tanto per non perdere il "vizio" di pubblicare scemenze... Eddie riceve un più che caloroso "benvenuto in famiglia"!
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Una stupidaggine pruriginosa su un telefilm che seguo. Tanto per non perdere il "vizio" di pubblicare scemenze...
 

I personaggi non mi appartengono, per tanto il © rimane a Robin Green, Mitchell Burgess e CBS. Questa storia, scritta senza scopo di lucro, non riflette, in alcun modo, i reali orientamenti di personaggi e attori, ma è frutto di una mia fantasia, per cui non intende offendere nessuno.
 
Buona lettura

 
 
 
BENVENUTA IN FAMIGLIA, EDDIE!
 
Edith Janko, detta "Eddie", fu invitata dal suo neofidanzato Jamison Reagan, detto "Jamie", al consueto pranzo settimanale della famiglia Reagan.
La ragazza si presentò con i capelli sciolti e con un vestitino bianco con cinturino nero, che lasciava intravedere, più del dovuto, i suoi prosperosi seni.
Durante il pranzo, la bionda Eddie, si dimostrò piuttosto timida e a disagio, in quanto, tra i componenti della famiglia, erano scoppiate alcune discussioni, riguardanti il lavoro.
A un certo punto, Eddie trasalì: una mano di Erin, la figlia secondogenita del suo capo, Frank Reagan, nonché sua futura cognata, seduta alla sua sinistra, si era poggiata sulla  sua coscia sinistra, sopra il vestito; non ci volle molto che quella mano cominciasse un lento movimento avanti e indietro, fino a sparire, stavolta, sotto il vestito; il contatto della sua nuda pelle con la mano di Erin, procurò a Eddie un brivido lungo la schiena, che la fece sussultare. D’istinto si voltò a guardare la futura cognata, con sguardo stupito. Allora Erin, che aveva iniziato ad accarezzarle la coscia, impedendole di serrare le gambe, come Eddie avrebbe voluto, le sorrise e le disse:
«A nome di tutti ti do il benvenuto nella famiglia, cara Eddie; e mi scuso per il fastidio che ti avranno procurato tutte queste discussioni... ».
«G-grazie... n-nessun f-fastidio».
Eddie stava facendo sforzi sovrumani per controllarsi e celare l’immenso imbarazzo e la grande eccitazione che quella mano le stava donando.
La cosa non sfuggì a Nicole (Nicky), la figlia di Erin, seduta di fronte a Eddie: la ragazza fece cadere in terra il tovagliolo e, raccogliendolo, diede un’occhiata sotto il tavolo.
«Mmh... che porcella che sei mamma... non vuoi perdere tempo, eh? Be’, sta’ a vedere che ti combino...», pensò la ragazza, mentre, con l’aiuto del piede destro, si toglieva la scarpa sinistra.
Eddie ebbe un nuovo sussulto, quando sentì qualcosa di morbido premerle sul sesso: l’alluce di Nicky, benché ella indossasse delle calze nere, cominciò a muoversi, premendo sulle mutandine della sua nuova futura zia. Nicky rispose allo sguardo di Eddie, leccandosi le labbra e strizzandole l’occhio.
Erin capì cosa stava accadendo lì sotto, quando le sue dita entrarono nelle mutandine di Eddie:
«Piccola stupida, che stai combinando?», chiese con lo sguardo a sua figlia.
Sempre con lo sguardo e un sorrisetto compiaciuto, Nicky rispose:
«Sei gelosa, mamma? Ben ti sta».
Il significato di quel "battibecco" di sguardi, risiedeva nel fatto che quel servizio, alle "new entry" in famiglia, era sempre stato una prerogativa di Erin...
Nel mezzo di tutto questo, era  giunto l’apprezzamento di Frank Reagan, il capofamiglia, ovviamente all’oscuro di quelle "manovre sotterranee":
«Brava Erin! Ci ricordi che questa sera abbiamo una graditissima ospite, che non le abbiamo dato il benvenuto come si conviene e che stiamo dando spettacolo; Eddie, ti porgo le scuse a nome di tutti».
«N-non importa... ah... », rantolò Eddie.
«Va tutto bene Eddie, stai bene?», si preoccupò Jamie, che non poteva vedere nulla, dato che Eddie aveva poggiato il tovagliolo, aperto, sulle gambe.
«È... è tutto a posto, tranquillo... », rantolò ancora la bionda.
Eddie non avrebbe potuto resistere ancora a lungo ed Erin lo sapeva: per questo e per la gelosia nei confronti della figlia, mollò la presa; sua figlia, invece continuò il massaggio ancora per un po’, lanciando alla mamma un sorrisetto soddisfatto, per aver vinto la sfida.
Appena fu liberata da quel doppio attacco, Eddie si mise a mangiare di gusto, per non far preoccupare oltre il suo fidanzato.
 
Finito il pranzo, i commensali si divisero: Danny, il primogenito, fu chiamato alla centrale per il brutale assassinio di una testimone (che era stata la causa del suo litigio con la sorella); Frank e Henry, il suo vecchio padre, rimasero in salotto a sorseggiare Whiskey Irlandese; e Jamie si offrì di riaccompagnare a casa i figli di Danny.
In quanto a Eddie, Erin espresse il desiderio di tenerle compagnia, attendendo il ritorno di Jamie, e si appartò con lei in un altro salottino della villa, offrendole un bicchiere di vino rosso.
Sedute sul divano una accanto all’altra, Erin, dopo i primi sorsi, tolse il bicchiere a Eddie e lo porse a sua figlia:
«Porta di là i bicchieri e comincia a prepararti che fra un po’ rientriamo anche noi... e non bere, che poi ti dà alla testa».
Uscita la figlia, Erin si avvicinò all’altra e, accarezzandole un braccio, le sussurrò:
«Come ti dicevo prima, ti do il benvenuto in famiglia, tesoro».
In un attimo le labbra di Erin si appiccicarono a quelle di Eddie e la sua lingua non ebbe difficoltà ad aprirvisi un varco nel mezzo; colta di sorpresa, Eddie non ebbe la forza di reagire e lasciò che la lingua della "cognata" le esplorasse la bocca e, una volta trovatala, si intrecciasse alla propria, in una danza sensuale e sinuosa. Al contempo, una mano di Erin entrò nella generosa scollatura del vestito di Eddie e, superato l’ostacolo costituito da un reggiseno di pizzo bianco, s’impadronì di un seno di lei.
«Oh Eddie, mmh, sei bellissima, mmh... da quando è morta Linda mi sento così sola, mmh... Dio solo sa quanto mi manca... finalmente ci sei tu, in mezzo a tutti questi uomini, mmh... tesoro, vuoi essere mia amica?», rantolò Erin, tra un intreccio di lingua e l’altro.
Mai avrebbe immaginato, Eddie, che ci fosse stato un tale "rapporto" tra Linda, la defunta moglie di Danny, ed Erin.
Eddie, che aveva chiuso gli occhi, dopo averli spalancati in un primo momento, trasalì, quando sentì un’altra mano entrarle nella scollatura del vestito, dalla parte opposta... una mano più piccola...
«Manca tanto anche a me la zia Linda... ma la mamma esagera, non sono tutti uomini i Reagan, ci sono io... ».
La piccola mano che era entrata nella scollatura del vestito di Eddie, cambiò obiettivo e si intrufolò tra le sue gambe, già divaricate da una mano di Erin.
«La zia Linda faceva compagnia anche a me, quando mi sentivo sola, ci sapeva fare: sono sicura che tu sarai alla sua altezza e non ci deluderai... vero mamma?».
«Certo tesoro mio... », sussurrò Erin, girando la testa di Eddie verso quella di sua figlia, offrendole così facile accesso alla sua bocca, e attaccando con la lingua il suo collo e il lobo di un orecchio.
Eddie non capiva più nulla, non sapeva che fare: si sentiva come una bambola di pezza, sballottata, accarezzata e leccata qua e là. Avrebbe voluto reagire sapeva che quegli atteggiamenti non erano normali, ma... le piacevano, quelle due donne le piacevano, come le piaceva il sapore delle loro lingue; fu per questo che anche la lingua di Nicky trovò la strada aperta, senza incontrare ostacoli.
Nel frattempo la mano di Nicky aveva raggiunto l’intimità di Eddie, insinuandosi nei suoi slip, mentre la lingua e la bocca di Erin si erano impadronite del seno sinistro della bionda.
Eddie emise rantoli, gemiti e mugolii di piacere, quando anche la bocca di Nicky decise di scoprire che sapore avessero i suoi seni e i suoi capezzoli e trasalì quando, aperti gli occhi (a causa delle umide dita di Nicky entrate nella sua bocca), vide gli sguardi maliziosi di madre e figlia che si intercettavano e sentì le loro bocche che s’incollavano ancora ai suoi seni.
Madre e figlia si convinsero di aver trovato una nuova cognata/zia, se non alla sua altezza, molto vicina alla precedente...
«Piccola strega... puzzi di vino... ti avevo detto di prepararti e di non bere... poi facciamo i conti... », rantolò Erin, prima di rituffarsi in mezzo ai seni di Eddie.
 
FINE
 
 
© 2020, The Blue Devil
 
   
 
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