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Autore: Dan13la1995    21/02/2020    0 recensioni
Liam torna nella sua città natale dopo anni, quando sua madre decide di risposarsi. Il suo più grande shock è scoprire che il figlio del suo nuovo patrigno è lo stesso ragazzo che all'epoca della scuola elementare era solito bullizzarlo, rendendo la sua vita letteralmente un inferno...
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"Qualcuno potrebbe dire che non dovrebbe voler amare la persona che lo ha distrutto. Però lui vuole amare la persona che lo ha rimesso insieme. Lo vuole, davvero, ma non può."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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12. Non ne parlano e basta

 

Cinque giorni dopo, guardandosi attentamente allo specchio, Liam era felice di poter dire che il suo naso sembrava essere tornato di dimensioni quasi normali. E anche il livido sul viso era decisamente di dimensioni piu' ridotte. Tanto che era sicuro di poter farlo passare per una sua sbadataggine, tipo che avesse sbattuto contro lo stipite della porta o qualcosa del genere. Cominciava a credere che sì, poteva evitare di far sapere a tutta la scuola, nel momento in cui ci avrebbe rimesso piede, che le aveva prese da uno piu' piccolo.

Il suo ottimismo svanì nel momento in cui lui e Theo varcarono la porta principale e tutti – tutti - si girarono a guardarli parlottando tra di loro. Perchè ovviamente, nessuno poteva tenere nascosta una cosa del genere. Era Beacon Hills, lì non succedeva praticamente mai nulla, a parte a quanto pare le crociate personali di Gabe, quindi era ovvio che tutti lo sapessero già.

Liam si fermò sul posto, in soggezione, stringendo forte la bretella dello zaino

"Ignorali e basta" sbuffò Theo, rivolgendo un'occhiata seccata a una matricola che lo aveva fissato per qualche secondo di troppo e che corse via subito alla velocità della luce. Scosse poi la testa esasperato.

Liam si voltò a guardarlo, lì al suo fianco, e Theo gli rivolse un piccolo sorriso incoraggiante, che fece sfarfallare il cuore di Liam, cosa che lui decise prontamente di ignorare per il momento. Theo gli diede una leggera gomitata sul fianco, prima di continuare "Ne hai passate di peggio, no?"

"Già" Liam non potè però evitare di sorridere in risposta, una sensazione calda che gli avvolgeva lo stomaco, e si chiese se fossero queste le famose farfalle nello stomaco di cui parlavano tutti. Decise immediatamente che era una sensazione che gli piaceva.

Theo guardò poi l'orologio al polso, e sembrò trasalire. "Dio, devo parlare col coach prima che inizi la mia lezione" gemette seccato e accellerando il passo, però voltandosi di spalle per poter continuare a guardare Liam con un sorriso di nuovo sul viso "Ricorda, ignorali e basta!" Fece poi per voltarsi del tutto e correre via.

Liam si agitò sul posto nervoso, stringendo ancora più forte la bretella, come a cercare il coraggio e decidere se parlare o no. "Hey, ti va di pranzare insieme?" alla fine gli gridò velocemente dietro, il tono esitante. Poteva sentire il cuore battergli contro il petto. Dio, era così fottuto.

Se il sorriso di Theo gli aveva fatto venire le farfalle allo stomaco, la sua espressione di puro stupore e speranza quando si fermò e si voltò di nuovo a guardarlo fu abbastanza da farle letteralmente volar via da lui. E sì, era decisamente una sensazione che gli piaceva da morire.

Theo sembrò forzare un attimo dopo la sua espressione in una più neutra, mentre annuiva lentamente "Okay" Lo guardò curiosamente per un attimo "Niente Mason e Corey oggi?"
Liam si agitò sul posto, spostando il peso da un piede all'altro, gli occhi che saettavano in imbarazzo tra Theo, il pavimento e le persone intorno, per assicurarsi che nessuno lo stesse ascoltando dopo che aveva gridato a quel modo. Fortunatamente, il corridoio era affollato e ognuno era assorto nelle propre conversazioni. "Oggi è qualcosa tipo.. il loro anniversario? Voglio lasciarli un po' da soli" balbettò in risposta, scrollando le spalle.
"Okay" ripetè di nuovo Theo lentamente, continuando a guardarlo e mordendosi il labbro, gli occhi attraversati da una serie di emozioni che Liam non riuscì a leggere. Alla fine il viso di Theo si piegò in un sorriso, mentre riprendeva a camminare "Ci vediamo a pranzo allora"
Liam annuì rapidamente e lo guardò allontanarsi, prima di raggiungere con un sospiro il suo armadietto. Poggiò la testa contro l'anta, e senza nemmeno troppa grazia. Voleva solo urlare. Si chiese stupidamente se fosse fattibile urlare con la testa nell'armadietto nella speranza che questo attutisse il rumore. No idiota, si rispose da solo. Si allontanò di un paio di pollici dall'anta solo per tornare a sbatterci poi la testa. Nella sua testa urlante tutto questo era... così frustrante ma meraviglioso, terribile ma allettante, incredibilmente stupido ma allo stesso tempo tremendamente giusto. Liam non si era mai sentito più confuso in vita sua. E più in colpa, e questo era tutto dire.

Perchè doveva sviluppare sentimenti proprio per la persona che si supponeva doveva considerare suo fratello? Perchè Theo doveva essere così... così... incredibilmente affascinante, così premuroso e divertente... così.. così Theo? Perchè non poteva essere Hayden? Sarebbe stato tutto così facile se fosse stata Hayden! Sarebbero usciti, avrebbero parlato, si sarebbero baciati, avrebbero ufficializzato la cosa qualche settimana dopo, e poi un giorno avrebbe potuto presentarla a sua madre, come qualunque coppia normale, e le cose sarebbero andate avanti, finchè sarebbero durate. Normale, semplice. Ma no, lui da stupido doveva innamorarsi del suo dannato fratellastro!

Almeno prima era più facile, quando non ne era consapevole. Invece ora ogni volta che Theo lo guardava, lo sfiorava o faceva anche qualcosa di dannatamente banale come respirargli troppo vicino, il suo cuore cominciava a saltargli nel petto come impazzito. E tutto ciò a cui riusciva a pensare era il calore del suo corpo contro il suo quando lo aveva stretto, quel giorno fuori dall'ospedale, al suo profumo, la sua voce roca, alle sue mani sulla sua schiena e il suo respiro contro il suo collo. E voleva solo farlo di nuovo. Perchè era stato meraviglioso. Ma non poteva. E questo era tremendamente frustrante.

E sapeva di non poterne parlare con nessuno. Nè con i suoi amici, né con sua madre.

Sua madre... Paul.. se mai avessero scoperto una cosa del genere... non sapeva nemmeno cosa aspettarsi avrebbero fatto, perchè di certo non era una cosa che si vedeva tutti i giorni. Si sentiva isolato, costretto a gestire una cosa che non sapeva affatto come gestire, tutto da solo. E questo era terribile.

Non poteva nemmeno parlarne con Theo. Il che era quello che facevano da mesi. Non ne parlavano. Si avvicinavano, ogni giorno, ad ogni gesto, ogni parola, sempre di più, in modi in cui Liam non si era mai sentito vicino a nessuno, in modi che avevano lasciato sicuramente un segno dentro, ma non ne parlavano mai. Non ne avevano parlato dopo quella notte in cui si erano scambiati i loro segreti più oscuri, non ne avevano parlato dopo quel lungo abbraccio fuori dall'ospedale. Probabilmente perchè era inutile, era stupido... aprire... iniziare qualcosa che non poteva avere speranza di crescere.

Però Liam non poteva evitare di gravitare verso Theo, di guardarlo e cercarlo sempre con gli occhi. Di inventare sempre piu' scuse per passare più tempo insieme. Di sentirsi a suo agio nonostante tutto, tranquillo e al sicuro, ogni volta che erano insieme. Gli piaceva vedere Theo sorridere, e ascoltare il modo in cui il suo cuore batteva ogni volta piu' forte al solo vederlo. Gli piaceva sentirlo parlare, avrebbe passato ore a sentire solo la sua voce. Era una sensazione incredibile, che non aveva mai provato prima d'ora. Non era niente in confronto alla sua cotta per Hayden o all'infatuazione che aveva avuto per Brett l'anno prima. Questo era diverso. E sembrava solo tremendamente giusto.

Ed era allettante. Perchè lo aveva notato, da quando aveva cominciato a prestare attenzione a Theo, il modo in cui anche Theo lo guardava a volte, per poi distogliere sempre lo sguardo quando i loro occhi facevano contatto. Il modo in cui Theo sorrideva a quel modo solo a lui. Alla sua voce carica di gioia e speranza con cui gli aveva risposto poco prima... Non riusciva a smettere di pensare cosa sarebbe successo se anche Theo si fosse sentito allo stesso modo verso di lui. E se da una parte, ogni fibra del suo essere lo voleva, lo bramava... dall'altra sapeva che avrebbe reso tutto solo piu' complicato, piu' sbagliato e ancora piu' triste.


Triste perchè niente di ciò aveva un futuro, e lo sapeva lui. E lo sapeva Theo. Quindi non ne parlavano e basta. Fingendo che tutto fosse normale, che tutto fosse okay.

Liam sospirò sbattendo per la terza volta la testa contro l'anta. Magari con un po' piu' di forza, avrebbe potuto procurarsi un'amnesia...


"Amico" fece la voce di Mason accanto a lui, e Liam si voltò a guardarlo, incontrando le sue labbra piegate in un mezzo sorriso. "Che diavolo stai facendo?"
Liam si tirò su, scuotendosi e cercando una rapida scusa: "Uh.. Tutti... non fanno che parlare di me e Gabe, è fastidioso" borbottò, aprendo finalmente l'armadietto e evitando il suo sguardo. Non avrebbe voluto mentire a Mason, però...

"Scherzi? E' incredibile" lo corresse Mason con una risata e battendogli la mano sulla spalla. "Tutti parlano del nuovo ragazzo e di come è riuscito a liberarci tutti finalmente da Gabe"

"Seriamente?" chiese Liam, impassibile.

Mason annuì deciso "Sì, amico, sei il nuovo eroe di Beacon Hills" Poi il suo sorriso si allargò e Liam davvero non sapeva se lo stava prendendo in giro o era serio. "Dai, faremo tardi a spagnolo" ridacchiò poi spingendolo lungo il corridoio.

"Oh, a proposito.. auguri, Mase, per.. l'anniversario tuo e di Corey"
"Sai.. uhm.. non è proprio oggi il nostro anniversario"
Liam strinse gli occhi confuso nella sua direzione "E allora oggi cos'è?"

"Be'.." Mason si agitò e Liam capì che era chiaramente imbarazzato. Ora era ancora piu' curioso, se c'era una cosa in grado di imbarazzare Mason voleva saperla a tutti i costi.
"Cosa?" lo incitò con un sorriso.

"E' stupido, lo so ma esattamente un anno fa, ho detto a Corey che doveva solo mandare al diavolo Theo perchè si meritava molto di meglio.. qualcuno che lo amasse davvero" Mason scrollò le spalle con un sorriso imbarazzato. "E in qualche modo in quel momento ho capito che volevo essere io quel qualcuno, e Corey dice sempre... che lì ha capito di provare qualcosa per me. Così abbiamo scelto questo giorno, come una sorta di anniversario. È stupido, vero?"
Liam scosse la testa, un sorriso affettuoso che gli si allargava sul volto "Non lo è, per niente." Lo guardò prima di tornare a guardare avanti, lungo il corridoio. "Credo si possa amare qualcuno anche senza stare necessariamente insieme, no?" Era più che altro un pensiero fra sé e sé, e Mason lo guardò incuriosito

"Già" rispose poi annuendo, e Liam gli fu profondamente grato in quel momento per non aver chiesto altro.

*

Dal suo posto con la spalla destra contro l'armadietto, mentre aspettava che Hayden prendesse i suoi libri, Tracy osservò attentamente Liam e Theo che si separavano, prendendo corridoi diversi, e i suoi occhi indugiarono su Theo, che passò loro accanto senza nemmeno notarle, preso evidentemente dai suoi pensieri. Soffocò un verso di stizza, mentre tornava a Hayden, roteando gli occhi e cercando di fingere indifferenza.

"Allora..." iniziò poi strascicando la 'o' e rivolgendole un sorriso malizioso quando Hayden sollevò lo sguardo verso di lei. "Come vanno le cose con Liam?"

Hayden chiuse la borsa, prima di chiudere l'armadietto e incamminarsi con l'amica lungo il corridoio. "Io... non lo so" Hayden scrollò le spalle mestamente. "Sai, comincio a pensare che lui non sia più interessato a rivedermi"
"Perchè no?" chiese Tracy quasi incredula.

"Mi scrive e parliamo, ma non... non so, non è...-"
"Ti prego, non dirmi che non è come con Gabe, perchè ti uccido. Dimenticati di quello stronzo"
Hayden le rivolse un'occhiata seccata "Non è quello che stavo per dire"
"E allora cosa?"
"Credo che quello che sia successo al Sinema abbia un po'... non so, raffreddato le cose?" sospirò Hayden. "E non sono sicura che iniziare una nuova relazione sia la cosa migliore, ora come ora, anche per me"
"Sciocchezze" Tracy liquidò le sue parole con un cenno della mano e una risata. "Se le cose si sono raffreddate, riscaldale di nuovo" Gli diede una gomitata scherzosa sul fianco e Hayden rise scuotendo la testa.

"Non lo so... non saprei nemmeno come fare"
Tracy si fermò, prendendola per le spalle e facendola voltare verso di lei. "Ascoltami, lui ti interessa?" chiese diretta.

Hayden la guardò esitante. "Sì... credo di sì"
"Bene, questo è tutto ciò che c'è da sapere" fece l'altra decisa, con un cenno del capo. "Lascia fare a me" Abbassò le mani e riprese a camminare, e Hayden la seguì con gli occhi sbarrati.

"Che hai in mente?"

"Tu non preoccuparti"

Quello che sapeva è che doveva solo separare quei due, far capire a Theo che era inutile tormentarsi per qualcuno che non lo degnava nemmeno di uno sguardo, soprattutto non quando c'era qualcun'altro disposto a fare qualunque cosa per lui.

E sapeva esattamente come fare.

*

La mensa era affollatissima e rumorosa mentre Hayden e Tracy la attraversavano coi loro vassoi in mano. Tracy si scrutò intorno trovando quasi subito Theo, Liam e Josh seduti qualche tavolo più avanti.

"Andiamo, vieni"
Hayden le afferrò un braccio dolcemente. "Mi dici cosa hai mente" Non era nemmeno una domanda, la voce carica di minaccia e ansia allo stesso tempo.

Tracy roteò gli occhi esasperata "Non preoccuparti. Non sai se Liam vuole ancora uscire con te? Be' non può dirti di no a un appuntamento se non sa che è un appuntamento" sussurrò poi con un sorriso subdolo.

"Che diavolo significa?" esclamò l'altra, ma Tracy si voltò continuando a camminare a passo deciso verso i ragazzi. Hayden, dopo un attimo di esitazione, la seguì sconcertata.

"Ehilà ragazzi!" esclamò Tracy fin troppo allegramente, interrompendo qualunque cosa di cui i tre stessero parlando, e sedendosi senza troppi preamboli tra Liam e Theo. Liam si spostò verso destra per farle posto, guardandola leggermente a disagio, mentre Josh e Theo la fissarono confusi. Hayden scosse la testa sedendosi sull'altro lato accanto a Josh. "Ciao ragazzi" li salutò lei tranquillamente.

"Allora.. di cosa stavate parlando?" chiese Tracy vivacemente, ma quando Josh fece per aprir bocca, lei lo interruppe. "Non importa- ho una bella notizia" Tutti la guardarono incuriositi, Hayden leggermente terrorizzata. "Sentite, mio padre qualche settimana fa ha tirato fuori dai guai un tizio che possiede il parco divertimenti fuori città, avete presente?" riferì poi. Liam non sapeva di cosa stesse parlando, ma ricordava vagamente che il padre di Tracy fosse un avvocato o qualcosa di simile. "Be' come ringraziamento gli ha lasciato dei pass gratuiti per il parco, e ho pensato che potremmo fare una piccola uscita di gruppo, questo sabato. Sapete, per compensare al disastroso Capodanno che abbiamo passato" Liam si agitò in imbarazzo, sentendo di nuovo un'ondata di colpa travolgerlo. Theo lanciò un'occhiata seccata a Tracy che si affrettò a aggiungere: "Non intendevo dire che fosse colpa di Liam, o di Theo.. o di Josh... è solo- successo, quindi c'è bisogno di rimediare, no?"
"Io sono a favore di qualunque cosa sia gratuita" disse soltanto Josh, dondolandosi all'indietro e battendo le mani sul tavolo allegramente. Theo e Liam si guardarono un attimo, poi Liam scrollò le spalle. "Mi sembra figo"

Theo roteò gli occhi "Okay, quello che volete"
"Puoi invitare anche Mason e Corey" suggerì Tracy casualmente, guardando Liam.

"Ah.. uhm, oggi è il loro anniversario.. e um, hanno programmato un'uscita tra loro per questo sabato"
"Uh peccato" Per qualche motivo, non suonò affatto dispiaciuta. Liam inarcò un sopracciglio, guardandola. "Bene, quindi siamo d'accordo?" aggiunse lei subito dopo battendo le mani. "L'appuntamento sarà fuori dal parco alle 11" concluse poi con tono definitivo. Nessuno se la sentì di contraddirla.

*

"Allora, cosa ne pensi?" chiese Tracy sorridendo a Hayden quando gli altri tre se ne furono andati.

Hayden la guardò sospettosa, un'ombra di sorriso sul suo viso. "Chissà perchè ho la strana sensazione che questo sia molto di piu' per te e Theo che per me e Liam"
Tracy fece una finta espressione ferita, guardandola. "Cosa? Così mi offendi. Io voglio solo aiutare la mia migliore amica a conquistare il ragazzo che le piace"
Hayden rise scuotendo la testa. "Ma comunque non ho del tutto afferrato il tuo piano. Hai invitato Mason e Corey? Che avresti fatto se Liam avesse detto che erano liberi?"
Tracy scrollò le spalle "Un doppio appuntamento sarebbe diventato un triplo appuntamento"
"Doppio appuntamento? E che mi dici di Josh?" chiese Hayden divertita.

Tracy gli lanciò un'occhiata poco raccomandabile. "Penso io a Josh"
*

"Come scusa?" Josh guardò Tracy davanti a lei, sbattendo le palpebre confuso. "Sei seria?" Un sorriso si allargò lentamente sulle sue labbra. "Mi stai davvero pagando per non uscire con voi sabato?"
Tracy roteò gli occhi tenendo in mano ancora 50 dollari. "Vuoi 50 dollari o no?"
"Non ci sto davvero capendo niente... perchè non vuoi che venga anch'io a-" Il suo sorriso si congelò mentre la realizzazione lo colpiva. "Non ci credo, mi volete escludere per rimanere da sole con Theo e Liam!" Assunse un'espressione scandalizzata. "Quindi vengo tagliato fuori perchè sono single?" Sospirò poi, in un finto tono drammatico "Tutto questo è così deprimente"
"Smettila di fare il drammatico, lo farai o no?"
"Non mentirò al mio migliore amico, se è quello che mi stai chiedendo" borbottò, incrociando le braccia.

"Non devi mentire, devi solo inventarti una scusa all'ultimo minuto per non essere potuto venire" disse Tracy tranquillamente.

"Questo è mentire"

"Dirò a Theo che sei stato tu a mettergli quelle riviste porno nello zaino in terza media, facendolo sospendere"

"Okay lo farò" disse Josh velocemente afferrando i 50 dollari. Poi la guardò stringendo gli occhi. "Sei una bastarda" disse soltanto voltandosi e allontanandosi lungo il corridoio.
Tracy sorrise. "E' bello fare affari con te!" gli gridò dietro.

"Fottiti" Josh le fece il medio senza nemmeno voltarsi.

*

Mentre la settimana passava velocemente tra lezioni, allenamenti di lacrosse, e occasionali visite a Scott all'ospedale, Liam si faceva sempre più nervoso man mano che il sabato si avvicinava. Non sapeva perchè, ma per qualche strano motivo, aveva un brutto presentimento. E il suo sesto senso non lo stava tradendo. Lo capì nel momento in cui lui e Theo scesero dall'auto, incamminandosi verso l'ingresso nel parco, e tutto ciò che videro furono Tracy e Hayden in piedi in un angolo tra la folla.

"Ehilà!" li salutò Tracy con un cenno della mano mentre si avvicinavano. "Ci siamo tutti?"

Theo si fermò a pochi passi da loro guardandosi intorno sospettoso. "Dov'è Josh?"
"Uh non te l'ha detto?" fece Tracy con tono innocente.
"Cosa?"
"Non è potuto venire, un impegno improrogabile" disse lei con tono solenne, affiancando Theo e prendendolo a braccetto. Il ragazzo la guardò sconcertato "Come-?" prima di voltarsi verso Liam, che era stato affiancato a sua volta da Hayden. I due si scambiarono uno sguardo allarmato prima di realizzare in cosa si erano cacciati.

Liam guardò impotente mentre Tracy trascinava via Theo, verso l'ingresso del parco, una sensazione spiacevole che cominciava a farsi strada nel suo petto. Dio, la vita doveva odiarlo davvero. Non bastava avere Theo sempre davanti agli occhi, mattina e sera, a ricordargli che era qualcosa che non poteva avere, ora doveva anche vederlo per un giorno intero appiccicato come una cozza a Tracy!? Questo era-

Qualcuno lo sfiorò delicatamente sull'avanbraccio, e Liam trasalì, voltandosi verso Hayden che lo guardava timidamente. "Hey, andiamo?"
"Uh.. s-sì andiamo" soffiò nervosamente, seguendo a passi piccoli e a distanza gli altri due. Lasciò poi cadere lo sguardo su Hayden al suo fianco. Era carina, in quei jeans stretti, giacca e cappello di lana, non poteva negarlo. E' carina, ma non è Theo. Gli ricordò la sua mente beffarda. Si scosse. No. Forse, questa era un'occasione buona per cercare di far funzionare le cose con lei, e dimenticarsi una volta per tutte di Theo. Doveva almeno provarci, no? Richiamò tutto il coraggio che aveva, e allungò tentativamente una mano per stringere quella di Hayden, che lo guardò sorpresa, ma senza ritrarsi.
"E'.. è okay?" chiese Liam in imbarazzo.

"Sì" rispose lei sorridendo e stringendogli la mano in risposta. Liam lasciò che fosse lei a guidarlo, ignorando il modo in cui la mano di lei sembrava troppo piccola, troppo poco calda e fin troppo poco forte contro la sua. Inghiottì l'amarezza, mentre pensava E' okay, ma non è Theo.

"La pianti di tirare?" sbottò Theo, puntando i piedi per rallentare Tracy che si voltò a guardarlo sbuffando.

"Dai, non fare il musone come al solito. Siamo qui per divertirci" si lamentò. "Vuoi seriamente andartene solo perchè non c'è Josh?" lo sfidò lei
"Non ho detto questo" Theo incrociò le braccia seccato.
"E non puoi lasciarmi sola con quei due, sarebbe imbarazzante, dai!" Theo si voltò verso Hayden e Liam che venivano verso di loro, mano nella mano. Cavolo, questo faceva male. Perfino piu' dei pugni di Gabe. Avrebbe dovuto assistere a questo per tutto il giorno? "O forse..." Tracy fece, con voce maliziosa "Li lasciamo da soli e ce ne andiamo da qualche altra parte noi due da soli?"
"No!" Theo rispose velocemente. Cavolo, era anche masochista ora. Strinse le labbra prima di sospirare. "Vogliamo andare o no?" sbottò poi seccato, proprio mentre Hayden e Liam li raggiungevano.

Lo sguardo di Theo indugiò sulle loro mani giunte, prima di voltarsi senza fare nemmeno contatto visivo con loro. Afferrò a sua volta la mano di Tracy e la tirò avanti. Patetico, masochista, e geloso. Theo sentiva proprio di star toccando il fondo in questo momento. Non avrebbe resistito ancora a lungo.

*

Se si ignoravano le continue fitte di gelosia, la giornata proseguì piacevolmente. Saltarono da una attrazione all'altra, ripetendo le piu' avvincenti un paio di volte. Theo cercò di fare del suo meglio per ignorare Liam e Hayden, il modo ridicolo in cui lei rideva alle sue stupide battute, o il modo in cui Liam le aveva gentilmente offerto il pranzo. Il modo in cui lei si appoggiava alla sua spalla quando rideva forte, o come Liam l'aveva presa per mano nella casa degli orrori.

Ma c'era una cosa che non riusciva a ignorare del tutto. Il modo in cui Liam sembrava guardarlo di tanto in tanto, soprattutto quando era vicino a Tracy, un'espressione sul viso che conosceva benissimo. Perchè mostrava la stessa bramosia, la stessa tristezza che immaginava chiaramente stampata anche sul suo stesso viso. Il suo cuore aveva perso un battito la prima volta che era successo, subito dopo pranzo.

Visto che Liam aveva pagato il pranzo a Hayden, si era sentito un idiota ad aver lasciato pagare Tracy. Certo, poteva essere stronzo, ma non così stronzo. Per rimediare, quando era andato a comprare un gelato per se' ne aveva preso uno anche per lei. Quando glielo aveva porto, lei era sembrata piacevolmente sorpresa. Aveva guardato la coppa piena di panna e cioccolata e gli aveva sorriso dolcemente. "Grazie, è il mio preferito" Theo aveva solo scrollato le spalle tornando a sedersi sulla panchina accanto a lei, e il suo sguardo era 'casualmente' scivolato su Liam, seduto con Hayden nella panchina di fronte. E in quel momento l'aveva vista. Quell'espressione triste ma quasi rapita sul viso dell'altro ragazzo, e il suo cuore aveva saltato un battito, mentre Liam con un sussulto aveva abbassato il viso per guardarsi le mani in grembo. Fin da lì, Theo poteva benissimo vedere le sue guance arrossire.

Forse era stato un caso, forse Liam stava solo fissandolo pensando che voleva anche lui un gelato, poteva essere, no? Forse stava solo proiettando di nuovo le sue emozioni sull'altro ragazzo, forse ci sperava a tal punto da cominciare ad avere le allucinazioni. Se era vero, era davvero messo male.

Liam non avrebbe mai potuto provare qualcosa per lui, no? Però c'erano state delle cose, nei giorni passati, che in qualche modo alimentavano quel piccolo piccolo barlume di speranza nel suo petto. Ma anche se così fosse stato, cosa avrebbe fatto? Niente, aveva deciso di non essere egoista per una volta. Era un peccato che dovesse proprio esserlo con l'unica cosa al mondo che sentiva di aver mai voluto veramente.

*

Liam sentiva il viso che bruciava, mentre se ne stava seduto sulla sua panchina accanto ad Hayden, lo sguardo basso. Che stupido. Theo lo aveva visto? Si era accorto che lo stava fissando come uno stalker? Solo perchè quell'idiota aveva comprato a Tracy uno stupido gelato! E lui non aveva potuto fare a meno di ripensare a quella sera di Capodanno, a Theo che era tornato a casa con un gelato per lui, in qualche modo ricordandosi quale fosse il suo gusto preferito, in qualche modo facendolo sentire... speciale? Ora si sentiva solo patetico. Aveva una meravigliosa ragazza a pochi passi di distanza, e tutto quello a cui riusciva a pensare era Theo, Theo, Theo. Theo che gli regalava quel fumetto, Theo che lo andava a cercare nel suo posto preferito in piena notte, Theo che si prendeva cura di lui quando era ubriaco, Theo che lo capiva, che lo incoraggiava con Scott, Theo che ballava con lui, Theo che lo difendeva da Gabe, Theo che lo abbracciava come non volesse lasciarlo piu'... Il suo cuore faceva male in quel momento, ed era un dolore diverso da qualunque tipo avesse mai provato in tutta la sua vita.

*

Quando Hayden e Tracy suggerirono di fare un giro sulle tazze da te', Liam alzò le sopracciglia scettico, mentre Theo disse un solo e secco 'No.' Al che Hayden trascinò via Tracy intimando loro di restare là. Come se potessero andare chissà dove.

Mentre camminavano intorno allo spiazzale giusto per passare tempo, lo sguardo di Theo indugiò su Liam, che si guardava intorno attentamente, come a voler evitare a tutti i costi di incrociare il suo sguardo.


"Hey" chiese alla fine "Tutto okay?"
Lo sguardo di Liam schizzò su di lui, solo per un attimo, prima di tornare ai suoi piedi, mentre camminava con le mani in tasca. "S-sì... perchè non dovrei star bene?" balbettò.

Theo scrollò le spalle. "Niente- sembravi solo... un po' distratto-" La sua voce si perse, quando notò che Liam era davvero distratto. Seguì il suo sguardo mentre Liam si fermava davanti a uno di quegli aggeggi per pescare peluche. "Scusa- Sai, non sono mai riuscito a prendere niente in questo affare" fece, avvicinandosi e appoggiando le mani contro il vetro, felice di aver trovato qualcosa per cambiare argomento. Il suo sguardo cadde su uno dei peluche. "Da ragazzino volevo da morire uno di quei pupazzi a forma di spiderman" Lo indicò col dito, lanciando un'occhiata malinconica a Theo "Una volta ci ho buttato quasi 20 dollari. Mia mamma si è arrabbiata tantissimo" Scosse la testa divertito al ricordo, mentre Theo lo affiancava seguendo il suo sguardo e con un sorrisetto che si allargava sul viso. "Be' oggi è il tuo giorno fortunato allora" mormorò, tirandosi su le maniche della giacca.

Liam si voltò a guardarlo "Uh?"

Theo lo guardò con quell'espressione di pura gioia e sfida che solo lui sapeva fare e che non mancava mai di far saltare il cuore di Liam nel petto, e disse "Si da il caso che io sia sempre stato un asso in questo gioco" Poi estrasse il portafoglio dalla tasca e pescò una banconota da un dollaro. Liam lo fissò attentamente, lo sguardo di Theo concentrato su un punto preciso e la lingua tra i denti, mentre il braccio meccanico si muoveva verso destra. Liam lo seguì con trepidante attesa mentre si calava, afferrando il pupazzo di spider-man che gli aveva indicato prima.

"Okay.. ora piano.." sussurrò Theo, facendo rialzare il braccio e guidandolo verso l'uscita. "Piano..."

Quando il pupazzo cadde nella conca, entrambi esultarono come due bambini. Liam si voltò verso Theo con gli occhi scintillanti. "Woh, è stato incredibile!"

Theo rise, mentre si chinava per raccoglierlo. "Be' modestamente!" disse poi guardando il pupazzo, prima di allungarlo verso Liam "Tutto tuo!"

"Cosa?" Liam lo guardò con gli occhi spalancati, il cuore che palpitava furiosamente.

"Per te, è questo che volevi no?"
Liam allungò una mano esitante, afferrandolo e guardandolo come affascinato. Theo continuò a fissarlo, mordendosi un labbro ansioso. Aveva di nuovo esagerato? "Se non lo vuoi, posso riprendermelo" disse, tentando un tono scherzoso.

"No!" esclamò Liam, alzando lo sguardo su di lui e arrossendo immediatamente. Avvicinò il pupazzo al petto, tenendolo con entrambe le mani "Io- mi piace, davvero... grazie" mormorò, stringendolo poi a sè leggermente.

E Theo si chiese se fosse plausibile che in quel momento si fosse innamorato un poco di più... perchè forse era stupido, ma era esattamente così che si sentiva.

*

Liam si vergognava ad ammetterlo, ma in quasi diciassette anni di vita non aveva mai messo piede su una pista di pattinaggio. Così quando Tracy propose di farci un salto, impallidì ma non si oppose. Dopotutto, quanto poteva essere difficile? Sapeva andare sui pattini a rotelle – insomma – non poteva essere poi così diverso, no?
 

*

Era diverso. Appena mise piede sul ghiaccio, restò per un attimo immobile, fingendo nochalance, ed ebbe appena tempo di pensare, muovendo un piede 'Okay, non è così male' che i piedi persero aderenza, e un attimo seppe solo che la sua testa aveva sbattuto dolorosamente contro il fondo ghiacciato. E che si era appena reso ridicolo davanti a tutti, se la risata di Theo era di qualche indicazione. Imprecò sottovoce spingendosi seduto, mentre Hayden lo raggiungeva, la voce carica di preoccupazione attenuata però dall'ombra di un sorriso. "Stai bene?"
"Uh- Sì insomma-" biascicò massaggiandosi la testa, mentre Hayden gli afferrava le mani aiutandolo ad alzarsi.

"Potevi dirlo che non sapevi pattinare, idiota" fece Theo roteando gli occhi e distogliendo lo sguardo.

"Ma può sempre imparare, giusto? Hayden può insegnargli!" s'intromise Tracy velocemente con un sorriso, afferrando poi il braccio di Theo e tirandolo via. "E tu puoi insegnare a me"

Theo la guardò non impressionato, lasciandosi però tirare. "Tu sai pattinare"

"Be'.. ma si può sempre migliorare no?" aggiunse lei con voce soave, fermandosi e buttandogli poi le braccia attorno al collo e avvicinandosi a lui.

Theo la guardò per un attimo esitante. Era tutto il giorno che Tracy si comportava in modo strano. È vero, nell'ultimo anno, avevano passato parecchio tempo insieme, ma per lo più si vedevano per fare sesso, non erano mai usciti per appuntamenti, e non si erano mai nemmeno baciati in pubblico, o baciati in generale, se non allo scopo di arrivare appunto al sesso. Era una cosa conseziente, l'avevano decisa insieme nel momento in cui tutto questo era iniziato. Perchè Theo non si era mai considerato tipo da appuntamenti, non l'aveva mai nemmeno presa in considerazione come cosa, o almeno finchè non aveva conosciuto Liam, conosciuto veramente. Solo con lui, per la prima volta, aveva pensato che valesse la pena far entrare qualcuno, lasciarlo avvicinare. Sapeva fin dall'inizio che anche Liam se ne sarebbe andato, lasciandolo solo di nuovo, metaforicamente o realmente, volontariamente o involontarimente, ma per la prima volta, aveva pensato che valesse il rischio. Valeva la pena soffrire per Liam.

Mentre Tracy lo tirava piu' vicino, lo sguardo di Theo scivolò d'istinto verso sinistra, vedendo con la coda nell'occhio Hayden, di spalle, che teneva entrambe le mani di Liam, barcollante davanti a lei, e un'ondata di pura semplice e dolorosa gelosia lo travolse. Voleva essere lui al posto di lei, voleva insegnare lui a Liam a pattinare, o a pescare gli stupidi peluche da quegli stupidi aggeggi. Voleva comprargli il suo gelato preferito, oggi e domani. Voleva sentirlo parlare dei suoi stupidi documentari storici che gli piacevano tanto al punto da fargli brillare gli occhi. Voleva che fosse Liam quello davanti a lui, con le braccia attorno al suo collo e a tirarlo più vicino. Voleva che fosse Liam e basta.

Aveva pensato che le possibilità che Liam si sentisse verso di lui almeno la metà di come lui si sentiva per lui fossero una su un milione, una su un miliardo, ed era stato più facile convivere con questa certezza. Ma ora, nel momento in cui Liam alzò di nuovo lo sguardo verso di loro, guardandoli con quell'espressione piena di desiderio e sofferenza, Theo seppe che non si era immaginato niente. Quegli sguardi c'erano, come aveva pensato, da tutto il giorno, o addirittura da tutta la settimana. E vedere Liam distogliere lo sguardo ancora, voltargli le spalle, come se il modo in cui si sentiva per lui fosse la cosa più deplorevole che potesse fare, faceva ancora più male ora.

E mentre si afflosciava quasi sconfitto, lasciandosi tirare in un bacio da Tracy, Theo chiuse gli occhi, perdendosi nella sensazione e baciandola a sua volta con trasporto, quasi immaginando che ci fosse Liam davanti a lui, mentre la parte piu' meschina del suo cervello – quella di cui non andava affatto fiero – era quasi contenta all'idea che Liam lo vedesse, all'idea che soffrisse tanto quanto stava soffrendo lui, nella speranza che magari ciò sarebbe servito a scuoterlo, a spingerlo a fare un passo avanti. A fargli capire che niente di tutto ciò era scandaloso o deplorevole. Theo non riusciva a convicersi che i suoi sentimenti fossero solo questo.

Con sua sorpresa, fu Tracy la prima a tirarsi indietro, una strana espressione rapita ma in qualche modo tesa dipinta sul suo viso, mentre lo guardava attentamente, serrando le labbra. Quasi automaticamente, lo sguardo di Theo scivolò verso il punto in cui prima c'erano Liam e Hayden, e che ora era vuoto. Theo non ebbe modo di voltarsi intorno per cercarli perchè Tracy sospirò rumorosamente davanti a lui, attirando la sua attenzione. "Cosa?" le chiese, guardandola e notando come ogni traccia della precedente euforia sembrava essere stata succhiata via da lei.

"Lo chiedi davvero?" fece lei debolmente, facendo un passo indietro. Sospirò di nuovo chiudendo gli occhi quasi come a radunare i pensieri. "Non mi avevi mai baciata così" mormorò poi, quasi tra sé e sé. Theo la guardò confuso. C'era qualcosa che suonava come vera e propria stanchezza nella sua voce, qualcosa che Theo non aveva mai sentito venire da lei. "Ascolta, so che questo-" Tracy tornò a guardarlo, facendo un cenno vago tra loro due "-non è mai stato niente per te. Io ho accettato questo stupido accordo di 'niente sentimenti' perchè speravo che col tempo le cose sarebbero cambiate"
Theo non ci stava capendo piu' niente. "Di cosa diavolo stai parlando?" sbottò, attirando l'attenzione di qualcuno intorno a loro.

"Sto parlando del fatto che tu mi piaci, Theo! Mi piaci, ma tu sei sempre stato così preso solo da te stesso da non essertene mai nemmeno accorto! Pensavo di poterlo sopportare, ma non posso... non posso stare con qualcuno che mentre mi bacia sta pensando a qualcun'altro!" gridò Tracy con frustrazione evidente nella voce.

Theo si guardò intorno allarmato, prima di guardarla di nuovo con rabbia. "Sei impazzita all'improvviso?" le sussurrò sconcertato.

"Forse lo sono!" rise lei quasi isterica. "Forse lo sei anche tu! Mio Dio, Theo, ma cosa hai in testa?"
"Di che stai parlando?" chiese di nuovo Theo, il panico nella voce, perchè sapeva benissimo di cosa stava parlando.

"Sto parlando di Liam!" sussurrò-urlò di nuovo lei. Theo evitò il suo sguardo, le labbra serrate, gli occhi fissi su un punto in lontananza. Tracy fece uno sbuffo irritato. "Theo, niente di questo finirà bene, non lo capisci?!"
"Non ho idea di cosa stai dicendo" Theo sbottò alla fine facendo un passo indietro.

"Lo sai benissimo invece. Sai, all'inizio pensavo che ti comportassi in quel modo con lui perchè avevi in mente qualche altro stupido orribile scherzo contro di lui, ma poi- dopo Capodanno- ho capito che non era così" Lo guardò stringendo gli occhi. "A te piace Liam" sussurrò quasi incredula. Scosse la testa con una mezza risata derisoria. "Pensavo fossi più intelligente di così, finirai solo per starci male"
Theo rimase in silenzio per un attimo, poi alzò la testa verso l'alto con un sospiro. "Senti, non sono affari tuoi-"
"Lo sono invece" mormorò lei tristemente.

Theo la guardò finalmente, il senso di colpa che cominciò a strisciargli nelle vene. "Senti, mi dispiace per- io non-" Non sentiva niente per lei, non aveva mai sentito niente per lei.
"Lo so" lo interruppe lei velocemente. "Non c'è bisogno che tu lo dica" Fece un altro passo indietro, e Theo seppe che stava facendo del suo meglio per trattenere le lacrime, nonostante lo guardò con un'espressione fiera e determinata. "Qualunque cosa ci fosse, è finita, ok?" disse lei debolmente.

Theo non rispose nemmeno, restando a testa bassa. Quando alzò lo sguardo parecchi secondi dopo, vide soltanto Tracy allontanarsi scivolando sul ghiaccio velocemente, passando accanto a Hayden e Liam a pochi passi da loro. Hayden guardò sconvolta prima lei poi Theo, poi di nuovo Tracy. Liam teneva invece lo sguardo, sconcertato, fisso su Theo, che evitò i suoi occhi.


"Hey Li" Liam si voltò verso Hayden al suo tono preoccupato. "Scusa, devo andare da lei, non posso lasciarla sola"
"Sì, lo so, vai da lei" rispose lui, guardandola e annuendo velocemente.
"Ci vediamo lunedi a scuola" lo salutò con un mezzo sorriso, posandogli un bacio veloce sulla guancia. Liam nemmeno ci fece caso, la sua attenzione tutta rivolta al ragazzo in piedi davanti a lui.

"Quanto avete sentito?" chiese Theo titubante qualche secondo dopo, nessuno dei due che si era mosso di una virgola.

"Da 'non sono affari tuoi'" rispose Liam lentamente. Theo tirò internamente un sospiro di sollievo. Non avevano sentito niente sulla sua ipotetica cotta per Liam, allora. Ne avrebbero dovuto parlare prima o poi, ma non pensava che questo fosse il modo giusto per iniziare quesa conversazione. "Vuoi parlarne?" chiese poi Liam esitante.

"Sto bene" rispose seccamente. Poi Theo lo guardò scettico "Puoi avvicinarti, non mordo"
Liam si mosse a disagio "Lo farei, ma..." Theo alzò un sopracciglio, mentre Liam arrossiva. "Finirei per cadere di nuovo, e la situazione è già abbastanza imbarazzante così com'è"

Theo fece del suo meglio per trattenersi, ma alla fine scoppiò a ridere, scuotendo la testa divertito, guardandolo però con un'espressione così carica di affetto che Liam sentì il cuore saltargli nel petto. Con un'ampia falcata, Theo lo raggiunse. "Forza, andiamo-" Theo gli prese la mano, entrambi ripetendosi in testa che era solo per impedire a Liam di finire di nuovo col sedere per terra, mentre intrecciavano le loro dita. Liam guardò esitante la nuca di Theo, mentre il ragazzo lo guidava verso l'uscita della pista di pattinaggio. "Dove stiamo andando? A casa?"

"Non voglio ancora andare a casa" disse Theo prima di voltarsi a guardarlo, un grande sorriso sul viso "Ci stai per un ultimo giro? C'è un posto che voglio farti vedere"

"O-okay" mugugnò Liam, sentendosi arrossire, il cuore che gli palpitava nel petto. Ti seguirei in capo al mondo. Sorrise, stringendo ancora di più la presa sulla mano di Theo "Ci sto"

*

"Wooah, è incredibile!" esclamò Liam, incanto, il vento che gli scompigliava leggermente i capelli mentre si sporgeva per ammirare il panorama dell'intera città che si stendeva sotto di lui.

Theo rise al suo stupore dietro di lui e Liam si voltò a guardarlo, vedendolo mentre distendeva un'orribile coperta arancione sull'erba, procedendo poi a sdraiarcisi sopra, mettendosi comodo. Liam si avvicinò guardandolo dall'alto, con un cipiglio divertito "Perchè mai tenevi una coperta nel pick-up?"
Theo gli lanciò uno dei suoi ghigni strafottenti "Sai, cose"

Liam lo guardò confuso solo per un due secondi prima di capire. "Ew, sai... non credo che mi sdraier-oow!" Theo rise mentre lo tirava giù per un braccio, facendolo rovinare al suo fianco con una risata.

"Sei un idiota" mugugnò Liam, dolorante, facendo leva sulle braccia per girarsi supino come Theo, le loro spalle che quasi si sfioravano, mentre se ne stavano lì distesi a guardare il cielo stellato.

"Quindi..." Liam mormorò, lanciando un'occhiata in tralice a Theo "è qui che di solito porti le tue vittime?" chiese forzando un tono divertito mentre batteva allusivamente sulla coperta.

Theo fece uno sbuffo divertito, ma scosse la testa "Nah, sai.. non ho mai portato nessuno quassù. È il mio posto speciale, ci vengo quando ho voglia di stare da solo"
"Davvero?" chiese Liam guardandolo con un'espressione esitante "Allora perchè hai portato me?"

Theo si voltò di lato per guardarlo negli occhi. "Be'... con te è diverso" Aveva un sorriso stampato in viso, ma il tono non era mai stato piu' serio e gentile, e Liam si sentì di nuovo arrossire, distogliendo subito lo sguardo per tornare a guardare il cielo. Theo si morse l'interno della guancia, prima di imitarlo.

"E' incredibile" sussurrò Liam poco dopo, i grandi occhi che sembravano tentare di afferrare, il più possibile, tutta la bellezza dello spettacolo su di lui "Non credevo che le stelle si vedessero così bene anche d'inverno"

"Davvero? In realtà, d'inverno si vedono molto meglio" spiegò Theo spostando lo sguardo dal cielo a lui e viceversa. "Con il freddo la visuale diventa piu' chiara" Liam si voltò verso Theo, beandosi della vista del suo viso rilassato, i capelli mossi leggermente dal vento, e gli occhi verdi che riflettevano le stelle sopra di loro. Teneva le mani intrecciate dietro la nuca, i muscoli delle braccia che si flettevano sotto la giacca. "E' uno spettacolo magnifico, vero?" continuò Theo.

"Sì lo è" sussurrò Liam in risposta, trasognato, senza distogliere lo sguardo da lui. Trasalì quando realizzò di star diventando di nuovo inquietante e tossicchiò tornando a guardare il cielo, le mani distese lungo i fianchi. Fortunatamente Theo non sembrava essersene accorto.

"Theo"
"Mmh?"
"Sei... sicuro di stare bene?"

Theo si voltò a guardarlo e sospirò. "Sì sto bene" rispose lentamente.
"Cosa è successo?"
Theo rimase un attimo in silenzio prima di decidere come rispondere. "Niente, solo- lei non mi piace tanto quanto io piaccio a lei, lei voleva di più, io non potevo darglielo, fine della storia"
"Quindi avete.. rotto?"
"Non siamo mai davvero stati insieme, sai..."

"Non credo Tracy la pensasse così"
"C'è bisogno di due persone per fare una coppia" Theo scrollò le spalle. "Sapeva fin dall'inizio che per me non significava nulla, non le ho mai mentito al riguardo"
Liam lo guardò un attimo, poi gli rivolse un sorriso quasi divertito "Sai, sarebbe stata davvero una frase ad effetto, se non fosse stato per l'intera faccenda degli scopa-amici"
"Piantala" Theo scoppiò a ridere, dandogli una leggera spinta sulla spalla. Liam sobbalzò d'istinto, la mano che saettò a proteggersi le costole. Theo lo guardò sconcertato prima di realizzare, un sorriso che gli si allargava sul viso "Dio, non dirmi che soffri il solletico?"
"No!" disse velocemente Liam, tirandosi indietro quando Theo allungò di nuovo una mano. "No-no, Theo, non osare- uh-" Scoppiò a ridere in maniera incontrollata, dimenandosi sotto le mani di Theo sui suoi fianchi, quando lo stronzo cominciò a fargli il solletico, tirandosi in ginocchio per avere campo libero. "Theo- basta, ti prego-" Liam rise ancora, ansimando, le lacrime che gli inumidirono gli occhi. Theo rise con lui, beandosi della vista sotto di lui, finchè non divenne troppo, e si fermò così, le mani ancora sui suoi fianchi, solo guardandolo ridere. Liam si calmò velocemente guardandolo a sua volta, l'ombra della risata ancora impressa sul suo viso. "Che c'è?" ansimò, riprendendo fiato.

"Niente-" sospirò Theo, fissandolo ancora. "E' solo... che sei carino quando ridi"
Liam arrossì di nuovo, il viso improvvisamente in fiamme, mentre distoglieva lo sguardo, il sorriso ora svanito del tutto. Theo si sentiva coraggioso in quel momento. "Sei carino anche quando arrossisci" aggiunse, le labbra piegate in un sorrisetto divertito.

"Smettila, idiota" mugugnò Liam imbarazzato, osando alzare gli occhi per guardarlo brevemente, se possibile ancora più rosso di prima, il cuore sul punto di saltargli fuori dal petto

"Perchè? E' la verità" sussurrò Theo in risposta. I suoi occhi, che non avevano mai lasciato quelli di Liam, scivolarono sulle sue labbra, e Liam giurò di star per avere un infarto. No no questo non può succedere, urlò una voce nella sua testa mentre un'altra ancora più prepotente urlava qualcosa che suonava molto come 'bacialo!'. Liam deglutì, si sentiva come sull'orlo di un baratro, teso, in equilibrio, indeciso se fare un passo indietro verso il solido sicuro terreno o lasciarsi cadere verso l'elettrizzante e desiderato baratro. Mentre Theo oscillò quasi impercittibilmente verso di lui, il panico ebbe la meglio, gelandogli il sangue, e Liam distolse finalmente lo sguardo, girando la testa verso gli alberi che delimitavano la zona. Sentì la tensione, tesa come un filo tra loro, spezzarsi improvvisamente e dolorosamente. Theo sussultò quasi realizzando sul momento cosa stava facendo e si tirò indietro, e Liam ne approffittò per tirarsi a sedere, guardando ovunque tranne Theo, a disagio, il cuore che pompava forte contro il suo petto. Era quasi sicuro che Theo potesse sentirlo. Ma non voleva che le cose fossero strane tra loro, Liam era disposto a sopportare questo enorme peso nel petto, se almeno gli permetteva di avere Theo accanto, come amico, come fratellastro. Così fece quello che gli riusciva meglio. Non ne parlò.

"Uhm... che- che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa? Sto morendo di fame" balbettò, esitante.

Theo sapeva cosa stava facendo Liam. Voleva ignorare la cosa. Come aveva fatto ogni altra volta. Come se fingere che non ci fosse, servisse a cancellare il tutto. Ma era doloroso. Non sapeva se ne era in grado. Era come ricevere un rifiuto continuo. Però forzò un sorriso "Sì- sì- andiamo"

Theo aveva detto che non voleva essere egoista, e poteva provarci, davvero, ma non sapeva per quanto a lungo avrebbe resistito.

*

Mentre Theo ripiegava cautamente la coperta, Liam si stava spolverando i jeans, ma fu distratto dal suo del cellulare. Lo tirò fuori dalla tasca posteriore e lo guardò, lanciando poi un'occhiata esasperata a Theo. "E' mia madre" Rispose. "Uhm hey mamma- scusa, siamo proprio tornando a casa ora-" Liam si zittì improvvisamente, e la sua espressione si corrucciò. "Mamma, se parli così velocemente, non capisco niente" fece d'un tratto allarmato, attirando l'attenzione di Theo. "Che è successo? ...Cosa?" soffiò alla fine, incontrò il viso di Theo, che aveva assunto la sua stessa espressione. "Sì" biascicò alla fine Liam, allontanando come in trance il telefono dall'orecchio e lasciando cadere il braccio lungo il fianco, gli occhi fissi a terra. Theo lo guardò in preda al panico. "Che cazzo è successo?"
Il viso di Liam era pallido, gli occhi spalancati e la mascella serrata mentre alzava lo sguardo per guardare Theo. "Liam..?" Poi le sue labbra si inclinarono in un sorriso tremante, mentre gli occhi si inumidivano

"Scott" disse soltanto. "E' sveglio"

 

CONTINUA

 

   
 
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