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Autore: Il Moro    25/02/2020    0 recensioni
[Zagor]
[Zagor]Un tentativo di storia collaborativa, realizzata insieme ai fan di Supermike, storico nemico di Zagor. Il risultato è un'avventura di Supermike nel cuore nero della New York della prima metà dell'800, in missione per conto di "Altrove"...
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ancora due ulteriori e doverosi approfondimenti.
 
Riporto qui l'analisi psicologica del personaggio scritta da Gian Piero Taricco, a cui ho accennato nelle note del secondo capitolo, parte della quale è stata fonte d'ispirazione per la caratterizzazione di Supermike in questa storia.
 
Probabilmente viene dall'est. [In effetti sappiamo che è originario di New York, NdA]
Famiglia borghese, probabilmente commercianti o gestori di un società di trasporti in una cittadina di piccola/media grandezza.
Figlio unico, probabilmente viziato dalla madre, si lega a lei oserei dire quasi morbosamente, e prende le distanze dal padre.
Si configura un complesso edipico che lo pone in forte contrasto con il padre, con cui instaura una forte rivalità, che nasconde una competizione con il maschile.
Il legame materno, a tratti incestuso, lo spinge ad aderire ai modelli femminili tradizionali dell'epoca con lo scopo di "farsi piacere" (esempio l'abilità nello "sferruzzare", "fare la maglia" dimostrata sulla diligenza in “Addio fratello rosso”) ma, nello stesso tempo, gli impedisce di legarsi seriamente ad una donna (in quanto nessuna donna eguaglia “l'imago materna”):
Supermike è dunque un single che gioca alla seduzione ma che, di fronte alla prospettiva di un legame, si ritrae per preservare il legame materno originario.
Il meccanismo edipico lo spinge alla rivalità con il padre che, in età adulta, viene traslato e proiettato su una qualsiasi figura costituisca un’autorità: lo sceriffo, la Legge e, in ultima analisi, Zagor, con lo scopo di superarli e porsi a “distanza di sicurezza” rispetto al “femminile divorante”
In altri termini, per via delle prime esperienze relazionali pre-verbali, l’Io si trova per un certo verso attratto dal femmnile materno ma il pericolo di esserne incorporati e dissolti lo spinge continuamente a lottare per il primato del maschile.
La tensione edipica è supportata da un’organizzazione narcisistica/istrionica della personalità che lo porta a teatralizzare la sfida con l’autorità al fine di ottenerne gratificazione e supporto dell’Io in una sorta di tragico corto-circuito psichico.

 
Io ho scelto di mantenere il rapporto conflittuale con i genitori, in particolar modo con il padre, e il conseguente rifiuto dell'autorità. Ho aggiunto, per dare maggiore spessore al personaggio, una ulteriore complicazione: la smania di dimostrare di essere il migliore in ogni cosa non è fine a sé stessa ma, a livello inconscio, è dovuta al desiderio di trovare davvero qualcuno superiore a lui (e Zagor non lo è, se non a livello morale, in quanto ha superato Supermike solo in pochi dei suoi molteplici talenti). Questo perché Supermike ha queste capacità eccezionali ma, come ha insinuato anche Roberts nel racconto, nessun motivo per usarle. Si sente quindi in qualche modo caricato della responsabilità di trovare un buon uso per esse, ma allo stesso tempo non ha la statura morale necessaria per essere davvero un eroe come Zagor. Trovare qualcuno più in gamba di lui, quindi, lo scaricherebbe di questa responsabilità.
In questo senso anche la rivalità con Zagor è solo un episodio della sua vita, che ho cercato di rendere più complessa e stratificata facendo capire come si tratti di un personaggio con una sua esistenza e una storia che supera i limiti di ciò che ci è stato raccontato. Solo in occasione degli incontri con Zagor, infatti, indossa il costume giallo e usa il grido di guerra che gli ha copiato, in segno di sfida.
  
 
Un'altra delle fonti d'ispirazione di questo racconto è il Dark Zagor immaginato da Roberto Sonaglia e di cui si è parlato in una vecchia rubrica della posta di Zagor. Colpito da quell'immagine e quella versione di Zagor, ho voluto recuperarla a modo mio.

Voglio quindi concludere ringraziando appunto Roberto Sonaglia per il suo Dark Zagor, Gian Pietro Taricco per il background psicologico di Supermike dal quale ho attinto, e soprattutto i lettori che sui gruppi Facebook Zagor e Mike Gordon Alias Supermike hanno seguito con interesse questa storia, permettendomi non solo di portarla a termine, ma anche di ottenere un ottimo risultato con le loro scelte.
Grazie a tutti!
   
 
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