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Autore: Spensieratezza    26/02/2020    3 recensioni
Mi è sempre dispiaciuto quello che è successo ad Adam nella serie, nella mia storia avrà un destino felice invece, l'amore fraterno di Sam e Dean e anche un amore un po' diverso da Castiel :))
Ci saranno altre coppie, alcune che non vi aspettereste mai potrebbero nascere e ovviamente la mia immancabile ship.
Moltissimi personaggi subiranno un destino diverso rispetto al canon e anche quelli più malvagi avranno il loro lieto fine
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Quinta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La quinta stagione '
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Un uomo sta facendo benzina quando viene avvicinato da una ragazza, Eva, che dopo aver provato a baciarlo si avvicina a lui per confidargli qualcosa. Arrivato a casa, l'uomo fa una strage uccidendo tutta la sua famiglia, cosa della quale il giorno dopo non ha un minimo ricordo. Studiando i vari percorsi dei "mostri", Sam, Dean e Bobby arrivano proprio alla strage dell'uomo dove, durante le indagini, individuano Eva come la Madre. Continuano così le loro ricerche che li porta ad un'altra strage dove Bobby trova Rufus. 

Sam e Dean raggiungono Bobby al conservificio, dove è avvenuta la seconda strage.
Lì trovano il loro nonno. Samuel.
“Che cosa ci fa LUI QUI?? Che se ne vada SUBITO!!” gridò Dean.
“Dean, è qui per aiutarci!!” disse Castiel.

“Tu non sai cosa ha fatto..io e Sam stavamo per essere attaccati dai vampiri e lui..”
“Dean, adesso basta.” Disse Adam.
Lui non ha fatto NIENTE!! Stavo per morire, azzannato alla gola da un succhiasangue e lui non ha fatto niente!!! Se non fosse stato per MIO fratello..” si coprì la faccia con la mano.
“Dean..non è il momento per i piagnucolii e gli isterismi. Qualcuno ha riportato in vita vostro nonno, non sappiamo come, quando, né perché, ma la psiche di qualcuno che è ritornato in vita dopo la morte è…labile..e confusa..”
“Tu però sembri stare benissimo.” Disse Dean.

“Io..ho avuto Castiel.” Disse Adam con tono accorato e profondo. “Non so cosa sarebbe successo se non ci fosse stato lui..e anche tu, Dean, sei stato portato via da un angelo..conta qualcosa..Samuel non voleva..non si aspettava..probabilmente era ancora in stato confusionale quando..quando vi ha visti.”
“Mi ricordo di te, Dean.” Disse nonno Samuel. “Quando sono tornato in vita è stato come se avessi ricordato quando sei venuto nel passato.”

“Mi dispiace ma essendo morto, non ho ritenuto opportuno azzerargli la memoria. Chi avrebbe mai pensato tornasse in vita.” disse Castiel spalancando le braccia e facendo sorridere tutti.
“Dean, CREDIMI, non voglio male ai miei nipoti. Quando vi ho visti non sapevo chi foste, lo so lo so, avrei dovuto agire lo stesso, ma ero come..paralizzato. Quando quel mostro alfa vi h rinchiusi.ho pensato al discorso che mi hai fatto..vi ho lasciato aperta la porta..” disse.
“Dunque è vero, sei stato tu.” Disse Sam ,illuminandosi.
 
“Dean, guarda, La gabbia è aperta.” Disse Sam d’un tratto.
“Davvero? Oh ma..è una cosa stana.”
“Credo sia stato nostro nonno.” Disse Sam illuminandosi.
“Sam, mi dispiace contraddirti ma se fosse stato davvero lui, perchè nascondersi?”

“Perché è un Campbell e i Campbell fanno così..non si vantano.”
 
“Sam ha ragione, ero stato io.” Disse Samuel.
“Lo sapevo, lo sapevo!” Sam era l’immagine stessa della luminosità.
Oh ma davvero? E dimmi un po', perché non sei rimasto a assicurarti che i TUOI NIPOTI fossero al sicuro e darci anche una mano, magari??” continuò.

“Dean..io avevo fatto già abbastanza dopo gli insulti che mi hai rivolto..”
Adesso basta! Sam e Dean ne hanno passate di tutti i colori! Hanno perso la loro madre, hanno perso loro padre! Hanno fermato il diavolo, l’apocalisse! Hanno salvato il mondo innumerevoli volte! Non hai nessun diritto di trattarli così!” si infervorò Adam, stupendo tutti.
“Figliolo..io sono..”

“Sei tornato in vita da poco, lo so, beh news dell’ultim’ora, principessa,  ANCH’IO, ma non mi comporto di certo da cazzone!!”
Silenzio tombale.
“Mi dispiace ma condivido tutto quello che ha detto Adam.” Disse Castiel.

“Ora se voi principesse avete finito da discutere, qui abbiamo un dannato verme che si diverte a far impazzire la gente! Vogliamo beccarlo prima che banchetti con il nostro cervello O NO??? Non vi ho chiamato per PIAGNUCOLARE. Parlo anche per te.” Disse Bobby a Samuel.
“A dire la verità sono stato io a chiamare TE, ho informazioni su questa MADRE di cui hanno parlato già tre vittime sull’orlo della morte."
“Molto bene, sediamoci a tavolino allora.”
 
 
A quanto pareva, il cosiddetto “verme” era un verme vero e proprio che si intrufolava nel cervello delle povere vittime e le spingeva ad assassinare i propri familiari, e le persone che amavano, era quasi come una possessione ma aveva effetti più disastrosi.
Sull’orlo della morte le vittime dicevano una parola “madre” alcune avevano anche scritto la parola sul pavimento, con le strisce di sangue.
 
“Non sappiamo se siano proprio le vittime a parlare, noi supponiamo che possono esserci DUE IPOTESI, la prima è che il verme invochi questa madre, prima di abbandonare il corpo, la seconda è che la vittima essendo in connessione con il demone, invochi il nome che il virus o la creatura pensi di più.”
“Considerato che alcune vittime scrivono la parola sul pavimento sembra esser buona la seconda.” Disse Dean.

“Sì, è vero, è per questo che dobbiamo stare attenti. Potrebbe contagiare anche noi, è per questo che metteremo queste mascherine per proteggerci.” Disse Bobby. “Coraggio andiamo a caccia del maledetto demone o qualunque cosa sia.”



*

Cominciarono tutti la caccia al verme, Sam e Dean litigarono per diversi minuti, isolati dal resto degli altri.
IO ADESSO VADO Lì E LO PRENDO A PUGNI.”

Ragiona, Dean!! È stato nostro fratello a voler venire, non è colpa di Castiel!”
“AH Sì? ALLORA PRENDO A PUGNI TUTTI E DUE!”
“Ohhh quando fai così, sei davvero impossibile lo sai???”
“Impossibile è il mio secondo nome! Son tornato dalla morte! Un’impresa davvero impossibile! Sai chi altro è tornato dalla morte?? Quello scapestrato figlio di buona..”
“È questo il tuo problema?” gli chiese Sam più tranquillo. “È perché Adam è già morto una volta e pensi che ricapiterà?”
Dean si sentì sconfitto.

“Ritieni strano che io possa preoccuparmi e possa volerlo al sicuro?”
“Dean..siamo i suoi fratelli e siamo dei Winchester, è innamorato di un angelo, che è anche il nostro migliore amico, se non lo avesse fatto per noi, l’avrebbe fatto per lui.”
“ Allora Castiel avrebbe dovuto restare con Adam, porca puttana!! “

“Se Castiel l’aavesse fatto davvero..se non fosse venuto con noi..non sarebbe l’angelo di cui nostro fratello si è innamorato..”
Dean si passò una mano sulla faccia.
“Assomiglio sempre di più a papà., vero?”
“No.” disse Sam sorridendo, avvicinandosi a lui.

“Assomigli al fratello di cui io mi sono innamorato e che amo perdutamente, che mi ha fatto sentire tanto amato, il fratello di cui a volte sono geloso quando vedo che ti preoccupi di lui.”
Dean sghignazzò a quella frase.
“Sei geloso davvero?”
“MA poi l’attimo dopo non posso fare a meno di amarti di più per l’amore che sai dare a tutti, a nostro fratello, ai nostri amici..se non avessi avuto questa famiglia la desidererei..”
“Sammy..” Dean aveva gli occhi lucidi adesso.

“E se TU non fossi mio fratello, ti sarei venuto a cercare..” erano a pochi millimetri ora e Dean gli prese il viso tra le mani e lo baciò.
Si baciarono appassionatamente facendo incontrare le loro lingue come al solito.
“Diosanto, quanto amo baciarti.”
“Anch’io.” Disse Sam allacciando le braccia al suo collo.
“Sammy..se morissimo oggi..il mio desiderio è morire tra le tue braccia..”

“Allora cerca di non farlo, idiota..altrimenti ti raggiungo subito dopo..non provarci a lasciarmi di nuovo da solo, stronzo. Hai capito.” Disse lui abbracciandolo.
 
 
 
*

Mentre camminavano nei labirintici corridoi del conservificio, Adam si avvicinò a Dean.
“Dean, posiamo parlare? Da soli.” Disse Adam.
“Ma..”
“Va tutto bene, Dean, resterò a poca distanza da voi, giusto per non sentire.”

A Dean non piaceva l’idea di avere Sam lontano, quel bastardo di verme poteva essere ovunque.
Ma voleva anche chiarire con Adam.
Sam restò indietro.
“Dean, lo so che sei arrabbiato con me, posso vederlo da come mi guardi.”
“Guardo solo Sammy in quel modo..”

Adam lo colpì con un pugnetto sul braccio.
“Non scherzare, è una cosa seria.”
“Puoi ben dirlo, ragazzino. Hai così tanta voglia di morire di nuovo?? Possibile che..”
“Castiel non sarebbe mai rimasto a casa, con l’attesa di sapere che eravate al sicuro e neanch’io! Vi voglio bene, Dean, è ora che accettiate questo.”
Dean lo fissò sbalordito.

“E se non lo accetti, francamente me ne infischio.” Disse con un sorrisino.
Dean fece una risatina, poi sghignazzò apertamente con una risata liberatoria, poi circondò il collo di Adam con un braccio.
“Hai citato Via col vento. Sei grande, ragazzino.”
“Lo so.”
 
Sam vedeva da lontano che i due avevano fatto pace e si illuminò.
Desiderò raggiungerli quindi e stava per farlo, ma qualcuno lo chiamò.
Rufus.
Sam lo seguì.
Ma era uno sbaglio.
 
 
“Rufus? Dove sei?” chiese Sam.
“Pensi mai a tua madre, Sam?”
“CHE COSA?”per via del rimbombo, Sam pensò di non aver capito bene.
“Tua madre, ci pensi mai?”
“Ma ti sembra il momento?”
Rufus fece per pensarci su.
“Io ci penso. Non a mia madre, certo. Alla nostra VERA MADRE, Sam. Siamo tutti figli della stessa madre, lo sai?”
Sam capì e sbuffò.

“Non mi sembra il momento per fare battute sulla cosa a cui diamo la caccia, comunque ora l’hai detto e che hai fatto il tuo show possiamo ritornare dagli altri?”
“Pensi mai a questi esseri che la cercano? Almeno LORO hanno devozione per la loro madre. Non sono come noi. Loro non vogliono abbandonarla. Sono fedeli. Noi sulla Terra non vogliamo bene alle nostre madri terrene, ,mentre loro si, sono FEDELI e anche LEI ci vuole tanto bene.”

Sam impallidì.
“Rufus..non sei tu a parlare.”
Rufus fece una risata spettrale.
“Sono io, invece..”
“NO. Sei posseduto dal verme! Stai LONTANO!”
“MI chiedo una cosa, Sam, quella immonda creatura che vi portate al fianco, ce l’ha una madre? È la stessa nostra? Credi che la MADRE gli sarà riconoscente, se lui e quell’altro scarto di spazzatura libereranno gli altri suoi figli?”

“Liberare? MA DI COSA CAZZO STAI PARLANDO!”
“Credi che un DEMONE sia degno di chiamare i leviatani, FRATELLI??”
E cercò di attaccare Sam, ma uno sparo risuonò nell’aria, colpì a una spalla Rufus e il verme scappò attraverso la parete, sotto.
SAMUEL.
 
Prima regola: prima si spara e poi si fanno le domande, figliolo.” Disse Samuel, con la canna della pistola ancora fumante.
In quel momento corsero Dean, Adam, poi subito dopo Castiel, Bobby, Crowley.
Dean si buttò subito tra le braccia di Sam, fregandosene del povero Rufus che si teneva la spalla sul pavimento.
Poi guardò Samuel allibito.

“Tu..l’hai salvato. L’HAI SALVATO.” Disse Dean guardando il nonno incredulo, con gli occhi languidi, sorpresi ma riconoscenti.
Samuel sembrava esso stesso sorpreso.
“Sì, l’ho fatto.”
Adam sorrise. Allora forse esisteva redenzione per chiunque.
Ma i guai non erano ancora finiti.
Sam a fatica si alzò e si rivolse a Crowley.

“Rufus ha detto che tu hai intenzione di liberare altri figli di EVA, cosa intendeva dire? Chi vuoi liberare??” lo aggredì.
“Perché lo chiedi a me se l’ha detto lui?” disse Crowley, ma sembrava a disagio.
Sam guardò Rufus.

“Ehi, io ricordo solo di aver ripetuto a pappagallo quello che diceva quello schifoso verme, lasciatemi in pace! Ho appena avuto un verme nel cervello! Ora lasciatemi lavare prima che vomito pure l’anima.”
Ma da quel momento tutti, cominciarono  guardarsi con sospetto.
Bobby cominciò a fare il quarto grado al demone, che insisteva con la stessa frase:

“Non ho fratelli io! Non considero fratelli neanche la feccia con cui condivido l’inferno! Che diavolo ne so di cosa parla una larva parlante che striscia.”
 
 
 
 
*

Un’ora dopo accadde un altro dramma.
Il verme prese il possesso di nonno Samuel, che tentò di uccidere Rufus, che era già ferito a una spalla, poi medicato, aveva già preso diverse botte in testa, e Samuel stava per ucciderlo, ma Crowley lo colpì alle spalle con una mazza da baseball e lo scaraventò dall’altra parte del muro con i suoi poteri, salvandogli quindi la vita.
Dopodichè lo legarono e riuscirono con uno stratagemma a far uscire il verme dalla testa di Samuel dopo che esso continuava a delirare riguardo alla liberazione dei leviatani.

“i nostri fratelli a breve saranno sulla Terra, ci ricongiungeremo a loro. Sono più malvagi di noi e sono tantissimi. I leviatani AHHAHAH. Loro sono le prime creature, le prime ahhaha.”
Poi non ebbe più occasione di parlare perché i nostri eroi lo uccisero.
Sembrarono tutti molto turbati da questa nuova notizia, da questo nuovo nemico da battere, ma quello più nervoso sembrava nonno Samuel, guardato male da Crowley.
 
Ma Rufus aveva qualcosa da dire a Crowley.
“Non mi sei mai stato a genio.”
“Lo so.”
“Ma mi hai salvato la vita.”
Crowley rise.
“Se tu fossi morto, chi l’avrebbe sopportato questo vecchiaccio suonato.”
“Un cacciatore come me, sa cosa è un debito.”
“Va bene, regalami una scatola di sigari e potrei..”

“Intendo PER TUTTA LA VITA, Crowley. Per qualsiasi cosa tu avessi bisogno di me, fosse anche di protezione, sappi che puoi contare su di me. Certo a meno che non fai del male a Bobby Singer.”
Ma c’era ancora qualcosa che non andava.
Bobby era felice ma questa cosa che il verme aveva detto gli frullava nella testa.

Davvero Crowley voleva liberare queste creature? E chi era l’altra persona che voleva aiutarlo? Si augurò che non fosse Samuel, quei ragazzi avevano già sofferto abbastanza.
Intanto tutti, dopo essersi congedati da Samuel, che sembrava abbastanza provato, non vedevano l’ora di tornare da Gabriel che si era occupato del piccolino di Lucifer.
“Chissà come sono stati senza di noi. Ti immagini Gabe con un piccolo da accudire?” rise Sam.

“Sempre se nel frattempo il piccolo non è diventato il doppio di lui.” Disse Cas ridendo.
“Speriamo che tra un po' la sua crescita si stabilizzerà, non vogliamo che diventi più vecchio di noi vero?” disse Dean.
“Non credo succederà, Dean, ho consultato il libro dei nephilim.” Disse Castiel.
   
 
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