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Autore: carachiel    27/02/2020    0 recensioni
All'inizio del 1978, i Queen stanno lavorando all'album Jazz. Una sera come tante altre decidono di uscire fuori a cena per schiarirsi le idee e mangiare qualcosa.
Nel frattempo, Freddie riesce a finire in una situazione a dir poco catastrofica nel posto più disagevole possibile: il bagno degli uomini.
O anche:
Di come Freddie Mercury riuscirà a viaggiare nel tempo.
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La storia originale appartiene a peblezQ ed è stata tradotta col suo consenso.
[TimeTravel!AU] [Modern!Setting] [Traduzione] [Aggiornamenti settimanali]
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Freddie Mercury
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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In Only Seven Days Cap 6 


 

'I long for peace, before I die.'*

Quella frase era sempre rimasta nella mente di John, fino a quel giorno. Un'altra cosa che è mai riuscito a dimenticare è quel dannato AAAY-O. Quegli esercizi vocali che piacevano alla folla, e che avrebbe voluto cantare insieme a lui per migliorare la sua voce e il suo spirito, ma che all'epoca non aveva il coraggio di fare. Se avesse avuto la possibilità di cambiare un solo piccolo dettaglio, avrebbe detto a sé stesso di cantare con Freddie quando faceva quei vocalizzi. È tutto quello che vorrebbe cambiare; quanto dava per scontato uno dei suoi più cari amici. 

Aveva sempre pensato che, se avesse potuto vedere Freddie in quel momento gli avrebbe detto così tanto, ma ora che si trova di fronte a quella stessa situazione, si ritrova congelato. Come una statua, guardando l'uomo a cui non ha mai avuto occasione di dire addio.

Allora perché sono le sue prime parole sono state "no"? Perché deve essere così? Considerando che, negli ultimi ventisette anni ha affermato che avrebbe letteralmente detto qualsiasi cosa tranne "no" al suo caro vecchio amico, Freddie Mercury.

"Deaky, so che è molto da accettare, ma lo giuro - sono proprio io." spiega Freddie lentamente, restando fermo, e troppo lontano dalla stretta di John.

John scuote lentamente la testa, gli occhi lucidi che sbattono contro le palpebre. Il labbro gli trema e lo morde per trattenere il singhiozzo che lotta per sfuggire alla sua gola. Guarda Brian e gli dà una spinta dato che è il più vicino, e tutti gli occhi si spalancano mentre Brian retrocede.

Il chitarrista lo fissa, completamente stupefatto "Ma cosa--" 

"Come osi chiamarmi e dirmi di venire dicendo 'oh, è un'emergenza!' quando chiaramente non lo è? Come osi coinvolgermi in questa patetica pubblicità** per il tuo stupido film e prendermi in giro così? Cosa speri di ottenere da questo, eh?" replica duramente fissando Brian e Roger, gli occhi simili a quelli di un predatore che sta per attaccare "Ti ho detto che non volevo avere niente a che fare col tuo film di merda!" Freddie lo fissa con uno strano senso di stupore e terrore quando lo sente imprecare. John raramente imprecava, anche quando era arrabbiato. Era già successo, ma era abbastanza raro da scioccare persino gli altri due. 

Le sopracciglia di Freddie si aggrottano. 'Pubblicità... per un film?... Ma di che diavolo sta parlando...?' si domanda mentre osserva gli altri due cercare di calmare il bassista. 

"No, no - John, lo giuro, non è come pensi." Roger agita le mani sulla difensiva. “Stai attento a quello che dici, John... Deaky - è proprio lui. È Fred.” aggiunge. 

"Basta. Non è più divertente..." John sospira. "E non lo è mai stato."

"Posso provarlo!" sbotta Freddie, catturando la loro attenzione e volendo calmare il disagio di John. "Per favore, lascia che te lo dimostri, e poi puoi arrivare alle tue conclusioni, va bene, tesoro?"

John stringe gli occhi e scuote la testa.

"Per favore. Posso dirti una cosa che solo io - il vero Freddie Mercury - potrei sapere.” dice Freddie, cercando di farsi ascoltare "Per favore, dammi solo una possibilità..."

Gli occhi di John sono chiusi, ma non riescono ancora a trattenere le lacrime mentre respira pesantemente. La sua faccia è arrossata e le sue spalle sono tese. Espira lentamente e si costringe ad annuire in risposta. Anche se è tutto falso, ha giurato che se gli fosse stata data la minima possibilità di rivedere il suo amico, non gli avrebbe mai detto di no. Vuole che tutto sia reale, ma sta iniziando a chiedersi se si è persino svegliato questa mattina. Forse è Freddie, ma perché il vero Freddie sarebbe qui se questo non fosse un sogno?

Freddie fa un respiro profondo prima di dire: "Millenovecentosettantaquattro, Ridgewood Farm..."

John alza gli occhi al cielo, ma Roger si schiarisce la gola. “Ascoltalo e basta, per favore?” Dice Roger con fermezza.

John espira, emettendo un leggero suono sibilante prima di annuire. "Tutto a posto. Continua..." fa un cenno lentamente a Freddie, spingendolo a proseguire. Tutti e tre danno all'uomo tutta la sua completa attenzione mentre inizia la sua storia.


 

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L'aria nella fattoria è umida e polverosa ma la pesantezza della discussione precedente permane ancora nell'aria, rendendo difficile respirare.

John esplora i soprammobili nel salotto in quel pomeriggio nuvoloso. Passa le dita sui libri e sui vecchi giochi da tavolo sullo scaffale prima di fermarsi a un gioco familiare. Sorride affascinato, mentre estrae il gioco, soffiando via la polvere dalla scatola e dandovi un sguardo soddisfatto. 

Studia meravigliato il vecchio gioco da tavolo in legno, arrivando rapidamente alla conclusione che probabilmente ha in mano una tavola da Scarabeo antica ed estremamente rara. Studia l'elegante incisione sulla scatola di legno, tracciando le parole con il dito. Legge la data e quasi sussulta per la meraviglia:  Scrabble ™ © 1940.

Questo deve essere uno dei set originali dato il gioco è stato inventato nel 1938. John sorride meravigliato e lo posiziona con cura sul pavimento. Chiama ad alta voce ai suoi amici e compagni di band. I tre membri rimanenti dei Queen emergono da diverse aree della fattoria, osservando con curiosità il bassista. 

“Ho trovato una vecchia tavola di Scarabeo. Mi chiedevo se vi piacerebbe giocare con me?" domanda John con un timido sorriso. Si scambiano rapidamente sguardi di disapprovazione prima di sospirare e sedersi per unirsi a lui. Quel gioco era l'unica cosa che poteva ricongiungerli dopo una brutta lite. John ha sempre saputo come sistemare le cose, soprattutto con l'elettronica, e ogni membro dei Queen lo apprezzava. Se non avessero avuto John, avrebbero potuto sciogliersi molto prima di registrare il loro primo album.

Non molto tempo dopo, stanno tutti ridendo come se non avessero mai discusso un'ora prima. La lite sembra improvvisamente così inutile che John aveva già dimenticato di cosa si trattasse. Guarda i suoi amici bisticciare e scherzare tra loro mentre giocano; ognuno tira fuori parole che fanno immediatamente dubitare a Roger o Freddie dell'esistenza di parole così ridicole. 

"Ah!" Esclama John mentre realizza cosa può scrivere. Posiziona strategicamente le sue tessere sul tabellone e scrive: RIDICOLO. Riceve due punti bonus per il suo turno e sorride ampiamente mentre segna il suo punteggio.

"Oh andiamo! Non è giusto!" piagnucola Roger quando tutti si rendono conto che il gioco è finito, lasciando John come campione e battendo Roger di soli tre punti.

Ridacchiano tutti mentre impacchettano il gioco, e Freddie dà una pacca sulla spalla di John mentre Brian e Roger si alzano per mettere via il gioco, litigando su come funzionavano i punti bonus e se era giusto considerare valide certe condizioni*** o qualcosa del genere. 

"Ehi, ehm... Deaky?" chiede timidamente Freddie, catturando l'attenzione del bassista. Lo guarda e Freddie si gratta nervosamente la mascella. "Sei sempre il primo a sistemare le cose quando tutto va male, e volevo solo che tu lo sapessi," sorride prima di aggiungere un dolce "grazie".

John sorride, e il frontman gli fa scivolare un braccio attorno per abbracciarlo. Il bassista sente il suo cuore battere mentre sfiora il collo di Freddie. Si libera dall'abbraccio e, prima di accorgersene, viene lasciato di nuovo solo nel salotto dopo essersi seduto lì per alcuni minuti.

Li sente ridere a crepapelle per qualcosa in cucina, e John ridacchia, sporgendosi per afferrare il suo taccuino prima di raggiungerli. Si siede al tavolo accanto a Freddie mentre Roger e Brian tentano di preparare il pranzo - ciò che sta realmente accadendo è che ogni tanto si lanciano un pezzo di formaggio.

"Cosa? Pensavo solo che sei così dolce come se fossi una specie di formaggio!" gli dice Roger 

Brian confuta con: "Beh, almeno è meglio che sporcarsi le mani con la pistola per grasso della macchina****."

John osserva i suoi amici con un sorriso prima che il suo sguardo si sposti su Freddie. Ha uno sguardo malinconico negli occhi mentre li osserva e John all'improvviso ha un'idea. Apre il suo taccuino e scarabocchia qualcosa velocemente.

You’re my best friend,
You make me happy--live ?
You’re always the first one to fix things when they go wrong.
You know I’ll never be lonely with you by my side.

Gli occhi di John si alzano verso Freddie mentre lo guarda scarabocchiare i suoi appunti e il frontman gli fa un ampio sorriso. 


 

_____________________________


 

John sospira dopo che Freddie ha finito di raccontare, per poi riaprire gli occhi e scuotere la testa "Brian o Roger potrebbero averti raccontato questa storia. Erano lì quando è successo..."

"Ma non sanno cos'è successo dopo, tesoro." aggiunge in tono basso "Non ho finito di raccontare - adesso arriva la mia parte preferita." sorride sfacciatamente. 

La sua espressione muta in una confusa mentre lo osserva "Prima che lasciassimo la fattoria," racconta "ho impacchettato quella tavola di Scarabeo con le mie cose e te l'ho data quando siamo tornati a casa. Brian e Roger non hanno mai saputo di questo scambio. Pensavano l'avessi presa tu, ma io l'ho presa al posto tuo perché sapevo che non avresti mai avuto il coraggio di rubarla."

Gli occhi del bassista si spalancano e Freddie continua "Quel gioco stava solo prendendo polvere lì. Io sapevo che l'avremmo usato - e così è stato. In ogni tour, ce lo portavamo e ci giocavamo come se non ci fosse stato un domani. E tu l'hai sempre tenuta dopo che te l'ho data." finisce di raccontare, per poi stringere le labbra in una linea e alzare gli occhi, pensieroso "O meglio - l'hai tenuta almeno fino al millenovecentosettantotto. Non so se l'hai tenuta anche dopo." aggiunge, parlando quasi più a sé stesso. 

John lo fissa, mentre viene attraversato da ogni emozione che potrebbe umanamente provare - tutte in un solo momento. Fa un passo indietro, trovandosi con la schiena contro il muro mentre ci scivola contro. Ci si poggia con tutto il peso, fissando il pavimento dello studio. 

"John?" domanda lentamente Brian, allungando il braccio per toccarlo ma bloccandosi per timore di spaventarlo. 

Freddie si strofina le mani ansiosamente mentre aspetta la sua risposta alla 'prova' che è chi dice di essere. Il bassista fissa il suolo, domandandosi come possa ricordare così nitidamente un vecchio ricordo, come l'odore dell'aria umida e polverosa della fattoria.

L'aria è pesante quasi quanto lo era quel giorno e sa che deve spezzare la tensione una volta per tutte. "Ce l'ho ancora." replica, la voce così bassa da essere udibile solo da Freddie, che si aggrappa ad ogni sillaba, mentre cerca di decifrare ciò che John sta pensando. 

"Io non... Ho ancora quella vecchia tavola di Scarabeo nell'armadio, nascosta in una scatola che solo io posso aprire..." aggiunge guardandolo negli occhi "Non ci ho giocato da quando..." John si morde il labbro, temendo di poter dire troppo, ora che sa. Le lacrime pungono le sue guance morbide e rugose che mostrano molti anni di esperienza e sentimenti. I suoi occhi sono lucidi e il cuore batte rapidamente quando realizza il tutto. 'È lui. È davvero lui. È davvero tornato...'

John scoppia in violenti singhiozzi, afferrando il telaio della porta mentre le unghie scavano nella vernice e la scheggiano mentre preme la testa contro il legno. Brain e Roger si scambiano sguardi colmi di disperazione, e Freddie rimane fermo al suo posto, osservando con orrore mentre vede John che sta avendo un crollo nervoso proprio in quel momento. 

John guarda Freddie e si allontana lentamente dallo stipite della porta mentre si avvicina all'uomo più giovane. Roger e Brian si avvicinano inconsciamente mentre John attira Freddie nell'abbraccio più stretto che uno di loro abbia mai sperimentato.

"Chi avrebbe mai pensato che quella maledetta tavola di Scarabeo ci avrebbe riuniti di nuovo..." John borbotta contro il collo di Freddie. Il frontman carezza piano la schiena dell'uomo tremante, facendolo scivolare dolcemente. I suoi occhi sono chiusi e placidi mentre lo tiene stretto a sé.

"Shh, va tutto bene tesoro..." mormora piano mentre i singhiozzi del bassista crescono di volume e le sue spalle tremano più intensamente mentre tiene la maglia di Freddie stretta tra le dita.

"Indossi persino quello stupido maglione." mormora incoerentemente, non sapendo più cosa sta dicendo. Dopo qualche sighiozzo anche Roger e Brian si uniscono all'abbraccio, mentre si avvera ciò che hanno sempre sognato - una reunion della band al completo, di nuovo. 

Si godono il momento, mentre ognuno di loro si bea del calore di Freddie e della sua personalità, stringendosi a lui come se potesse evaporare da un momento all'altro. 

"Uh, scusate, ma non riesco... a... respirare." geme, sentendosi soffocare. Gli altri si allontanano di scatto come se si fossero bruciati, mormorandogli delle scuse. 

Freddie gli sorride, godendosi l'affetto e la gratitudine che gli stanno mostrando. Ridacchia tra sé, domandandosi perché nel settantaquattro non avrebbe mai ricevuto questo tipo di attenzioni. 

"Chi è morto e vi ha fatto decidere di trattarmi come la regina che sono?" scherza, nel tentativo di alleggerire l'umore. Tuttavia l'aria si fa più pesante ancora, mentre gli altri si scambiano sguardi preoccupati. Il sorriso di Freddie svanisce mentre realizza le terrificanti implicazioni della sua frase. 

'Chi è morto e vi ha --...chi è morto...Dov'è il me anziano? Perché sono così tristi? Dove sono io? Chi... è morto?' i suoi occhi si spalancano, realizzando ciò che il suo subconscio aveva inizialmente soppresso. 

Gli altri lo guardano con espressioni preoccupate mentre li guarda di rimando "No..." sussurra abbassando lo sguardo, la schiena che colpisce la scrivania dello studio, aggrappandosi ad essa come fosse un'ancora. "No..." mormora più forte, mentre l'idea precipita nelle sue viscere, facendole annodare dolorosamente. 

Freddie, respira." gli mormora gentilmente Roger, mettendogli una mano sulla spalla.

"Non toccarmi!" sibila, voltando la testa di scatto e il batterista si allontana di scatto. 

"Freddie, devi respirare lentamente prima di andare in iperventilazione." dice John con tono gentile. "Andrà tutto bene. Respira e basta--" 

“Come cazzo posso stare bene!?” sbotta Freddie, la sua voce è forte e acuta mentre si spezza per l'emozione. Si afferra i capelli iniziando ad ansimare “Io... quando morirò?” chiede Freddie con gli occhi spalancati mentre fissa il tappeto a motivi geometrici.

"Non possiamo dirtelo, non te lo diremo." risponde rapidamente Roger, la voce che si spezza quando inizia a piangere di nuovo. “Per favore, Fred, abbiamo bisogno che ti calmi. Respira."

“Come sono morto?” domanda di nuovo Freddie. 

“Non te lo diremo, Freddie!” esclama Brian con voce profonda, facendo sussultare il cantante abbastanza da provocargli un brivido lungo la schiena. Tutti lo fissano, il tono è bastato a gelarli. 'Brian non ha mai alzato la voce, soprattutto ora che è un vecchietto.' medita Freddie in silenzio.

Il chitarrista afferra lo schienale della poltrona e si siede lentamente. Si prende il viso tra le mani mentre inizia a singhiozzare violentemente. Molto più violentemente di quanto non abbia fatto dall'arrivo di Freddie. Lo guardano tutti disperati mentre cerca di calmare i singhiozzi. Brian ha finalmente ceduto. Freddie gli dà silenziosamente credito per aver mantenuto la calma per così tanto tempo.

Freddie cammina verso il chitarrista e gli mette una mano gentile sulla spalla, calmandolo un po', Gli carezza le spalle fino a quando il suo respiro non è più regolare e lo sente sospirare sollevato.

Il silenzio è pesante e tutti si preoccupano che sia i loro stessi nervi sia quelli degli altri possano cedere di nuovo.

Freddie si strofina gli occhi mentre si siede sulla sedia accanto a Brian. “Posso almeno sapere quanto tempo è passato dall'ultima volta che mi hai visto?” chiede debolmente. 

Si guardano l'un l'altro e, infine, Roger parla. “Ventisei anni e cinque settimane.” Gli occhi di Freddie si spalancano notando quanto sia specifica la sua risposta.

John lancia Roger uno sguardo. "Che diavolo stai facendo? Non puoi dire a qualcuno del passato questo tipo di informazioni! ”

Il batterista serra le labbra mentre incrocia le braccia. "Ha già capito che non è più qui con noi, quindi perché diavolo non dirgli tutto ciò che deve sapere per evitare che accada!?"

"Pensavo che fossimo d'accordo sul fatto che fosse una cattiva idea, Rog." dice Brian in tono lento e minaccioso, come un pitbull che ringhia alla preda.

"Sono appena arrivato e anche io so che è un'idea terribile!" concorda John, agitando le braccia "Non puoi dire a un uomo il suo destino!"

"Beh, è già qui, quindi forse è un dannato segno che dobbiamo impedire che ciò accada!" replica Roger

Freddie ricomincia ad iperventilare mentre guarda gli altri discutere. 

"Per favore, smettetela di litigare!" esclama "È l'ultima cosa che vi ho visto fare prima di finire qui - e non voglio sentirvi di nuovo discutere! Per piacere." aggiunge piano, abbassando la testa. 

"Mi dispiace, Fred. Hai ragione." risponde John "dobbiamo tutti calmarci e capire cosa sta succedendo." Brian annuisce e Roger dopo qualche secondo alza le mani, accettando di essere civile per il momento - nonostante sia ancora arrabbiato. "Bene. Ora, qualcuno mi può aggiornare?" domanda il bassista "Che diavolo sta succedendo, e perché abbiamo qui con noi un Freddie Mercury che ha viaggiato nel tempo?" 

Il frontman prende un respiro profondo, alzandosi. "Avrai bisogno di sederti, tesoro. Ho una storia piuttosto interessante da raccontare." replica, accennando un sorrisetto. Mette da parte le sue paure di morire, per il momento; John ha ragione, devono stabilire un piano e concentrarsi sull'obiettivo principale: capire come e soprattutto, perché Freddie ha viaggiato nel futuro. 

 

 

* Da Mother Love, l'ultima canzone che Freddie ha cantato.

**qui l'autrice usa testualmente la parola 'double-whammy' che ho scoperto essere 'quando due eventi spiacevoli si verificano simultaneamente' e, non potendo tradurla letteralmente, ne ho tratto una mia interpretazione molto libera, scusatemi! 

*** Dall'inglese PR stunt, o publicity stunt – è un evento pianificato e progettato per attirare l'attenzione del pubblico sugli organizzatori dell'evento o sulla loro causa (in pratica ha insinuato che lo avesse portato là solo per fargli fare da cavia)

**** frasi prese da Sweet lady e I'm in love with my car (rispettivamente opera di Brian e Roger - e come te sbagli)


 

Angolo Traduttrice:

A momenti mi dimenticavo di aggiornare ^^'''''' ma eccovi qui il capitolo bello e pronto. Il prossimo capitolo verrà postato il 6 marzo!
Se la storia vi piace lasciate una recensioncina ^^ sia io che l'autrice originale apprezzeremmo molto!

Vi ricordo che QUI trovate la storia originale, in inglese.

 

   
 
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