Serie TV > Lucifer
Segui la storia  |       
Autore: Lucinda Slytherin    27/02/2020    1 recensioni
La vita del diavolo sta per essere stravolta dall'arrivo di un giovane sconosciuto che si presenterà improvvisamente alla sua porta e che si rivelerà essere più vicino a lui di quanto si possa pensare. Lucifer entrerà nuovamente in contrasto col padre, colpevole, secondo il re dell'inferno, di aver messo Simon sulla sua strada.. Ben presto, però, si renderà conto che è stato lui stesso a farlo. Il diavolo accetterà questa sua nuova e inaspettata identità? Riuscirà a proteggere colui che si scoprirà essere sangue del suo sangue? Sarà in grado di proteggere il principe dell'inferno?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Amenadiel, Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen, Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

"The King, The Prince, The Angel"


Il cielo terso divenì repentinamente plumbeo, evento raro in quel di Los Angeles. Lucifer, intento a sferragliare nervosamente quel che sembrava un fazzoletto di trina, issò lo sguardo verso l'esterno dell'attico e si protese in avanti per accertarsi che quel che stava guardando non fosse soltanto frutto della sua immaginazione: una sciame di corvi svolazzava rapido, scaglionandosi in seguito in svariati gruppi per raggiungere più zone possibili in minor tempo. Il fruscio del vento si fece man mano più impetuoso, sbatacchiando le vetrate della terrazza. Tutto lasciava presagire ad una scena apocalittica. Il re dell'inferno, sebbene non avesse mai visto nulla del genere, non impiegò molto a capire cose potesse nascondersi dietro tutto quello. Fu per tale motivo che inevitabilmente il primo pensiero fu suo figlio: Simon.

Si vestì rapidamente, incurante della situazione metereologica, abbrancò le chiavi della sua Corvette nera e si diresse verso la dimora dei Martin dove da circa 7 mesi abitava il ragazzo. Non ci mise tanto a raggiungerla: suonò imperterrito il campanello e attese che qualcuno gli rispondesse.


《 Papà.. 》 Sibilò un assonato Simon, grattandosi la nuca per poi stiracchiarsi, infine sbadigliò. Solamente dopo di rese conto dell'espressione preoccupata del padre. 《 È successo qualcosa? Vieni, entra. 》 Il tono di voce questa volta fu più chiaro e deciso come se il proprio cervello fosse improvvisamente entrato in funzione. 《 Ti vedo teso. 》
L'uomo corrugò la fronte. Davvero non si era accorto di nulla? 《 Vivi in una bolla di sapone, per caso? Non vedi il casino che c'è fuori? 》 Lo apostrofò severamente, irritato dal comportamento disinvolto dell'altro.
《 Mi sono appena svegliato, anzi, tu mi hai svegliato. 》 Disse, puntandogli l'indice contro, mentre con l'altra mano versava il caffè in una delle tazze esposte in cucina.
《 Tua zia dov'è? 》 gli chiese, dopo essersi praticamente arreso. Forse era stato il karma. Un pensiero gli balenò in mente: insomma.. si meritava un figlio che ignorava qualsiasi cosa lui gli dicesse come d'altronde si prodigava a fare lui con suo padre, poi si destò. Simon aveva detto qualcosa circa l'ubicazione della dottoressa, ma lui, naturalmente, era troppo preso dal pensiero per prestargli attenzione.
《 Papà, non è il momento di vendicarsi. Dimmi cosa succede e finiamola qui. 》 Suo padre non lo aveva mai visto tanto stizzito. Era certamente accaduto qualcosa.. poi, poi scorse dell'insolito nel viso dell'altro: il colorito della chioma era decisamente di qualche tono più scuro ed andava sempre più a scurirsi. I suoi occhi, poi, avevano un non so che di strano. Simon non stava bene, di questo ne era più che certo.
《 Il cielo, i corvi, il vento, i tuoi capelli e.. e il tuo sguardo. 》 Avanzò verso il giovane, come a volerlo scrutare da vicino. Per tutta risposta il figlio gli rivolse un'occhiata torva e si fece scuro in volto. Lucifer trasalì, scattando istintivamente all'indietro, urtando di conseguenza la penisola della cucina.
《 Di cosa parli? 》 mormorò il biondo, che biondo non era più. Poi il nulla, svenì su se stesso, facendo rompere la tazza che stringeva fra le dita. Il padre si chinò su di lui e lo prese fra le braccia. 《 Simon! Simon! 》 Urlò ripetutamente, facendo svegliare Amenadiel.
《 Simon! 》 Urlò a sua volta, spalancando gli occhi. Suo nipote era steso inerme sul pavimento e il volto del fratello acuì la sua preoccupazione.
Intimò l'altro di stendere il corpo di Simon sul sofà, dopodiché si adagiò sulle ginocchia e scosse fortemente il nipote. Mentre Lucifer iniziò a scalpitare, dato che non capiva come tutto ciò potesse aiutare il figlio.
《 Lucifer.. 》 gesticolò, chiedendo al fratello di avvicinarsi. 《 È molto più grave di quanto pensassi. 》 si volse verso l'altro. 《 Sono tornati, Lucifer. Sono tornati. Ed è Simon quello che vogliono. 》
Il moro scosse il capo come un forsennato, le iridi scure lasciavano rilucere lo stato di sgomento e terrore che lo stava assalendo. 《 Non lo avranno mai, fratello. Fosse l'ultima cosa che faccio, mio figlio rimarrà qui con me, a vivere la vita che si merita. Non permetterò che subisca ciò che ho dovuto subire io. 》 nel mentre che parlava, s'accostò al figlio sul sofà ed accarezzò con tenerezza il suo volto.
Di botto il ragazzo sollevò le spalle dal poggiatesta e, affannoso, tentò di riprendere il normale respiro. Lo sguardo, invece, s'agganciò prima a quello dello zio e poi a quello del padre. 《 Dimmi la verità.. 》 biascicò, afferrando la mano di Lucifer. 《 Sono malato, non è vero? Dimmelo. 》

Lo strambo proprietario del Lux si scambiò uno sguardo loquace col primo fra gli angeli di Dio, poi deglutì come avesse un nodo in gola.
《 Lasciami parlare, non interrompermi. Alla fine di tutto, potrai rimpinzarmi di domande. 》
Lucifer era pronto a liberarsi di quell'oneroso fardello.


[ . . . ]


Come impietrito, Simon non voleva credere a ciò che gli era stato appena detto. Il diavolo esisteva davvero ed era davvero Lucifer, gli incubi che lo tormentavano sin da bambino erano degli spezzoni di realtà, quella realtà che non avrebbe mai potuto nemmeno immaginare.
《 Quindi.. 》 si fece coraggio 《 anche tuo figlio sarà come me.. 》 Disse rivolgendosi allo zio.
《 Non proprio, Simon.. 》 l'omone dalla pelle scura allungò una mano e la adagiò sulla spalla del giovane. 《 Lui non sarà sorbaccato dal peso della tua eredità, tu sei il principe dell'inferno e come tale sei il prossimo nella linea di successione.. 》
Lo sguardo del ragazzo si incupì e le mani si levarono a mezz'aria. 《 Voi siete impazziti! Io non andrò mai in quel posto di merda, scordatevelo! 》
Lucifer sospirò più volte. 《 Infatti non c'andrai.. 》
Simon annuì col capo, sollevato dalle parole del padre.
《 Ma perché questo succeda, dobbiamo mettere fine al lungo ed imperituro potere di Lilith e dei suoi figli, almeno quelli maggiormente pericolosi. 》 Il tono tranquillo attuato dall'uomo non rispecchiava assolutamente lo stato d'animo attuale di quest'ultimo.
《 E come potremmo fare? 》 Domandò ticchettando le dita sulle gambe che aveva portato al petto.
Non ebbe neppure il tempo di ricevere una qualsivoglia risposta che la loro conversazione venne interrotta dallo squillare insistente del cellulare di Amenadiel: Linda aveva bisogno degli uomini della sua vita e al più presto. Il piccolo Charlie stava per venire al mondo.

 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lucifer / Vai alla pagina dell'autore: Lucinda Slytherin