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Autore: Ivy001    28/02/2020    1 recensioni
Anna ed Elsa vivono da sole, dopo la separazione dei genitori. Qualcosa di sconvolgente sta per accadere e avrà per protagonista Anna. Chissà come reagiranno la madre e il padre?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L’indomani mattina Anna si sveglia prima di tutti. Fa una doccia rapida, si veste, si trucca. Prende Mia e dopo il bagnetto e la poppata, si appresta a lasciare la villa assieme alla figlia.

Chiama un taxi e raggiunge l’ospedale.

“Signorina è presto per le visite” – le dice un’infermiera di turno.

“La prego, è urgente. Mi dia solo dieci minuti” – la supplica.

E dopo aver insistito a lungo, la Froze viene accontentata.

“Mi raccomando,  io non ho visto nessuno, però si ricordi che le do pochissimi minuti” – si arrende la donna, dall’aria materna e dolce.

Istintivamente Anna la abbraccia e corre diretta verso l’ascensore che la conduce al terzo piano, lì dove incontrerà il suo fidanzato.

L’infermiera la guarda allontanarsi con quei modi di fare così bambineschi e teneri che non si pente di aver ceduto alle pressioni della ragazza.

“Ah… il bello della gioventù!” – sospira, riprendendo il giro di visite ridacchiando tra sé e sé, ricordando i vecchi tempi.

La ventiduenne ha raggiunto i corridoi che la conducono dal suo Lui.

“Presto vedrai il tuo papà. Gli sei mancata tanto, sai?” – parla alla piccola che, con i suoi grandi occhi azzurri, la osserva, mentre succhia il suo ciuccio rosa.

La porta della stanza è aperta e Anna, prima di entrare, dà un’occhiata che non ci siano medici all’interno.

Kristoff è da solo e guarda la televisione, mentre sorseggia del latte caldo.

Le bende che gli coprono il capo e il gesso ad un braccio non diminuiscono la sua forza fisica.

Seppure allettato, resta il grande omone muscoloso dal cuore grande.

Anna sorride e senza muoversi dall’uscio della porta fissa estasiata Bjorgman.

Rimarrebbe tutto il tempo lì, a guardarlo vivere dopo giorni di agonia.

E’ Mia, però, a rompere il silenzio. Il cicciotto le cade e la bambina inizia a piangere.

“Ma cosa…?” – si domanda il giovane, udendo il rumore.

Si volta verso la porta ed è allora che riconosce Anna.

I suoi occhi si riempiono di lacrime quando la Froze si avvicina a lui con un timido “Buongiorno, papino!” e gli mostra la figlia.

Kristoff  non sa che dire, totalmente preso dalla bellezza della creatura che ha davanti a sé, così cambiata dall’ultima volta, più paffuta, con qualche capello in più, le lunga ciglia nere e gli occhi dello stesso identico colore di quelli di Anna.

“Ti avevo promesso che te l’avrei portata, ed eccola qui” – afferma la ragazza, commossa dal vedere Bjorgman in lacrime.

“Posso prenderla?” – chiede poi lui.

“Non vorrei ti affaticassi. E’ pesante, sappilo. E’ una mangiona” – precisa la giovane mamma.

“Ah sì? Beh mi assomiglia allora”

La Froze ridacchia e siede sul bordo del letto porgendogli la bambina che Kris accoccola teneramente al suo marmoreo petto, servendosi per cullarla di un solo braccio, quello non ingessato.

“E’ identica a te” – nota lui, non staccando gli occhi di dosso dalla piccola.

“Me lo dicono in tanti”

“Il prossimo però mi assomiglierà…mi impegnerò di più” – commenta, alzando lo sguardo su Anna, rimasta di sasso di fronte a tale affermazione.

“Il prossimo?” – ripete, sbalordita.

Quella è la reazione che Kristoff immaginava e che lo fa immediatamente ridere.

“C’è tempo, stavo scherzando amore mio”

Eppure tale discorso porta Anna alla questione fondamentale. Una questione non ancora affrontata vista la salute del suo ragazzo. Ma è giunto il momento di parlarne.

“Ho conosciuto Sarah, sai?” – gli rivela, mostrando scioltezza nel farlo.

Che sorpresa per Kristoff che mai avrebbe immaginato dalla sua attuale campagna che tirasse in ballo la ex.

“Ho chiuso con lei. Era qui quando mi sono svegliato” – puntualizza immeditamente.

“Davvero? E cosa ti ha detto?” – a quel punto Anna sa di potersi aspettare qualunque cosa dalla rivale.

“Nulla, le ho fatto capire che tra noi era finita!” – spiega, accarezzando con tenerezza le guance paffute di Mia.

Il silenzio della Froze insospettisce il giovane che le chiede – “Ma stai bene? Ti vedo turbata”

“Già, perché in realtà lo sono” – aggiunge lei.

“In merito a Sarah? Amore, abbiamo chiuso la relazione. E adesso, per di più, Hans è in galera.  Nessuno può mettersi tra noi due!” – le regala uno dei suoi sorrisi e le fa segno di avvicinarsi per darle poi un tenero bacio sulle labbra.

“Meglio non ricordare quel bastardo! Il carcere è ciò che merita” – si lascia andare Anna ad una frase dura e carica di rancore verso chi la soggiogò.

“Dimenticalo, ti prego. Ci ha recato troppo male e non può essere al centro dei nostri discorsi” – richiede il giovane, sfiorando la mano della compagna.

Anna però non è serena, e le rivelazioni della Frost continuano a tormentarla.

“Sei stato a letto con Sarah?” – la domanda diretta, posta senza preamboli.

Bjorgman è allibito.

“CHE? Sei impazzita?” – esclama lui – “Se è la gelosia a farti parlare, credo che tu non abbia alcun motivo di preoccuparti”

La Froze si alza dalla postazione e comincia a camminare avanti e indietro, alquanto nervosa.

“Non avrei mai potuto dormire con una donna che non fossi tu” – le spiega, toccando diretto il cuore di Anna che, invece, è pentita di essersi concessa più volte a Westergard.

“Quindi la storia della sua gravidanza è una balla?”

 “Gravidanza? Ma cosa stai dicendo?” – Kristoff è scioccato e sul suo viso si legge anche delusione verso chi credeva una persona retta e corretta.

“Mi ha detto di starti lontano perché aspettava un figlio da te”

“Non è possibile! Che cosa l’è preso? Lei non è così!”

“ A quanto pare la conosci poco” – commenta Anna, alzando gli occhi al cielo.

“Davvero non so spiegarmi come mai abbia avuto idee così folli. Sono pazzie degne solo della mente malata di Hans!”

Ed è in quel preciso istante che la ventiduenne si illumina e tutto le torna alla mente.

“Lei era davanti casa sua quel famoso giorno. Come ho fatto a non pensarci prima”

“Villa Westergard? E perché se neanche si conoscono?”

“Evidentemente erano d’accordo” – esclama, furiosa la giovane.

“Maledetto, ha usato anche Sarah per allontanarci” – anche Kristoff mette assieme i pezzi, giungendo alla conclusione più logica.

“Adesso mi sentirà” – strappa Mia dalle braccia paterne, pronta a lasciare l’ospedale.

“No aspetta, già mi lasci? Non starai mica andando..?”

“A chiudere la faccenda, sì! ” – si avvicina al suo letto e lo bacia rapidamente.

Prima di congedarsi, ci tiene a scusarsi per poco prima e per dubbi che mai e poi mai avrebbe dovuto nutrire verso la persona che ama “Non avrei mai dovuto sospettare di te. Scusami”

Di nuovo un altro bacio. Poi corre via.

Bjorgman, nel frattempo, è sconvolto dalla verità sulla ex.

“Come può averlo fatto” – cerca di metabolizzare il fatto, seppure a fatica.

Poi afferra il cellulare e compone un numero.
“Vorrei venissi qui. C’è una cosa di cui dobbiamo parlare”

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Elsa, proprio come Anna, ha lasciato la villa senza comunicazioni, così che Idunn, all’ora di colazione, non vede le sue figlie, tantomeno sua nipote.

Impossibile per una madre tanto apprensiva, non porsi mille interrogativi e altrettante paranoie.

“Non le capisco più! Sono uscite senza dire nulla, per di più con Mia”

“Tesoro, calmati. Saranno da Kristoff” – la tranquillizza John.

“Alle nove del mattino? Dubito”

“Cosa credi che stiano architettando? Un piano terroristico per annientare il mondo” – ci ride su Peterson, sdrammatizzando una scena che ha dell’assurdo.

Ma le sue battute irritano la donna che, senza dire altro, lascia la cucina e si reca al piano superiore.

A quel punto il suo comportamento è da vigilare, pensa l’uomo che la segue a ruota.

“Che credi di trovare setacciando la stanza di Elsa?” – le domanda, guardandola aprire cassetti, armadi...

“Indizi, qualunque cosa. Dopo controllo anche la camera di Anna!” – rovista anche tra i documenti e i libri della primogenita.

“Se le ragazze scoprissero questo, potrebbero allontanarsi. Ti è già capitato di perderle una volta, vuoi replicare?” – John cerca di farla ragionare e sembra riuscirci.

La ex signora Froze, con in mano un vecchio diario di Elsa, si immobilizza, mantenendo lo sguardo fisso sulla parete, mentre i ricordi di anni addietro tornano alla mente.

“Hai ragione” – aggiunge, riponendo l’oggetto in un apposito cassetto – “Mi sto preoccupando oltremodo. E’ che non voglio essere scacciata dalla loro vita. Ne ho già perduta larga parte”

“Lo so, cara. Vieni qui” – la abbraccia forte a sé e le bacia teneramente le labbra.

Nessuno sembra accorgersi in quell’istante che qualcosa, nascosto tra le pagine del diario, cade a terra.

È Peterson a notarlo, prima di lasciare la stanza.

“E quello cos’è?” – si domanda.

Idunn approfitta suboito e lo afferra, curiosa.

È una fotografia della ragazza, seduta in aula studio, intenta a studiare, concentrata al massimo sui libri, fotogenica come sempre e di una bellezza stratosferica.

“Dai, tesoro, mettila dove era. Fossi in te non mi impiccerei”

“No, aspetta” – lo zittisce la donna leggendo il retro – “Alla mia bellissima Elsie, con amore. H.F.”

Il viso di Idunn si illumina e, mentre inizia a viaggiare di fantasia, mette tutto in ordine.

“Con amore…alla mia Elsie…” – ripete le parole lette, con sguardo sognante.

“Non dirmi che adesso pensi abbia un fidanzato?!” – John è realista e a lui non basta una foto con due scritte per di più poco chiare a dargli certezze assolute.

Mentre Idunn, degna madre di Anna, vi crede fermamente e ne è felice più che mai.

“Certo che sì. Tutto torna. È innamorata di qualcuno e scommetto che Anna è la sua confidente” – spiega, elettrizzata all’idea.

“Ecco perché non vuole parlare dell’argomento. Si imbarazza o forse ancora non è pronta a svelarlo” – confida le sue teorie al compagno, quando, raggiunto il soggiorno, i due si siedono sul divano.
“Appunto, dai tesoro. Dalle i suoi spazi e i suoi tempi!”

“H.F.!! Chi può mai essere costui?” – riflette ad alta voce, cercando di ricordare compagni o vecchie amicizie passate con tali iniziali. Nessuna sembra combaciare.

Lei ignora i commenti di Peterson, il quale si rassegna alla curiosità della donna e torna a sfogliare il giornale quotidiano. Non prima di averle ribadito - “Adesso puoi vivere serena e felice, basta paranoie”

Una bella noizia finalmente dopo tanto dolore.

Peccato che non hanno la più pallida idea che H.F. è una Lei e non un Lui.

Una fotografia scattata da Honeymaren e consegnata alla Froze il giorno che la Frost la baciò per la prima volta, quando tutto ebbe inizio, è ciò che resta ad Elsa di quel sentimento contrastante.

A proposito della Froze…

“Elsie, cosa c’è? Perché mi hai fatto venire qui?” – sono le prime parole che Honeymaren rivolge ad Elsa, incontrandola al parco, lì dove le venne dato appuntamento.

“Dobbiamo parlare di una cosa importante” – la bionda è più seria del solito e sfugge lo sguardo dell’altra che invece, avanza cercando il contatto fisico.

Però quella vicinanza turba Elsa che così indietreggia.

“Cosa c’è?” – chiede la giovane dalla pelle olivastra, percependo il disagio dell’altra.

“Ho preso una decisione su noi due!”

Attimi di esitazione, silenzio tombale, cuori che battono all’unisono e tensione alle stelle.

“Abbiamo chiuso… per sempre” 

   
 
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