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Autore: padi6996    28/02/2020    4 recensioni
"Sei distesa al mio fianco e stai dormendo profondamente. I lineamenti del tuo viso sono sereni, rilassati. Sembra che tu sia tranquilla, hai il sorriso sulle labbra, quelle labbra carnose e morbide che ho baciato fino a qualche minuto fa.
Ti guardo e mi chiedo se tu sia un angelo o un demone, l'angelo che mi ha salvata dalla mia eterna condanna o il demone che mi condurrà alla pazzia e mi strapperà via l'anima."
Sunshine è una scrittrice e Kayleen un'attrice emergente. Si incontrano per caso e dal quel giorno inizia una bellissima quanto difficile storia d'amore. Tra alti e bassi vivranno momenti intensi e appassionati alternati ad altri drammatici e a presunti tradimenti. Sarà l'amore a guidarle e a portarle dove il destino ha già tracciato una strada per loro se saranno pronte a seguirla.
Tutti i diritti riservati
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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EPILOGO
 
 
E’ distesa al mio fianco e sta dormendo profondamente. I lineamenti del suo viso sono sereni, rilassati. Sembra che sia tranquilla, ha il sorriso sulle labbra, quelle labbra carnose e morbide che ho baciato fino a qualche minuto fa.
La sua pelle candida profuma di sandalo selvatico e mi inebria i sensi. Ho bisogno di guardarla mentre dorme, voglio memorizzare ogni più piccolo dettaglio del suo viso, del suo profumo, del suo splendido corpo che ho adorato a lungo e che non mi stancherò mai di onorare coi miei baci e le mie carezze. E’ la mia dea, una divinità discesa sulla terra per farmi impazzire. Le sfioro il viso senza toccarla, non voglio disturbare il suo riposo, ma la mia anima scalpita, il mio cuore è gonfio d’amore, mi sembra di scoppiare, è la parte più importante di me, la salvezza e la dannazione.
La guardo e mi chiedo se sia un angelo o un demone, l’angelo che mi ha salvato dalla mia eterna condanna o il demone che mi condurrà alla pazzia e mi strapperà via l’anima lasciandomi inerme alla sua mercé.
Mi avvicino e nonostante tenti in tutti i modi di trattenermi non ci riesco, non resisto. E’ come la più potente delle droghe e mi scorre nelle vene insieme al sangue, ho di nuovo bisogno di lei e la bacio fra i capelli. Il suo profumo scatena in me ancora quel desiderio irresistibile di accarezzarla, di assaporarla, di fondermi con lei.
Una scarica elettrica mi percorre tutto il corpo e sussulto emettendo un gemito sommesso.
Credevo stesse dormendo, invece sorride e apre i suoi meravigliosi occhi verdi che brillano come smeraldi. Dio quanto è bella, ora che si specchia nei miei occhi e che mi mostra l’anima la riconosco, è l’altra parte della mia che cerco da una vita e che finalmente ho trovato. Sorride e il suo viso si illumina mentre il mio cuore esplode insieme al mio corpo di un calore che mi infiamma e che mi richiama a lei. Mi avvicino e lei allunga le mani, quelle splendide mani dalle dita affusolate.
Mi guarda adorante mentre mi chiedo se sia vera o solo il più meraviglioso dei sogni.
Non rispondo, non ci riesco. Mi manca l’aria nei polmoni per la forte emozione. Mi fissa e diventa seria. Sembra spaventata.
Non parla, si limita a guardarmi. Non servono le parole, non più ormai.
Torna a sorridere e con le dita mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio poi mi accarezza il viso.
Ci guardiamo per un tempo indefinito e si avvicina di più. Lo ha già capito quanto è diventata importante per me ? Lo ha letto nei miei occhi ? Vorrei chiederglielo, ma non ha voglia di parlare. Il bacio che mi dà è meglio di mille parole. Posa le tue labbra sulle mie all’inizio dolcemente, le assapora con calma, con dolcezza fin quando non sento la sua lingua premere chiedendo un permesso che non ha bisogno di domandare e che potrà reclamare ogni volta che vorrà. Assecondo ogni suo movimento, le permetto ogni cosa, le dono ogni parte di me. Quando il desiderio la travolge ci ritroviamo ad annaspare tra il nostro sapore mescolando le nostre essenze. Brividi attraversano il mio corpo, un calore quasi insopportabile infiamma le mie membra e le mani formicolano mentre continuo ad accarezzare le sue curve morbide e calde. Siamo un groviglio di gambe, di braccia, di pelle rovente, di  respiri nei respiri. I suoi capelli su di me, lei su di me che mi toglie il fiato e mi ridà la vita che credevo di aver perso.
Continua a baciarmi, sembra non voler mai smettere ed io mi sento morire d’amore perché adoro assaporare le sue labbra, amo la loro morbidezza, la pienezza, quella forma perfetta e il sapore buono che ha. E’ dolce come miele, nei baci, nei movimenti lenti e appassionati, nel modo di amarmi, di farmi sentire, di trasmettermi le sue emozioni.
Si ferma un attimo e mi guarda negli occhi, li vedo inumidirsi, riempirsi di lacrime.
La stringo forte a me e siamo un’anima sola, l’inizio e la fine, la gioia e il dolore.
Vorrei dirle tante cose, ma non riesco, non trovo le parole giuste per spiegarle quanto grande sia il mio amore per lei, quanto sia totalizzante  e sconvolgente, così immenso da spaventarmi.
Torna a fissarmi e leggo qualcosa nel suo sguardo che mi fa illudere che non sia solo il mio sogno, ma anche il suo. Non oso sperare tanto e chiudo gli occhi, mi basterà tutto quello che vorrà donarmi e che accoglierò senza pretendere niente di più.
Mi bacia ancora ed io la prendo, la raccolgo come fosse un fiore prezioso. Tremo, i miei battiti aumentano, li sento nelle orecchie, nella gola, dappertutto come sento lei con ogni fibra del mio corpo e dell’anima.
Si lascia andare al mio amore, si lascia trasportare dall’onda fin quando stremata appoggia il suo capo sul mio petto e si lascia cullare nel mio abbraccio.
“Ti amo.” Sussurra ed io credo di morire. Sentir pronunciare dalle sue labbra adorate quelle due parole mi fa scoppiare di gioia. Mi sento bene e male, felice e infelice insieme.
La stringo di più.
“Anch’io, anch’io ti amo.” Rispondo quasi senza fiato.
Aspettiamo che i nostri respiri tornino regolari, che l’agitazione si plachi, che l’appagamento raggiunto ci dia la pace necessaria a lasciarci andare al riposo e al sonno. Lei si volta, mi dà le spalle, ma prende la mia mano e la porta sul suo seno.
L’ abbraccio da dietro e sprofondo il viso tra i suoi morbidi capelli. Il loro profumo mi confonde, la stringo di più e le auguro la buona notte.
Sento le sue membra rilassarsi, forse si sta addormentando invece si muove ancora e prende la mia mano portandola accanto alle labbra e la bacia.
Poi si gira di nuovo verso di me e ride come una matta. Rido anch’io.
Ci guardiamo negli occhi senza dire niente, non serve. I suoi smeraldi si immergono nel mio oceano, avvolti dal calore del mio amore per lei.
Continuiamo ad accarezzarci le mani fin quando le intreccia alle mie e chiude gli occhi.
Stavolta credo che stia dormendo davvero e resto a guardarla fin quando la stanchezza reclama anche me e chiudo gli occhi cullata dal ritmo lento del suo respiro.
“Buonanotte giovane amore mio, a domani.”
Sono le ultime parole sussurrate.
 
 
Sento cinguettare, ho di nuovo lasciato la finestra aperta. Apro gli occhi e vedo la tenda sventolare al fresco venticello mattutino.
Mi muovo lentamente nel mio letto. Il mio corpo nudo scivola sinuoso tra le lenzuola, ne sento la morbidezza, il profumo. Penso alla notte appena trascorsa e un sorriso malizioso si dipinge sul mio volto. Mi accarezzo le labbra, le stesse labbra che l’hanno baciata, che l’hanno adorata per tutto il tempo che abbiamo fatto l’amore e che non si stancheranno mai di farlo.
Da oggi inizia la nostra nuova vita, finalmente ce l’ha fatta a trovare il coraggio di chiedermi di vivere insieme. Ieri sera a cena era davvero un amore mentre cercava di trovare le parole giuste, ma non c’è stato bisogno di dire niente quando ha tirato fuori l’astuccio con le due catenine, una per me e l’altra per lei. Le tremavano le mani quando me l’ha allacciata al collo. Era così felice quando le ho detto sì, i suoi occhi brillavano ancora di più pieni com’erano di lacrime di gioia.
Lei così timida e riservata mi ha abbracciato davanti a tutti i clienti del ristorante. Non scorderò mai il suo tremore, la bellezza dei suoi occhi, la dolcezza dell’espressione, il calore del suo abbraccio.
L’amore che abbiamo condiviso è stato il completamento della serata più bella della mia vita, fino ad ora. Alexandra vuole vivere con me, vuole che io sia la sua compagna, il suo futuro. Questo mi ha confidato. Ricordo il movimento delle sue splendide labbra mentre me lo diceva ed il desiderio irresistibile di baciarle. Non avrei mai sperato tanto, io che dalla vita non ho avuto altro che dolore e delusioni. Con lei credo di aver finalmente trovato il mio porto sicuro, lei è la mia ancora di salvezza, è l’amore della mia vita.
Sento ancora il sapore dei suoi baci, il calore della sua pelle sulla mia e la voglia ed il desiderio di appartenerle ancora mi travolge come un treno in corsa.
Mi volto silenziosamente, ho bisogno di vederla anche se non la sveglierò, non voglio disturbare il suo riposo.
Scivolo tra le lenzuola e allungo la mano, ma non la sento.
Mi volto pensando che fra poco la vedrò distesa, nuda al mio fianco, ma non è così.
Chiudo e riapro gli occhi, ma lei non c’è. Com’è possibile ? Non l’ho sentita alzarsi.
Mi sollevo seduta e controllo la stanza. E’ vuota e l’altra parte del letto ha il cuscino ancora intatto. I suoi vestiti non ci sono, eppure c’eravamo spogliate sparpagliandoli per tutta la camera da letto. Non è possibile.
Il cuore mi parte all’impazzata, non posso essermi immaginata tutto. Improvvisamente un pensiero mi trafigge il cervello.
La catenina, se avrò la catenina allora vorrà dire che non mi sono immaginata niente.
Ho quasi paura di toccarmi, sono terrorizzata.
Sollevo la mano e tremante mi sfioro il collo.
Non ci credo.
Sono senza fiato, improvvisamente mi manca il respiro. E’ vero che ho una fervida immaginazione, ma non posso aver solo immaginato la splendida notte che abbiamo trascorso insieme.
Sta per prendermi un attacco di panico, lo sento dal tremore delle mani, dal ronzio alle orecchie, dalla sudorazione improvvisa, dal terrore che avvolge ogni centimetro del mio corpo.
Sto per scoppiare a piangere quando vedo la porta della stanza aprirsi lentamente.
“Eccola, ora entrerà e mi farà uno splendido sorriso ed io tornerò a respirare.” Penso continuando ad ansimare vistosamente.
Cutie entra ancheggiando sinuosa, fa qualche passo in direzione della finestra attratta dallo sventolare della tenda, poi si ferma e mi osserva. La guardo pietrificata e lei credo che si sia accorta che mi sento male perché torna indietro e salta sul letto avvicinandosi a me. Miagola un paio di volte, si strofina al mio braccio e si sdraia al tuo posto, sul cuscino accanto al mio.
Non dico una parola, non ne ho la forza mentre cerco di trattenere le lacrime che spingono per uscire.
Non è possibile, non ci credo. Ieri sera avevamo appuntamento a cena e lei è venuta a prendermi con un bouquet di fiori e mi ha portata al nostro ristorante preferito. Abbiamo cenato mangiando le cose improponibili che ordina sempre lei e che per una volta ho voluto provare anch’io poi ha voluto premiare il mio tentativo e mi ha mostrato l’astuccio.
Ricordo benissimo quando ho visto  le due catenine ed ha preso quella con lo smeraldo allacciandomela al collo mentre io l’ ho aiutata ad indossare la sua con lo zaffiro. Non ho sognato la proposta che mi ha fatto di vivere insieme perché dopo che le ho detto sì siamo tornate a casa con una voglia pazza di fare l’amore.
Le sento ancora le sue mani su di me, come posso averle immaginate ? Eppure non ho la catenina … dov’è finita ?
La cerco sul cuscino ma non la trovo, controllo anche il mio comodino, ma non la vedo poi piano tornano i ricordi. “O mio Dio, se solo fosse vero, che festa le farei se ora la vedessi rientrare da quella porta. Rivedo i suoi occhi innamorati guardarmi teneramente, le sue mani accarezzarmi, sento le sue labbra sulle mie e l’allacciatura della catenina che si impiglia continuamente ai miei capelli. Lei che me la sfila e che nota un piccolo difetto nel gancio.
“Domani la porterò ad aggiustare. Scusami amore, ma non mi ero accorta.”
Io che vedo la sua costernazione su quel viso tanto bello mentre la ripone nel cassetto del suo comodino.
Svelta scivolo dall’altra parte del letto spaventando Cutie che scappa via, e lo apro.
Controllo al suo interno mentre le lacrime riprendono a scendere copiose. Nel cassetto non c’è la mia catenina … ci sono entrambe, l’una accanto all’altra.
Nello stesso istante entra nella stanza più bella che mai, con quei capelli stupendi che le scendono morbidi sulle spalle e quel viso d’angelo con uno splendido sorriso dipinto sopra. Ha il vassoio della colazione in mano.
Torno a respirare e scoppio in un pianto liberatorio.
Lei si avvicina non capendo la ragione del mio comportamento. Lo vedo che è preoccupata ed appoggia il vassoio sul comodino sedendosi accanto a me.
“Che c’è amore, stai male ?”
Mi chiede sollevandomi il viso.
Io la stringo forte e la trascino sul letto. Continuo a piangere mentre lei mi abbraccia e mi chiede cos’ ho.
Le rivelo i miei timori e lei scoppia a ridere.
“Sono qui amore mio, non sono un personaggio di fantasia, sono Alexandra e sono qui per te. Non ti lascerò mai, non aver paura.” Dice stringendomi a sé.
Siamo distese sul letto, l’una fra le braccia dell’altra. In un attimo il mio tremore impaurito diventa desiderio e mi ritrovo a slacciare la sua vestaglia e a divorarle i seni.
Lei sussulta colta di sorpresa, dice che il caffè si fredderà, ma quando la passione travolge anche lei ci ritroviamo ad annaspare l’una nel respiro dell’altra.
“Anche se la colazione si fredderà chi se ne importa, ora voglio fare l’amore con te.” Sussurro tra un bacio e l’altro.
Ci amiamo intensamente prendendoci tutto il nostro tempo, ci fermiamo solo quando i morsi della fame si fanno sentire.
Consumiamo una veloce colazione per tornare l’attimo dopo l’una tra le braccia dell’altra.
“Come primo giorno della nostra vita insieme non è proprio niente male, non credete ?
Se solo fosse vero …”
 

Note autrice:

Siamo al penultimo capitolo, la prima parte dell'epilogo. Non so che penserete ora, ma dovevo chiudere il cerchio aperto col prologo, ora avete capito che era rivolto ad Eliza e Lexa. Con loro è iniziata e con loro doveva terminare.
Manca molto poco alla fine di questo splendido viaggio che spero vi sia piaciuto e non vi deluda proprio nel finale.
Se vi va fatemi sapere che ne pensate del mio lavoro.
Grazie a chi continua a seguirmi.
Un abbraccio
Padi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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