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Autore: MelaniaTs    28/02/2020    0 recensioni
*ATTENZIONE SPOILER TERZA SERIE FINO A MIRACLES QUEEN*
"Notizia straordinaria.
Un antico tempio di monaci è riapparso tra i Monti tibetani.
Lo stesso simbolo che viene mostrato sui tempi è stato scoperto anche in una statua antica al museo del Louvre. Di cosa si tratterà?"
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano arrivati a Londra dopo tre ore come da programma. Marinette e Adrien avevano trascorso tutto il viaggio a dormire, in parecchi più volte avevano passeggiato o chiacchierato nei pressi dei loro posti. Ma entrambi non si erano svegliati, Alya ne aveva approfittato, come già altre volte aveva fatto, per scattare delle foto ricordo all'amica. Questa era diversa dalla precedente che aveva fatto, si vedeva in Adrien più condivisione, poiché lui e Marinette stavano ascoltando musica insieme.

Alya nell'osservare i due si chiese cosa fosse accaduto realmente tra i due. Perché la sua migliore amica avesse rinunciato ad Adrien? Era rientrata dalle vacanze con un obbiettivo ben diverso da quello che si sarebbe aspettata, sapeva che  aveva rinunciato al giovane Agreste, aveva anche pensato che la sua rassegnazione fosse dipesa dalla presenza di Luka. Ma così non era stato, se da un lato aveva notato l'amica avvicinarsi ad Adrien, dall'altro si era accorta anche che teneva Luka abbastanza sulle spine. Sapeva che i due erano usciti insieme qualche volta, Marinette glielo aveva detto, anche se non gli aveva mai raccontato di quel qualcosa in più che potesse rendere i due una coppia. Per non parlare di quando erano usciti insieme, al parco o al cinema ad esempio. Nel secondo caso erano stati raggiunti anche dai cugini di Marinette e da Adrien e suo cugino. Alya non si aspettava che un appuntamento a quattro si potesse trasformare in un incontro di gruppo, ma cosa peggiore non si sarebbe aspettava che Marinette e Adrien lasciassero il cinema insieme durante la proiezione per poi non tornare più. Sicuramente lo stesso Luka aveva notato la cosa e se già l'amica non gli dava la giusta importanza non sapeva tra i due come sarebbe andata a finire. Soprattutto se dall'altro lato si era visto un avvicinamento ad Adrien non indifferente, ovvio che ancora era impacciata in alcuni casi col giovane Agreste. Era una sua particolarità dovuta alla sua insicurezza, ma adesso parlava con lui con più serenità e come dimostrava quel viaggio avevano chiacchierato per un po' molto tranquillamente. Cosa stava accadendo in pratica alla sua amica e cosa le stava nascondendo della sua vita privata? 

Solo quando furono arrivati Alya decise che era il momento di svegliare i due amici, così quando fu ora andò a scuotere Marinette leggermente per farla svegliare.

"Ehi amico! Sembra che tu non dorma da notti!" Stava dicendo Nino ad Adrien che in quel momento stava sbadigliando.

Intanto anche Marinette si svegliò e aiutata dall'amica si alzò dal suo posto. 

"Dove siamo?" Chiese alla mora.

"Siamo arrivati a destinazione. La professoressa Jensen della Queen Victoria è venuta a darci il benvenuto." Disse allora Alya.

Marinette si destò del tutto. "Siamo arrivati?" Chiese.

"Sì e sarebbe il caso di prendere le nostre cose e seguire la professoressa." Disse la mora all'amica. 

La corvina annuì e seguendo gli amici andò a prendere il suo trolley Rosa con il richiamo di un fiore bianco stampato. 

Quando fu pronta seguì gli amici e accanto alle amiche ascoltò il benvenuto della professoressa Jensen. 

 

 

 

( © Dreamworks) 

"Buongiorno a tutti. Io sono Catherine Jensen e da oggi è per il prossimo mese sarò la vostra referente qui a Londra." Li salutò iniziando a camminare verso l'uscita dalla stazione. "La navetta adesso ci porterà a Kensington dove si trova la Queen Victoria e dove conoscerete i vostri nuovi compagni.  Vi diremo a chi siete assegnati poi vi accompagneranno alle vostre abitazioni temporanee. I vostri nuovi compagni saranno le vostre guide per il week end e lunedì inizierete le lezioni regolarmente." Terminò salendo sulla navetta e aspettando che i ragazzi prendessero posto. 

Marinette si accomodò accanto ad Alya riposata e iniziò a osservare il panorama della città che l'avrebbe ospitata. Inutile stare a dire che ormai conosceva abbastanza bene Londra da non considerarsi una turista. 

Una volta giunti alla Queen Victoria school, una struttura moderna  su cinque piani il gruppo di ragazzi francesi seguì la professoressa nel teatro che si trovava al primo piano dello stabile. 

Una volta seduti nelle poltrone assistettero a dei canti di benvenuto da parte dei loro coetanei inglesi e quando fu il momento la professoressa Jensen salì sul palco e iniziò a presentarli tra di loro. 

"Adesso vi chiamerò in ordine alfabetico, quando farò il vostro nome salite sul palco e lo studente che chiamerò farà un passo avanti verso il suo nuovo compagno." Disse loro per poi iniziare ad assegnare le partner ship e le relative classi. Adrien, Alix, Marinette, Jean e Pierre capitarono nella classe della Jensen. Alya, Nino,  Marcel, Lila e Max nella classe del professor Hunter.  

 

Adrien aveva notato subito tra gli allievi della Queen Victoria suo cugino Felix, non si aspettava di rivederlo così presto dopo gli ultimi  eventi, ma era felice di poter avere più tempo da trascorrere con lui. Purtroppo non erano nella stessa classe, a differenza di Marcel che invece era capitato in classe con Felix.  Steven Wood il suo nuovo compagno gli disse che abitava poco distante, precisamente a Notting Hill e che viveva vicino ad Eleonor la ragazza che era in classe con loro. 

Si voltò verso la ragazza esile e bionda poco distante che parlava con Marinette.

"Cioè vivi con... cioè vivremo vicino alle ragazze?" Chiese imbarazzato.

Lui scosse la testa. "Sì, i nostri genitori sono vicini di casa con anche quelli di Caroline Charles. Noi praticamente siamo cresciuti insieme da quando siamo nati."  

"È bello crescere insieme. Anche io ho un'amica d'infanzia." Disse Adrien.

"C'è anche lei?" Chiese allora Steven. 

Adrien scosse la testa e indicò Marcel che chiacchierava con un ragazzo di colore poco più basso di lui. "No, ma sono qui con mio cugino." Spiegò con un sorriso.

Steven annuì. "Ho notato che fissi molto intensamente Felix, purtroppo non posso farti vivere in una casa di lusso come la sua. Ma vedrai che ti troverai bene con noi e mia mamma è più simpatica della sua." 

Adrien si trovò leggermente in imbarazzo a quell'affermazione. Si grattò la nuca guardando verso il basso e sospirò.

"In realtà io e Felix siamo cugini." Disse allora il ragazzo.

Steven lo guardò sorpreso e mortificato iniziò a balbettare. "Oh... Io... scusa... è che..." 

"Tranquillo Steven non potevi saperlo." Affermò allora il giovane Agreste. "Però se mi permetti prima di andare via vorrei andare a salutarlo." 

Il ragazzo dai capelli rossi e il viso pieno di efelidi annuì. "Ma certo, fai pure. Io ti aspetto con Eleanor e Caroline all'ingresso." Disse allora Steven.

Adrien annuì e nel farlo si allontanò per dirigersi verso il cugino che stava ascoltando Lila Rossi durante uno dei suoi sproloqui, sicuramente un monologo pieno di bugie. Appena giunse l'italiana subito lo notò e andò a prenderlo a braccetto, ma il modello scostò il braccio e lo tese verso il cugino.

"Felix, sono contento di ritrovarti nella stessa scuola." Gli disse sincero con un sorriso sulle labbra.

Il biondo guardò serio Adrien, dal primo istante in cui era salito sul palco lo aveva riconosciuto tra la folla, e non solo lui in realtà. Aveva riconosciuto anche Marcel, dalle fotografiche che sua madre conservava nell'album dei ricordi. Tutti e tre neonati, tutti e tre al primo dentino, infine tutti e tre ai primi passi. Poi Marcel era scomparso dalle foto e poco alla volta stesso destino era capitato ad Adrien. Ed ora eccoli di nuovo insieme sotto lo stesso tetto tutti e tre. 

Fece un sorriso falso al cugino e strinse la sua mano. "Anche io sono contento di rivederti Adrien. Pensavo ci saremmo rivisti al mio ritorno a Parigi e invece ti sei anticipato." 

"Così pare." Disse allora lui. "Ho notato che sei in partnership con Lila." Disse allora rivolgendo l'attenzione anche alla rossa. 

Stranamente sia lui che i suoi compagni di gruppo erano capitati con studenti dello stesso sesso, stessa cosa non si poteva dire del gruppo di Marcel, sia lui che Max e Felix stesso erano capitati in coppia con delle donne. 

"A quanto pare nella tua scuola hanno partecipato più ragazze allo scambio di qua." Rispose lui serio.

"Comunque avremo modo di trovarci in questo mese di studio anche se siamo in classi diverse." Disse ancora Adrien al cugino.

"Già, sono capitato in classe col cugino sbagliato a quanto pare." Rispose gelido Felix. 

Adrien lo guardò serio, Felix sapeva di Marcel? Soltanto loro due fino a poche settimane prima non sapevano nulla di parenti e amici vari? 

Intanto forse proprio perché si sentiva osservato Marcel li raggiunse. "Salve a tutti." Li salutò per poi dedicarsi al cugino. "Adrien io vado via, Alice vive a Chealsea e il suo maggiordomo dovrebbe essere già qui fuori ad aspettarci." Lo informò. 

Il modello annuì per poi indicargli il cugino identico a lui al suo fianco. "Si penso anche io. Adesso saluto Felix e vado, ti ricordi di Felix?" Gli chiese, gliene aveva parlato in quel periodo insieme quindi pensava che avesse capito.

Ed infatti Marcel subito sorrise sincero al cugino di Adrien. "Ciao Felix, siamo in classe insieme quindi in questi giorni avremo modo di vederci di nuovo." E conoscerci al limite, terminò nella sua testa. Adrien gli aveva raccontato del loro incontro a Parigi e sinceramente non gli era piaciuto ciò che Graham aveva fatto al cugino. "Adesso però vado, ciao." Li salutò tutti.

Nel farlo raggiunse la sua partner e le tese il braccio mentre con l'altra mano prendeva il suo bagaglio. 

"Vado anche io. Felix verrò a trovarti presto, se per favore avverti anche tua madre è salutamela. Ciao, ciao Lila." Disse andando via. 

"Ciao Adrien!" Lo salutò atono Felix.

"Ciao Adrien." Sussurrò con un sorriso Lila. "E così sei il cugino di Adrien Agreste!" Disse lei ammiccante. "Non solo sei un giovane nobile molto ambito e invidiato, sei anche il cugino di Adrien. Non capisco perché Gabriel Agreste non vi abbia mai fatto fare un set fotografico insieme." Disse con falso interesse.

"Non sono interessato a queste cose frivole Lila. Adesso se mi permetti..." disse sollevandole il braccio per prenderla. "Dovremo andare anche noi." 

Erano arrivati a Londra dopo tre ore come da programma. Marinette e Adrien avevano trascorso tutto il viaggio a dormire, in parecchi più volte avevano passeggiato o chiacchierato nei pressi dei loro posti. Ma entrambi non si erano svegliati, Alya ne aveva approfittato, come già altre volte aveva fatto, per scattare delle foto ricordo all'amica. Questa era diversa dalla precedente che aveva fatto, si vedeva in Adrien più condivisione, poiché lui e Marinette stavano ascoltando musica insieme.

Alya nell'osservare i due si chiese cosa fosse accaduto realmente tra i due. Perché la sua migliore amica avesse rinunciato ad Adrien? Era rientrata dalle vacanze con un obbiettivo ben diverso da quello che si sarebbe aspettata, sapeva che  aveva rinunciato al giovane Agreste, aveva anche pensato che la sua rassegnazione fosse dipesa dalla presenza di Luka. Ma così non era stato, se da un lato aveva notato l'amica avvicinarsi ad Adrien, dall'altro si era accorta anche che teneva Luka abbastanza sulle spine. Sapeva che i due erano usciti insieme qualche volta, Marinette glielo aveva detto, anche se non gli aveva mai raccontato di quel qualcosa in più che potesse rendere i due una coppia. Per non parlare di quando erano usciti insieme, al parco o al cinema ad esempio. Nel secondo caso erano stati raggiunti anche dai cugini di Marinette e da Adrien e suo cugino. Alya non si aspettava che un appuntamento a quattro si potesse trasformare in un incontro di gruppo, ma cosa peggiore non si sarebbe aspettava che Marinette e Adrien lasciassero il cinema insieme durante la proiezione per poi non tornare più. Sicuramente lo stesso Luka aveva notato la cosa e se già l'amica non gli dava la giusta importanza non sapeva tra i due come sarebbe andata a finire. Soprattutto se dall'altro lato si era visto un avvicinamento ad Adrien non indifferente, ovvio che ancora era impacciata in alcuni casi col giovane Agreste. Era una sua particolarità dovuta alla sua insicurezza, ma adesso parlava con lui con più serenità e come dimostrava quel viaggio avevano chiacchierato per un po' molto tranquillamente. Cosa stava accadendo in pratica alla sua amica e cosa le stava nascondendo della sua vita privata? 

Solo quando furono arrivati Alya decise che era il momento di svegliare i due amici, così quando fu ora andò a scuotere Marinette leggermente per farla svegliare.

"Ehi amico! Sembra che tu non dorma da notti!" Stava dicendo Nino ad Adrien che in quel momento stava sbadigliando.

Intanto anche Marinette si svegliò e aiutata dall'amica si alzò dal suo posto. 

"Dove siamo?" Chiese alla mora.

"Siamo arrivati a destinazione. La professoressa Jensen della Queen Victoria è venuta a darci il benvenuto." Disse allora Alya.

Marinette si destò del tutto. "Siamo arrivati?" Chiese.

"Sì e sarebbe il caso di prendere le nostre cose e seguire la professoressa." Disse la mora all'amica. 

La corvina annuì e seguendo gli amici andò a prendere il suo trolley Rosa con il richiamo di un fiore bianco stampato. 

Quando fu pronta seguì gli amici e accanto alle amiche ascoltò il benvenuto della professoressa Jensen. 

 

 

 

( © Dreamworks) 

"Buongiorno a tutti. Io sono Catherine Jensen e da oggi è per il prossimo mese sarò la vostra referente qui a Londra." Li salutò iniziando a camminare verso l'uscita dalla stazione. "La navetta adesso ci porterà a Kensington dove si trova la Queen Victoria e dove conoscerete i vostri nuovi compagni.  Vi diremo a chi siete assegnati poi vi accompagneranno alle vostre abitazioni temporanee. I vostri nuovi compagni saranno le vostre guide per il week end e lunedì inizierete le lezioni regolarmente." Terminò salendo sulla navetta e aspettando che i ragazzi prendessero posto. 

Marinette si accomodò accanto ad Alya riposata e iniziò a osservare il panorama della città che l'avrebbe ospitata. Inutile stare a dire che ormai conosceva abbastanza bene Londra da non considerarsi una turista. 

Una volta giunti alla Queen Victoria school, una struttura moderna  su cinque piani il gruppo di ragazzi francesi seguì la professoressa nel teatro che si trovava al primo piano dello stabile. 

Una volta seduti nelle poltrone assistettero a dei canti di benvenuto da parte dei loro coetanei inglesi e quando fu il momento la professoressa Jensen salì sul palco e iniziò a presentarli tra di loro. 

"Adesso vi chiamerò in ordine alfabetico, quando farò il vostro nome salite sul palco e lo studente che chiamerò farà un passo avanti verso il suo nuovo compagno." Disse loro per poi iniziare ad assegnare le partner ship e le relative classi. Adrien, Alix, Marinette, Jean e Pierre capitarono nella classe della Jensen. Alya, Nino,  Marcel, Lila e Max nella classe del professor Hunter.  

 

Adrien aveva notato subito tra gli allievi della Queen Victoria suo cugino Felix, non si aspettava di rivederlo così presto dopo gli ultimi  eventi, ma era felice di poter avere più tempo da trascorrere con lui. Purtroppo non erano nella stessa classe, a differenza di Marcel che invece era capitato in classe con Felix.  Steven Wood il suo nuovo compagno gli disse che abitava poco distante, precisamente a Notting Hill e che viveva vicino ad Eleonor la ragazza che era in classe con loro. 

Si voltò verso la ragazza esile e bionda poco distante che parlava con Marinette.

"Cioè vivi con... cioè vivremo vicino alle ragazze?" Chiese imbarazzato.

Lui scosse la testa. "Sì, i nostri genitori sono vicini di casa con anche quelli di Caroline Charles. Noi praticamente siamo cresciuti insieme da quando siamo nati."  

"È bello crescere insieme. Anche io ho un'amica d'infanzia." Disse Adrien.

"C'è anche lei?" Chiese allora Steven. 

Adrien scosse la testa e indicò Marcel che chiacchierava con un ragazzo di colore poco più basso di lui. "No, ma sono qui con mio cugino." Spiegò con un sorriso.

Steven annuì. "Ho notato che fissi molto intensamente Felix, purtroppo non posso farti vivere in una casa di lusso come la sua. Ma vedrai che ti troverai bene con noi e mia mamma è più simpatica della sua." 

Adrien si trovò leggermente in imbarazzo a quell'affermazione. Si grattò la nuca guardando verso il basso e sospirò.

"In realtà io e Felix siamo cugini." Disse allora il ragazzo.

Steven lo guardò sorpreso e mortificato iniziò a balbettare. "Oh... Io... scusa... è che..." 

"Tranquillo Steven non potevi saperlo." Affermò allora il giovane Agreste. "Però se mi permetti prima di andare via vorrei andare a salutarlo." 

Il ragazzo dai capelli rossi e il viso pieno di efelidi annuì. "Ma certo, fai pure. Io ti aspetto con Eleanor e Caroline all'ingresso." Disse allora Steven.

Adrien annuì e nel farlo si allontanò per dirigersi verso il cugino che stava ascoltando Lila Rossi durante uno dei suoi sproloqui, sicuramente un monologo pieno di bugie. Appena giunse l'italiana subito lo notò e andò a prenderlo a braccetto, ma il modello scostò il braccio e lo tese verso il cugino.

"Felix, sono contento di ritrovarti nella stessa scuola." Gli disse sincero con un sorriso sulle labbra.

Il biondo guardò serio Adrien, dal primo istante in cui era salito sul palco lo aveva riconosciuto tra la folla, e non solo lui in realtà. Aveva riconosciuto anche Marcel, dalle fotografiche che sua madre conservava nell'album dei ricordi. Tutti e tre neonati, tutti e tre al primo dentino, infine tutti e tre ai primi passi. Poi Marcel era scomparso dalle foto e poco alla volta stesso destino era capitato ad Adrien. Ed ora eccoli di nuovo insieme sotto lo stesso tetto tutti e tre. 

Fece un sorriso falso al cugino e strinse la sua mano. "Anche io sono contento di rivederti Adrien. Pensavo ci saremmo rivisti al mio ritorno a Parigi e invece ti sei anticipato." 

"Così pare." Disse allora lui. "Ho notato che sei in partnership con Lila." Disse allora rivolgendo l'attenzione anche alla rossa. 

Stranamente sia lui che i suoi compagni di gruppo erano capitati con studenti dello stesso sesso, stessa cosa non si poteva dire del gruppo di Marcel, sia lui che Max e Felix stesso erano capitati in coppia con delle donne. 

"A quanto pare nella tua scuola hanno partecipato più ragazze allo scambio di qua." Rispose lui serio.

"Comunque avremo modo di trovarci in questo mese di studio anche se siamo in classi diverse." Disse ancora Adrien al cugino.

"Già, sono capitato in classe col cugino sbagliato a quanto pare." Rispose gelido Felix. 

Adrien lo guardò serio, Felix sapeva di Marcel? Soltanto loro due fino a poche settimane prima non sapevano nulla di parenti e amici vari? 

Intanto forse proprio perché si sentiva osservato Marcel li raggiunse. "Salve a tutti." Li salutò per poi dedicarsi al cugino. "Adrien io vado via, Alice vive a Chealsea e il suo maggiordomo dovrebbe essere già qui fuori ad aspettarci." Lo informò. 

Il modello annuì per poi indicargli il cugino identico a lui al suo fianco. "Si penso anche io. Adesso saluto Felix e vado, ti ricordi di Felix?" Gli chiese, gliene aveva parlato in quel periodo insieme quindi pensava che avesse capito.

Ed infatti Marcel subito sorrise sincero al cugino di Adrien. "Ciao Felix, siamo in classe insieme quindi in questi giorni avremo modo di vederci di nuovo." E conoscerci al limite, terminò nella sua testa. Adrien gli aveva raccontato del loro incontro a Parigi e sinceramente non gli era piaciuto ciò che Graham aveva fatto al cugino. "Adesso però vado, ciao." Li salutò tutti.

Nel farlo raggiunse la sua partner e le tese il braccio mentre con l'altra mano prendeva il suo bagaglio. 

"Vado anche io. Felix verrò a trovarti presto, se per favore avverti anche tua madre è salutamela. Ciao, ciao Lila." Disse andando via. 

"Ciao Adrien!" Lo salutò atono Felix.

"Ciao Adrien." Sussurrò con un sorriso Lila. "E così sei il cugino di Adrien Agreste!" Disse lei ammiccante. "Non solo sei un giovane nobile molto ambito e invidiato, sei anche il cugino di Adrien. Non capisco perché Gabriel Agreste non vi abbia mai fatto fare un set fotografico insieme." Disse con falso interesse.

"Non sono interessato a queste cose frivole Lila. Adesso se mi permetti..." disse sollevandole il braccio per prenderla. "Dovremo andare anche noi." 

 

 

 

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(Steven; Eleanor, Caroline NdA)

Con i loro trolley e le loro valige i ragazzi si diressero con i loro ospiti alla fermata dell’autobus che li avrebbe portati a Notting Hill. Alya sembrava molto eccitata, chiedendo alla sua ospite se si trattava dello stesso quartiere da cui aveva preso titoli il film con Hugh Grant e Julia Roberts. Caroline annuì mentre le due francesi ascoltavano estasiate i racconti della loro ospite. Finalmente salirono sul bus, tipico mezzo di trasporto inglese, rosso e a due piani. Steven consigliò a tutti di salire al piano superiore e nel frattempo parlavano della scuola e delle loro attività. 

Eleanor disse a Marinette che andava a danza tre volte la settimana, era una ballerina classica e quindi per circa due ore ogni volta lei era impossibilitata dall’esserci. 

“Anche io ho i corsi di scherma e di polo.” Intervenne Steven.

Adrien e le sue amiche guardarono curiosi il ragazzo. “Fai scherma? Anche io a Parigi faccio scherma e gareggio!” Gli disse il modello. 

Steven annuì. “Si, faccio scherma e gareggio anche col polo, nella stessa squadra con Felix.” Lo avvertì il rosso.

“Felix tuo cugino?” Intervenne Marinette che subito parve infastidita. 

Adrien annuì. “Sì, prima sono passato a salutarlo. Ve lo farò conoscere!” Disse alle amiche mentre i loro telefono emisero un bip

di allerta. 

“Oh é la mia app.” Affermò Caroline.

“Già lei è un genio, crea app che vengono scaricate in tutta Europa. Di nuovo Lady Octavia Caro?” Chiese la bionda Eleanor. 

Lei annuì. “Così pare...”

“Ooh possiamo fermarci e andare a vedere, sarebbe perfetto per il mio blog.” Intervenne Alya eccitata mentre Adrien e Marinette si scambiavano un occhiata complice. Dovevano andare via di lì. 

“Tanto adesso arriveranno Haoxin e Black Lady ha risolvere tutto.” Intervenne la mora con gli occhiali alla sua ospite.

“Siii lo so!” Disse Alya. “Io gestisco il blog di ladybug e vorrei scrivere anche dei vostri eroi.

Vi prego scendiamo!” 

Il gruppo di amici si guardò, Caroline osservò il cellulare poi annuì. “Va bene dai, è qui vicino.” Disse chiedendo la fermata. 

“Ehm io e Marinette vi aspettiamo qui.” Disse Adrien una volta che furono scesi. “I nostri genitori ci hanno mandato a Londra per evitare proprio i mostri e questo genere di pericolo.” 

Marinette annuì indicando un bar poco distante. “Vi aspettiamo lì dentro.” Disse con un sorriso. 

Steven fece un passo avanti e anche Eleanor. “Restiamo con voi.” 

“No... no!” Disse Adrien. “Non vogliamo togliervi questo piacere solo perché noi non possiamo.” La buttò lì.

“Sì, ha ragione Adrien. Noi ne approfittiamo per... imparare un po’.”

Adrien annuì, Steven ed Eleanor si scambiarono uno sguardo di intesa. “Potevate dirlo prima sapete. Va bene, noi andiamo.” Disse con un sorriso ad Adrien e prendendo poi la mano a Caroline. “Andiamo.” 

Adrien prese la sua borsa e guardò Marinette. “Sarà difficile.” Disse dirigendosi al bar

“Almeno hanno dei corsi da seguire.” Disse lei seguendolo. 

Una volta nel bar lasciarono in un angolo le loro borse e poi uscirono di nuovo sorridendosi.

“Andiamo Miss corvina.” Disse lui cercando un luogo adatto per trasformarmi.

“Non chiamarmi così Adrien.” Disse lei con un sorriso. Ormai si stava abituando ai nomignoli che le dava ad ogni trasformazione, e questo lo doveva a Chat noir che aveva tanto insistito a chiamarla sempre insettina.

“Eccoci... GURRU PORTIAMO LA PACE.” Urlò Adrien.

“GRACC ALZIAMO LE FIAMME DELLA GUERRA.” Lo seguì Marinette. 

E così la coppia di super eroi scese in campo alla sconfitta di Lady Octavia.

 

 

Con i loro trolley e le loro valige i ragazzi si diressero con i loro ospiti alla fermata dell’autobus che li avrebbe portati a Notting Hill. Alya sembrava molto eccitata, chiedendo alla sua ospite se si trattava dello stesso quartiere da cui aveva preso titoli il film con Hugh Grant e Julia Roberts. Caroline annuì mentre le due francesi ascoltavano estasiate i racconti della loro ospite. Finalmente salirono sul bus, tipico mezzo di trasporto inglese, rosso e a due piani. Steven consigliò a tutti di salire al piano superiore e nel frattempo parlavano della scuola e delle loro attività. 

Eleanor disse a Marinette che andava a danza tre volte la settimana, era una ballerina classica e quindi per circa due ore ogni volta lei era impossibilitata dall’esserci. 

“Anche io ho i corsi di scherma e di polo.” Intervenne Steven.

Adrien e le sue amiche guardarono curiosi il ragazzo. “Fai scherma? Anche io a Parigi faccio scherma e gareggio!” Gli disse il modello. 

Steven annuì. “Si, faccio scherma e gareggio anche col polo, nella stessa squadra con Felix.” Lo avvertì il rosso.

“Felix tuo cugino?” Intervenne Marinette che subito parve infastidita. 

Adrien annuì. “Sì, prima sono passato a salutarlo. Ve lo farò conoscere!” Disse alle amiche mentre i loro telefono emisero un bip

di allerta. 

“Oh é la mia app.” Affermò Caroline.

“Già lei è un genio, crea app che vengono scaricate in tutta Europa. Di nuovo Lady Octavia Caro?” Chiese la bionda Eleanor. 

Lei annuì. “Così pare...”

“Ooh possiamo fermarci e andare a vedere, sarebbe perfetto per il mio blog.” Intervenne Alya eccitata mentre Adrien e Marinette si scambiavano un occhiata complice. Dovevano andare via di lì. 

“Tanto adesso arriveranno Haoxin e Black Lady ha risolvere tutto.” Intervenne la mora con gli occhiali alla sua ospite.

“Siii lo so!” Disse Alya. “Io gestisco il blog di ladybug e vorrei scrivere anche dei vostri eroi.

Vi prego scendiamo!” 

Il gruppo di amici si guardò, Caroline osservò il cellulare poi annuì. “Va bene dai, è qui vicino.” Disse chiedendo la fermata. 

“Ehm io e Marinette vi aspettiamo qui.” Disse Adrien una volta che furono scesi. “I nostri genitori ci hanno mandato a Londra per evitare proprio i mostri e questo genere di pericolo.” 

Marinette annuì indicando un bar poco distante. “Vi aspettiamo lì dentro.” Disse con un sorriso. 

Steven fece un passo avanti e anche Eleanor. “Restiamo con voi.” 

“No... no!” Disse Adrien. “Non vogliamo togliervi questo piacere solo perché noi non possiamo.” La buttò lì.

“Sì, ha ragione Adrien. Noi ne approfittiamo per... imparare un po’.”

Adrien annuì, Steven ed Eleanor si scambiarono uno sguardo di intesa. “Potevate dirlo prima sapete. Va bene, noi andiamo.” Disse con un sorriso ad Adrien e prendendo poi la mano a Caroline. “Andiamo.” 

Adrien prese la sua borsa e guardò Marinette. “Sarà difficile.” Disse dirigendosi al bar

“Almeno hanno dei corsi da seguire.” Disse lei seguendolo. 

Una volta nel bar lasciarono in un angolo le loro borse e poi uscirono di nuovo sorridendosi.

“Andiamo Miss corvina.” Disse lui cercando un luogo adatto per trasformarmi.

“Non chiamarmi così Adrien.” Disse lei con un sorriso. Ormai si stava abituando ai nomignoli che le dava ad ogni trasformazione, e questo lo doveva a Chat noir che aveva tanto insistito a chiamarla sempre insettina.

“Eccoci... GURRU PORTIAMO LA PACE.” Urlò Adrien.

“GRACC ALZIAMO LE FIAMME DELLA GUERRA.” Lo seguì Marinette. 

E così la coppia di super eroi scese in campo alla sconfitta di Lady Octavia.

 

Alya era galvanizzata, raggiunse i suoi amici con i nuovi dopo aver seguito l’arrivo di Black Lady, una ragazza corvo vestita tutta di nero con una coda di cavallo che avrebbe fatto invidia alle più famose top model, e Haoxin un super eroe vestito di bianco con capelli argentati, si era goduta da un posto sicuro tutta la battaglia. Come i due combattevano il nemico e come alla fine Haoxin liberava i malcapitati dagli incubi col suo potere. Alla fine della battaglia i due erano subito spariti mano nella mano, anticipati da Lady Octavia che appena aveva visto giungere gli eroi londinesi se ne era andata. Quel gesto ad Alya era piaciuto molto, significava che tra i due c’era del tenero di sicuro. 

Strada facendo aveva parlato a Caroline del suo blog, di come desiderasse diventare un giorno una giornalista e della passione per gli eroi. Raccontò di Ladybug e nel farlo seppe che anche a Londra la conoscevano dopo le imprese parigine. 

“Questa sera farò un articolo sui due eroi londinesi. Ci sono foto in giro?” Stava chiedendo a Caroline mentre entravano nel bar dove Marinette e Adrien avevano detto li avrebbero aspettati. 

“Solo due foto. Una fatta da Daireen e Ken una coppia dell’ultimo anno e un’altra fatta con Charles il custode del London Eyes. Charles ha fatto una stampa a misura d’uomo.” Spiegò Caroline.

“I due eroi vanno spesso lì a chiacchierare con Charles e farsi un giro sulla ruota panoramica.” Ironizzò Steven. 

“Perché sono una coppia. Ma avete visto come lui dopo ogni battaglia prende lei per mano prima di andare via.” Disse Eleanor con aria sognante andando a sedersi accanto a Marinette che stava prendendo del thé al mirtillo. 

“Voi non immaginate neanche che grande spettacolo vi siete persi.” Disse Alya ancora eccitata. “Erano bellissimi, una coppia perfetta.” 

Adrien la osservò sorpreso prendendo un biscotto di quelli che avevano loro servito. “Anche Ladybug e Chat Noir sono una coppia perfetta.” Ci tenne a precisare.

Alya scosse la testa. “Una squadra Adrien, loro sono una squadra, mentre Haoxin e Black Lady sono una coppia.” 

Adrien tacque all’istante, certo, lui e Ladybug erano una squadra e non di più. Ormai si era convinto anche lui di ciò, era andato avanti. Ma sapere che anche Alya la vedeva in quel modo fu una stretta al cuore, anche se ripensandoci, lei era stata con loro in squadra quindi era a conoscenza del rapporto reale tra il suo alter ego e la coccinella. “Hai ragione, sono più di un eroe e sono un team loro.” Disse allora.

“Però credo che abbia ragione Adrien, ti ricordi Alya che hai pubblicato un bacio tra i due sul tuo blog tempo fa?” Chiese Marinette. 

Una squadra, adesso Alya definiva lei e Chat Noir una squadra, loro erano... tutto, una squadra, un coppia, amici e confidenti! Tutto.

Dovevano risolvere quella cosa e subito.

“Comunque non vedo l’ora di leggere il tuo articolo Alya, anche se aspetterei a dire che sono una coppia, in fondo è premura di ogni giornalista indaga e non dare notizie infondate.” Disse il ragazzo finendo di bere il suo the al limone.

“Ha ragione Adrien. Voi che fate, prendete qualcosa?” Chiese la corvina al suo fianco. 

Il gruppo si guardò. “Meglio prendere il bus secondo me così torniamo questa sera potremo organizzarci per la cena.” Disse Steven.

“La professoressa Jensen ha detto che non siete obbligati a indossare le divise Marinette, però se vuoi puoi provare la mia e vedere se ti va.” Disse allora Eleanor alzandosi.

Intanto Adrien poggiò sul tavolo cinque euro e prese la sua valigia, essere costretti a indossare la divisa era tanto meglio che essere costretti del restare chiusi in casa.

 

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(Adrien abita nella casa Grigia, Marinette in quella rosa e Alya in quella azzurra di fronte.) 

 

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