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Autore: GettAmourZe    03/03/2020    1 recensioni
Un nuovo viaggio aspetta Ash Ketchum e Pikachu, stavolta in un'avventura intrapresa per riscoprire chi sono e i loro obbiettivi!
Nella regione di Forsia intraprenderanno un viaggio per definire loro stessi. Vagando in un labirinto di dubbi e crescita, dovranno trovare la via per un futuro molto diverso da quello per cui avevano iniziato a viaggiare.
Combatteranno per realizzare il loro sogni e ristabilire l'equilibrio tra luce e oscurità, accompagnati da nuove e vecchie conoscenze... tra cui qualcuno molto speciale.
Amourshipping (AshxSerena)
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Nota d'autori: 

A FINE CAPITOLO IMPORTANTE NOTA DA LEGGERE! 
Preghiamo i nostri lettori di dargli una lettura per favore! Grazie!!

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Episodio 36: Un passo di troppo! Sogni lasciati alle spalle!
 

Per Ash quella giornata non sembrava mai finire, ogni momento portava ad una novità quando per tempo non avevano avuto chissà quali progressi nella loro ricerca. In quell'istante l'ennesima sorpresa della giornata lo lasciò abbastanza sorpreso.

Conosceva quel Pokémon, ne aveva visto un esemplare a Sinnoh, ma mai era arrivato a stargli tanto vicino. Come umano difficilmente avrebbe trovato modo.

"Io sono Cresselia... e voi chi sareste, di grazia?" chiese Cresselia gentilmente e con garbo.

"Oh ehm... mi chiamo Ash e sono un esploratore della gilda di Wigglytuff" si presentò il Pikachu riprendendosi un momento dallo stupore "Lei invece è la mia compagna Serena"

Vedere un Pokémon così bello per la prima volta era una sensazione incredibile, Serena aveva difficoltà a trovare parole.

"Piacere di conoscervi" disse cordialmente il pokemon falcato.

Ash esitò un attimo, ma poi trovò la

sfrontatezza per chiedere "Scusa la domanda... sembrerà strano ma ho avuto la sensazione di venire qui. Forse non è un caso esserci incontrati?" si massaggiò appena il capo, in quella giornata ne avevano viste talmente tante che ormai non credeva più molto a tutte quelle come coincidenze.

Cresselia sorrise con semplicità "Hai ragione, non è un caso. Ho percepito le vostre presenze in questo luogo che solitamente non ospita abitanti e pochi esploratori si addentrano in questi territori" Ash piegò appena la testa un po' confuso ancora sul perché li aveva approcciati, quindi il Pokémon leggendario proseguì "Ho pensato di approcciarvi perché è da un po' che trovavo curiose le vostre aure"

"L-Le nostre aure?" domandò Serena confusa quanto l'amico.

"Sono l'incarnazione dei sogni e della quiete, di volta in volta intervengo nelle menti dei Pokémon per scacciare gli incubi o per tenere d'occhio la situazione. Mi sono già imbattuta nei vostri sogni, devo dire hai un grande appetito Ash..." disse con perfetta naturalezza anche se era inteso come uno scherzo nei confronti del Pikachu, il quale imbarazzato cercò di guardare altrove. Un po' di tempo fa aveva fatto un sogno in cui mangiava una montagna di pokébigné e per quanto non ci fosse chissà cosa di imbarazzante era ambiguo sapere che qualcuno ti osservava la testa di notte.

Cresselia rivolse poi uno sguardo simile a quello rivolto ad Ash ma non disse nulla. La Fennekin ci mise qualche secondo per capire a cosa si riferisse e arrossì parecchio. Dopotutto aveva sognato varie volte momenti tra lei e Ash e cosa sarebbe potuto succedere tra loro.

Questa sembrava un po' invasione di privacy, ma per fortuna Cresselia stessa non sembrava così infame da rivelare le loro questioni troppo personali. O almeno non quelle imbarazzanti.

"Alcuni sogni... erano molto interessanti. Penso sappiate a cosa mi riferisco" disse lei però interrompendo la leggere aria scherzosa che si era propagata.

I due si bloccarono sul momento, cosa dovevano fare? Era chiaro il riferimento. Nei loro sogni la gran parte delle volte erano umani, con i loro amici e i loro Pokémon. Se Cresselia li aveva visti non c'erano scuse che reggevano delle prove visive tali.

"Ho percepito spesso le vostre aure particolari, ma poi tutto si è collegato. E' uno dei motivi per cui vi ho approfittato del momento per provare ad incontrarvi fuori dai vostri sogni. Avrei potuto farlo mentre dormivate in effetti ma preferivo un incontro che sembrasse più reale.

Ash e Serena si guardarono per qualche istante, leggendosi nel pensiero. Si fidavano abbastanza per confidarsi con lei, dopotutto se non potevano farlo con un Pokémon leggendario benigno con chi lo avrebbero fatto?

"E' vero, non siamo veri Pokémon" ammise Ash con tono determinato, ma lo sguardo del leggendario non sembrò sorpreso o scioccato. Non variò di una virgola.

"Siete umani trasformati in Pokémon, vero?" intuì subito lei con una certa semplicità, come se sapesse già tutto.

"M-Ma come..." entrambi gli esploratori si stupirono con molta spontaneità.

Cresselia sorrise con comprensione "Non siete gli unici, tempo fa un altro umano finì nel nostro mondo trasformato in un Pokémon e vedervi sognare di essere tali mi ha fatto pensare che non fosse solo immaginazione"

"Ci hanno detto di questo in effetti"

"Se per questo io ebbi la fortuna di conoscerlo"

"DAVVERO?" si stupirono i due anche se effettivamente non c'era molto di cui sorprendersi, vista la grandezza dei due esploratori del passato. Se erano così in gamba e avevano affrontato così tante avventure leggendarie allora non era tanto strano avessero avuto contatti con Cresselia.

Cresselia annuì "Lavorammo assieme per un po', devo anche a loro la vita, così come tutti i Pokémon di Borgo Tesoro"

"Puoi raccontarci qualcosa?" chiese Ash.

"Oh posso raccontarvi per filo e per segno cosa è successo. Sedetevi pure comodi perchè sarà una storia lunga"

Ash e Serena si sedettero di fronte a Cresselia, la quale iniziò il suo racconto scavando nelle sue memorie.

Raccontò loro tutto ciò che sapeva, sulle speculazioni del passato di entrambi i Pokémon, tralasciando praticamente tutta la storia della loro crescita come esploratori, ma riuscendo a fornire con precisione i dettagli sugli eventi legati agli ingranaggi, Dialga Oscuro, Palkia e in particolar modo Darkrai.

"Si scoprì che fu l'intervento di Darkrai a trasformare quell'umano in un Pokémon e a fargli perdere i ricordi della sua missione, così come successo poi lo stesso a lui e ancora oggi è dato per disperso"

"Quindi c'è una possibilità che Darkrai sia la causa per cui siamo qui?" domandò Ash con un cenno di speranza che fosse la soluzione, anche se era molto diversa da ciò che aveva visto nelle sue visioni.

Cresselia scosse la testa "No, lo dubito fortemente. Conosco bene Darkrai e so che il suo potere non riesce ad estendersi fino a quel punto. Non è nelle sue capacità condizionare lo spazio tempo, può solo controllare tutto ciò che riguarda il mondo dei sogni e dell'oscurità"

"Oh..." Entrambi sospirano un pò abbattuti.

"Non so ancora come sia arrivato quell'umano nel nostro mondo, potrebbe essere una causa diversa dalla vostra, oppure avete più cose in comune di quante si possano credere..." disse lei "Le vostre auree sono molto simili a quelle che ricordo e per quanto fosse impossibile ho pensato che ci fosse qualcosa di legato a loro. Mossa dalla curiosità di contattarvi ho provato a rilasciare un pò della mia aura e a quanto pare voi siete venuti, come l'avete percepita?"

"Uh, a dire il vero sono stato io. Mi è venuto improvvisamente un flash..." vedendo lo sguardo confuso di Cresselia provò a specificare "Una specie di visione. Non è la prima volta che mi viene da quando sono in questo mondo!"

L'espressione di Cresselia si fece seria all'improvviso e nel suo sguardo si notò un improvviso interessa, quasi come se avesse idea di che parlasse "Riusciresti a descrivermi meglio le caratteristiche di questi eventi?"

Ash massaggiò il retro del capo alzando appena lo sguardo e cercando di trovare le parole "E' difficile da spiegare. E' come se tutto intorno a me sparisse, in tutti e 5 i sensi. Poi mi ritrovo in dei luoghi oppure li vedo solo, a volte sono vuoti mentre altre succede qualcosa. In un certo senso credo di poter vedere passato, presente e futuro. Poi la sensazione di confusione passa e mi ritrovo qui. Però il tutto è come se mi spaccasse la testa a metà e vi penetrasse... come uno-"

"Squarcio"

"Si, esatto! Aspetta... che-"

"Si chiama Squarcio Dimensionale. Quello che ti succede non è un evento casuale; anche l'umano che finì qui prima di te lo possedeva. Permette di vedere nel tempo determinati fatti, luoghi o Pokémon. Ti mette persino in contatto con l'aura di alcuni Pokémon a volte. In sintesi, ti fornisce le riposte, anche se non è un evento che accade di tua volontà. Puoi provare a scatenarlo toccando determinati oggetti o individui ma non sempre funziona. E' un fenomeno particolare"

Ash osservò le proprie zampe, con fare contemplativo "Wow."

"Quello che si vede in uno squarcio però può essere solo legato alla realtà giusto? Non è condizionato dalla nostra mente e ci mostra il falso, giusto?" domandò Serena.

"Non dovrebbe da quel che so"

"Allora... le visioni precedenti..." Lanciò uno sguardo ad Ash e cercò di trasmettergli un messaggio visivo chiaro. In pochi secondi il Pikachu afferrò il concetto e aprì bocca per parlare.

"Oggi siamo stati nelle rovine degli Unown..." iniziò lui, mentre Cresselia annuiva. Probabilmente sapeva della fama degli Unown e dei misteri che portavano, quindi stava lasciando ad Ash il tempo di spiegarsi "Siamo riusciti a trovare una sala del tesoro, che poi si è rivelato essere un insieme di dipinti rupestri. Quando ho toccato uno di essi improvvisamente ho avuto una vis-...Squarcio"

Provò a ricordare con tutte le sue forze quello che aveva visto e sentito, ma le memorie sembravano offuscatate "Per la prima volta ho ricordato poco dello squarcio una volta finito, ma so che c'era uno strano Pokémon che aiutava le persone a realizzare i loro obbiettivi ma che traeva vantaggio anche dai loro fallimenti"

Il Pokémon leggendario sembrò entrare in uno stato contemplativo, ma continuava ad ascoltare. Sembrava avesse qualcosa di importante in mente.

"Non so cosa possa centrare con il desiderio mio e di Serena di tornare a casa, ma a qualcosa deve pur riferirsi! Ed era collegato ad una delle leggende reali di questo mondo!"

"Uhm... conosco quella leggenda o meglio ne ho sentito parlare" disse pensierosa Cresselia "Era un mito molto vecchio che serviva a spronare i giovani Pokémon ad andare avanti nonostante le intemperie. Se le persone si impegnavano in qualche loro obbiettivo questa creatura sarebbe corsa in loro aiuto e avrebbe portato le loro azioni a dei successi, se non lo avessero fatto avrebbe invece recato loro solamente enormi fallimenti. Tuttavia la leggenda è diventata molto meno popolare, in quanto a volte sia successo invece che l'impegno abbia comunque portato a fallire e il disimpegno all'opposto. O forse molto più comunemente è finita per essere sostituita come tante altre leggende con alcune nuove"

"Sapresti anche chi è questo Pokémon?" domando Ash.

"Spiacente, non lo conosco... o almeno non ho mai avuto modo di incontrarlo" rispose Cresselia "Tuttavia posso confermarvi che la leggenda è reale. Non ne ho prova ma ci sono alcune informazioni che noi Pokémon leggendari sappiamo dentro al cuore"

"Allora questo Pokémon potrebbe avere un senso in tutto ciò?"

"Un senso probabilmente lo ha, anche se non è detto sia direttamente la soluzione al vostro caso. Potremmo anche sbagliarci... però ora che ho sentito della vostra situazione e so della vostra storia riesco a vedere ancora più collegamenti con la mia indagine"

I due condivisero uno sguardo confuso "Indagine?"

"Ultimamente si sono verificati degli strani casi, sento auree oscure in aumento e sono molto pericolose. Intaccano nel profondo un Pokémon e non si trattano di semplici incantesimi. Ho pensato potrebbe collegarsi a Darkrai ma la mia pista si allontana più da quella opzione e ne apre altre sconosciute. Voi siete una di esse"

"Noi?!" si alzarono in piedi temendo di essere accusati di qualcosa ma la Pokémon in fretta li calmò.

"Ovviamente non intendo che siate voi la causa, ma piuttosto..." si fece un po' più seria e misteriosa la sua espressione "Che i misteri che vi circondano e vi abbiano portati qui siano in qualche modo collegati al mio" chiarificò lei.

Ash e Serena non risposero immediatamente, tutto questo apriva una pista enorme... ma forse quella giusta finalmente? E che dovevano fare al riguardo?

Cresselia sospirò "Così come percepisco le vostre auree sento che c'è un'imponente forza oscura da qualche parte e mi preoccupa. Voglio chiedervi di aiutarmi in questa indagine o meglio... missione" dichiarò con tono abbastanza quieto "Così come i due eroi ci salvarono tempo addietro, non penso sia un caso che due Pokémon con auree estremamente simili siano apparsi con cause sconosciute in un periodo coincidente ai miei misteri"

Qualche secondo di silenziò passò, lasciando tempo ai due di comprendere bene la richiesta "Ci stai chiedendo quindi di aiutarti a scoprire questa forza oscura e in caso... sconfiggerla?" chiese Serena insicura.

"Esatto" confermò il Pokémon dei sogni "Comprendo che sia un incarico di estrema importanza e pericolosità, è un enorme rischio che non chiederei a chiunque... ma sento di dover rischiare e seguire questa strada stavolta, nella speranza di evitare una catastrofe senza precedenti. Capisco anche che se tutto questo dovesse rivelarsi di diversa entità ai vostri problemi personali sarebbe molto sconvenient-"

"Lo faremo" dichiarò Ash interrompendola con un sorriso e aria determinata "Ti aiuteremo molto volentieri" si girò verso Serena, con il triste presentimento che avrebbe trovato un po' di contrarietà sul suo volto, dopotutto non l'aveva nemmeno consultata. Invece la volpina sembrò non aspettarsi nient'altro che l'amico continuasse "In fondo è nostro dovere e piacere aiutare chiunque abbia bisogno, è un ideale che seguivamo fortemente anche come umani! Anche se non dovesse essere d'aiuto con la nostra ricerca faremo tutto ciò che possiamo per aiutare questo mondo e i suoi abitanti a vivere in pace!"

Cresselia si sentì estremamente coinvolta e sorpresa dalla risposta. L'animo di quel Pikachu di fronte a sé era di una grandezza e potenza incredibile. Così piccolo di forma eppure incredibilmente nobile. "Mi fa piacere..."

"Anche noi però dobbiamo avvisarti e abbiamo alcune preoccupazioni. Essendo umani e da nemmeno un anno su questo mondo noi non siamo ancora forti nel combattimento. Proviamo del nostro meglio ma ci sono comunque dei limiti, penso che chiunque affronteremo in questo cammino sarà ben oltre le nostre capacità. Inoltre come lo spiegheremo al Capitano della Gilda e i nostri compagni? Penso che una missione di questo calibro richiederà il massimo impegno e la nostra assenza verrà notata, inoltre se è molto importante sarebbe da mantenere come segre-"

"Nessuna parola può venir fatta di questa missione"

"Allora come fare-"

"Non verrete con me"

Gli ex-umani si stupirono per un momento, un po' perplessi "Cosa?!"

"Temo di non essere stata molto completa sul da farsi" Si scusò lei spiegando "Non verrete con me in questa missione, o almeno non subito. I miei viaggi richiedono estrema furtività e ci sono luoghi che solo io posso visitare. Inoltre, ho bisogno di molte più tracce prima di coinvolgervi nel vuoto. Voglio assicurarmi in primo luogo con certezza assoluta che Darkrai non sia coinvolto..." alzò appena lo sguardo alle stelle "Non avrebbe senso portarvi con me fino ad allora"

"...Oh"

"A maggior ragione, non avrebbe senso allarmare la Gilda prima del tempo. Non possiamo spargere panico o informazioni di tale segretezza e per quanto sappia delle enormi competenze del Capitano e i suoi esploratori le proporzioni della missione sono troppo elevate. Non devono venire a conoscenza di nulla" avvisò con premura "Dovrete tenere nascosto il nostro incontro, la vostra identità e le indagini di entrambe le parti. Lasciate da parte ogni vostra curiosità o particolare interesse sul caso, esprimete un profilo basso"

Si guardarono un attimo, giungendo velocemente alla decisione "Lo faremo" confermarono entrambi.

"Non so quando arriverà il momento di partire con me, nemmeno quando avrete mie notizie. Potrebbe essere che per un po' collaboreremo in incognito e dovrete farlo mantenendo le vostre coperture nella Gilda. Ciò che importa di più però è che non facciate nulla fino al momento in cui mi metterò in contatto con voi" Improvvisamente il suo corpo emise una luce e chiuse gli occhi, alzandosi lentamente in cielo.

Da ella una piuma cadde e si depositò ai loro piedi. I due esploratori la osservarono e poi raccolsero dal terreno. Rialzarono gli sguardi e videro Cresselia sempre più vicina a sovrapporsi alla luna.

"Quando sarà il tempo di andare alla ricerca dei poteri speciali vi aiuterà a ritrovarci, usatela seguendo il vostro cuore"

Svanì al sovrapporsi della sua luce e quella lunare, lasciando i due nella sensazione di trovarsi in un sogno sul tempo di finire. Eppure i loro occhi stanchi erano ancora aperti, le loro menti sveglie e la soffice piuma tra le zampe di Ash non spariva.

Il sogno più reale che potessero fare.

"..." il silenzio venne rotto da un improvviso intervento di Ash "Finalmente ce l'ho! Ho il nome per il nostro team!"

...

"Ehi eccovi! Dove eravate spariti? Siete rimasti indietro per quasi un'ora! Eravamo sul punto di venirvi a cercare!" Esclamò Medicham. Alla fin fine anche lei aveva sviluppato una certa affezione tutta sua verso i due.

Sembrava che il Team Malia li conoscesse da una vita.

"Scusate... è che mi sono addormentato sul percorso..." provò a prendersi le colpe Ash inventando una scusa più credibile possibile. Beh, forse non molto per una persona comune, ma su di lui poteva funzionare.

Il Pokémon Yoga fece un facepalm, mentre Lopunny ridacchiò apertamente "Ahahaha! Certo che sei proprio un tipetto assurdo tu! Se ci avvisavi ti avremmo aiutato a raggiungere il villaggio prima, almeno adesso avresti già mangiato e ti saresti coricato!"

"Non posso farci nulla! Sono crollato all'improvviso!" si grattò il capo con un ghigno "Serena non ce l'avrebbe fatta a trasportarmi vista anche la sua di stanchezza"

"Non volevo disturbarvi e nemmeno lasciarlo solo in quello stato" aggiunse lei per dare credibilità alla storia.

"Quindi si è messa solo di fianco a te vegliando vigile? Che dolce!" espresse la coniglietta giungendo le zampe, mentre Serena cercava di nascondere il rossore con le sue orecchie.

Ash mantenne un sorriso sincero stavolta, per quanto fosse tutta una scusa non aveva alcun dubbio che l'amica si sarebbe comportata così in un caso reale. Anzi, avrebbe combattuto la stanchezza e la fatica cercando di portarlo con sé. Stessa sicurezza se fosse stato viceversa.

Si accorsero solo in quel momento del Pokémon al fianco del Team Malia: un Ampharos, il quale li salutò con cordialità "Non dovete preoccuparvi, qui siete i benvenuti! Aiutare Pokémon in difficoltà è un piacere oltre che una rarità vista la poca presenza di esploratori o turisti nei paraggi!"

"Oh ci scusi, eravamo presi dai discorsi e non avevamo fatto caso alla sua presenza" ironicamente, per quanto fosse alto e grosso rispetto a loro.

"Non preoccupatevi! Vuol dire che la dieta non è più tra le mie priorità se non vengo visto a colpo d'occhio!" ridacchiò lui "Piacere di conoscervi, io sono il capo villaggio Ampharos! Eravamo in attesa del vostro arrivo! Voi siete?"

Lopunny era sul punto di rispondere per loro "Loro-"

"Team Gash! Il piacere è nostro!"

le tre esploratrici del team Malia si girarono abbastanza sorpresa e li osservarono con grande curiosità e interesse. Quella era certamente un'interessante svolta.

"Beh, Team Gash, siete entrambi liberi di saziarvi, farvi curare delle ferite e recuperare le energie con una bella dormita come il Team Malia! Sentitevi come a casa vostra e non esitate a chiedere per qualunque cosa!" salutò lui lasciandoli da soli.

"Team Gash... Team Squarcio in pratica?" aprì il discorso Gardevoir con aria pensierosa.

"Da dove salta fuori? Non avevate detto di non avere un nome per la vostra squadra?" chiese Medicham appoggiando le mani ai fianchi.

"Infatti non lo avevamo!" confermò Serena "Ci è venuto in mente mentre vi raggiungevamo!"

"Questa avventura ci ha dato la giusta ispirazione!" alzò il pollice all'insù il topo elettrico con positività.

"Ma... che significato ha?" domandò di nuovo Medicham con un po' di confusione.

Il Pikachu e la Fennekin si scambiarono uno sguardo, voltando le loro teste l'uno verso l'altra. Sembrava voler essere più per convinzione e sintonia agli occhi del Team Malia, ma in verità era solo un silenzioso accordo a mantenere il silenzio sulla vera ispirazione.

"Diciamo che vogliamo creare uno squarcio oltre la realtà e raggiungere i nostri sogni, attraversando ogni ostacolo!"

...

Tanta era la fretta di tornare e i due decisero di non attendere oltre il giorno successivo. Recuperate le energie, annunciarono le loro intenzioni agli ospitanti e il Team Malia, intenzionato a trattenersi un po' più a lungo: la loro presenza lontana dalla Gilda non poteva prolungarsi. Gli fu fornita una nuova borsa con tanta cortesia degli abitanti del villaggio, riempita con scorte di cibo e rimedi in caso di ferite o malanni. Con gran discretezza Ash vi mise anche la piuma di Cresselia, tenuta tutto il tempo nascosta sotto il suo cappello.

Il Team Malia non fece troppa pressione sulla questione. Sapevano come era il carattere di un certo Mr. Regola e comprendevano in un certo senso la fretta dei due cadetti.

"E' stato un piacere conoscervi, di sicuro un'esperienza fuori dalla regolarità! Vi dobbiamo ringraziare per queste novità interessanti che ci avete aiutate a scoprire!" Ringraziò Lopunny stendendo la zampa verso il Pikachu, il quale non esitò a stringerla.

"Anche per noi vale lo stesso! Grazie dell'aiuto e per averci accompagnati in questa avventura!" il suo sguardo deciso chiaro negli occhi color nocciola.

"Con la vostra fame di misteri magari sarà un'altra spericolata avventura nell'ignoto lo sfondo di un nostro nuovo incontro" contraccambiò lei.

"Magari" stava per mormorare, consapevole che forse quel giorno non sarebbe mai arrivato, in un misto tra l'amaro di un addio definitivo e la dolcezza del immaginarsi di nuovo a casa.

...

"IMPRONTA IMPRONTA!" risuonò la voce di Diglett da sotto la grata su cui poggiavano i loro piedi. Avevano camminato senza sosta, tutto il giorno precedente e la notte per arrivare il prima possibile. Era ormai l'alba e anche per loro era una leggera sorpresa trovare già sveglio il personale della Gilda.

"*Yawn* a quest'ora?" sbadigliò controvoglia Loudred, la sua voce alta di natura abbastanza per farsi sentire dai due novellini. "Bah, dimmi chi è! Almeno facciamo in fretta, così posso tornare a dormire che poi dopo mi tocca dare la sveglia agli altri"

"E' di..." iniziò Diglett per poi fermarsi quasi a voler ricontrollare.

"Di chi? Su sbrigati!"

"D-Di... A-A-A-AHHHHHHH!" Tutto ad un tratto la talpa partì a razzo verso la superficie scavando a più non posso.

Loudred lo richiamò piuttosto scosso dal gesto "E-Ehi che stai facendo!?"

In superficie la testa del Pokémon sbucò e incontrò presto i musi di Ash e Serena. Non diede tempo loro di parlare che subito esplose in un'espressione di rasserenamento e gioia "Siete voi! Siete voi! Siete tornati! Non potevo sbagliarmi!" per poi risparire sotto terra senza lasciarli rispondere "Loudred apri! Sono loro, sono tornati!"

"Loro... LORO!? SUBITO!!!"

L'entrata si aprì presto e come i due furono dentro venne richiusa. Scesero le scale e i videro i compagni venirgli incontro. Sembravano molto felici di vederli.

"Caspita pensavamo quasi vi foste ritirati o cosa! Siete spariti nel nulla!" Esclamò Loudred dando qualche pacca sulla schiena ad Ash. "Non te la sarai presa a tal punto per la questione dell'altro gio-"

"NO!" Interruppe Ash subito negando "Non dire sciocchezze, eravamo in missione"

"Lo avete accennato nel biglietto che avete lasciato..." A quel commento Serena piegò appena la testa, mentre Ash sorrise internamente, grato che il Pokémon che lo aveva informato del rapimento di Serena avesse fatto come gli aveva chiesto. Oggi era l'inizio del sesto giorno, quindi avevano scampato il problema. Avrebbe solo dovuto avvisarlo per assicurare che era tutto okay. "...Però ci avete messo così tanto che abbiamo iniziato a temere il peggio. Il Capitano e Chatot cominciavano a sembrare un po' titubanti sulla questione"

"Immaginiamo, ma la missione si è fatta più complessa di quanto potessimo immaginare e ci era impossibile tornare pri-"

Le voci alte dei Pokémon sembrarono portare al risveglio alcuni compagni, i quali non necessitarono altro che uno sguardo per avvisare poi tutti gli altri. Inutile dire che ci fu un trambusto generale quando tutti li raggiunsero e circondarono

"Cosa è successo!?" chiese Chimecho svolazzando intorno.

"Ohibò, non vi siete fatti male, vero?" domandò poi Bidoof .

"Ci penso io se avete qualche malattia o ferita!" si offrì Floette.

"Io ho una bella domanda... DOVE SIETE STATI!?" Una voce potente gracchiò e fece allontanare subito tutti i Pokémon che si spostarono dietro ad Ash e Serena.

"Oh no..."

"OH NO POTETE DIRLO FORTE! AVETE IDEA DI QUANTE REGOLE AVETE INFRANTO?! SIETE STATI VIA IN UNA MISSIONE SCONOSCIUTA PER QUASI 6 GIORNI SENZA DARE NOTIZIA MANCANDO OGNI COPRIFUOCO! VOI NOVELLINI NON AVETE IL CONSENSO-"

"Tecnicamente ormai non siamo più esattamente così novellini-"

"-DI ACCETTARE MISSIONI CHE NON SONO ALLA VOSTRA PORTATA CHE VI PORTANO AD ASSENTARVI PER QUESTA DURATA DI GIORNI! E SE INVECE FOSTE STATI A RILASSARVI E CINCISCHIARE APPROFITTANDO DI UNA MISSIONE INESISTENTE?!"

"Possiamo spiegare Chatot-" provò Ash ma subito arrivò la contro-risposta.

"OH ME LO AUGURO!"

I due rabbrividirono ma sapevano che non potevano esitare. Serena aprì la bocca per parlare, avevano discusso tutto il ritorno sulla possibile scusa da esporre e avevano costruito una versione dei fatti verosimile "Noi abbiamo-"

"Aiutato il grandioso Team Malia in un'intrepida missione nella Foresta Bruma!" una voce improvvisa si intromise.

Quell'intervento improvviso li fece impallidire se non stordire pure. Le loro bocche e occhi si spalancarono e i due guardarono allibiti le figure di Lopunny, Gardevoir e Medicham di fronte al gruppo di Pokémon.

Ma non si erano dati addio? Li avevano seguiti per tutto il tempo? E perché erano tornati? Non riuscivano a formulare dei pensieri coerenti.

Anche Chatot sembrò alquanto allibito dalla loro presenza anche se non dispiaciuto "Voi!?"

"NOI! Team Malia al rapporto caro Chatot!"

Si sentirono i bisbigli dei compagni di Gilda in sottofondo, ma alle orecchie dei due ex-umani sembravano non arrivare. Ormai sembravano due fantasmi.

"M-Ma voi... cosa ci fate- e loro... e-e..." si schiarì la voce gracchiante e ricompose "A cosa dobbiamo l'onore della vostra visita, care signorine?"

"Ruffiano." borbottò l'intero gruppo di allievi senza farsi sentire.

"Questi due giovanotti, non che noi siamo vecchie ovviamente, sono stati colleghi di missione nella Foresta Bruma" Rispose la coniglietta. "O forse dovremmo chiamarli Team Gash"

"Team Gash? Ohhhh avete deciso un nome finalmente?" si congratulò Bidoof ingenuamente, così come gli altri.

"Che significato ha?"

"Come vi è venuto in mente?"

Ash stava per aprire la bocca ma Chatot si girò verso di lui e Serena fulminandoli, il suo sguardo non sembrava penetrarli solo per l'improvvisa menzione al loro nuovo nome da Team, ma su tutto. Però proprio in quel frangente di tempo in cui era girato, vide la coniglietta fargli un occhiolino rapido. Il Pikachu per coprirsi all'improvviso si limitò a chiudere la bocca e annuire.

Avrebbe lasciato loro al comando della situazione, qualcosa gli diceva di fidarsi del Team Malia, qualunque cosa avessero detto. Sembravano avere in mano a situazione per qualche strano motivo.

"*coff*" si schiarì nuovamente la voce il pappagallo "Non che non mi fidi della vostra parola, ma non spiega il periodo di lunga assenza e sopratutto cosa sia successo" continuò lui ma con molta più calma.

"Non sei cambiato in questi mesi eh? Sempre in malafede!" scherzò lei dandogli un pugnetto sul fianco che lo fece traballare "E' stato un caso incontrarci. Loro erano lì per una missione di ricognizione di uno strumento rubato, noi invece avevamo sentito voci da fonti sicure di una possibile presenza misteriosa a guardia di un tesoro! Sai come siamo quando si tratta di quello!"

"Già..."

"Comunque... alla fine non c'era nessuna presenza misteriosa leggendaria o roba simile, ma una banda di furfanti che si era creata un covo nelle profondità del Dungeon, spaventando tutti i visitatori per tenersi ciò che avevano rubato in gran quantità dagli abitanti della zona!" Lopunny si avvicino ad Ash e gli posò una mano sul capo "Le missioni sono finite semplicemente per sovrapporsi!" Sembrava un gesto casuale, ma improvvisamente fu Gardevoir a parlare nella direzione opposta portando Chatot a girarsi.

Subito Lopunny allungò l'orecchio sinistro verso i due e videro qualcosa nascosto nel pelo di essa. Rapidamente Serena afferrò il foglio di carta arrotolato e lo nascose sotto il foulard.

"Ancora non vedo come mai la missione sia durata tanto" borbottò l'uccello perplesso.

Medicham intervenne a tal proposito "Ti facevo più intuitivo! Abbiamo avuto bisogno di tempo per formulare un piano. Inoltre la Foresta Bruma è un luogo molto difficile in cui orientarsi. Dal covo una volta sconfitti i ladri abbiamo restituito tutti gli oggetti rubati e ciò ci ha impiegato molto tempo. Siamo dovuti andare anche oltre il Dungeon per farlo!"

"E la ricompensa?"

"Ce la siamo tenuta noi ovviamente! Siamo le più esperte, i tuoi novellini hanno avuto in premio una preziosissima esperienza!" esclamò Lopunny con gioia facendo poi un cenno a Serena, la quale tirò fuori il foglio con le informazioni della missione di recupero dell'oggetto di cui aveva parlato prima.

Era proprio il classico incarico per iscritto che potevano prendere alla bacheca missioni. Avendo fatto finta di conservarlo fin dall'inizio pareva davvero fossero in missione per quello e non una scusa a caso. Per questo glielo aveva dato in gran segreto.

Ma quando aveva recuperato questo documento? Dovevano averlo preso per forza da qualche altra parte... in tal caso tuttavia ci sarebbe stata una vera missione senza mai nessuno che potesse portarla a termine e qualcuno bisognoso non avrebbe ricevuto l'aiuto necessario.

"Non preoccuparti, ci penseremo noi alla missione una volta andate via da qui" mormorò piano Lopunny ad Ash mentre Chatot era impegnato a leggere il foglio.

Chatot sembrava quasi del tutto convinto. Di sicuro non avevano fatto a tempo a staccare una missione dalla bacheca con le stesse informazioni che gli servivano proprio prima di venire approcciati da lui. Inoltre si fidava a pieno delle parole del Team Malia, grandi amiche del Capitano. "Beh, voi due-" lanciò uno sguardo ad Ash e Serena "Dovete sentirvi estremamente fortunati ad avere avuto questa enorme opportunità, lavorare direttamente e alla pari con il Team Malia non è un evento comune e ripetibile, spero abbiate preso coscienza di tutta la missione e imparato almeno qualcosa da loro!"

"Si signore" esclamarono i due, anche se internamente volevano ridere con sarcasmo. A dire il vero, per quanto utili, alla fine erano state loro a seguirli per uscire dal Dungeon e non viceversa.

"Cooooomunque, la nostra presenza qui è anche dovuta alla mancanza per il caro Capitano! Volevamo salutare Wigglytuff se possibile!" concluse la questione Lopunny cambiando argomento.

Chatot con piacere le guidò verso lo studio del capitano e ancora una volta non notò Serena restituire il foglio della missione a Gardevoir.

Era possibile che qualche compagno di Gilda li avesse visti, ma per loro fortuna nessuno fece domande.

Quelle tre erano intervenute di loro volontà, non gli avevano chiesto niente. Non potevano sapere che avevano già una scusa pronta, nemmeno che gliene servisse una. Eppure quella di Lopunny e le sue compagne era molto migliore. Per quanto in un certo senso anche se non capivano ancora bene le dinamiche di ciò che era appena successo erano grati fossero intervenute.

Non gli erano chiari i motivi per cui il Team Malia aveva deciso di coprirli per la missione, erano certi però che avessero per lo meno capito che la loro missione non fosse lecita per la Gilda quanto lo fosse invece più per se stessi. Forse sospettavano anche di più sulla segretezza dei due, magari l'averli seguiti aveva anche incrementato la questione. Però, il fatto che fossero intervenuti per aiutarli in quel modo, qualunque fosse la ragione, rendeva la preoccupazione di poco conto.

In questo caso non farsi domande era decisamente meglio.

...

I giorni passarono, e i due Pokémon continuarono con la loro routine naturale. Missione dopo missione, il loro livello e capacità aumentavano. Per quanto però ormai vivessero giorni di apparente quotidianità le loro menti non riuscivano a vederla in altrettanta maniera.

Il Team Malia aveva lasciato la Gilda da tempo ormai. Stavano molto attenti a come comportarsi in presenza di Chatot, tentando di essere naturali. Anche solo incrociare lui o il Capitano metteva loro una grande ansia e cercavano di controllarsi al meglio. Illudersi che sospettassero quando non era vero li avrebbe portati ad agitarsi e comportarsi in modo strano... e di conseguenza davvero avrebbero attirato dubbi. L'unica opzione era comportarsi come avevano sempre fatto e dimenticare parzialmente quanto successo davvero, almeno fino a nuovo ordine di Cresselia.

Dovevano fingere che non ci fosse nient'altro oltre a ciò che davano a vedere, che in verità non fossero coinvolti in qualcosa di enorme. La verità invece era che si stavano tuffando in qualcosa di ignoto... sconosciuto anche a loro stesso.

Non sapevano cosa era, solo che era grosso. Pareva di vivere in un'altra realtà. Pareva di essere due poliziotti inesperti coinvolti in una missione (gestita da qualcuno più potente) enorme, talmente segreta da non poterla rivelare ai colleghi o i propri capi.

Il peggio era l'attesa. Cresselia aveva detto loro che si sarebbe fatta sentire, non sapeva quando ma lo avrebbe fatto. Eppure quel tempo si era allungato talmente tanto da farsi sentire innaturale. Era passato troppo da quel giorno e non diminuiva il nervosismo presente in loro. Non poteva davvero avergli chiesto di aspettare anni, giusto?

Non poterono che proseguire tenendo i dubbi per loro stessi.

...

Di ritorno dalla loro ennesima missione conclusa positivamente Ash e Serena si erano concessi un po' di tempo libero prima di rientrare alla Gilda. Ormai il sole stava calando e così il loro umore. Si sentivano più persi di quando erano arrivati lì, non sapevano che fare.

Se ne stavano lì, seduti sulla morbida sabbia della spiaggia ad osservare le bolle di Krabby che si spargevano nel cielo arancio e rosa.

"Ehi Ash..." parlò Serena interrompendo il silenzio "E' tutto fermo e non possiamo far niente" Era un dato di fatto più che un'opinione "Pensi che dovremmo lasciar perdere e muoverci per conto nostro? So che Cresselia ha detto di attendere ma...-"

"Sono d'accordo con te, ma cosa potremmo fare? Siamo praticamente dispersi in una situazione più grossa di noi. Abbiamo indizi su cosa potrebbe averci spediti qui ma zero idee su come risolvere tutto" rispose lui sospirando. Era ottimista ma in una situazione come questa l'impazienza prevaleva "Potremmo provare a cercare Dialgia o Palkia, magari ci saprebbero aiutare... però dovremmo cambiare le nostre ricerche e focalizzarci su trovare loro"

"Sarebbe come un restart su una strada totalmente diversa" commentò Serena comprendendo le sue parole. Troppe cose tutte assieme, ben al di sopra delle loro conoscenze. "All'inizio ogni informazione era utile essendo nuovi, ma ora che sembriamo avere le comuni conoscenze degli altri che sono sempre vissuti qui... sembra più difficile proseguire"

"Non possiamo arrenderci, questo è ovvio. Però non sappiamo come Cresselia ci contatterà, né quanto ancora dovremo aspettare e siamo vincolati. Voglio fidarmi di lei, eppure se fosse successo qualcosa finiremmo con l'attendere per sempre" Disse con tono pensieroso, per poi voltarsi verso l'amica "Mi piace questo mondo, è pieno di misteri, avventure, amici speciali... e possiamo vivere in prima persona le sensazioni di essere Pokémon!"

"Ma..." lo incitò lei a continuare sapendo bene che stava per dire la stessa cosa.

"...Ma non apparteniamo a questo posto..."

Serena annuì "Non credo che saremmo del tutto felici, abbiamo troppe cose che ci legano alla nostra vera casa"

Il Pikachu afferrò la borsa e l'aprì. Aguzzando la vista Serena vide la soffice superficie della piuma di Cresselia, non facendosi troppe domande sul perché Ash la stesse tirando fuori. Il Pokémon elettrico teneva l'oggetto tra le zampe, con la mente assente "Ci ha dato questa piuma dicendo che ci avrebbe aiutati nel momento in cui dovevamo rivederci, ma non ci ha detto come l'avrebbe guidata da noi e nemmeno come usarla. E' a lei che è utile? Oppure può funzionare anche per l'opposto?"

"Intendi se possiamo usarla noi per raggiungere lei?" chiese la Fennekin prendendo la piuma tra le zampe.

"Sì, più o meno. Insomma con la piuma lei dovrebbe apparire a noi ma ha detto di attendere e che lo avrebbe fatto appena risolte le sue questioni. Anzi, nemmeno sappiamo che l'avremmo incontrata subito, ha detto che ci avrebbe contattati e basta. Mi sono chiesto per giorni se fosse possibile per noi usarla per trovarla o contattarla, anche se probabilmente è impossibile..."

"Forse un modo c'è? Se ti venisse uno squarcio sarebbe ideale, anche se so che non puoi sempre attivarlo con la volontà"

"Ne avremmo bisogno..." mormorò lui fissando la reliquia. Forse... forse poteva provare? Voleva sapere cosa stava succedendo, voleva trovare modo di scoprire.

Doveva creare un contatto, serviva qualcosa per andare avanti... serviva che vedesse una luce in questo tunnel oscuro...

Voleva aiutare Cresselia.

Voleva aiutare questo mondo.

Voleva aiutare lui e Serena a tornare a casa.

Lo voleva con tutto se stesso.

Toccò la piuma.

E lo sentì.

Era piccolo e fugace, uno squarcio veloce, ma lo sentì davvero. Delle immagini a scatti gli scorrevano nella testa e gli erano familiari.

La roccia che si innalzava verso il cielo e il vuoto, il silenzio che isolava l'area, la sensazione di passate presenze...

Quel qualcosa lo voleva trascinare fino al luogo delle visioni. Sentiva dentro di sé delle scintille e scariche che gli dicevano di alzarsi con un'urgenza estrema e andare.

"Il promontorio" mormorò mentre i sensi tornavano nel suo corpo. Il suo sguardo vuoto prese di nuovo vita e il colore arancio del tramonto riprese a riflettersi nei suoi occhi.

Scosse la testa freneticamente, ma nessun dolore o fastidio lo pervase. Era davvero uno squarcio? Ci aveva fatto così tanto l'abitudine da non sentirne gli effetti collaterali?

"Ash? Tutto bene?" domandò Serena un po' preoccupata per l'improvvisa stasi in cui si era ritrovato l'amico.

Il topo reagì immediatamente alzandosi in piedi "Il promontorio!" esclamò prendendo la piuma e rimettendola nella borsa "Ho avuto uno squarcio! Dobbiamo andare là! C'entra qualcosa con Cresselia o con la nostra ricerca, ne sono sicuro!" le fece cenno di seguirlo e partì in corsa verso il luogo delle sue visioni.

Non ci misero molto tempo ad arrivare. Inizialmente guardandosi in giro non videro nulla di particolare, ma l'istinto di Ash sembrava continuare a guidarlo. Si avvicinò a degli arbusti e li superò, inoltrandosi appena verso la vegetazione più fitta.

Sembrava che sapesse di preciso dove andare a cercare, il suo corpo era sicuro di dove si recava. Di preciso però non sapeva davvero che stesse facendo.

Le sue zampe spostarono un paio di cespugli molto fitti, nessuno sarebbe andato a ficcarsi lì dentro. Beh, se non fosse che lui non era nessuno.

Scostò qualche ramo e si gettò all'interno della massa fogliosa, trovando ben presto qualcosa che non si aspettava: un passaggio nel terreno.

Seguito tutto il tempo da Serena vi entrò. Prime impressioni: non ci era passato alcun Pokémon per tempo.

Il passaggio aveva delle scalette di terra un po' rovinate ma più proseguiva più era sicuro che il suo istinto non aveva fallito.

Il percorso sembrava curvare appena nel terreno confondendoli su dove fossero diretti. I dubbi sparirono quando arrivarono al capolinea e videro la luce del crepuscolo, ritrovandosi in una specie di tana dalle grandi dimensioni. Un'enorme apertura dava sul mare e dalla conformazione delle rocce che facevano da barriera immaginarono di trovarsi nella bocca del promontorio a forma di Sharpedo.

Era un posto meraviglioso in cui abitare, sicuro e nascosto e, soprattutto, esteticamente particolare.

Osservarono l'ambiente, trovandosi spaesati per la novità, ma allo stesso tempo pressati dai loro pensieri che dicevano loro cercare qualcosa.

Qualcosa che doveva essere lì.

Qualcosa... che in effetti Ash poteva scorgere in fondo alla tana. Un oggetto che non sembrava appartenere a quel luogo, così trascurato e abbandonato.

"Cosa è questo?" chiese Ash andando incontro al curioso oggetto e prendendolo tra le zampe.

"Non saprei" commentò dubbiosa Serena "Beh, c'è solo un modo per saperlo..."

Slegò il cordino che teneva chiuso il rotolo di carta e lo aprì. Era certamente una mappa.

"Una mappa... ed è anche abbastanza rovinata. Però non è vecchia e nemmeno polverosa come il resto degli oggetti. E' finita qui di recente"

La mappa era molto dettagliata, sembrava anche più aggiornata rispetto a quelle in circolazione per esploratori. C'erano un sacco di punti che non avevano mai visto e dai nomi ambigui, segnati con un colore diverso. Come se fossero posti speciali o segreti.

Alcune zone erano contrassegnate con delle piccole X, altre invece erano segnate con dei cerchi; in totale 7. Tra le X erano segnate anche le rovine dove vi abitavano gli Unown. In un piccolissimo spazio accanto vi era un disegno familiare agli occhi del Pikachu.

"Lo riconosco!" esclamò "E' il Pokémon della mia visione! C'era anche sulle pitture che abbiamo trovato!"

"Ora che me lo fai notare in effetti sembra proprio quello"

"A questo punto penso che le X siano riferite a lui in qualche modo, probabilmente è davvero coinvolto nelle indagini di Cresselia, così come alla nostra trasformazione" Ora bisognava andare più a fondo. Non c'erano più dubbi.

Però rimaneva sempre il dubbio di cosa fossero i 7 cerchi e di dove fosse Cresselia "Credo non ci resti alternativa che muoverci. Se questa mappa è qui e ho avuto uno squarcio con la piuma penso sia perché dobbiamo continuare il lavoro di Cresselia"

"Pensi le sia successo qualcosa?" domandò la volpina un po' preoccupata.

Indubbiamente qualcosa tratteneva Cresselia dal contattarli, anche se non aveva mai detto che li avrebbe incontrati di nuovo di persona. Però pareva tutto troppo strano per essere solamente discrezione.

Ash cercò di rassicurarla con un mezzo sorriso "Può darsi, ma Cresselia è in gamba, sono sicuro che se la caverà! In caso contrario l'aiuteremo noi! Adesso però dobbiamo iniziare la missione, lei ci ha passato il testimone!"

Avvicinò la mappa all'amica e la incoraggiò con lo sguardo "Partiremo proprio dalla mappa! I cerchi probabilmente indicano i Dungeon che dobbiamo esplorare. Però penso che ci serva qualche informazione in più per immaginare almeno cosa ci aspetta o cosa dobbiamo trovare"

"Forse qualcosa per sconfiggere questa forza oscura?"

"Credo anche io, ma ci serve qualche parere di esperti. Noi non siamo abbastanza informati e purtroppo non c'è tempo di indagare con calma senza farci scoprire"

"E la fonte più discreta e migliore è..."

"Torkoal!" dissero all'unisono.

Non volevano aspettare un altro momento, la carica dentro di loro premeva e la fretta era intensa. Se si fossero sbrigati forse avrebbero fatto in tempo a tornare per il coprifuoco, anche se la prospettiva di fallire e trovarsi un furioso Chatot a urlare contro di loro non era gradevole.

"Forse dovremmo chiedere il permesso a Chatot per tornare più tardi..." propose Serena al compagno.

"Non pensi che avrebbe sospetti?" inclinò la testa Ash con un cenno di confusione.

"Non sarebbe molto intelligente se andassimo direttamente a chiedergli del tempo extra se davvero dovessimo nascondere qualcosa! Questo è l'esatto motivo per cui lo faremo! Non crederà che ci sia dietro una seconda ragione. Dobbiamo fare l'esatto contrario di chi vuole fare qualcosa di segreto!"

Il Pokémon elettro sorrise con ammirazione. Serena era sveglia e piena di risorse e non riusciva a non ammirarla. Aveva sempre sentito il suo istinto prevalere sulla strategia, a meno che non si trattasse di lotte. In un certo senso si bilanciavano, per quanto avessero tante cose in comune.

"Dobbiamo solo trovare la scusa giusta"

...

"No."

"Per favooore" pregò Ash con degli occhioni dolci.

"Perché mai dovrei darvi ore in più?" borbottò Chatot senza però sembrare infastidito dalla richiesta.

"Abbiamo lavorato con impegno ultimamente e pensavamo che fuori dagli orari di lavoro ci fosse un po' più di libertà per svagarci"

Chatot incrociò le ali "Potete farlo entro gli orari di coprifuoco se avete finito le missioni. Inoltre il coprifuoco richiede solo di essere all'interno della Gilda, non di non poter avere tempo di svagarvi. Cosa dovreste mai fare fuori a quest'ora?" inarcò un sopracciglio fingendo sospetto.

I due sembrarono in difficoltà. Non avevano trovato nessuna scusa adatta per giustificare il desiderio di stare fuori oltre il coprifuoco. Chiedere di godersi l'aria notturna o le stelle non sembrava abbastanza da convincerlo.

Chatot non si fece sfuggire la loro titubanza. Il modo in cui si muovevano sembrava indicare nervosismo...

"Mi scusi" Una voce da dietro lo chiamò. Si girò ritrovandosi Bidoof di fronte.

"Si?"

Il castorino sembrò un po' imbarazzato "I-Io non vorrei interrompere, ma p-potrei parlarle in d-disparte...?"

Chatot lanciò uno sguardo sui due esploratori novelli e poi su Bidoof, annuendo e concedendogli qualche secondo. Con l'ala lo guidò qualche metro più distante e gli fece cenno di parlare.

"N-Non vorrei sembrare indiscreto ma ho visto in difficoltà i miei compagni e anche se n-non sono a-affari miei..."

"Vieni al punto..." sospirò Chatot paziente.

Bidoof abbassò appena lo sguardo "Credo vogliano tempo per... loro stessi sa"

"Quello mi pareva chiaro"

"Non i-in quel senso... nell'altro..." iniziò a arrossire.

La realizzazione colpì l'uccello improvvisamente "OH!"

"L'ultima vo-volta abbiamo interferito e non è andata molto bene e non hanno mai avuto modo di... rimediare a quella serata viste le tante missioni. E' i-imbarazzante persino per me da dire, q-quindi immagino come si sentano loro. H-Hanno solo bisogno di una serata per loro stessi e magari un po' di tempo e-extra..."

Chatot mise l'ala sotto il mento in stato pensieroso. "In effetti nei loro occhi leggo fermento..." Doveva ammettere che Bidoof non aveva tutti i torti e non c'era nulla di male nella loro richiesta. Avevano dimostrato di essere competenti e responsabili di recente e se avevano anche provato a chiedergli il permesso per una cosa del genere...

"Okay" si girò verso Ash e Serena "Potete avere la serata libera"

I due sorrisero immediatamente con riconoscenza. "Purché non saltino fuori uova..." e i loro visi mutarono in espressioni confuse.

Bidoof esplose immediatamente di rossore all'implicazione e scosse la testa per scacciare le immagini che gli stavano passando nella mente "Ohibò ohibò..."

Non ricevettero mai una risposta a quel commento, ma Serena arrivò a sospettare e per quanto fosse grande il suo imbarazzo... non poteva che ringraziare Bidoof per l'aiuto. Dopotutto la missione veniva prima di qualunque pettegolezzo...

...

Ormai il sole era calato dal cielo, ma erano ancora presenti sfumature di arancio e rosa. Arrivarono alla sorgente e non appena si immersero nell'acqua gran parte di stress sembrò svanire.

Di sicuro era una buona occasione anche per rilassarsi dopo quelle giornate interminabili.

Anche se Chatot fosse venuto a sapere che erano stati lì non c'era alcun motivo di sospettare. Rilassarsi alle sorgenti di sera non era così fuori insolito.

"Oh, cosa vedono i miei vecchi occhi stanchi! I due giovani dell'altra volta! A cosa devo la visita? Siete qui per godervi le acque della sorgente o volete di nuovo fare una chiacchierata?" li salutò cordialmente la tartaruga invitando i due a sedersi nei bagni termali.

"Salve Torkoal! A dire il vero siamo qui per entrambi i motivi!" rispose Ash "Ultimamente abbiamo lavorato molto e avevamo bisogno di relax. Però abbiamo ancora qualche domanda sulle tue storie! Vorremmo sapere di una certa leggenda..."

"Beh di leggende ce ne sono molte, quale in particolare?" si fece pensieroso l'anziano.

"Non ne sappiamo molto ma quella di questo Pokémon rappresentato qui" mostrò un disegnino che aveva abbozzato su un foglio per evitare di mostrare direttamente la mappa "Durante una missione lo abbiamo trovato rappresentato su un muro di un Dungeon"

"E' la prima volta che vedo un disegno di tale Pokémon ma conosco la sua descrizione abbastanza per riconoscere la leggenda da cui proviene"

"Davvero?" dissero con gli occhi speranzosi i due giovani Pokémon. Sapevano già qualcosa, ma a loro serviva di più.

La tartaruga annuì "Dunque... ah si... la leggenda narra della nascita di un Pokémon, nei pressi di un cristallo al suono di note soavi, forse i desideri e le ambizioni di qualcuno che risuonano nel cielo. Appena nato, non sapendo cosa fare, decise di partire per un viaggio alla scoperta di se stesso, guidato dalle voci che che gli avevano dato la vita. Un giorno, incontrò un Pokémon viandante per strada bisognoso d'aiuto. Voleva guadagnarsi il denaro necessario per la sua famiglia e sognava poi di riuscire di potersene costruire una con l'unico suo amore che lo accettava così com'era"

I due ascoltarono in meticoloso silenzio.

"La creatura non poteva esaudire i suoi desideri, ma lo accompagnò per gran parte del suo percorso e con il tempo il duro lavoro del viandante ebbe successo. Sembrava una coincidenza, ma l'aura e l'animo di questo Pokémon mitico riuscirono a portare buona sorte e successo all'amico. Fu una sensazione talmente bella per lui e qui realizzò che non aveva un preciso scopo, se non manifestarsi dove sentiva una forte determinazione o ambizione e portare buona sorte o mala sorte, raccogliendo energia da entrambi"

"Mala sorte pure?"

"Nella vita non sempre tutti riusciamo a realizzare le nostre ambizioni, sebbene ci mettiamo tutto il nostro impegno. Quando però le persone si resero conto che questo Pokémon non portava certezze sul proprio futuro lo iniziarono ad evitare. Se si presentava da solo lo scacciavano... e da allora non si vide più." si immerse anche lui nell'acqua calda e si mise al loro livello "Però queste sono solo voci, non so dirvi quanto ci sia di reale"

Parte di ciò che aveva raccontato era molto simile a quello che avevano sentito da Cresselia. Non c'era molto di più ma era già qualche indizio.

"Altro non so di questa leggenda per quanto sia interessante. Presentava un controsenso e molti hanno probabilmente deciso di non usarla più"

"Ma storie del genere non varrebbero la pena di essere raccontate lo stesso?" domandò Serena "Alla fin fine sono comunque leggende che possono affascinare o incitare i giovani ad esplorare e conoscere di più del mondo"

Torkoal smorzò un sorriso e sospirò "Uno dei miei lontani nonni la passò di parente in parente fino a che non arrivò a me, ma questo perché c'è sempre stata una forte tradizione nel raccontare eventi del passato o miti antichi. Pochi purtroppo se ne interessano ormai. Oggi il mondo non ha tempo per i racconti di noi vecchietti appartenenti ad un epoca passata. Il passato viene visto come una catena che impedisce di proiettarsi al futuro, un peso che non permette il rinnovo e il progresso... per quanto sia il passato stesso a darci le basi necessarie per andare avanti. Tutto ciò che abbiamo vissuto o si è raccontato è prezioso, non si può che imparare"

"E noi dobbiamo ringraziarla per questo! Lei è un pozzo di saggezza e a noi fa piacere ascoltarla!" poteva sembrare ipocrita, loro era lì per ascoltare qualcosa che doveva tornar utile, però non era una bugia che provavano piacere a sentirlo.

"Beh grazie a voi per avermi ascoltato e per dimostrare che ancora oggi alla nostra età abbiamo molto da offrire noi anziani" ringraziò Torkoal. "A tal proposito, vorreste sapere dell'altro?"

"A dire il vero sì" Abbiamo sentito degli esploratori parlare l'altro giorno-" di nuovo deformarono la realtà "Parlavano di sette luoghi mistici o misteriosi... ci chiedevamo se ci fosse qualcosa del genere qui"

Il vecchio tartarugone sembrò un po' in difficoltà inizialmente "Beh, così sembra molto vago. Ci sono vari luoghi del genere..."

"Magari il numero 7 è ripetuto in qualche leggenda?" provò a suggerire il Pikachu.

"Ce ne sono vari di riferimenti ma c'è una leggenda in particolare, la più reale. E' una missione che molti leggendari esploratori hanno provato a compiere ma hanno fallito o hanno rinunciato. Si tratta dei 7 tesori, di cui si vocifera la presenza di un grande potere, ma quello che possano fare non si è mai visto"

"Davvero nessuno ci ha provato a prenderli?" Domandò perplesso Ash.

Il Pokémon vaporiera annuì "Quasi. Chi ci ha provato non è mai arrivato in fondo ai Dungeon. Ancora oggi nemmeno sappiamo quali siano effettivamente i Dungeon visto che nessuno è tornato con i tesori, anzi... mai sono arrivati in fondo. Per quel che si vocifera, delle grande forse leggendarie li difendono"

I due esploratori si sentirono fortunati ad essere immersi nell'acqua calda, altrimenti i loro visi sarebbero impalliditi. E loro, due novellini Pokémon ed esploratori dovevano essere i primi a riuscire in quell'impresa?

Erano fortunati se sarebbero tornati vivi.

Il resto della serata avevano ascoltato altre storie varie e si erano rilassati, ma la preoccupazione era rimasta anche se erano abili a nasconderla. In un momento come questo non avevano altra scelta se non tentare.

Una volta rientrati alla Gilda, nemmeno ad un orario spropositato, i due ringraziarono Chatot e rientrarono nella loro stanza.

...

Ash e Serena sapevano di non aver molto tempo a disposizione, se la situazione era davvero problematica e Cresselia era in pericolo dovevano partire il prima possibile.

Il Deserto Folgore era uno dei Dungeon più alla portata, anche se dalle loro previsioni sarebbe stato pieno di Pokémon di tipo terra e non era una bella prospettiva per Ash.

Completarono varie missioni extra nei giorni a venire in modo da poterle tenere di scorta e presentarle per i giorni in cui sarebbero stati alla ricerca dei tesori segreti. Una volta sicuri di avere qualche alibi di scorta e di aver guadagnato un bel gruzzoletto, il loro obbiettivo fu di fare una scorta di strumenti utili. Avevano corde, bacche, erbe e trucchetti utili per evitare più scontri possibili.

Il giorno della partenza fu tutto perfettamente organizzato. La missione di cui si erano presi incarico era vicina al Dungeon ed era già stata portata giorni prima, ma questo i loro superiori non dovevano saperlo. Per loro l'avrebbero compiuta quel giorno stesso.

Il Deserto Folgore non era vicino, quindi partirono il prima possibile, avvisando il giorno precedente che non sarebbero stati presenti alla colazione. Per loro fortuna Chatot sembrò abbastanza tranquillo in merito e ciò tolse loro gran parte di preoccupazione.

Già prima del loro arrivo i due si imbatterono in varie distese di sabbia, ma solo una volta arrivati nei pressi del Dungeon sentirono il sole cuocente sul loro pelo e il sudore bagnarli come delle fontane. La loro speranza era che nelle profondità di esso avrebbero trovato un po' più di riparo dal calore.

"Ci siamo..." disse Ash con qualche respiro di fatica.

Serena lo guardò con premura. Non sentiva quel calore in modo terribile, ma questo era grazie all'essere un tipo Fuoco. Non poteva dire lo stesso dell'amico, che probabilmente avrebbe avuto bisogno ben più di lei le scorte d'acqua e di cibo "Sei sicuro di volerlo fare? Questo caldo a lungo andare potrebbe farti davvero male..."

"Ci siamo preparati a lungo, non possiamo mollare ora" cercò di incoraggiarla Ash alzando il pollice all'insù. "O la va o la spacca. Se la situazione si fa troppo difficile e si presenta un pericolo troppo grande possiamo usare un' Evadisfera"

Sebbene il numero di piani non fu elevato, quei soli 10 furono molto difficili da superare. Come previsto vi trovarono parecchi Pokémon di tipo Terra e ciò rese molto difficile gli scontri per Ash. Inoltre, se da un lato Serena non soffriva il caldo, molti dei nemici avevano a disposizione mosse di tipo Roccia, tipo dei Garchomp e Rhyperior e ciò portò pure lei in un grosso svantaggio.

Generalmente quei Pokémon erano molto più forti di loro, quindi trovarsi in svantaggio in quel modo li dovette portare a fuggire gli scontri o nascondersi, in modo da evitarne il più possibile. Usarono ogni trucco possibile per conservare le energie che gli sarebbero servite in un eventuale scontro finale.

Ciò che più li segnava nell'animo era che questo era il più corto di tutti i Dungeon segnati da Cresselia. Come sarebbero stati gli altri? Cercavano di scacciare il pensiero e le preoccupazioni.

"*Anf... anf*" annaspava il Pikachu "Non so quanto posso resistere ancora" disse cercando di dissetarsi bevendo un sorso di Elisir Max "Per lo meno dovremmo essere arrivati" si guardò, vedendo che ormai non si trovavano più in un piano qualunque del Dungeon ma su un sentiero isolato dalla sabbia e dai Pokémon.

Stavano camminando con passo incerto ma non avevano dubbi che quella era l'unica opzione ormai possibile. Era troppo tardi per ritirarsi e cambiare idea.

"Ancora un ultimo sforzo e poi potremo lasciare questo posto con il tesoro!" incitò Ash mettendo più coraggio e determinazione nei suoi movimenti.

"Se c'è un tesoro così importante dovremo aspettarci qualcuno a difenderlo. Saremo abbastanza pronti per affrontarlo?" si fermò Serena, facendo così fermare anche il Pikachu.

Il tono dell'amica sembrò riportarlo a terra per un momento. Gli venne un brivido lungo la schiena, erano davvero in grado? Avevano idea di cosa sarebbe potuto succedere se non fossero stati all'altezza? Ci doveva essere un motivo se anche i migliori esploratori non ce l'avevano fatta o non si sapeva nulla a riguardo.

"Siamo solo due novellini, non voglio scoraggiarti o... sembrare che non ci sia speranza..." provò a continuare Serena con tono comunque fermo ma non duro. Perdere sarebbe stato come vivere una normale sconfitta? Oppure qualcosa di peggio?

"Lo so, hai ragione, però ormai non possiamo tornare indietro" spiegò lui, sapendo che però la Fennekin la pensava allo stesso modo "In tutte le lotte Pokémon che ho affrontato mai mi è capitato di ritirarmi o di non affrontare la sfida con tutto me stesso. In qualche modo con l'impegno mi sono sempre ritrovato a farcela. Non ho mai davvero incontrato faccia a faccia in un situazione come questa un avversario che sapevo in anticipo di un'altra lega come forza..."

"Quindi ti senti un po' disorientato?" chiese Serena volendo sapere di più su cosa provasse davvero l'amico.

Lui smorzò un sorriso "Beh mi conosci! Io affronto sempre faccia a faccia la situazione! Se quando lo faccio non sono pronto cerco di migliorarmi per poi riprovare a farcela!"

"Ma in questo caso per quanto siamo migliorati e stiamo continuando a farlo..." continuò Serena "Non abbiamo tempo per farlo. Credevamo di poter gestire la situazione anche sapendo di non essere pronti ma forse davvero siamo in una situazione al di sopra delle nostre capacità"

"Già oggi abbiamo dovuto evitare il confronto e fuggire dai problemi. E' solo che... non sono abitato a questo" si grattò un po' il capo il topino "Non sono abituato a girare attorno ai problemi..."

Serena appoggiò una zampa su quella dell'amico "Si, ti conosco abbastanza per saperlo ed è una cosa valorosa, ma non abbiamo altra scelta. Ormai è tardi per tirarci indietro, ma possiamo ancora provare a venire a patti con il guardiano"

Si ritrovò ad annuire con un lieve sorriso il topino "Potrebbe essere troppo forte ed evitare lo scontro è la nostra opzione migliore stavolta, è per una causa maggiore. Forse sentendo le nostre ragioni si convincerà! Dopotutto è per una buona causa!"

Provarono entrambi a pensare positivo. "Già, magari spiegando tutto e chiedendoglielo ci darà il tesoro!"

"Non funzionerà..." disse una voce alle loro spalle.

I due sobbalzarono.

Dietro di loro c'era una figura a loro conosciuta: Chatot.

"C-Ch..."

"C-Chatot?!"

"Che ci fa-..."

Cosa ci faceva lì? Come li aveva trovati? Perché?

Le loro teste erano in corto circuito.

"Dovrei io chiedervi cosa ci fate qui, però rimandiamo a più tardi. Torniamo alla Gilda immediatamente." Rispose con tono diretto. Di sicuro voleva risposte e aveva le sue supposizioni al riguardo, ma ora avevano altre priorità.

I due esploratori però non si mossero "Ma..."

"C'è tempo e luogo per ogni cosa, ma non ora."

Ancor più della sorpresa di trovarsi lì Chatot con loro, la vera cosa che li lasciò titubanti fu la sua espressione sobria. Non sembrava furioso o in escandescenza, né tanto meno sembrava sorpreso di trovarli lì.

Conoscendo il suo carattere si aspettavano una reazione del tutto diversa.

Così come lui non si stava comportando da suo solito, Ash e Serena decisero di fare altrettanto e non accennarono a seguirlo. Oggi non avrebbero fatto i bravi ragazzi... o meglio, Pokémon.

"Abbiamo una missione da portare a termine! E' molto importante per noi!" disse Ash con un po' di rimorso ma con sicurezza e decisione.

Chatot, che si era già girato per andarsene con l'aspettativa di essere seguito, si rivoltò verso di loro e in una veloce svolazzata si mise sul lato opposto, come dovesse spingerli verso l'uscita "Non avete capito, è un ordine. Potete vederlo come un incoraggiamento, ma non è una richiesta"

Eppure i due continuarono a rifiutare di muoversi.

Chatot non sembrò apprezzare e il suo tono si fece più urgente "Non dovreste nemmeno essere qui. E' totalmente una pazzia, non so forse come siate arrivati fin qui ma non importa ora, dobbiamo tornare a casa subito!"

"Non possiamo farlo! Ormai è tardi per tornare indietro, dobbiamo portare a termine la nostra missione! Abbiamo fatto tanta strada e fatica!"

"E' questo il punto! Siete andati fin troppo oltre! Finirete con l'addentrarvi sempre più nell'ignoto fino a che vi sarà impossibile tornare indietro!"

L'espressione e il modo di atteggiarsi di Chatot fecero capire loro che non stava bluffando e che la situazione era estremamente seria e di suo sconcerto. Era il classico "mortalmente serio", che non dava spazio a moine, piccoli esuberi di rabbia o rimproveri nemmeno.

Eppure i due dopo uno sguardo rapido risposero con fermezza "Sappiamo a cosa andiamo incontro"

"No che non lo sapete! Altrimenti non sareste nemmeno arrivati fin qui dove siete ora! Non sareste nemmeno partiti se sapeste a cosa andate incontro."

"Hai ragione" sospirò Ash "Non lo sappiamo per certo ma possiamo immaginare, sentiamo che è qualcosa al di sopra delle nostre capacità"

"Allora siete solo incoscienti!" si avvicinò lui per spingerli e farli tornare indietro, senza risultati.

"No! Non abbiamo altra scelta!" ma le parole dei due sembrarono entrare da un orecchio del pennuto e uscire dall'altro.

"E' un miracolo che siate proseguiti tanto!" Aprì le ali e le sbatté un paio di volte con urgenza, ormai al limite della sopportazione "Non voglio sentire obiezioni, io me ne ne vado e voi venite con m-"

"GROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO"

*RUTTLE* *RUTTLE* *RUTTLE*

L'improvviso ruggito li portò a tremare non solo per la sorpresa ma per la potenza di esso, finendo per impedire loro di muoversi per lo spavento.

Il ruggito fu lungo e pochi istanti dopo essere iniziato anche il terreno iniziò a tremare, talmente tanto che tutto intorno a loro vibrava e ruotava con intensità.

Pareva loro di essere pressati da un'enorme potenza o che tutto intorno stesse crollando e implodendo. Alcune parti di terreno roccioso iniziarono ad innalzarsi e a muoversi, costringendo i tre Pokémon della Gilda a reagire allo shock e cercare di attivarsi in qualche modo.

Chatot si liberò in aria, mentre Ash prese la coda e la conficcò nella roccia per cercare più stabilità. Con una delle zampe anteriori libere prese Serena e la avvicinò a sé, abbassandosi e cercando di farli rimanere più aderenti possibile al terreno per non venire sbalzati via.

Appena il tremore iniziò a placarsi ne iniziò uno diverso. Le classiche vibrazioni di un Pokémon molto grande e possente che si avvicinava.

Si aspettavano qualcosa di molto più lento, di avere tempo di fuggire. Invece, appena guardarono in avanti, si ritrovarono un Groudon che li osservava con sguardo scuro e poco visibile ai loro occhi.

Non dava loro il classico brivido di Pokémon leggendario potente, i loro corpi percepivano quella presenza come pericolo.

Sembrava una bestia.

"GROOOOOOOO!" urlava e ringhiava l'immensa creatura.

Ad ogni passo la terra tremava e il terreno si spaccava. Il Groudon sparava raggi a destra e manca e ogni cosa che colpiva si sgretolava lasciando posto alla desolazione.

"Reggiti!" urlò Ash cerando di mantenere la presa ben salda e allo stesso tempo trattenendo a sé Serena, la quale a suo modo si stringeva accanto al suo amico e serrava gli artigli al terreno.

"Ci sto provando" urlò lei.

"Groudon ascoltaci! Non vogliamo combattere! Vogliamo solamente parlare!" tentò Ash di chiedergli tregua, provando un grande terrore, ma facendo di tutto per controllarlo. Doveva essere forte, per se stesso e per Serena.

Groudon però non sembrava badare minimamente a loro. Li stava ignorando? Non li sentiva?

Ash continuò a provare a chiamarlo, a raggiungerlo con la sua disperata richiesta, ma sembrava del tutto inutile. Tutto ciò che si poteva leggere negli occhi del bestione era voglia di distruzione totale. Fosse stata una rabbia ceca sarebbe stato un minimo vantaggio per fuggire, ma Groudon sembrava consapevole della loro presenza e avanzava verso di loro.

Un ruggito risuonò di nuovo nell'aria ed entrambi chiusero gli occhi trattenendosi alla loro placca di terra.

"ATTENTA!" urlò Ash stringendosi ancora più a Serena non appena vide l'enorme ombra di Groudon piombare sulle loro teste. A pochi centimetri dal collidere però il lucertolone sembrò ritirare la zampa indietreggiando.

"GROO GROO!" ruggì infastidito abbassando la testa verso le zampe e graffiandosi furiosamente il volto.

Ash e Serena alzarono gli occhi e notarono che Chatot stava eseguendo delle manovre di disturbo per attirare l'attenzione del Pokémon leggendario. Lo colpiva in testa con alcuni attacchi, svolazzando a destra e sinistra e lanciando schiamazzi per confonderlo.

"SCAPPATE!" urlò il pappagallo "NON SO PER QUANTO POSSO TRATTENERLO! PRESTO!" li fece risvegliare dal loro trans iniziale, sembrando quasi rimproverarli.

Pikachu e Fennekin non se lo fecero ripetere due volte e mollarono la presa cercando un riparo dalla lotta feroce che si stava consumando.

"Dobbiamo sconfiggere Groudon! Non possiamo fallire la missione e tanto meno lasciare Chatot indietro! Non abbiamo la certezza che non gli succeda nulla!" disse Ash alzando la voce per farsi sentire da Serena.

Lei annuì "Prima di tutto dobbiamo permettere a Chatot di allontanarsi"

"A quello ci penso io, tu rimani qui!" rispose Ash correndo verso la zona di lotta.

Chatot notò subito la presenza del Pokémon e sembrò alquanto confuso e forse irritato "COSA FAI ANCORA QUI?!"

"Non ti lasceremo indietro! Vola dietro di me e al mio via usa Raffica!" Rispose a gran voce il Pikachu fermandosi a qualche metro di distanza.

"Sei matto!?"

"Per favore!" lo pregò il Pokémon Elettro.

Sembrò passare un secolo, ma fu solo un attimo. In quell'istante Chatot lesse qualcosa negli occhi del Pokémon.

Determinazione pura.

Quella sensazione solo il Capitano gliel'aveva mai data.

Il volatile scese in picchiata e si posizionò dietro ad Ash il quale subito saltò in aria attivando Codacciaio "VIA!" urlò quando la sua coda sbatté sul terreno, con un'inclinazione tale da alzare un enorme polverone di sabbia in direzione del nemico.

Chatot al richiamo lanciò Raffica sul polverone e l'enorme potenza della ventata, unita al polverone alzato da Codacciaio, crearono una folata sabbiosa che andò a scontrarsi addosso a Groudon e lo circondò, facendolo disorientare e indietreggiare.

Approfittando del momento i due corsero verso Serena, riparata dietro a delle rocce, cercando di mettersi un momento al sicuro. La pausa non sarebbe durata molto. Groudon non era infastidito dalla sabbia in sé ma quella folata aveva dato modo ai due esploratori di inoltrarsi nella tempesta e fuggire dalla sua vista.

"Dobbiamo fuggire subito! Andiamocene!" incitò Chatot.

Ash aprì la borsa e cominciò a rovistarci dentro ma impallidì quando constatò che qualcosa mancava "Oh no..."

"Cosa succede?"

"L'Evadisfera... non c'è" disse lui con preoccupazione, facendo sbiancare anche gli altri due.

"Come sarebbe che non c'è!?" squittì Serena.

Ash avanzò la borsa mostrando ai due la mancanza dell'oggetto, in un misto tra la rassegnazione e il nervosismo "Deve scivolata fuori durante le scosse di terremoto"

"Allora non ci resta che darcela a gambe alla vecchia maniera" concluse Chatot. Il pennuto si girò verso di loro, incontrando espressioni preoccupate ma altrettanto decise "Non possiamo fuggire subito però, ci vedrà e ci seguirà. Se ha attacchi a lunga distanza potrebbe finire molto male. In questo ambiente è in vantaggio totale su di noi"

"Ci serve un modo per neutralizzarlo per un bel po' di tempo" confermò Ash.

"Il problema è che non abbiamo nulla a disposizione per farlo in questo posto. Non siamo in una grotta dove possiamo creare dei crolli. Ci sono poche rocce, terra e sabbia... tutti elementi a cui è abituato" portò l'ala sotto il mento il Vice Capitano.

"Qualcosa che possa impedirgli di muoversi... muovere..." L'espressione di Serena si accese "Ho trovato!"

"Cosa ti è venuto in mente?" domando Chatot con sguardo attento.

"Sabbie mobili! Il suo peso e agitazione non gli permetterebbe mai di contrastarle. Essendo un tipo Terra prima o poi probabilmente ne uscirà ma per farlo serve calma e da quel che si vede ci vorrebbe un sacco di tempo perché si plachi. Questo dovrebbe permetterci di scappare senza problemi!"

"Sei un genio!" esultò Ash con gli occhi brillanti. "Ma qui non vedo sabbie mobili, probabilmente perché c'è tanta terra"

"Quello non dovrebbe essere un problema" gli fece un occhiolino la volpina "Le sabbie mobili sono facili da creare, basta soffiare del vento in modo uniforme tra i granelli e il gioco è fatto"

Chatot si fece pensieroso "In effetti hai ragione, ma io non conosco nessuna mossa che sparga vento in modo omogeneo, persino Raffica ha un alternarsi di intensità, senza contare che colpirebbe solo la superficie"

"Avrei una soluzione per controllare Raffica, ma non sono sicura che funzionerà al primo tentativo" rispose lei un po' amareggiata.

"Beh, non abbiamo altre opzioni al momento, quindi dovremo affidarci a te" dichiarò il pappagallo "Non c'è scelta sbagliata in questa situazione, ce ne è solo una possibile e dovremo farla funzionare"

La volpina annuì "Si, lo so"

"Posso aiutare in qualche modo?" Chiede Ash con un tono di speranza. Se poteva fare qualcosa voleva dare il suo contributo.

Serena gli lanciò un sorriso dolce "Mi spiace, ma per questo serviamo solo io e Chatot. Tu tieniti pronto"

Ash stava per chiedere a cosa si dovesse tener pronto, ma lo sguardo dell'amica diede già la risposta. Dopotutto erano lì per una ragione e liberarsi di Groudon così come distrarre Chatot era un'occasione unica da cogliere nel migliore dei modi. Come si dice; cogliere due Pidove con una fava.

Il Pikachu annuì "Ce la farai" disse solamente. Non c'era bisogno di dirle che si fidava di lei, perché quello lo sapeva già. Qualunque cosa sarebbe successa lui avrebbe sempre posto fiducia nelle scelte di Serena e l'avrebbe sostenuta.

"Andiamo!" Serena e Chatot partirono e iniziarono a dirigersi verso Groudon. L'uccello afferrò Serena per le zampe e si alzò in volo, tenendo una distanza di sicurezza dal nemico ma cercando comunque di essere il più vicino possibile.

"Ok, usa raffica ai piedi di Groudon!"

"Spero tu sappia davvero cosa stai facendo..." disse Chatot attivando il suo attacco ripetuto.

"Lo spero anche io" pensò Serena concentrandosi. Iniziò a raccogliere energia, ma improvvisamente un attacco di Psicoraggio le uscì dalla bocca.

Ciò fece infuriare subito Groudon che ruggì con potenza e fece sballottare i due sospesi in cielo.

L'uccello tornò in posizione, capendo che non era quello che la Fennekin voleva creare. Avrebbero dovuto insistere con i tentativi.

Il processo era simile a Psicoraggio, ma non era quella la mossa che voleva lanciare. Ci aveva fatto pratica per giorni sperando che sarebbe tornata utile, ma non era riuscita ancora ad evolverla nel nuovo attacco che aveva pensato.

Non ci sarebbero state altre occasioni migliori. Serviva impararla ora.

Doveva farcela.

Di nuovo iniziò a raccogliere l'energia psichica di Psicoraggio ma cercò di farlo con più lentezza e regolarità. Doveva controllare il flusso di energia raccolta e trattenerlo dentro di sé. Questa era la prima parte.

Tuttavia l'ansia non aiutata a controllare questo processo. L'energia finiva per accumularsi come un comune Psicoraggio e a scagliarsi aumaticamente.

E così successe per cinque volte. Poi sei, poi sette e così arrivarono ad una ventina, tutte le volte dovendo evitare gli attacchi di Groudon. Sia Chatot che Serena erano sfiniti e sapevano che ormai non sarebbero più riusciti a continuare per molto.

"Devo... r-riuscirci..." Chiuse gli occhi la volpina, regolando il suo respiro.

Inspira. Espira. Inspira. Espira. Inspira. Espira.

Pian piano sentì di nuovo l'energia arrivare, era difficile tenerla a bada, ma la sua mente provava a mantenere il controllo attraverso i respiri regolari. Come per un attacco di panico, il singhiozzo o la sensazione di tosse o vomito.

Concentrazione, naturalezza, calma e controllo.

L'energia iniziò a diffondersi con calma dentro di lei e la sentì scorrere nel suo corpo. La concentrò poi nella testa e gli occhi iniziarono a farsi carichi, potenti e pieni di aura. Lì aprì cercando di non farlo di scatto e provò a concentrare il tutto sulla raffica che volava in direzione del piedi di Groudon.

Rimase fissa su quella, cercando di ignorare ogni pensiero esterno, di ignorare alla vista qualunque altra cosa.

Sentì quasi il controllo di quel vento, come se nella sua mente fosse tangibile.

E improvvisamente riuscì a guidarlo, puntando poi alla sabbia e a farlo spargere bene dentro di essa. Dividere l'aria attraverso i granelli e farla circolare. Era estremamente difficile e più manteneva attivo quel procedimento più il mal di testa aumentava e sentiva l'energia raccolta svanire. Eppure cercò di continuare il più possibile.

Fino a che non vide qualcosa muoversi. La sabbia sembrò muoversi in un flusso e la massa di Groudon pian piano iniziò ad affondare. Le sue zampe vennero inghiottite dal terreno e il Pokémon con agitazione e frustrazione riprese a ruggire.

"GROUUUUUUUUUUUUUU!!"

Quando finalmente Serena sentì le forze svanire ormai il gioco era fatto. Le sabbie mobili si erano generate.

Era riuscita ad imparare Psichico. Un po' improvvisato e impreciso, ma sufficiente per il momento.

Sentendo il corpo della volpina afflosciarsi e le ali farsi stanche il Pokémon volante scese sempre tenendo le distanze e adagiò Serena al terreno.

Proprio quando Chatot iniziò a guardarsi attorno per chiedersi dove fosse Ash, il topino apparve appena in lontananza e li raggiunse in fretta. "Tutto bene?!"

"Sì, solo affanno" ripose il pappagallo riprendendo fiato.

Ash si chinò verso Serena, la quale ancora era accasciata al suolo e con le orecchie afflosciate e il respiro affannoso mostrava visibile stanchezza. L'amico tirò fuori una Baccarancia dalla borsa e gliela portò davanti al muso con gentilezza. "Sei stata fantastica" si limitò a dire con un caldo sorriso.

Il Pokémon di tipo Fuoco aprì gli occhi e ricambiò con un sorriso esausto, per poi azzannare la bacca. Quando ebbe finito, sentì parte di energie tornare nel suo corpo e si rialzò in piedi senza troppe difficoltà.

Mentre Chatot era ancora girato ad osservare Groudon, Ash fece cenno a Serena con il muso di abbassare lo sguardo. Vedendo la zampa gialla dell'amico dare leggere pacche alla borsa la ragazza rialzò lo sguardo e lanciò una domanda silenziosa. L'annuire di Ash non fece tardare la risposta e ciò sembrò risvegliare in entrambi una gioia estrema.

Tuttavia ben presto quella gioia si bloccò, minacciata dal silenzio di Chatot e le sue parole fredde e inespressive. "Torniamo alla Gilda"

"GROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!" fu urlò di rabbia della bestia leggendaria e l'intero deserto sussultò al suo ruggito. Le tempeste si alzarono e il sole si fece caldo quasi quanto una supernova.

Però erano ormai distanti quando il ruggito lontano arrivò alle loro orecchie e non cambiò l'atmosfera tra i tre. Erano ormai nei pressi dell'entrata del Dungeon, stavano davvero tornando alla Gilda e non era come se lo erano immaginato.

"Questo Dungeon è per Pokémon di rango Master o superiore..." vociferò piano Chatot ma non sembrava un rimprovero. Sembrava più un modo far realizzare ai due cadetti la semplice verità: ne erano usciti vivi e a pelo.

Ora lo avevano capito anche Ash e Serena: erano stati terribilmente fortunati. Era un caso fortuito se erano arrivati fino alla fine del Dungeon e uno ancora più miracoloso l'essere fuggiti dalle grinfie di Groudon interi.

Aver ottenuto il tesoro e in qualche modo bloccato il Pokémon nemico era stato una manna dal cielo. Anche se nel profondo volevano credere di essere stati capaci di sfruttare le condizioni in cui erano a loro vantaggio, la verità era che fino a lì erano riusciti a superare le difficoltà perché le avevano appunto aggirate come avevano riflettuto prima della sfida finale.

Chatot sapeva delle condizioni del Dungeon e dello scontro con il guardiano, per questo la definiva una follia in piena regola. Nemmeno il Team Malia avrebbe avuto la certezza di arrivare fino alla fine e di riuscire a sfidare il leggendario.

Figuriamoci se il Pokémon in questione sembrava esploso di energia.

...

Nessuno di loro parlò più per tutto il tragitto fino alla Gilda. Calò un silenzio glaciale e pesante, talmente surreale per la situazione tale da far capire quanto fosse grave. Quanto davvero fossero nei guai.

Chatot non parlava, non li rimproverava, non urlava e gracchiava. Camminava davanti a loro e non accennava a girarsi per guardarli, sicuro che fossero dietro di lui e che lo stessero seguendo. In un certo senso era meglio non vedere la sua faccia per Ash e Serena, evitando un paio di occhi pieni di delusione.

Arrivarono alla Gilda e per loro fortuna era già tarda serata. Le luci fioche sembravano trasmettere una malinconica aria. Non erano quasi in questa zona della Gilda a quest'ora e sembravano dirigersi... verso una parte in cui non erano mai stati.

Si ritrovarono in un corridoio più buio degli altri, probabilmente un'area riservata solo a Chatot e il Capitano. Quando si fermarono di fronte ad una porta e il pappagallo con l'ala fece cenno di farsi avanti capirono che non era un incontro come altri.

L'uccello aveva uno sguardo quasi... comprensivo o di pietà. Che stava succedendo?

Non credevano che le conseguenze sarebbero state di questo genere.

Con esitazione Ash spinse la porta aperta. Il Capitano si ergeva a qualche metro da loro e la sua presenza inizialmente li fece esitare, ma poi si fecero lentamente avanti con Chatot alle loro spalle e la porta si chiuse, isolandoli dal resto del mondo.

Ci fu silenzio per qualche secondo, volava una sensazione di disagio. Il Capitano però sembrò farne dissipare gran parte quando si girò a guardarli con un lieve sorriso.

Wigglytuff non pareva arrabbiato, ma nemmeno il suo solito sorridente e allegro. Non incuteva terrore o faceva il pazzerello. Come Chatot, si stava comportando in un modo talmente innaturale che si sentiva la serietà della situazione.

"Benvenuti"

"C-Capitano... dove ci troviamo?" chiese Serena con esitazione.

"Questo è un incontro segreto speciale, rimarrà tutto tra noi e queste quattro mura" spiegò Wigglytuff.

"Se fosse una situazione come le altre vi avremmo convocati domani nell'ufficio del Capitano per una punizione" disse il secondo in comando mettendosi ad un lato della stanza.

I due iniziarono a sudare freddo. Ash deglutì appena e chiese "E la nostra non lo è?"

"A questa domanda siete voi che dovete rispondere" la creatura rosa disse con un certo tono di attesa. "Sono Ash e Serena a dovercelo dire, non credete?"

"...Noi..."

Sapevano che in quel momento non potevano uscire dalla situazione con una scusa qualunque e ogni loro possibile storia che si erano inventati per sicurezza in caso qualcuno avesse dubitato al loro ritorno era andata in fumo visto che erano stati trovati da Chatot.

Ad aggiungersi ai problemi c'era il fatto che se Chatot li aveva seguiti e trovati allora c'erano dei sospetti concreti e non molto recenti. Eppure si erano comportati così naturalmente prima della missione, a meno che il pennuto non fosse riuscito a vedere oltre le facciate costruite dopo l'incontro con Cresselia.

Non avevano niente da dire per scamparla. Non sapevano cosa inventarsi e fare scena muta per costruire qualcosa li avrebbe messi ancora di più nei guai.

Nonostante questo non si sentì nessuna parola per parecchi secondi. Chatot e Wigglytuff non parlavano e con il progredire del tempo di attesa, i due superiori sentivano di ricevere una conferma ai loro sospetti.

Qualcosa c'era sotto a quella moltitudine di casi strani che capitavano, coperti dall'illusione di due semplici e curiosi esploratori, amanti dell'avventura e del rischio.

Trovarsi in quella stanza aveva un senso.

Quei due nascondevano qualcosa.

E quel qualcosa era...

"Noi siamo umani"

.

.

.

...Continua

-

-

-

Nota d'autori:

Ciao a tutti! Siamo tornati con un nuovo capitolo!
Sappiamo che vorrete correre a leggere probabilmente, ma prima ci teniamo a dire due parole! In caso potete leggere questa nota dopo aver letto il capitolo!
Prima di tutto vorremmo partire con delle ovvie scuse! L'attesa è stata lunga, così l'assenza di capitoli. Potrete anche notare che non vi sono più illustrazioni all'interno per il momento.
Purtroppo, il team si è andato a sfoltire e il lavoro effettivo è tutto concentrato su due persone.
Siamo in due a scrivere e progettare, ma una di noi si occupa dell'intera correzione, della realizzazione delle fanart e della riscrittura dei capitoli.
Ciò è un ammasso di lavoro estremamente pesante oltre che LUNGO.
Vorremmo darvi la certezza che saremo più rapidi e in un certo senso possiamo anche affermarlo. Tuttavia i ritmi non saranno mai veloci come all'inizio della pubblicazione.
I capitoli ai tempi erano scritti velocemente, poco revisionati e lo stile di scrittura molto discutibile. Vogliamo offrirvi una migliore qualità.
Tuttavia una di noi, la scrittrice, disegnatrice e revionatrice ha anche gli esami di maturità e conservatorio. Ciò vuol dire che per quanto adesso sia fattibile aumentare il ritmo, verso Maggio/Giugno probabilmente sarà obbligatoria una pausa. Ci scusiamo per questo!

La seconda cosa di cui vorremmo parlare è ovviamente la nuova serie Pokémon.
E' un argomento che non avremmo voluto toccare ma viste le tante novità ci siamo sentiti costretti a farlo.
Teniamo a precisare che non vogliamo creare una polemica eccessiva nello spazio commenti quindi vi chiediamo di trattenervi dall'usare i forconi.
E' impossibile non dare dei dati di fatto, quindi lo faremo ora per non farlò più:

Una nuova serie è stata rilasciata, Pokémon Go. Partendo dal fatto che mischiare il mondo videoludico con la serie è una cosa che per quando non di nostro gusto non possiamo davvro giudicare. Va a gusti.
Non sentiamo necessario di menzionare in sé la trama.
Il problema di fondo rimane sempre ASH.
Partiamo dalla base. Ash avrebbe "vinto" la lega di Alola. Non ce la sentiamo di definirla ufficiale.
Potremmo soffermarci ore su come la lega fosse più facile delle altre, su quanto sia ovvio che gli autori abbiano voluto mettere l'ennesima toppa per rimediare agli ascolti e di dare il contentino. Ma il problema di fondo è sempre purtroppo un altro, ovvero l'uso di Ash.

Oltre al fatto che le persone si dimenticano la Lega Orange, a tutti gli effetti una Lega ufficiale che Ash HA VINTO... come abbiamo sempre sostenuto, il percorso di un Ash rebootato più volte, usato solo come macchina per raccimolare soldi, non è accettabile. Abbiamo avuto un Ash che da Kanto a Kalos (esclusa Unima) è cresciuto e maturato, con FATTI e PROVE. Mettendo da parte il discordo vero Ash, accettare una vittoria della lega in questo modo sarebbe davvero un insulto all'Ash che abbiamo seguito questi anni e a cui Shudo a lavorato.
Per quell'Ash la vittoria della lega non serviva, aveva già raggiunto un punto di crescita massimo e non serviva un trofeo a renderlo un grande allenatore di Pokémon. Il Maestro Pokémon non è il solo vincere la lega.
Ash meritava molto di più, tutti noi meritavamo molto di più.

Poi, siamo a conoscenza della presenza di alcune scene che parrebbero collegare tutte le linee temporali, a dire che Go sarebbe sequel di Sole e Luna e così delle altre serie. Tuttavia allo stesso tempo ci sono prove per dichiarare il contrario, ad esempio il fumetto ufficiale speciale di Sole e Luna rilasciato in onore del film dove l'Ash di SM ha lo stesso inizio di quello del film e NON della serie originale. Così come ci sono le varie prove raccolte negli anni sulla crescita di Ash, ormai impossibile da definire ancora un bambino di dieci anni, cosa che però le nuove serie si ostinano a fare.
Il problema in sé non sarà mai la trama perché quella può essere bella quanto si vuole, ma finché manca il rispetto ad Ash e al suo progresso non sarà mai davvero una serie che rispetta anche i fan.
Ma viste le circostanze e il punto che ormai si è raggiunto, dove OGNI linea temporale viene mischiata, dove tutti viene mescolato a caso, dove Ash viene rebootato di continuo e dove possiamo davvero aspettarci di tutto... abbiamo tratto le conclusioni che è inutile pensare a quello che succede e succederà nella serie in futuro.
Non conta cosa inseriranno ormai nella serie, quanti vecchi compagni potrebbero aggiungere per mischiare di nuovo il frullato, quanti "padri di Ash" potrebbero inserire o quali fighissimi Pokémon faranno catturare ad Ash. Purtroppo ora ci possiamo aspettare qualunque macello.
Ma ciò ormai non dovrebbe più importare.
Potranno modificare il futuro quanto vogliono, aggiungere roba, ma ciò non potrà mai cancellare ciò che abbiamo di Ash, ciò che è stato e il suo progresso. Le serie che abbiamo visto, il lavoro di Shudo, nulla di ciò potrà essere cancellato dall'esistenza o dichiarato NON VALIDO.
Non potranno rendere invalidi i fatti e le prove che abbiamo della sua crescita e del suo vero potenziale. Potranno dichiarare quello che vogliono ora ma non si può cancellare ciò che fu già dichiarato dall'autore originale, dalla serie stessa.
Per questo il nostro appello è di concentrarci su ciò che è stato e che conserviamo.
Siete liberi di seguire la nuova serie, nessuno ve lo impedirà, ma se tenete ad essa per Ash e non solo per un ceco amore del brand o i Pokémon, pensate allora davvero a cosa sarebbe più corretto!
La nostra proposta è questa fic, ma ognuno di noi dovrebbe conservare il ricordo di questo personaggio. Dal suo inizio alla sua fine.
Non parleremo più della nuova serie, la nostra lotta sarà solo dimostrare il nostro affetto incondizionato per un personaggio che per tanti di noi ha fatto molto e per chi lo ha creato! E' inutile fare guerra alla nuova serie ormai, pensiamo alla nostra. Alle nostre idee, alle nostre fantasie e avventure, a come sarebbe potuta andare se il vero Ash avesse visto un futuro! Concentriamoci su di lui!

Proprio per questo vorremmo passare ora al terzo punto.
Non siamo gli unici con progetti ambiziosi e che tengono al vero Ash.
Per questo siamo lieti di annunciarvi che parte del nostro staff sta collaborando con la sceneggiatura di una fanfiction speciale scritta dalla Leader di Satoshipedia (Di cui facciamo parte).
La trama, lo sviluppo di ogni personaggio e i dettagli sono studiati in modo incredibile, per dare non solo giustizia ad Ash, ma anche per dare un senso a tutte queste linee temporali!
Probabilmente è anche più avvincente, geniale e realistica della nostra ahaha!
Non possiamo assicurarvi che sarà Amourship, ma ognuno avrà il suo spazio e ne varrà davvero la pena! Le ship alla fine fine diventano secondarie in alcune circostanze. 
Tenete gli occhi aperti per la storia che collega tutti i mondi Pokémon:

"E ognuno per la propria strada"

Infine, il nostro ultimo avviso:
Siamo lieti che apprezziate la nostra fanfiction e la consideriate uno specie di stendardo dell'amourshipping ma noi NON sosteniamo assolutamente ship wars o tentativi di screditare le altre ship o i personaggi che ne fanno parte. Tipo Misty, Vera, Lucinda o chiunque altro. Per quanto l'Amourshipping sia stata dichiarata canonica, questo non ci da motivo di attaccare o screditare i gusti altrui. Anche se non fosse mai diventata canonica la nostra ship. I personaggi scritti da Shudo sono preziosi e ognuno ha molto da offrire ad una storia. Una ship non deve invalidarli o creare odio verso di loro! 
Vi chiediamo quindi di non usarci come ispirazione per attaccare o insultare altri personaggi o ship!




Grazie e alla prossima!

 

   
 
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