Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: _all_the_joy_01    13/03/2020    0 recensioni
una storia d'amore contornata da altre storie d'amore. fraintendimenti complicazioni e risate sono gli ingredienti, sta a Jin Nam Jimin Yoongi Tae Kookie Hobi e Jeongyeon far evolvere le loro storie.
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[parte della storia]
«Oddio..e ora che faccio..» disse il maggiore guardando il suo migliore amico.
«Semplice te lo scopi. Ma prima fammi mangiare schifezze, su su alza quel culo»
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La storia prende in considerazione tutte le varie ship (NamJin, VKook, YoonMin e quella creata da me tra Hobi e Jeongyeon) ma è incentrata sopratutto sulla NamJin e sul pensiero di Jin.
Spero vi piaccia, buona. lettura~
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Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era arrivata la mattina dopo e Namjoon e Jeongyeon stavano facendo colazione insieme dopo tanto tempo. «Mi rispieghi dove hai trovato il micio?» chiede per la terza volta la castana guardando il gattino bianco sul tavolo, che beveva il latte tutto tranquillo. «Mmh! Ancora?» Nam sospira e dopo aver mandato giù il boccone di torta rispose «L'ho trovato per strada al freddo e visto che lo ho colpito con una lattina per sdebitarmi lo ho adottato. E poi scusa che c'è di male? Jinnie è così cute!». Prese il gattino e lo avvicinò alla sorella «Non lo trovi carino? Dai su accarezzalo!». Agli occhi della sorella Namjoon gli sembrava uno svitato in quell'istante ma comunque lo accontentò provando ad accarezzare il gattino, dopotutto era carinissimo anche per lei. Jinnie però invece di lasciarsi accarezzare, come succedeva con il suo padrone, graffiò la ragazza, per lui era ancora un estranea che urlava contro il suo "eroe". «Ahio! Mi ha graffiata!» la castana si alzò velocemente e mise la mano sotto l'acqua «Quella palla di pelo ce l'ha con me da ieri!». «No ma che dici, è che non ti ha mai vista» le rispose il fratello accarezzando il gatto che gli fece subito le fusa «Vedi com'è buono il mio Jinnie~». «Cos'è ora preferisci quell'esserino a tua sorella?» piagnucolò la ragazza bevendo poi un po' di succo «E comunque non potevi scegliere un nome più normale? Così sembri ossessionato da Jin». «Non sono ossessionato da Jin ok?! È che quando l'ho visto per la prima volta mi ha ricordato lo hyung..tutto qui» rispose il maggiore incrociando le braccia al petto come offeso. «Si e, infatti, se ti avesse ricordato Jungkook lo avresti chiamato Jungcocco o Kookie. Ma smettila Nam, se ti piace lo hyung come mi hai detto devi andare da lui e risolvere il malinteso, non chiamare un gatto col suo nome» controbatte Jeongyeon finendo di fare colazione, mettendo poi le sue cose a lavare. «Ancora con questa storia!? Io non gli dirò nulla, sarebbe ridicolo ed inutile!» Namjoon cominciava ad essere nervoso, era tutta la sera prima che la sorella lo tormentava con questo argomento e anche nei sogni non lo abbandonava. Se l'era sognata con addosso un costume da elefante, animale che gli mette abbastanza ansia, con delle scarpette per la danza classica mentre lo faceva ballare e gli urlava nelle orecchie «Tu devi dirlo a Jin! DILLO!!». 

«No tu adesso mi dici perchè sarebbe così tanto ridicolo ed inutile» disse con tono ferma la castana alzando gli occhi al cielo. «Uno» alzò il mignolo «Perchè non mi crederà mai visto che ce l'ha a morte con me. Due» dice alzando l'anulare «non so come diglielo. E tre non dire "diglielo e basta!"» imitò la voce della minore «Non avrebbe molto senso andare lì ed urlarglielo contro così a caso, e in più poi mi farà altre domande scomode». Jeongyeon sospirò e si arrese «Quindi cosa vorresti fare?». «Starò zitto finché non mi verrà un idea per dirglielo, o lo lascerò calmare e poi ci riproverò con lui» rispose il ragazzo posando le sue cose nel lavello per poi pulirle insieme a quelle della sorella. Non fu una buona idea, appena prese in mano il bicchiere preferito della castana lo ruppe «Cazzo»

Jeongyeon si innervosì per la risposta deludente del fratello «Ma si certo aspettiamo finché non si innamora di qualcun altro, o peggio altra. Sei proprio bacato di cervello Nam! Già c'è quel professore a fargli il filo e tu vuoi aspettare? Sai quanta gente ci proverebbe con lui?! No, basta mi sono stufata di sentire scuse inutili, glielo dirò io oggi stesso». Prese la borsa in modo rude ed uscì di casa sbattendo la porta non permettendo così al fratello di controbattere. Sapeva che non si doveva intromettere, ma sapeva anche che Jin avrebbe potuto trovare facilmente qualcuno che magari poi lo faceva pure innamorare, e se fosse successo poi avrebbe visto suo fratello star male. Gli erano già bastati Seokjin e Jimin. 

Prese il bus, così da arrivare presto a scuola, e pensò ad un possibile piano o una frase con cui avrebbe detto e spiegato al rosa la situazione «Speriamo solo che mi creda senza troppe difficoltà..». Si mise alle orecchie le cuffiette e fece avviare il video della coreografia che aveva preparato per l'esame di danza, doveva passarlo assolutamente o se no avrebbe perso la sua unica possibilità.

Arrivata a scuola iniziò subito a cercare Seokjin, prima glielo avrebbe detto meglio era, o almeno era quello il suo pensiero. Non era riuscita a pianificarsi una situazione o una sottospecie di copione con cui avrebbe introdotto il discorso, quindi aveva deciso di improvvisare, lo faceva spesso quando doveva inventare qualche scusa coi genitori o i professori quindi non sarebbe stato un problemone. Lo cercò un po' per tutto il primo piano rischiando di arrivare tardi anche all'ora di Storia della Musica, solo a cinque minuti dall'inizio dell'ora gli era balenata in testa l'idea di chiamarlo ma ormai era troppo tardi. Lo avrebbe cercato durante la prima pausa.

Passarono tre ore e Jeongyeon era corsa verso l'aula di canto, era l'ultima lezione di Jin prima della pausa. Arrivata lì entrò come una furia in aula trovando il suo migliore amico con la testa china su un foglio mentre picchiettava le dita sul banco. Sembrava nervoso così si avvicinò a lui con calma. «Ehi Jin». Il maggiore alzò la testa e sorrise alla ragazza mettendo velocemente il foglio dentro il quaderno «Ehi Puppet, come va?». «Dai basta chiamarmi in quel modo! Guarda che se no dico a tutti che ti sei cagato sotto solo dopo la seconda notte su FNAF, signorino "io non ho paura di nulla"» gli rispose la ragazza  ridacchiando mentre ripensava al salto dal divano che aveva fatto l'amico dopo il primo jumpscare. «Okay okay» rise insieme a lei il rosa «E comunque quei cosi mettono veramente ansia, non so come fanno a piacerti tanto». Il ragazzo si alzò e seguito dall'amica uscì dall'aula. «Beh per un certo verso sono carini, soprattutto Puppet, è il mio preferito per questo~» disse Jeongyeon aprendo la borsa per cercare una caramella «Ah che cos'era quel foglio di prima?» chiese curiosa mangiandosi poi la caramella per la gola. Ne offrì una anche a Jin ma lui rifiutò. «Ah quello non è nulla di che, solo un progetto che mi hanno affibbiato il preside e la professoressa Choi» rispose sorridendo «Allora vogliamo andare dagli altri?». «Oh si però prima devo parlarti di una cosa, in privato» la castana enfatizzò l'ultima parola per poi condursi verso il sotto scala «Devo dirti una cosa, riguarda mio fratello». Seokjin si rabbuiò subito dandole le spalle per andarsene «Di lui non voglio sapere nulla». «Ma dai aspetta Jin! È una cosa importante che ti riguarda!» continuò la castana provando a fermarlo. «Se è per la scenata di ieri non mi importa, la ho già..già dimenticata. Si! È i-inesistenete» disse con tono fermo che scemò in uno insicuro, a lui in realtà importava sapere la risposta ma aveva paura che ci avrebbe sofferto di più, e poi ormai era quasi completamente sicuro che il ragazzo per lui era Jaebum. 

Non le veniva nulla in mente, così si arrese e glielo ulrò «Mmh!! NAMJOON NON HA MAI BACIATO JACKSON!!». Jin si immobilizzò all'istante con gli occhi sbarrati non dicendo nulla ma guardando un punto inesistente davanti a se. Non sapeva che pensare e se aveva sentito bene ciò che la ragazza le aveva detto. Cioè lui aveva visto la scena coi suoi occhi, era per forza successo no? «Jin» senti la mano della sua amica appoggiarsi sulla sua spalla «Mio fratello non ha baciato Jackson, c'è stato un malinteso» gli rispiegò calma Jeongyeon. «I-io non ci c-credo! Li ho visti c-con i miei o-occhi! V-vado in classe, se arrivo in ritardo mi mettono una n-nota». Dopo quelle parole Seokjin scappò via verso il suo rifugio con le parole della castana che le martellavano la testa senza darle tregua.

Jeongyeon provò a seguirlo ma tra tutta la gente che girava per i corridoi lo perse di vista, finché non suonò la campanella e dovette andare in aula i ballo a sostenere l'esame. «No io non mi arrendo mica, mi verrà un idea, si ne sono sicura» pensava mentre era alla sbarra per il riscaldamento. «Scusate il ritardo!» urlò un ragazzo, appena entrato in aula, facendo voltare la ragazza. «Eccola! Sarà lui la mia soluzione!».

   
 
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