Distance
«Quando il cielo è limpido, la neve sta
raffreddando il mio corpo, ormai vicino
alla fine…»
Ormai si era rassegnata a morire, non le importava granché,
aspettava solo con
pazienza il momento in cui sarebbe definitivamente spirata.
Però lui le aveva detto che era lì, che fuori si
combatteva per lei, per la sua
vita che ingiustamente le veniva sottratta.
la sua anima non poteva morire
così.
Sola, innocente,
tutto ciò
perché aveva voluto salvargli la vita.
Agitata, inquieta,
perché non arrivava?
Immagini della sua vita passata emergevano dai suoi ricordi reconditi.
La prima volta che incontrò Kaien-dono,, il Rukongai con
Renji e l’adozione di
Byakuya… nii-sama.
Lui che l’aveva adottata ma mai l’aveva
guardata… questo era molto doloroso.
Perché lei era davvero affezionata a Byakuya Kuchiki.
Non era stata in grado di piacere
a
Byakuya-sama.
Al contrario, gli aveva recato
vergogna, disonore
Ed ora lui era lì, di
fronte a lei..
la stava uccidendo.
Eppure era così reale…
Era notte, aspettava ancora, ma nulla si sentiva. Questa era la sua
ultima
notte.
Sperava che Byakuya fosse stato così gentile da non
ucciderlo, da lasciarlo
vivo anche questa volta, da lasciarlo tornare a casa. Yuzu e Karin lo
aspettavano.
Byakuya… Ichigo.
Guardava quelle stelle sperando che prima o poi sarebbe arrivato,
sperando che
quelle stelle lo proteggessero, voleva che quelle stelle vegliassero su
di lui
ancora una volta, solo una.
Sarebbe finita all’alba.
Bianco kimono, rosso collare.
Innocenza, sangue, delitto.
Mancava poco ormai. Lei non riusciva a dormire. Era inquieta, ma
pazientemente
aspettava la morte.
Non aveva rimpianti, non aveva timori, era consapevole dei suoi peccati.
E tutto sembrava aggravare le sue colpe.
Ichigo e gli altri avevano messo scompiglio nella soul society per
colpa sua,
tutto era successo per colpa sua.
Sicura che non aveva rimpianti? Che non aveva timori?
Invece si che ne aveva.
Aveva paura di voler vivere.
Aveva paura di incrociare lo sguardo di Byakuya.
Aveva paura di perdere Ichigo.
Non per lei.
Non ancora.
Doveva lottare contro tutti.
Doveva andare contro corrente.
Ma come?
No, non doveva fare nulla.
Doveva solo aspettare.
Non doveva più deludere
nii-sama.
Doveva aspettare.
Quieta e paziente,
tranquilla e serena.
La vita sarebbe cambiata
Ora che lei se ne stava andando?
Byakuya avrebbe sentito la sua
mancanza?
Lo spera, lo spera davvero.
Faceva
caldo quella mattina, nonostante era solo l’aurora.
Guardava Byakuya impassibile.
«Grazie tante, Fratello Byakuya»
Sorrideva, malinconica.
Aveva aspettato invano.
Byakuya non guardava mai verso di lei.
Eppure vacillava, non voleva morire.
Però doveva.
Chiuse gli occhi. Non sopportava quella vista.
Non sopportava quei pensieri.
Rievocava i momenti della sua vita che più le erano cari.
Stava ormai per perderla.
Per sempre, stavolta.
Renji, Kaien, Byakuya, Ichigo.
Tutti le mancavano.
Riaprì gli occhi.
Ma sarebbero tornati a casa, lo avevano promesso gli esecutori.
Avevano attraversato insieme i bei momenti e quelli orribili.
Perché l’avevano localizzata?
Voleva vivere, o forse no?
Perché non finiva? Avrebbe dovuto terminare già
da un po’, perché durare?
Byakuya cosa…?
Mancavano le parole, stavano combattendo per quello che gli altri
esitavano a
distruggere.
PERCHE’ NON MORIVA?
E aspettava di nuovo in pace. Non sapeva perché, ora era di
nuovo tranquilla,
pronta a morire.
Come lo era stata per giorni, prima.
Nulla rimpiangeva ora, era contenta della sua vita.
Dell’incontro con Renji, dell’adozione di Byakuya,
Della guida di Kaien-dono, e
anche, e soprattutto del tentativo del salvataggio da parte di Ichigo.
Ichigo.
Sorrise.
Richiuse gli occhi.
Lacrime scendevano lente.
Il caldo era insopportabile.
Ancora una volta riaprì lentamente gli occhi. Era finita?
Aveva smesso di vivere?
«I..Ichigo!»
No,
forse aveva sbagliato. Forse poteva ancora…
V i v e r e.
E
magari insieme a lui.
E dato che avevo questa one-shot tra gli archivi del mio cervello, l'ho messa in piedi e l'ho pubblicata... xD
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