“siamo nati dal mare, forse è per questo che ne siamo così affascinati.”
Talvolta brusco, violento, tempestoso, altre volte clamo, tranquillo e pacifico.
Cambia colore, odore e sapore il mare, a seconda della stagione, non perde mai la propria bellezza semplicemente muta e si adatta col tempo.
Dona immaginazione a chi ne è privo e spoglia della vista gli ingordi ed i sapienti che tutto credon di aver visto.
Misterioso nelle notti stellate e cupe, custode di preziosi segreti. Giocoso come un infante nelle ore diurne e solari, si mostra festoso e spensierato.
Silenzioso quando la felicità degli altri lo sovrasta, e chiassoso quando un silenzio assordante lo percuote.
Perché il mare è tremendamente volubile e sensibile.
Il miglior amico ed il peggiore a seconda di come lo si approccia, in grado di porgere una carezza gentile a chi ne ha più bisogno, ed al contempo capace dei malefici più spietati.
In fin dei conti si assomigliano per davvero: il mare e Kim Taehyung.
Il gracidare stridulo dei gabbiani, le onde che si infrangono silenziose sul bagna asciuga ed un vecchio cartello di divieto divorato dalla ruggine che viene percosso ripetutamente dal forte vento.
Uno scenario solitario e pacifico accoglie il giovane ragazzo che infreddolito si sistema come meglio può la calda sciarpa di lana rossa cercando di coprirsi il viso, questa mattina il tempo è particolarmente imbronciato, un vento pungente sferza il mare increspandolo rovinosamente, mentre il sole insicuro si nasconde dietro nuvole cariche di pioggia.
Ma a Taehyung infondo non dispiace, da quando ne ha memoria, ha sempre amato la pioggia, così come quegli attimi che precedono un acquazzone, così calmi e pacifici li trova a suo dire ‘confortatni’ come se essere nell'essere triste non ci fosse nulla di male.
E' uno di quei giorni incui la sua anima sfregiata e corrosa da una vita piena di incomprensioni, talavotla persino velenosa, trova pace e solidarietà.
Basta una boccata d’aria salmastra affinché gli occhi si chiudano ed il cuore si apra al mare difronte a lui.
La mente vaga per i ricordi di un passato spensierato ed alle volte irrequieto, veloce corre ai tempi in cui le sue giornate venivano rese indimenticabili da un incontro imprevisto, fino ad arrivare al ricordo di quell’amore non corrisposto. Il cuore fa male quando tristemente ricorda quelle parole: “siamo entrambi ragazzi”.
Come all’epoca, si sente ancora una volta così sbagliato, eppure al tempo stesso così dannatamente confuso. Da quando amare è sbagliato?
Inizia a piovere, ed è come se anche il tempo provasse una sorta di empatia per il giovane ragazzo, oggi con l’animo un po’ più triste di altri giorni.
Sorride amaramente, chiudendo il vecchio quaderno, mentre frettolosamente rimette in borsa tutti i suoi pennelli, macchiati ancora dalla tinta blu scuro.
Si alza scrollandosi la sabbia dai vestiti, coprendosi come meglio può con il cappuccio nero della felpa, mentre con nostalgia lancia un’ultima occhiata a quel mare così increspato ed al contempo così pacifico.
“sei come il mare Taehyung.”
"Gia..."
Eh ancora una volta Kim Taehyung si chiede quanto possa fare male lasciarsi andare tra le braccia di quel mare. Chiudere gli occhi e tornare finalmente a respirare.
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