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Autore: Kim WinterNight    15/03/2020    7 recensioni
Dodici momenti, quattro musicisti.
A volte sono amici, altre volte si odiano.
A volte si scontrano, altre volte si amano.
L'unica costante è che non possono fare assolutamente a meno l'uno dell'altro.
- Raccolta nata per la sfida "12x12" lanciata da Soul Dolmayan qui su EFP.
- La prima storia, "La luna siamo noi", si è classificata SESTA a pari merito a "Il contest degli haiku" indetto da Juriaka sul forum di EFP.
- La seconda storia, "Il tasto rotto", si è classificata NONA a pari merito a "Il contest delle prime volte" indetto da Inzaghina.EFP sul forum di EFP.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Altri, Daron Malakian, John Dolmayan, Serj Tankian, Shavo Odadjian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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«Oggi prepariamo la pasta!»
Zepur sorrise dolcemente a suo figlio e lui ricambiò; il piccolo Daron saltellò intorno al tavolo e si arrampicò su una sedia, appoggiando i gomiti sul piano in formica.
«Usiamo le formine?» esultò il bambino.
«Certo. Quali scegli?»
«Questa! La moto! Io voglio guidare la moto da grande!»
«Va bene, faremo la pasta a forma di moto» acconsentì Zepur, versando della farina in una terrina.
 
 
Daron sfrecciava per le strade del quartiere a bordo della sua Yamaha rossa, sentendo il vento sferzargli il viso e l’adrenalina scorrergli nelle vene.
La motocicletta era di quarta o quinta mano, ma non importava. Faceva comunque il suo effetto, e lui era sempre elettrizzato all’idea di guidarla e mostarla in giro.
Little Armenia ormai era un luogo frequentato anche da ragazzi che non discendevano da famiglie mediorientali come la sua, perciò faceva figo possedere un gioiellino come quello, per dimostrare a tutti che anche gli immigrati potevano farsi valere.
Inoltre Daron aveva messo gli occhi addosso a una ragazza e ci teneva a far colpo su di lei. Ormai aveva quasi diciotto anni e non ne poteva più di essere single.
Raggiunse il parchetto in cui si ritrovavano i giovani del quartiere, posteggiò la moto e adocchiò subito Hasmik; con movimenti studiati, si sfilò il casco nero e scosse il capo per conferire ai propri capelli un aspetto selvaggio e accattivante.
Tenendo l’oggetto in mano, sorrise in direzione della ragazza, la quale chiacchierava e rideva con le sue amiche.
Daron diede una veloce occhiata al proprio outfit e annuì soddisfatto: giacca in pelle sdrucita stile biker, jeans strappati, anfibi borchiati. Poteva farcela, doveva solo camminare con andatura sicura verso Hasmik e parlarle senza esitazione.
Scambiò qualche cenno di saluto con alcuni amici presenti, poi avanzò in direzione della sua preda e continuò a sorridere, senza toglierle gli occhi di dosso.
«Ehi, Hasmik!» esclamò, giocherellando con la cinghietta del casco.
Lei gli rivolse un sorriso gentile e i suoi grandi occhi scuri si socchiusero appena. «Ciao» salutò educatamente.
Le sue amiche ridacchiarono e si scambiarono gomitate.
«Ti va di fare un giro in moto con me?» propose Daron.
Hasmik scosse il capo. «Mi dispiace, credo che Adam non sarebbe d’accordo» replicò, per poi voltarsi a lanciare un bacio in direzione di un ragazzo che sedeva a diversi metri di distanza con un gruppo di amici.
Daron chinò il capo e desiderò di sprofondare nel cemento del parchetto.
 
«Sono a casa» bofonchiò Daron, raggiungendo Zepur in cucina.
«Tesoro! Ehi, perché quella faccia?»
Il ragazzo mugugnò qualcosa di incomprensibile, ma evitò di raccontarle l’accaduto.
Zepur gli si accostò e sorrise comprensiva, poi indicò il tavolo. «Pensavo di fare la pasta, ti va di… farla con me? So che ora mi dirai che ormai sei grande e che non fa figo, però…»
Daron sollevò lo sguardo velato di delusione e la guardò per un istante, poi disse: «Solo se usiamo le formine».
Zepur allargò il sorriso. «A forma di moto?»
«Tutte quelle che abbiamo.»
 
 
 
 
 
 

 
Cari lettori, eccomi qui con una flashina interamente dedicata a Daron! Ho pensato immediatamente a lui quando Harriet Strimell ha suggerito il prompt “giro in moto”, anche se pure John in veste di motociclista fa un certo effetto… ma John fa sempre un certo effetto XD
Cavolate a parte, non so se lui abbia mai guidato una due ruote e se ne sia appassionato, ma mi piaceva unire quest’idea con quella della pasta a forma di moto; sì, perché da poco mia madre ha portato a casa un pacco di pasta che aveva la forma di vari mezzi di trasporto, tra cui appunto le motociclette, ed era carinissima – oltre che buonissima, ahahahahah XD
E questo mi ha fatto partorire questa cosetta!
Alcune spiegazioni doverose: Zepur è il nome della madre di Daron e mi piace sempre pensare che adori il figlio e che sia una donna comprensiva e dolce. A volte capita anche che commenti dei post dei System (cose che anche la madre di Shavo a volte fa XD) e quindi da qui deduco che abbia un buon rapporto con il nostro caro chitarrista.
Little Armenia è un quartiere di Los Angeles che esiste veramente, dove i membri dei System hanno frequentato la scuola e – immagino – hanno vissuto per un certo periodo!
Il nome della ragazza che piace a Daron è armeno e l’ho preso da una lista di nomi armeni femminili!
E niente, spero che tutto ciò vi sia piaciuto ^^
Grazie a Harriet per il bellissimo prompt e a tutti voi che ancora partecipate e leggete la mia raccolta!
Alla prossima parola ♥

  
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