Serie TV > Dawson's Creek
Ricorda la storia  |      
Autore: funny1723    17/03/2020    1 recensioni
Dal testo:
"La prima volta che Pacey aveva parlato con Joey Potter l'aveva trovata oltremodo irritante. Intelligente, certo, sfrontata, sarcastica e con un adorabile paio di fossette, ma comunque irritante. Molto irritante."
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joey Potter, Pacey Witter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
AS LONG AS WE'RE TOGETHER










 La prima volta che Pacey aveva parlato con Joey Potter l'aveva trovata oltremodo irritante. Intelligente, certo, sfrontata, sarcastica e con un adorabile paio di fossette, ma comunque irritante. Molto irritante.
Lei e quei suoi stupidi modi da ragazza per bene, lei e quella sua insopportabile caparbietà. Lei e quella sua stramaledetta cotta per Dawson. Lo stesso Dawson che non l'aveva neanche mai guardata, che l'aveva messa da parte nel momento stesso in cui Jen Lindley aveva varcato il confine di Capeside.
Lo stesso Dawson che era il suo migliore amico e a cui Pacey voleva bene e gliene avrebbe sempre voluto; anche perchè nonostante tutto Dawson era un genio per quanto riguardava cose come il cinema e le macchine da presa e Pacey lo rispettava per questo, rispettava il fatto che avesse un sogno tutto suo e non qualcosa di rimasticato da generazioni intere di parenti prima di lui; ma non serviva essere un genio per riconoscere che di donne non capiva assolutamente niente.
E forse era per quello che non si era mai accorto dello sguardo tutto occhioni lucidi e fronte corrucciata che Joey gli rivolgeva ogni volta che c’era Jen in giro, o forse – e a volte Pacey si sentiva in colpa a pensarlo – preferiva ignorare la cosa.
Il fatto comunque era che Pacey lo aveva capito dal primo momento in cui l'aveva vista che Joey Potter portava solo guai, eppure, contemporaneamente, aveva anche capito che sarebbe stato disposto a prendere a pugni in faccia chiunque pur di non farla uscire dalla propria vita. Non sapeva spiegarsi il perché all’inizio di quel suo bisogno costante di sapere che Joey era lì per lui in caso di bisogno e che ci sarebbe sempre stata, non sapeva spiegarsi la rabbia che gli montava dentro ogni volta che vedeva Dawson ferirla o respingerla, non sapeva spiegare neanche il modo scomposto in cui il suo cuore iniziava a battere ogni volta che la sentiva ridere.
Non che i suoi sentimenti per lei fossero chissà quale cosa: gli piaceva il suo modo di fare, ma niente di più. Era un’amica, ecco. Solo un’amica. Un’ottima amica. O almeno questo era quello che si diceva all’inizio.
Poi ci furono il ballo, la gara contro Dawson, il muro ed infine l’estate.
Joey era ancora indecisa e Pacey sapeva di non avere il diritto di arrabbiarsi con lei per questo, ma non avrebbe mai potuto sopportare di vederla tutti i giorni sapendo che dopotutto non aveva scelto lui, che non avrebbe mai scelto lui. E così aveva semplicemente deciso di partire, di passare l’estate il più lontano possibile.
Forse era stata una scelta infantile da parte sua, egoista persino, eppure era certo che se fosse rimasto sarebbe morto. Il suo cuore avrebbe semplicemente smesso di battere, così, da un giorno all’altro; gli sarebbe bastato vederla sorridere una sola volta per qualcosa detto da Dawson e boom. Morto.
Quando salì in barca si sentì subito meglio, come se si fosse liberato di un peso. Si disse che probabilmente prima o poi si sarebbe abituato anche al dolore con la stessa facilità con cui aveva imparato a sopportare il dondolio delle onde. Passò una mano sulla fiancata di True Love; l’avrebbe riverniciata appena arrivato al prossimo porto.
Stava per sciogliere l’ultima cima quando la sentì chiamarlo. Per un istante fu certo di esserselo solo immaginato, poi però si girò e Joey Potter era lì, tutta fossette e nasino all’insù e Pacey sarebbe sicuramente svenuto se non ci fosse stato l’albero maestro a reggerlo. Perché Joey Potter era lì e gli aveva appena urlato che credeva di amarlo e niente, niente, sarebbe mai potuto essere più perfetto al mondo. Niente. Se non…
“Lo credi o ne sei certa?”
“Ne sono certa.”
Pacey sorrise mentre sentiva il peso che gli schiacciava il petto dissolversi nel nulla. Forse non avrebbe avuto bisogno di abituarsi al dolore.
Joey Potter lo amava.
Sentì la testa svuotarsi e il corpo farsi leggero, rilassato, privo della minima preoccupazione.
Joey Potter lo amava.
“Permesso di salire a bordo?”
 Le prese la mano e dentro di sé giurò che non l’avrebbe mai più lasciata andare.
”Permesso accordato.”
Il cuore di Pacey si fermò per un istante, quando le prese il volto fra le dita per baciarla. Le sue guance erano calde contro i palmi e mentre posava con delicatezza le labbra su quelle sorridenti di lei, Pacey comprese una cosa fondamentale nella sua vita, una sorta di epifania: lei era per lui quello che il mare era per la sua barca: tutto quello che gli serviva per stare a galla.          
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dawson's Creek / Vai alla pagina dell'autore: funny1723