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Autore: lmpaoli94    18/03/2020    0 recensioni
Sybil Crawley, fuggita da Downton Abbey per inseguire il sogno di diventare una scrittrice di grande successo, arriva nella vicina Irlanda grazie all’aiuto di alcuni agganci sconosciuti della sua famiglia.
A Dublino, nella capitale irlandese, conosce un gruppo di amici letterari che l’aiuteranno a scoprire il vero significato della vita e i valori letterari di cui gli abitanti del posto ne andavano fieri.
Ma cosa sarebbe successo se qualcuno avesse scoperto che Sybil proveniva da una ricca famiglia inglese?
Chi l’avrebbe potuta proteggere?
Non vi resta altro che scoprirlo in questa storia dove i segreti verranno mischiati all’amore.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mary Crawley, Sybil Crawley-Branson, Tom Branson
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era passata all’incirca una settimana e i tumulti nella capitale irlandese erano aumentati in maniera considerevole.
Rifugiatasi il più lontano possibile dalla città, Mary credeva che rimanere in Irlanda e inseguire il sogno di libertà agognata con sua sorella era giunto al termine.
Dovevano tornare a Downton Abbey se volevano una vita al sicuro, ma come potevano spiegarlo a Tom Branson?
E soprattutto, come avrebbe potuto il ragazzo soppesare una verità tanto devastante quanto importante?
< La guerra è davvero una cosa stupida > fece Mary fissando i disordini che si consumavano sotto l’appartamento dove avevano trovato rifugio < Perché si uccide per così poco? Perché stronchiamo vite con il solo piacere di farlo? >
< E’ qui che vi sbagliate, Lady Mary > protestò Tom < Non si uccide per divertimento, ma perchè crediamo in degli ideali che dobbiamo proteggere. >
< Potete credere in quello che volete, ma è soltanto una cosa stupida. Perché non provare a trattare? Sarebbe tutto più semplice e molta gente non morirebbe. >
< Noi umani facciamo la guerra perché ci sentiamo in dovere di farlo… Pensate alla Prima guerra mondiale. Perché è stata fatta? >
< Solo perché comportava un sacco di vantaggi per le nazioni potenti. Soprattutto per gli imperi centrali. >
< Peccato che poi gli imperi centrali abbiano fatto una brutta fine… Noi siamo solo un piccolo paese contro un grande impero. Non sempre la maggioranza può vincere. >
< Su questo vi do ragione, Signor Branson. >
< Di cosa stavate discutendo? > domandò Sybil di ritorno dalla cucina.
< Niente d’i9mportante, Sybil. Vostra sorella pensa che la guerra sia soltanto una cosa stupida. >
< E in fondo non ha tutti i torti. >
< Che cosa? ma che fine ha fatto il vostro spirito di libertà irlandese? >
< E’ sempre qui con noi > ribatté Mary < Peccato per voi che abbiamo pensieri ben diversi. >
< Volete sottomettervi agli inglesi e tornare ad essere una colonia di schiavisti? È questo che volete? >
< No, Signor Branson. Come voi, anch’io voglio un mondo libero… Ma che sia guidato dagli ideali giudiziosi. E non dalle armi. >
< Le armi hanno sistemato gran parte dei problemi che la parola non poteva rimediare. >
< Da queste parole mi state facendo capire che siete un rivoluzionario e un nazionalista senza scrupoli. >
< No. Io ucciderei solo per giustizia e non per il piacere di farlo. >
< E l’IRA? Per cosa uccide? Solo per l’indipendenza? Mi dispiace, ma non riesco a credervi. >
< E voi, Lady Mary? Siete davvero un irlandese purosangue? Perché da quello che ho capito, voi e quel Capitano inglese avete molto in comune. >

< Ditemelo voi… O mi state nascondendo qualcosa? >
< Adesso basta > li interruppe Sybil < Questa discussione è andata avanti fin troppo. State diventando ridicoli. >
< Hai sentito il tuo nuovo fidanzato, Sybil? Non si fida di due giovani donne innocenti. >
< Non è che non mi fido! Voi mi portate a pensare male di voi! >
< Allora fatevi due domande e ricercate la verità se è questo che volete! > gridò Mary mentre un ordigno per poco non fece saltare l’intero appartamento.
< Dobbiamo uscire subito di qui! Alla svelta! >
Riversandosi in strada, le due sorelle cercarono di trovare un rifugio nelle vicinanze, ma i soldati dell’IRA avevano preso il sopravvento e intrappolato alcuni soldati inglesi.
< LI uccideranno, Mary! Quei poveri uomini stanno per essere uccisi! >
Mentre i soldati inglesi morirono sotto i loro occhi, Mary e Sybil piansero dallo spavento mentre Tom cercava di ritrovarle tra la folta folla che si riversava nel caos.
< Dobbiamo andarcene alla svelta da qui, Sybil. >
Prendendo la mano della sorella, Mary fuggiva per strada cercando di scovare i proiettili che erano destinati ai rivoluzionari.
< Mary, dove vuoi andar? >
< Non lo so. Ogni posto è meglio lontano da qui. >
Ma appena le due donne varcarono un vicolo senza via d’uscita, la disperazione di Sybil divenne più insopportabile.
< Hai visto?! Non ci dovevamo separare da Tom! Solo lui conosce realmente le vie di questa città! >
< Vedi di mantenere la calma e cerca di ragionare, Sybil… >
< No! Sono furibonda con te! anche se lui non ti è mai piaciuto, potevi evitare di fare certe scenate come prima. >
< Che cosa? io non ho fatto nessuna scenata. È il tuo fidanzato che ha degli ideali sbagliati. >
< Lui non è il mio fidanzato, stupida! Ci stiamo ancora frequentando. >
< Come mi hai chiamato?! >
Una volta aver mancato di rispetto a sua sorella, Sybil dovette assorbirsi tutta la collera di sua sorella.
< Sei un’ingrata! Io sono giunta fin qui perché tu volevi fuggire dai sfarzi di una famiglia opprimenti. E che cosa ci ho guadagnato io?! Delle offese ingiuriose nei tuoi confronti! >
< Ah sì? E tu invece? Che volevi fuggire dal tuo promesso sposo perché ti maltrattava e non ti rispettava? Ne vogliamo parlare? >
< La punizione divina ha deciso di farmelo incontrare anche in questa città… Questo sì che è un brutale gioco del destino. >
< E per colpa sua siamo anche in pericolo! Se non l’avessimo incontrato, Tom non sarebbe mai stato così sospettoso. >
< Sybil, vuoi capire che prima o poi Tom lo verrà a sapere? >
< Sì, ma lo dovrà scoprire nel momento opportuno. >
< Cos’è che dovrei scoprire? >
La voce di Tom risuonò nelle orecchie delle due ragazze come un forte macigno.
< Tom… Hai sentito tutto? >
< Abbastanza da capire che voi due siete degli impostori. Non siete irlandesi come volevate far capire… Siete inglesi. >
< Tom, possiamo spiegarti… >
< Non osare avvicinarti, Sybil… In certi versi sei peggio di tua sorella. Come hai potuto tradirmi? >
< No, Tom! Io non ti ho mai tradito! >
< E invece sì. Mi hai preso in giro fin dall’inizio perché volevi divertirti con me. Dì la verità. >
< No, ti sbagli. Tu mi piaci davvero! >
< Falla finita! >
Con la collera che gli imperversava nelle vene, Tom tirò fuori dalla sua giacca una pistola che puntò addosso contro Sybil.
< TU e tua sorella farete una brutta fine… Chissà cosa dirà la vostra famiglia quando vedranno i vostri corpi insanguinati e mutilati in prima pagina. >
< Vuoi davvero ucciderci, Tom? E questo che vuoi? > domandò Sybil con le lacrime agli occhi.
Ma l’uomo, anche se era visibilmente arrabbiato con le due donne, non riusciva ad essere spietato come voleva.
< Rispondimi, Tom! Vuoi davvero ucciderci?! È questo che vuoi?! >
< Sinceramente io… >
< Branson, che cosa ci fai in questo vicolo con queste due donzelle inglesi? Volevi darti alla pazza gioia? >
Un soldato dell’IRA, armato fino ai denti e con cattive intenzioni, si avvicinò ai tre ragazzi con estrema pericolosità.
< Allora? Che facevi? >
< Tom, tu conosci questo soldato dell’IRA? >
< Siamo vecchi amici, signorina. Amici di ideali molto simili tra di loro. Peccato che lui poi avesse scelto la vita da giornalista. Sarebbe stato un ottimo soldato come me, ve lo garantisco. >
< William, non potevo far parte di voi. Io non voglio uccidere persone innocenti. >
< Ah no? Vorresti che gli invasori inglesi abbiano il sopravvento su di noi e ci distruggano definitivamente? >
< No! Non voglio nemmeno questo… >
< Ah, forse ho capito! Volevi spassartela con queste turiste e farle fuori una volta scoperte chi sono? >
< E’ una lunga storia, William. Lascia perdere. >
< Che cosa? assolutamente no. Queste due si meritano di venire uccise perché sono inglesi. Lo capisci o no? >
< No William, ti prego… >
< D’accordo. Non lo vuoi fare tu? ci penserò io. >
Puntando il fucile contro le due povere donne, la loro disperazione toccò il culmine mentre Tom rimase immobile.
< Guarda, Tom. Guarda come le faccio fuori. Sei pronto? >
Ma prima che il soldato dell’IRA potesse sparare il colpo in canna, Tom lo freddò sparandogli alla testa, mentre le due giovani donne non riuscivano a credere di essere ancora vive.
Mentre stavano piangendo per quello che avevano visto, Tom li pregò di andarsene dall’Irlanda il prima possibile e di non farvi più ritorno.
< Una nave partirà domani mattina e raggiungerà il porto di Southampton. Vi consiglio di andare se avete cara la pelle. >
Non riuscendo a trovare le parole adatte, le due ragazze si alzarono di scatto lasciando da solo il giovane Tom.
“No. Non può finire così.”
Tornando indietro per dirgli definitivamente addio, Sybil fu bloccata da sua sorella.
< Lasciami andare, Mary! >
< No, Sybil. Non c’è tempo! Dobbiamo andare! >
Mentre i soldati dell’IRA stavano diventando sempre più numerosi, le due ragazze non ebbero altra scelta che scappare.
Scappare lontano da un passato pieno di bugie e per certi versi surreale.
Scappare da una vita che li aveva resi liberi grazie allo spirito irlandese.
   
 
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