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Autore: Biblioteca    18/03/2020    2 recensioni
In un diario, un'anonima protagonista racconta una brutta esperienza.
Perseguitata da incubi e in particolare da un mostro (che appare anche fuori di essi), convinta di non poter trovare conforto nè in famiglia nè con la terapia condotta dal dottor Callisto, si butta tra le braccia di ASIM, un guru del web che ha le sue stesse visioni e che dipinge ossessivamente immagini di quello e altri mostri.
Ma quando il lavoro di "purificazione" inizia, la protagonista capisce che qualcosa non va e inizia a sospettare che forse il mostro e il guru non sono nemici ma alleati.
Nasce così una nuova teoria della cospirazione che sconvolgerà definitivamente il precario equilibrio della ragazza.
(Storia in via di pubblicazione su Wattpad: https://www.wattpad.com/908112403-mostro-7-dicembre-2019)
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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18 Marzo 2020
 
Ieri mattina entrando su skype per sistemare l’audio in previsione dell’incontro nel pomeriggio, ho visto che ASIM era online.
Non so perché, ho avuto come un presentimento.
Gli ho scritto chiedendogli conferma e subito mi ha risposto che nel pomeriggio c’era la possibilità che dovesse rimandare nuovamente. Così abbiamo deciso per oggi.
Non so come mai mi sia venuto il presentimento che non ero destinata a vederlo neanche ieri. Comunque alla fine abbiamo concordato per oggi.
Volevo scriverlo, ma non so perché all’improvviso mi sembrava di non capire più cosa stavo provando. Né perché.
È stata una brutta sensazione, ma ho pensato che fosse dovuta all’insieme di emozioni ambivalenti che ho provato in questi due giorni e dalla quarantena che mi tiene da giorni chiusa in casa.
Una parte di me mi ha detto: “Se anche oggi non si fa vedere, lascia perdere”. Ma mentre lo pensavo mi veniva da piangere.
E per fortuna che oggi è arrivato.
Ci siamo visti subito dopo pranzo e parlare con lui è stato bellissimo!
Soprattutto perché ho ricostruito gradualmente il percorso che il Mostro ha fatto nella mia vita.
Non c’è dubbio che questa Egregora abbia puntato me a causa del disagio post universitario. Che è stato molto profondo.
Esattamente come è stato per il liceo, ho perso tutte le amicizie che avevo consolidato. Ammesso che siano mai state reali amicizie. Ma è sempre stato così per me: durano di più quelle fuori che dentro gli ambienti che frequento.
Con ASIM ho parlato dell’università soprattutto in termini negativi e lui mi ha raccontato di come, il giorno della laurea, si sia alzato e se ne sia andato facendo il dito medio davanti alla commissione d’esame, dopo che loro avevano criticato la sua tesi. Una tesi di oltre duecento pagine dedicata ai ritrovamenti di Pompei. Aveva studiato beni culturali. Aveva finito ma alla fine non si è laureato.
Ha ascoltato le mie disavventure universitarie con interesse.
Non ha fatto come Callisto, che cercava di farmi vedere a tutti i costi il lato positivo della situazione. Con ASIM finalmente ho pianto liberamente, confessando che mi sono laureata solo perché era stato richiesto dai miei genitori e che anche se prendevo quasi sempre trenata, a me economia non è mai realmente piaciuta.
E ASIM mi ha detto che l’origine della persecuzione non può essere che lì. Il mio inconscio ha registrato qualcosa di abbastanza negativo da attirare quel pensiero, e dargli energia.
È questo che cercano di fare, per sopravvivere: si nutrono dei nostri sentimenti, come noi mangiamo il cibo.
L’unico modo per mandarli via, è purificare i pensieri e i sentimenti.
Devo dire che la parola purificare mi ha un po’ intimidito, ma mi ha detto di non preoccuparmi; ci siamo accordarti di risentirci tra due settimane. Mi ha passato il link delle altre meditazioni (che però sono in vendita) e di procedere per ora con i consigli che mi ha dato. In più mi ha detto quando uscirà la rivista con il suo articolo, che a quanto pare parla proprio dell’università e di come è manipolata.
Ci siamo salutati e mi ha lasciato dentro una bellissima carica positiva!
Devo uscire ora a buttare l’immondizia.
 
Sono quasi le sei e sono rannicchiata nel mio letto.
Mentre ero fuori a gettare la busta, ho visto chiaramente il Mostro apparire in fondo alla strada.
Non mi ero mai resa conto che fosse così alto né che avesse le braccia storte.
Comunque era laggiù ed era lui, ne sono sicura, anche perché non portava mascherina o altre cose e mi fissava da lontano.
Sono praticamente corsa via ad una velocità che non immaginavo di poter raggiungere e in casa mi sono rinchiusa in camera.
Mi sono ripresa da poco e solo ora ho trovato il coraggio di scrivere. Cosa fa adesso? Inizia ad apparire anche  fuori?
Poi mi è venuto in mente che quel pianto davanti al computer, per quanto sul momento fosse stato liberatorio, già quando mi ero tolta le cuffiette, avevo iniziato a chiedermi come mai mi era venuto da piangere così di fronte a qualcuno che a malapena conoscevo. E poi c’è stata un’altra cosa che mi ha dato da pensare. Il fatto che lui sia stato calmo di fronte al mio sfogo. So che fa consulenze pure ad altre persone, ma non mi aspettavo che si comportasse quasi da psicologo, come Callisto.
Anche perché lui non ha una laurea in psicologia, anzi in generale non ha una laurea.
Ha abbandonato tutto il giorno stesso in cui doveva prenderla e non l’ha mai più riavuta.
Pensandoci bene, quando avevo detto di non essere più studentessa (come all’inizio credeva lui) ma di essere già laureata, ha fatto una stranissima esclamazione.
“Ah!”
Quel tipo di “Ah!” che di solito senti da qualcuno che si era creato una sua aspettativa ed è andata delusa.
E poi non mi ha fatto domande. Non ha chiesto con quanto sono uscita, dettagli sulla mia tesi o cose così. Mi ha chiesto diretto: “E per caso ti è piaciuto il tuo percorso di studi? Sei soddisfatta?”
 
Mi sono fermata e ho riletto più volte quanto scritto.
Devo dire che da scritta questa frase suona assai minacciosa.
Voglio dire, lui sorrideva mentre me lo chiedeva era calmo. C’era stata l’esclamazione ma poi la sua espressione era tornata quella di sempre.
Ma mi sta tornando in mente una ragazza che aveva fatto psicologia e che bazzicava da noi perché lì andava il suo ragazzo, che aveva commentato che chi sorride mostrando troppo i denti, non è sempre necessariamente sereno. Dipende dal tipo di sorriso ovviamente. In oriente non mostrano mai i denti perché è considerato un atto animalesco e soprattutto minaccioso.
 
Ma cosa sto scrivendo?
Non devo farmi prendere dalla paranoia che tutti sono contro di me, come facevo al liceo. Ho trovato qualcuno con cui parlare e visto che il Mostro inizia a farsi vedere anche fuori, devo tenermelo stretto.

 
  
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