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Autore: Alibanana97    19/03/2020    0 recensioni
Crossover scritto a quattro mani con claudd97.
Immaginate se i personaggi di Glee facessero parte del mondo magico: all'improvviso, si ritrovano a doversi trasferire per un intero anno ad Hogwarts, dove conoscono i personaggi di Harry Potter. Cosa succederà? Quali amori nasceranno?
Dal testo: "Gli studenti, a partire dal quinto anno, verranno divisi nei vari gruppi dei laboratori e saranno mandati in varie scuole da ogni parte del mondo. [...] Precisamente, voi verrete accompagnati alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts"
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Scusatemi assolutamente per l'assenza, purtroppo è stato un periodo molto difficile e ho avuto diversi problemi, ma eccomi di nuovo! Spero che continuiate a leggere la storia e che vi piaccia!

Il giorno di Natale, tutti quelli rimasti ad Hogwarts si svegliarono presto per riunirsi in Sala Grande per festeggiare il grande giorno. Infatti, i ragazzi del Glee, essendo rimasti praticamente solo loro, avevano deciso proprio di ritrovarsi lì ad aprire tutti insieme i regali di Natale. Man mano che arrivavano i ragazzi, iniziarono a scartare i regali, che si erano scambiati o che gli erano arrivati per posta. Anche tutte le coppie si scambiarono i regali, per esempio Kurt aveva regalato un papillon a Blaine, mentre Luna aveva regalato a Neville un libro di Erbologia. Nel frattempo, Harry stava guardando tutti i regali che aveva ricevuto: tutti i suoi amici gli avevano fatto un regalo, addirittura i Dursley gli avevano spedito una matita come regalo. Harry però si sentiva come se gli mancasse qualcosa, perché, nonostante nemmeno lui gli avesse spedito un regalo, sperava che Draco, dopo tutto quello che era successo, gli avesse mandato qualcosa. In quel momento, Hermione, vedendolo leggermente giù di morale, si avvicinò a lui. “Va tutto bene, Harry? Ti vedo un po’ distratto…” “Oh no, tranquilla, sono i soliti pensieri” mormorò in risposta Harry. “Vuoi parlarne?” “No, in realtà, mi ero solamente illuso che, dopo quel bacio, le cose sarebbero cambiate e che magari mi avesse spedito qualcosa” “Mi dispiace, Harry. Beh, comunque potresti scrivergli tu qualcosa. Se fai il primo passo forse lui ti risponderà” “Se non mi ha mandato nulla oggi, non credo abbia voglia di sentirmi” “Ok, come preferisci; però non stare troppo a preoccuparti, almeno per oggi voglio vederti sorridere” sussurrò lei, sorridendogli leggermente. “D’accordo, seguirò il tuo consiglio” gli rispose sorridendole di rimando, anche se nella sua testa non riusciva a scacciare via quel pensiero. “Ah, Harry, un’ultima cosa. Dovresti parlarne anche con Ron, ultimamente lo vedo un po’ giù visto che non ti confidi con lui e sinceramente credo che tu abbia bisogno di un suo parere” “Hai ragione, dovrei parlargli. Lo farò uno di questi giorni” Hermione gli sorrise e poi tornò a scartare i suoi regali.

Nel frattempo, al Malfoy’s Manor, anche Draco si era alzato presto e aveva iniziato ad aprire i suoi regali. Finito di aprire i doni dei suoi parenti e dei suoi amici più stretti, si guardò intorno, cercando un regalo in particolare, che però non trovò e che lo fece rimanere deluso. Aveva sperato che Harry gli avesse spedito qualcosa per Natale, visto quello che era successo tra di loro; ma, in effetti, nemmeno lui gli aveva spedito un regalo, quindi perché aspettarsi qualcosa in cambio dal Grifondoro? Scuotè la testa: non aveva senso farsi tutte quelle paranoie, perché mai Harry avrebbe dovuto pensare a lui? Draco avrebbe scommesso che in quel momento il moro si stava divertendo con i suoi amici senza pensarlo, perciò anche lui doveva fare lo stesso, o forse no? Per il resto della giornata il Serpeverde tentò di passare una giornata con la sua famiglia senza preoccupazioni, nonostante non ci riuscì a pieno per colpa di quel timore che continuava a tormentarlo.

Quel pomeriggio, i ragazzi che erano rimasti ad Hogwarts si riunirono al Glee Club per cantare insieme qualche canzone natalizia. Alla fine di tutte le esibizioni, una volta che Mercedes finì di cantare “All I want of Christmas is you”, tutti i ragazzi decisero di cantare una canzone tutti insieme.
 
Shake up the happiness
Wake up the happiness
Shake up the happiness
It's Christmas time
 
There's a story that I was told
And I wanna tell the world
Before I get to old
I don't remember it
So let's December it
And reassemble it oh yeah
Once upon a time in a town like this
A little girl made a great big wish
To feel the world full of happiness
­And be on Santa's magic list
 
Shake it up
Shake up the happiness
Wake it up
Wake up the happiness
Come on you all
It's Christmas time
 
At the same time miles away
A little boy made a wish that day
That the world would be okay
And Santa Claus would hear him say
I got dreams and I got love
I got my feet on the ground
And family above
Can you send some happiness?
With my best to the rest
Of the people of the East and the West And
Maybe every once in a while you
Get my grandma a reason to smile
Tis the season of smile
It's cold but we'll be freezing in style
Let me meet a girl one day that
Wants to spread some love this way
We can let our souls run free and
She can know some happiness with me
 
Shake it up
Shake up the happiness
Wake it up
Wake up the happiness
Come on you all
It's Christmas time
I know you're out there
I hear your reindeer
I see the snowing
Your boots have been
I'm gonna show them
So they will know then
This love will grow in
Than to live again
 
Shake it up
Shake up the happiness
Wake it up
Wake up the happiness
Come on you all
It's Christmas time
Finito di cantare, i ragazzi si salutarono e si diedero appuntamento per la cena di quella sera.

Più tardi, si ritrovarono nella Sala Grande, che, per l’occasione, era stata allestita dagli elfi con un solo tavolo sia per i ragazzi sia per i professori e con numerose portate più abbondanti del solito. Appena arrivati, i ragazzi si sedettero al tavolo tutti insieme e iniziarono a chiacchierare tra di loro mentre cenavano. “Sei stata davvero brava oggi al Glee, Mercedes” disse Sam guardando la ragazza. “Grazie, Sam” rispose lei sorridendo. “Sì, oggi siamo stati tutti bravi, è stato divertente!” commentò successivamente Brittany. “Ehi ragazzi, che ne dite se uno dei prossimi giorni andassimo a fare una gita ad Hogsmeade?” si intromise Tina. “Mi sembra un’ottima idea!” esclamò Mike. “Sì, perché no? Sarebbe divertente! Che giorno potremmo andare?” domandò Artie. “Magari dopodomani!” rispose Ginny. “È perfetto! Allora è deciso, andremo a Hogsmeade tutti insieme!” concluse Ron. “Oh sì, che bello! In questi giorni dev’essere pieno di Gingiripicci!” esclamò Luna, facendo ridere tutti.

All’improvviso, a metà della cena, comparve un gufo maestoso, che entrò da una finestra con una lettera attaccata alla zampa e atterrò sul tavolo proprio davanti a Thad. Il ragazzo, stupito, staccò la lettera legata alla zampa dell’animale e la osservò: era una lettera rilegata con il timbro della famiglia Smythe e che recava in basso a destra le iniziali S. S.. Thad arrossì di colpo, mentre il gufo volava via. “Ehi guardate, Thad ha ricevuto una lettera!” esclamò Neville. “Da parte di chi è?” domandò curiosa Sugar. Thad si girò a guardarla. “Nessuno di importante!” esclamò, diventando ancora più rosso di prima, per poi mettere via la lettera. Tutti si guardarono confusi, mentre Nick e Jeff si scambiarono uno sguardo d’intesa, capendo subito chi fosse il mittente del messaggio.

Alla vista della lettera, Trent si incupì: qualche giorno prima aveva spedito anche lui una lettera ad Hunter e si era aspettato una risposta dal Serpeverde, che però non era arrivata. A pensarci bene, non si sarebbe dovuto aspettare una bella risposta da Hunter, non era tipo da queste cose, però in fondo in fondo ci aveva sperato. In realtà aveva sperato che tra loro due le cose si evolvessero di più rispetto a quello che era successo la sera della festa, quando avevano pomiciato nello sgabuzzino di Gazza. Lui però sapeva che Hunter non aveva nessunissima intenzione di rivelare la loro storia, poiché la considerava solo un “incidente” di percorso dato che continuava a considerarsi eterosessuale. Il Tassorosso c’era comunque rimasto parecchio male, era deluso dal fatto che Hunter non ammettesse di provare sentimenti per lui e, al contrario, continuava a evitarlo, a parte le rare occasioni in cui si trovavano da soli per scambiarsi qualche bacio appassionato, ma comunque solitamente non lo degnava di uno sguardo. Trent aveva però deciso di non pensarci, almeno durante quelle vacanze, e pensò che fosse un bene per lui evitare Hunter anche al suo ritorno, per non ricadere nella sua “trappola”.

Più tardi, dopo la cena, quando tutti se n’erano andati nei propri dormitori, Thad si sedette sul suo letto, da solo nella stanza, e tiro giù le tende; a quel punto, assicurandosi che non ci fosse nessuno nei dintorni, tirò fuori la busta della lettera che aveva ricevuto, se la rigirò tra le mani e, alla fine, dopo aver sospirato, si decise ad aprirla e a leggerla.

“Carissimo Thaddy, ho ricevuto il tuo inaspettato, ma gradito, regalo. Mi piace molto, lo userò nelle occasioni speciali, solo per te. Io sfortunatamente non ho fatto in tempo a pensare a un bel regalo da farti, però quando torno ho intenzione di rimediare e di farti gli auguri personalmente. Te li farei ora, ma non voglio perdermi la reazione che farai mentre ti dirò quanto mi è mancato il tuo bel faccino durante queste vacanze. Effettivamente la compagnia qui non è delle migliori, ma spero di recuperare con te tutto il tempo perso al mio ritorno. Non divertirti troppo senza di me Thaddy, ricordati che sono io quello che ti fa divertire di più. Il tuo Usignolo preferito, Seb.”

Durante la lettura, a Thad erano passate sulla faccia tutte le sfumature di rosso possibili e immaginabili. Infatti per Thad quella lettera era stata piuttosto imbarazzante da leggere, non si era aspettato nemmeno che Sebastian gli rispondesse, figurarsi in quel modo, con il quale continuava a ricordargli ciò che era successo tra di loro. Aveva speso tanto tempo a cercare un regalo non troppo costoso e adatto a lui, e alla fine gli aveva mandato un braccialetto argentato con incisa una “S”, e sentirsi rispondere così da lui, per quanto imbarazzante, era stato per Thad una bella sensazione. Dopo aver riletto il messaggio diverse volte, per rendersi conto che era proprio Sebastian ad avergli scritto, posò la lettera nel cassetto del suo comodino, spense la luce e buttò la testa sui cuscini, continuando a sorridere finché non si addormentò.
  
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