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Autore: FalbaLove    20/03/2020    1 recensioni
Due piccoli occhi grigi,contornati da rughe,fissarono per l'ennesima volta una foto incorniciata malamente e con gli angoli leggermente ingialliti;un sorriso amaro comparve sul suo volto di fronte a quelle tre piccole bambine che,ignare,dormivano beate. All'improvviso il suo cuore ebbe un sussulto mentre prepotentemente si apriva la porta del suo ufficio:con rapidità la donna ripose la cornice in un cassetto spostano il suo sguardo sulla figura che comparve dinanzi a lei.
-Preside Griffin, a cosa devo l'onore?-
-Sapevamo tutte e due che sarebbe giunto questo giorno-commentò inflessibile l'altra. Faraganda si sistemò gli occhiali sospirando:si alzò con estrema calma raggiungendo l'enorme vetrata del suo ufficio.
-Ci pensi ancora? Nel senso se abbiamo fatto la scelta...-
-Giusta?-Faragonda abbassò lo sguardo.
-Forse siamo state stupide a basarci su una profezia-
-O forse no-conclusse la Preside di Alfea.
-Non lo sapremo mai-Faragonda sorrise di fronte alla risposta sconsolata dell'amica.
-Io invece,Preside Griffin,penso che lo scopriremo presto
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bloom, Faragonda, Flora
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Uno dei detti più famosi a Lynphea era che la notte porta consiglio:Flora,da persona introversa e pensierosa,l’aveva sempre ben accettato,ma quella notte,quella specifica notte,non era stata di alcun consiglio. Si rigirò nel letto nascondendo la testa sotto al cuscino. Delicatamente si portò le dita verso la bocca sfiorando le sue carnose labbra:ancora lo sentiva,ancora sentiva le sue labbra. All’improvviso arrossì di colpo come se fosse in una stanza piena di gente:il suo primo bacio ed era stato con lui. Poteva ancora vedere lo sgomento negli occhi del ragazzo quando l’aveva allontanato:lui aveva cercato una risposta,ma lei era corsa via mormorando frasi  confuse. Lui era Riven,il ragazzo ribelle e don giovanni. E lei era Flora,una stupida contadinella con il desiderio di una storia d’amore:in più non erano in villeggiatura e anzi avevano una missione ben precisa. Si girò nervosamente tra le lenzuola:la verità era che era confusa,estremamente confusa. Riven con lei era così diverso e ,nonostante si ripetesse che lo facesse solo per aggiungere una tacca in più alla sua lista,il suo cuore continuava a sperare che non fosse così. Forse era vero,lei dopotutto era solo una stupida sciocca ingenua come le aveva ripetuto più volte Stella. Eppure vi era anche dell'altro:due occhi blu come il mare incontranti quasi per caso nella foresta di Alfea. No ,decisamente non l'aveva dimenticato.
Allungò il braccio lungo il materasso non incontrando alcun corpo caldo:Stella non c’era, in realtà era stata distante per tutta la serata. Inspirò a pieni polmoni prima di decidersi,finalmente, di alzarsi dal letto. Dopotutto era lì per una missione.
 
Bloom fissò completamente assonnata il sole far capolinea da dietro le montagne:si stiracchiò rumorosamente sentendo il corpo debole,estremamente debole,ma non poteva esser altrimenti vista la sera precedente. Quella ragazza,quella strana ragazza dai capelli color ghiaccio non aveva abbandonato neanche per un secondo la sua mente o per meglio dire i suoi incubi. Anche Helia era rimasto turbato soprattutto dai due signori anziani intravisti all’ospedale. Aveva provato a chiedergli più volte chi fossero,ma il ragazzo era rimasto estremamente vago. C’entrava con il suo passato,glielo leggeva negli occhi. Lui però era scappato dall’ospedale senza spiegazioni con il viso teso e allarmato e a lei non rimanevano che mille domande in testa. Le sue dita afferrarono saldamente il telefonino buttato sul divano:tambureggiò nervosamente sul display aspettando che si accendesse,ma purtroppo la sua calma non venne ripagata. Nessuna chiamata né nessun messaggio né da parte di Helia né da parte di Andy. Stanca si buttò sul soffice divano venendo accolta da dei pomposi cuscini:era inutile provare a dormire prima doveva togliersi una piccola pulce che non accennava ad abbandonare il suo cervello.


Tecna sospirò nuovamente,questa volta decisamente più rumorosamente tanto che ricevette in cambio delle  occhiatacce.
-È inutile che mi guardiate così! – bofonchiò fulminandole con lo sguardo. La sua compagna di letto e l’ultima aggiunta per un secondo non stavano litigando e anzi si erano pure coalizzate contro di lei. Assolutamente illogica vista la situazione della sera precedente.
-Quindi non si può ancora scherzare del bacio di ieri sera tra Riven e Flora?-provò a dire cercando di smorzare gli animi,ma le due continuarono a mandarle chiari segnali d’odio.
-Secondo uno studio basato sulle risposte che emaniamo con il nostro corpo dopo aver vissuto degli eventi traumatici,posso ben dirvi che queste mi paiono delle vere e proprio scenate di gelosia-
 -Sei proprio fuori strada, a me non piace Riven né sono gelosa di lui- disse estremamente seria Stella lasciando la stanza. Tecna fissò per un secondo la porta da cui era  sparita la bionda prima di rivolgere nuovamente lo sguardo indagatore vero l’altra amica. Musa,sentendosi il suo sguardo addosso,immediatamente di dipinse di fucsia.
-Neanche a me piace Riven-urlò stridula seguendo i passi della fata di Solaria. Oramai sola Tecna alzò divertita gli occhi al cielo
-Questa sì che era una risposta al 100 % sincera- mormorò divertita
 
 
 
Darcy si buttò a terra completamente stremata:si guardò intorno come se neanche si rendesse conto di dove effettivamente si trovasse e di come fosse arrivata lì. Osservò di sfuggita il luogo sconosciuto prima di individuare il corpo di sua sorella accanto a lei stremato per il viaggio.
-Ben arrivate-una voce calda e potente agitò per un secondo la strega che irrigidì tutti i muscoli:dei passi si fecero sempre più vicini,ma la voce sembrava provenire dalla sua stessa mente.
-Padrone-mormorò a fior di labbra Darcy riconoscendo finalmente quella voce. Improvvisamente una figura sostò dinanzi a lei e la ragazza potè finalmente dare un volto a colui con cui aveva parlato per così tanto tempo.
-Darcy, piccola mia ,è un piacere finalmente vederti-disse l’uomo sorridendo perfidamente e proprio in quel momento una folata di vento fece ondulare i suoi lunghi capelli color pesca.
-Tu?-bisbigliò la ragazza indietreggiando quasi spaventata.
-Come puoi essere tu?-continuò sempre più spaventata:l’uomo però sorrise di gusto di fronte a quella scenetta sistemandosi la giacca bordeaux.
-Forza principessa dovresti ricordarti il nome del tuo padrone-continuò imperterrito allungando una mano verso di lei:la strega per un secondo la fissò impaurita,ma tremante la afferrò facendosi aiutare a rialzarsi.
-Sono Valtor il tuo padrone e le sorprese sono appena iniziate-disse sprigionando una risata malvagia che fece gelare le vene di Darcy.
 


-Foresta Fiorita hai detto?-la voce confusa di Sky risuonò per tutta la navicella.
-Confermo le parole di Timmy,negli ultimi anni la quantità di magia su Gardenia è quasi triplicata e qualsiasi studio rivela la Foresta Fiorita come l’unico epicentro di Gardenia- aggiunse Tecna senza staccare gli occhi dal suo tablet: Timmy all’udire di quelle parole sorrise debolmente.
-E cosa vi fa credere che Eldora si trovi lì?-continuò il moro sempre più scettico.
-La tecnologia non sbaglia mai-lo interruppe la fata di Zenith sfidandolo con lo sguardo.
-Sì,ma io della tecnologia non mi fido- ribatté sempre con più tono di sfida:Brandon a questo punto si intromise nella discussione tra i due.
-Flora potrebbe chiedere agli alberi se sanno qualcosa-propose e immediatamente tutti gli occhi vennero puntati sulla piccola figura della fata della Natura che fino a quel momento era rimasta in disparte. La ragazza,sentendosi chiamare in causa,alzò gli occhi sorpresa.
-Ah certo come non pensarci prima:oltre che hai computer possiamo anche chiedere a delle piante-mormorò sarcastico il moro,ma questa volta venne azzittito da una gomitata da parte del biondo.
-Allora Flora è possibile?-domandò nuovamente Brandon ricercando il suo sguardo:la ragazza annuì debolmente. Si alzò per parlare,ma una figura entrò in completo silenzio nella sala andandosi a sedere in un angolo.
-Finalmente sei arrivato! Cosa non ti è chiaro di “Urgente Riunione”?-lo incalzò lo Sky
-Prego vai  pure avanti-ringhiò per tutta risposta Riven fulminandolo con lo sguardo,ma per un nano secondo quello ricadde sulla figura di Flora che si sentì morire dentro.
-In realtà stava per parlare Flora-disse divertita Tecna continuando a far ricadere il suo sguardo tra i due. Il ragazzo senza dire niente fissò intensamente la fata di Linphea prima di abbassare stizzito lo sguardo a terra:questo gesto non passò inosservato né alla diretta interessata né a Musa e Stella.
-Per me stiamo solo perdendo tempo,chiamatemi quando avrete deciso qualcosa- disse infastidita la Principessa di Solaria lasciando la sala:la fata di Melody invece si limitò a ritirarsi in uno degli angoli visibilmente scossa.
-Allora Flora?-la incalzò Tecna tra le risate mentre la tristezza aveva preso pieno possesso del viso angelico della mora:Flora  si limitò per alcuni secondi a mordersi nervosamente il labbro.
-Sicuramente le piante  e gli alberi lo sanno se qualcuno vive in quella foresta-
-Perfetto allora si può dire che inizia la nostra prima missione!-strillò Timmy con estremo entusiasmo venendo bacchettato dallo sguardo di tutti quanti.
-Ragazzi preparatevi alla missione-disse serio Brandon e tutti si limitarono ad annuire. Riven si alzò di scatto uscendo a tutta velocità dalla stanza:Flora si limitò a osservarlo.
-La avvisi tu Stella,Musa?-domandò candidamente rivolgendo lo sguardo all’amica che però la ignorò completamente. La fata della Natura la guardò sorpresa ed amareggiata ma prima che potesse aggiungere qualsiasi altra cosa si sentì spingere da due mani.
-Forza Flora andiamoci a preparare-le sussurrò Tecna accompagnandola.


 
Bloom chiuse velocemente la porta dietro di lei:per un solo secondo si beò della tranquillità che quel luogo le regalava. Continuò a rimanere immobile per un’altra manciata di secondi con solo uno strano bip a interrompere regolarmente il silenzio. Lo sapeva perfettamente che stava facendo una cosa sbagliata e illegale eppure tutto ciò non l’aveva fermata a intrufolarsi nuovamente nell’ospedale e ricercare la stanza del giorno prima:come si immaginava l’unica figura a parte la sua era di quella ragazza. La fissò insistentemente: mille cavi le uscivano dalle braccia e una grossa maschera probabilmente aiutava la sua respirazione. Niente sembrava esser cambiato dal giorno precedente,neppure la sua curiosità:attenta a non fare alcun tipo di rumore si avvicinò alla ragazza dai capelli color ghiaccio. Non era una normale ragazza,Bloom l’aveva capito subito:una così non apparteneva a Gardenia e in cuor suo Bloom pensava che non appartenesse nemmeno al pianeta Terra. La scrutò attentamente ricordandosi perfettamente la faccia di Helia:lei ne era sicura,Helia questa ragazza non la conosceva. Quello che l’aveva stravolto erano state le due figure anziane che a quanto pare erano arrivati a Gardenia per lei.  Lentamente si scostò i capelli rosso fuoco dal viso osservando sempre più da vicino il volto pallido e inerte della sconosciuta notando come profonde cicatrici intaccavano la sua bellezza . Bloom si sentiva estremamente strana vicino a lei anche se sapeva di non averla mai vista:quella ragazza,probabilmente in coma da anni,emanava una strana energia oscura che sembrava attirarla e quello era stato il motivo per cui era ritornata. La scrutò ancora per un paio di secondi cercando di capire che cosa la disturbasse così tanto,ma dopo un paio di minuti sospirò delusa. Era venuta alla ricerca di risposte eppure era convinta che non le avrebbe trovate. Si rigirò per dirigervi verso la porta quando per sbaglio la sua mano sfiorò quella della ragazza causandole una dolorosissima scossa.
-Ahia-mormorò massaggiandosi la mano,ma prima che se ne potesse accorgere le macchine iniziarono ad emettere rumori inusuali. Spaventata la rossa si voltò verso la malata ritrovandola a tremare sul letto. Si muoveva come se fosse stata colpita da convulsioni e Bloom indietreggiò spaventata.
-No,non può essere-bisbigliò a sé stessa mentre il suo sangue si raggelò nelle vene: a partire da quella strana figura tutto intorno iniziò a ghiacciarsi.
-Ma cosa sta succedendo?- mormorò disperata,ma oramai il ghiaccio veniva deciso verso la sua figura. Con velocità Bloom corse alla porta provandola ad aprire,ma purtroppo anch’essa risultò congelata.
-Che razza di mostro sei?-domandò Bloom rivolgendosi alla ragazza che però continuava a tremare. Prima che potesse aggiungere altro la porta si spalancò e una mano amica strinse con forza quella di Bloom.
-Andiamo-le sussurrò dolcemente Helia sorridendole per un istante prima di trascinarla via. L’ultima cosa che la ragazza fissò in quella stanza degli orrori furono due occhi color ghiaccio che per secondo la fissarono prima di richiudersi nuovamente.
 
 
 
 
-Uffa per quanto tempo dobbiamo ancora camminare?-
-Stella è mai possibile che non riesci a stare neanche per mezzo secondo zitta?-la voce esasperata di Tecna fece alzare per un secondo gli occhi al cielo della Principessa di Solaria mentre una buona parte del gruppo iniziò a ridere divertita.
-In effetti la principessina non ha tutti i torni, è da circa mezz’ora che camminiamo in questa stupida foresta-le fece eco Sky allontanando infastidito un paio di mosche che non accennavano ad allontanarsi da lui.
-Beh queste sono le lamentele che solo chi non si è sporcato le mani può fare-lo incalzò Riven assumendo un sorriso divertito.
-Cosa intendi con questa frase?-
-La volete smettere voi due?-il richiamo pieno di disperazione di Brandon fece volare via alcuni uccelli impauriti.
-Silenzio per favore-bisbigliò Flora accarezzando dolcemente una corteccia:si chinò delicatamente e chiuse gli occhi.
-Le piante mi stanno parlando-continuò beandosi di quel contatto:Sky per tutta risposta non riuscì a trattenere una risatina divertita.
-Io non riesco a capire… Gli alberi sono estremamente spaventati-
-Per colpa nostra?-provò a dire Timmy,ma la mora scosse la testa con decisione.
-No qualcosa che vive in questa foresta li spaventa più di ogni altra cosa. Hanno paura e mi dicono che centra con una donna-
-Potrebbe essere Eldora?-domandò di rimando Tecna e  la fata della Natura finalmente riaprì gli occhi.
-Non sanno il suo nome,ma si tratta sicuramente di una fata-tutti si guardarono decisamente allarmati.
-Potrebbe essere lei-disse a nome di tutti Sky.
-I miei rilevatori segnano che siamo estremamente vicini a un punto carico di magia magica- e appena Tecna ebbe pronunciato quelle parole il suo tablet iniziò ad emettere degli strani rumori.
-Ma come facciamo a trovarla?-
-Lanusia-mormorò Flora
-Cosa?-chiese Musa corrugando la fronte.
-Le piante mi hanno detto che questa donna va sempre alla ricerca  di uno strano fiore che cresce qui sulla Terra solo nella Foresta Fiorita e il suo nome è Lanusia-
-Quindi se troviamo questo fiore è probabile che troveremo anche lei?-e Flora si limitò ad annuire alle parole di Timmy. Mentre   tutti iniziarono le ricerche Flora si avvicinò silenziosamente a Riven.
-Perché mi eviti?-bisbigliò dolcemente e il ragazzo per un secondo fermò la sua camminata.
-Non abbiamo niente da dirci-disse serio riprendendo le ricerche:Flora a quelle parole così taglienti esitò un secondo.
-Mi dispiace -bisbigliò e lui all’udire quella frase inspirò a pieni polmoni.
-Si può sapere perché sei qui a perdere tempo a parlare con me ?-
-Riven ti prego non fare così- sussurrò lei guardandolo intensamente negli occhi.
-Se pensi che quello che è successo ieri sia stato solo un gioco allora non hai capito niente di me-continuò lui con rabbia avvicinandosi sempre più verso di lei:Flora indietreggiò per pochi passi,ma si ritrovò a scontrare la schiena con un albero.
-Devi essere chiara con me Flora -disse oramai a pochi centimetri di distanza dal suo volto:la fata di Linphea lo fissò senza capire negli occhi.
-Il bacio di ieri ha significato qualcosa anche per te non negarlo-continuò lui oramai ad un soffio dalle sue labbra. Lei provò a parlare,ma lui velocemente la zittì.
-Non sto cercando una risposta dalle tue parole-disse avvicinando pericolosamente le labbra a quelle della fata:Flora istintivamente cercò la mano del ragazzo  afferrandola con dolcezza.
-Ragazzi!- all’improvviso la voce di Musa costrinse i due a separarsi:Flora si limitò a fissarlo ancora per alcuni secondi in completo silenzio prima di raggiungere l’amica.
-L’ho trovato!-continuò felice la fata di Melody indicando un grosso fiore violetto poco nascosto dalle foglie. Flora ,ancora paonazza, si fece spazio tra gli amici osservandolo.
- Bravissima Musa- disse la mora  sorridendo all’amica che per tutta risposta sorrise soddisfatta.
-E ora?-domandò Sky riportando il pensiero di tutti. Flora lo fissò per un secondo scuotendo la testa:nemmeno lei sapeva cosa sarebbe successo una volta trovato il fiore.
-Bene questa missione si sta rilevando un completo buco nell’acqua -la incalzò Stella digrignando i denti e continuando a scacciare gli insetti che insistentemente le giravano intorno.
-Forse dobbiamo coglierlo?-provò ad ipotizzare Timmy e Sky seguì immediatamente il consiglio dell’amico cogliendo il bellissimo fiore purtroppo prima che Flora potesse fermarlo.
-Non farlo!-lo avvertì la fata della Natura ed improvvisamente tutto il terreno iniziò a tremare.
-Deficiente era chiaramente una trappola!-lo sgridò Riven aggrappandosi a una corteccia per non cadere,ma il moro non poté replicare che delle strane radici si levarono dal terreno.
-Attenti- urlò Brandon e tutti gli Specialisti si apprestarono a prendere le loro armi.
-Ragazze trasformiamoci- suggerì Tecna anche lei aggrappata a un albero per non cadere a terra:le altre tre ragazze provarono a seguire il consiglio dell’amica ,ma tutti i loro sforzi risultarono completamente vani.
-C’è qualcosa che blocca la nostra magia!-urlò Musa guardandosi attonita le mani.
-La nostra magia non funziona!-continuò Stella
-Ragazze attenti!-urlò nuovamente Brandon indicando le radici che a tutta velocità si scagliarono sulle fate.
Flora si buttò a terra mentre Tecna venne brutalmente colpita.
-Tecna stai bene?-gridò a pieni polmoni Timmy osservando la ragazza gridare dal dolore e cadendo a terra.
-Ragazze scappate da qui,noi proveremo a fermare queste radici- ordinò Riven e subito Stella fece ciò che le era stato ordinata:mentre Musa aiutava con fatica Tecna a rialzarsi Flora fissò per un istante negli occhi Riven. Il ragazzo le fece l’occhiolino prima di rimettersi a combattere contro quelle radici che parevano indistruttibili.
-Flora corri via subito!-le ordinò Sky proteggendola da un attacco. Le quattro ragazze iniziarono a correre senza meta per di fiato.
-Flora dove dobbiamo andare?-domandò Musa sorreggendo a fatica Tecna che faceva sempre più fatica a camminare.
-Musa lasciami qui ti prego,non c’è la faccio a continuare-sibilò la ragazza all’orecchio della fata di Melody
-Non ci pensare neanche, io non ti abbandonerò mai-
-Noi non ti abbandoneremo- aggiunse Flora e le tre ragazze si sorrisero.
-Non vorrei interrompere questo momento ,ma dove dobbiamo andare ora?-gridò Stella fissando attorno a sé gli alberi tutti uguali. All’improvviso il tremare della terra riprese ancora più forte.
-Aggrappatevi  a qualcosa-ordinò Musa lasciando a Tecna l’albero più vicino.
-On no!-urlò Stella iniziando ad indicare una crepa che si faceva sempre più grossa.
-State attente!-aggiunse Tecna mentre il terreno si squarciava sempre di più. Una scossa ancora più forte fece perdere l’equilibrio a Musa che rovinosamente cadde all’interno dello squarcio
-No Musa!-urlò a pieni polmoni Tecna vedendo l’amica venir inghiottita dalla terra e calde lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi.
-Non lasciate la presa per nessun motivo!-disse Flora aggrappandosi con tutta la forza possibile all’albero mentre il terreno non accennava a tranquillizzarsi,ma aumentava sempre di più la sua potenza.
-Ahh!-urlò Stella mentre lo squarcio si avvicinava sempre di più a lei:provò inutilmente  a scappare,ma inciampò rovinosamente su una radice.
-Presa!-la mano di Flora afferrò con tutte le sue forze quella di Stella:la bionda guardò il vuoto sotto di lei.
-Non ti lascerò andare-disse Flora provando a sostenerla con tutte le forze.
-Lasciami andare altrimenti cadremo tutte e due,Flora!-le ordinò Stella sentendo la presa venir sempre meno.
-Non voglio perderti-mormorò a fior di labbra la fata della Natura. Stella la fissò intensamente negli occhi prima di sorriderle e poi,senza aggiungere alcuna parola,lasciò la presa cadendo rovinosamente nel vuoto.
-No!-urlò piena di dolore Flora venendo sballottata da un’ultima scossa e rimanendo a fissare impotente la figura dell’amica sparire sempre di più.
 


-Stai bene?-mormorò senza fiato Helia lasciando finalmente la mano della ragazza:Bloom senza dire alcuna parola si sedette sulla  panchina più vicina. Sentiva il cuore battere a mille e si sentiva mancare il respiro. Avevano corso a per di fiato per una decina di minuti scappando dall’ospedale e ora neanche riusciva a capire in quale quartiere di Gardenia si trovassero.
-Bloom allora come ti senti?-le domandò nuovamente il giovane sedendosi accanto a lei.
-Quella ragazza non era umana- fu l’unica cosa che riuscì a dire la rossa ancora profondamente scossa:sentiva ancora il freddo avanzare verso di lei.
-No,non lo era-aggiunse il ragazzo prendendo tra le mani la testa. All’udire quelle parole Bloom lo guardò esterrefatta.
-Helia che cosa mi stai nascondendo? Tu sai cosa è successo?-domandò ricercando il suo sguardo che però venne a mancare.
-Io non la conosco,ma posso dirti che quella ragazza è certamente una strega- e all’udire quelle parole Bloom si liberò in una risata.
-Lo so che ho una strana passione per le figure magiche,ma non mi sembra il momento più adatto per prendermi in giro-disse seria
-Le tue non sono solo fantasie Bloom,il mondo magico esiste davvero e io ne faccio parte-
-Ok basta mi hai stancato!-urlò irritata la rossa alzandosi dalla panchina e iniziando a camminare.
-Bloom non ti sto mentendo!-
-Se è tutto uno scherzo di cattivo gusto dillo subito,hai capito? Io  ti credevo mio amico-mormorò continuando a camminare sempre più veloce.
-Ti prego ascoltami-provò Helia a ribattere,ma all’improvviso una violenta scossa di terremo prese i due giovani alla sprovvista. Bloom provò a mantenere l’equilibrio ,ma venne malamente sballottata contro un palo e l’ultima cosa che udì fu la voce di Helia chiamarla prima di perdere definitivamente coscienza.


NOTE
Purtroppo una cosa terribile sta succedenndo al nostro Paese e spero che la mia storia possa sollevarvi il morale anche se solo per un istante.
Mi raccomando state a casa
Ce la faremo
FalbaLove

PS. questo capitolo è solo un piccolo preambolo di quello che succederà nel prossimo,spero vi piaccia
 
   
 
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