Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: LilithGrace    23/03/2020    0 recensioni
"Chiedermi di accompagnarlo in Svezia per qualche giorno mi ha resa la persona più felice del mondo.
Finalmente potrò visitare con più calma Stoccolma, conoscere i suoi amici e chissà, forse anche la sua famiglia… Già, la sua famiglia… Come mi presenterà a loro? Mi presenterà come la sua ragazza?" (tratto dal primo capitolo)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Stefan Levin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salveeeee!!
Mi scuso innanzitutto per il tremendo ritardo nella pubblicazione (impegni RL #sob).

I personaggi di Stella, Virginia e Gus, ed il locale “Raggio di sole” sono creazioni della mia amica e autrice Fafanella alla quale ho chiesto il permesso di poterli inserire (saranno presenti in alcuni capitoli).
Detto ciò, vi lascio alla lettura del capitolo <3
Un abbraccio,
Grace ^^

 
***

Dalla separazione effettiva di Stephan e Anja era passato poco più di un mese: tra allenamenti per le qualificazioni agli europei, party esclusivi e prove di coreografie su coreografie, non avevano più avuto modo di vedersi.
Di tanto in tanto, Stephan le aveva scritto con l’intenzione di chiarire una volta per tutte, ma da parte di lei non c’era stata alcuna risposta. Silenzio stampa.
Aveva deciso di rivolgersi ad una delle persone che erano più vicino a lei per cercare conforto e forse anche qualche consiglio… no, principalmente per ricevere un parere sincero.
 
Incontrò Jӧrg alla scuola di ballo: era il giorno di chiusura e il ragazzo aveva chiesto in prestito le chiavi della sala prove per poter parlare con il giovane attaccante senza destare alcun sospetto.
Si erano accomodati su di una panchina e, senza troppi convenevoli, andarono subito al nocciolo della questione: come riavvicinarsi ad Anja? Stephan raccontò a Jӧrg, ignaro delle ultime vicende, com’erano andate le cose senza omettere nulla, prendendosi le proprie responsabilità.

“Ora che sei stato in Svezia, hai rivisto Shelley?”, chiese a bruciapelo il ragazzo.
Stephan rimase un attimo interdetto, “è la nostra manager, è inevitabile purtroppo”.
“Stephan, hai capito perfettamente a cosa mi riferisco…”
Lo svedese abbassò lo sguardo ed annuì passandosi una mano tra la chioma bionda: “Sì, l’ho vista in quel senso e ho fatto una cosa davvero stupida. È che sono disperato ed ho trovato conforto in lei che mi conosce da una vita. Ho capito di aver sbagliato e…” non fece in tempo a finire la frase che il suo interlocutore lo interruppe “hai sbagliato ben due volte, anzi tre…. Anche se la farà stare male, dovrai dirle che in questo periodo ti sei visto con una certa frequenza con Shelley. Sii sempre onesto con Anja e se ti fa qualche domanda, sappi che lei già sa la risposta, quindi inutile mentirle. Ah, altro consiglio: lascia il passato nel passato e vivi nel presente”, si schiarì la voce “Riconquistare la sua fiducia sarà un’impresa quasi titanica, ma non impossibile. Dovrai rigare dritto: niente Shelley, niente modelle, niente foto ambigue… zero, chiaro? So che Anja le vede, ma non ne parla e credo che sia proprio a causa qualche cosa che ha visto che abbia scelto di non risponderti più. Dopo la vostra ultima discussione, mi è sembrata solo arrabbiata, ma non convinta di voler chiudere definitivamente con te. Ormai però si è chiusa nel suo guscio… proverò ugualmente a mettere una buona parola se capiterà l’argomento, ma non prometto nulla”.


°°°

Whatsapp: Die drei kleine Schweinche

From: Jӧrg
-‘Chi viene con me a vedere gli allenamenti del Bayern? Questo weekend si allenano a porte aperte!’

From: Yvone
-‘Per me va bene… Anja?’

From: Anja
-‘ Stephan è infortunato?’

From: Jӧrg
-‘Ma cosa vai a pensare? Ovvio che no, sta benissimo ed è rientrato ora dalla Svezia…’

From: Anja
-‘Ah, peccato. Allora non verrò’

From: Yvone
-‘Sei seria?’

From: Anja
-‘ Sì. Verrò solo se si romperà il crociato destro’


From: Yvone
-‘ tu non sei così cattiva…’

From: Jӧrg
-‘Così si stronca il campionato. Ma cosa dici? Non fare la bambina adesso, non esagerare. Vi siete lasciati e allora? Può capitare!’, la provocazione era voluta.

From: Anja
-‘ Certo, capita tutti i giorni di avere ragione quindi sì, capita.’

From: Yvone
-‘ Cos’è successo?’

From: Anja
-‘ Cosa non è successo, vorresti dire. E poi è anche abbastanza tarato, news e gossip arrivano anche qui in Germania anche se riguardano la nazionale svedese e, guarda un po’, so usare anche un banalissimo traduttore. Sai cos’ho tradotto? Un articolo dallo svedese al tedesco dove sottolineavano quanto fossero affiatati lui e la manager della squadra. Indovinate chi è la manaer? Già, proprio Shelley. Questo basta e avanza per ricevere via posta un viaggio di sola andata per il dimenticatoio. Si è azzardato anche a scrivermi che voleva chiarire… chiarire mentre faceva visita alla fagiana di un’altra… certo, io sono la stupida di turno. Se si permette di riscrivermi, giuro che vado al campo e glielo spacco io il ginocchio. Mi ha stancata.’

Quest’ultimo messaggio attirò l’attenzione di Jӧrg: fece uno screen e lo inviò al giovane attaccante, aggiungendo “potresti avere una possibilità di vederla e di parlarci… a tuo rischio e pericolo”.



 °°°

Anja era stata forzata ad un periodo di riposo dai suoi stessi maestri perché era fin troppo evidente che aveva la testa altrove, in più i continui messaggi di Stephan non l’ avevano aiutata; era partita con l’idea di volerlo supportare nonostante si fossero lasciati, ma tra l’ultima discussione e gli articoli che aveva letto, aveva scelto di sparire del tutto e di stroncare il problema sul nascere, ignorandolo. Per scaricare la tensione, optò per una bella camminata a passo veloce per le strade di Monaco accompagnata solo da un paio di cuffie e la playlist delle sue salse preferite. Camminò fino ad imbattersi nel tanto chiacchierato ‘Raggio di sole’. Non sapeva neanche come avesse fatto ad arrivare lì: forse ne era rimasta affascinata dai racconti di Genzo e Karl o forse il suo subconscio sapeva che quello era il posto giusto per rilassarsi. Senza troppi indugi, si decise ad entrare e si avvicinò al bancone, sorridendo spontaneamente alla scritta sull’arco.
“Vale per tutti quella regola?”, chiese Anja mettendo la propria timidezza da parte.
La risposta non tardò ad arrivare: “Vale per chiunque entri nel locale!”, da dietro la porta della cucina, apparve una ragazza alta, formosa, riccia di capelli e con una voce molto melodiosa; le porse il manu.
Anja le sorrise con gratitudine e si perse nella lettura quando sentì tintinnare il campanello dell’acchiappasogni: si voltò, trovandosi davanti il capitano del Bayern. Lo salutò e scambiò giusto due parole, com’erano soliti fare per poi lasciarlo andare dietro le cucine.
“è il fidanzato di mia sorella”, le disse la ragazza dietro il bancone.
“Sì, lo so! Come avrai notato, siamo amici… anzi, sono stati lui e Genzo a consigliarmi questo posto. È molto carino ed accogliente il tuo locale, complimenti!”, le sorrise.
“Piacere, sono Stella”, le tese la mano.
“Piacere mio, sono Anja”.
Dopo essersi fatta consigliare un bel the, le due ragazze passarono un po’ di tempo a chiacchierare, approfittando della poca affluenza della giornata e fu quasi impossibile per la giovane ballerina tedesca non ridere di gusto in compagnia della verace proprietaria originaria del sud Italia.
Si era fatta tardi ed Anja reputò fosse giunta l’ora di tornare a casa: pagò il suo conto ed incaricò Stella di salutare Karl da parte sua, uscendo poco dopo dal locale.

“è andata via?” chiese il biondo scendendo le scale.
Alla risposta affermativa di Stella continuò: “è lei la ragazza di cui ti parlavo, stava con Levin, ma la cosa purtroppo non è andata avanti perché quel ragazzo è, come dire, problematico? Non so cosa gli sia preso, ma l’ha lasciata su due piedi… ha provato a riappacificarsi, ma lei non ne ha voluto sapere… Mi fa molta tenerezza, aveva occhi solo per lui, è stata molto paziente per via del passato di Stephan e non meritava di essere trattata così… Puoi mettere una buona parola per lo slavato? Ok che è un coglione, ma anche lui infondo merita ancora di essere felice”, Stella si era mostrata pensierosa ed attenta alle parole di suo ‘cognato’.
“Beh, non so se potrò fare qualcosa, non conosco né lei, né tantomeno lui, però posso provare. Si potrebbe organizzare qualcosa di gruppo, dove ci sarete sia voi che lei con i suoi amici. La situazione non è delle migliori, ma spero di poter fare qualcosa. Se dovesse ucciderlo nel mio locale, pulirete voi e occulterete il corpo vicino a quello della cuoca di Genzo, chiaro?”


 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: LilithGrace