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Autore: Evola Who    23/03/2020    2 recensioni
{SPOILER! DI TROS!}
Ben e Rey arrivarono all'hangar della base, pieno di ribelli e civili intenta a festeggiare la fine della guerra. Camminavano mano nella mano, sotto gli occhi di tutti...
Rey aveva notato questa cosa, ma la ignorò. Non le importava se gli altri la stessero fissando o che stessero parlando alle loro spalle.
Potevano pensare quello che volevano, ma lei sapeva che Ben Solo era tornato e che Kylo Ren era morto per sempre. E lo avrebbero dimostrato a tutto l’universo, anche se fosse stata l’ultima cosa che avrebbero fatto.
[Seguito di "The Strength of Forgiveness"]
[Reylo]
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Kylo Ren, Poe Dameron, Rey
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver detto “arrivarci” a Lando e Jannah, Ben decise di dirigersi verso l’hangar dove era parcheggiato il Falcon – sempre che, strada facendo, qualcuno non lo avesse fermato per ordinargli di fare qualcosa per lui - giusto per distrarsi un attimo e prendersi un po’ di tempo per se stesso.

Mentre camminava, però, sentì qualcuno chiamarlo con tono beffardo da dietro alle spalle: “Hey! Ex Signore Oscuro!

Ben si girò, vedendo Finn che camminava a passo svelto verso di lui. Gli si fermò dinnanzi, con faccia inespressiva e braccia conserte.

“Hai bisogno di qualcosa, Finn?” chiese, con tono paziente.

Se i membri della Resistenza iniziavano a credere quasi tutti alla realtà delle sue buone intenzioni, Finn ancora non si era convinto.

Non poteva certo dimenticare il loro scontro non proprio alla pari nella foresta fuori dalla Base Starkiller, nel corso del quale lo aveva mandato in coma. Nessuno se ne sarebbe mai dimenticato.

E, per questo, Finn restava sempre piuttosto cauto e scettico nei suoi confronti, nonostante stesse dimostrando in ogni maniera di essere diventato l'esatto contrario di quello che era stato.

Ma lui, adesso, non era qui per litigare. Era qui per aiutare un'amica. E doveva farlo, lo doveva a Rey, per quanto disprezzasse l’essere che aveva davanti.

“Hai un momento?”

“Certo” rispose Ben, replicando di nuovo “Hai bisogno di qualcosa?”

“Beh, solo di parlarti.”

I due iniziarono a camminare insieme verso l'hangar.

“Vorrei solo sapere come sta andando con gli allenamenti…” disse Finn, con tono vago, spiando la reazione quasi indifferente dello Jedi.

“Oh, sta andando bene” rispose il ragazzo, ripetendo le stesse spiegazioni che aveva dato a Poe poco prima.

“Oh, capisco…” disse il Ribelle con finta vaghezza, sperando di scatenare una reazione da parte sua. E, infatti, notò che aveva abbassato lo sguardo, lanciando una occhiata incerta verso terra.

Perfetto…” pensò lui, vittorioso, continuando subito con la sua recita: “È solo che io e Rey parliamo molto, in questo periodo, e mi ha parlato di tutta la questione della Forza, e che ci vuole tempo e pazienza. Da entrambi i lati…”

Ben ascoltò le sue parole, ma non riuscì a comprenderne il senso.

“Ma tu conosci Rey. Lei non è una tipa capace di rimanere troppo a lungo con le mani in mano. Sarà paziente, ma non è una persona capace di pazientare per tanto tempo…

continuò Finn, mettendo più enfasi su certe parole e insieme mantenendosi sul vago: “Lei è una ragazza di azione. Una tosta, che vuole combattere e andare avanti con la sua vita…”

Lo Jedi guardò il ribelle con un minimo di sospetto, cercando di capire dove volesse andare a parare.

“E, ovviamente, una persona del genere si circonda di gente del suo stesso livello. Insomma… qualcuno che sappia stare al suo stesso passo…” Finn scelse con cura le parole, sperando di poter capire i sentimenti di Ben - anche se più parlava e più gli sembrava difficile comprendere che cosa passasse nella mente dell'ex Leader Supremo.

“Persone come Rey non sono molto pazienti. E voglio qualcuno alla loro stessa altezza! Qualcuno che sia combattivo, impulsivo, che appaia un po’ arrogante ma divertente allo stesso tempo. Insomma, qualcuno di questa stoffa.”

“E chi potrebbe essere?” chiese Ben, con tono abbastanza duro. “Qualche esempio?”

“Oh, beh… non saprei dirlo, così su due piedi. Non mi viene in mente nessuno. Ma, magari, un tipo come lui…”

Si fermarono, osservando in lontananza vari caccia appena atterrati. Proprio davanti a uno di essi, si vedeva Rey, sorridente, parlare amorevolmente con Poe.

Erano intenti a ridere e a scambiarsi sguardi languidi.

Finn, con la coda dell'occhio, cercò il volto di Ben: sembrava paralizzato, sguardo perso, espressione quasi esasperata. I suoi occhi erano fissi su quella scena e le labbra gli tremavano leggermente.

“In fondo, chi non vorrebbe viaggiare con Poe?
continuò Finn, con nonchalance.

“È uno dei migliori piloti della Resistenza, un ottimo generale, un grande combattente e un perfetto stratega! Insomma, uno che farebbe di tutto per la Resistenza!” e sorrise con soddisfazione.

Proprio in quel momento, videro il generale abbracciare affettuosamente la Jedi.

“E, credimi, tutti noi vorremmo vivere almeno un'avventura con lui” e guardò il nemico con espressione un po’ cinica.

Ben osservò la scena in lontananza, senza mai cambiare espressione.

E, quando vide Poe e Rey incamminarsi verso l'hangar, mano nella mano, abbassò lo sguardo, ripensando alle parole di Finn e a tutta la situazione con lei, senza badare alla fine del discorso dell'ex- stormtrooper, che domandò: “Non sei d’accordo?”

Il ragazzo restò in silenzio, intento a riflettere e ignorando la presenza di Finn fino a dimenticarsene del tutto.

All’inizio il Ribelle lo fissò con aria soddisfatta, capendo di aver raggiunto il proprio obiettivo, ma poi restò stranito per quel mutismo prolungato.

Cercò di richiamare la sua attenzione, ma fu interrotto da una voce femminile molto alta: “Hey! Solo!”

Lo Jedi alzò la testa di scatto, girandosi verso una donna che teneva le mani sui fianchi. La donna proseguì: “Abbiamo bisogno di qualche mano in più per il servizio mensa, prima di servire la cena. Vuoi darci una mano?” 

“Ehm… sì, sì, certo, arrivo” rispose velocemente il ragazzo, iniziando a seguirla.

Finn lo guardò allontanarsi, tenendo le braccia conserte. In volto aveva un'espressione molto soddisfatta.

Dopo che lo ebbe visto entrare in uno degli edifici della base, si girò di nuovo e vide che, proprio in quel momento, Rey stava uscendo dall'hangar insieme a Poe. Il generale girò la testa intercettando lo sguardo di Finn e sollevò un pollice in segno di conferma.

“Ora vediamo se quel tipo si sveglia!” commentò il ribelle, con aria soddisfatta.

In quel momento, passò di lì Rose e, sentendo quelle parole, si avvicinò chiedendogli che cosa avesse fatto, per essere così contento, e lui spiegò ogni cosa.

“Quindi…” ricapitolò la ragazza, “tu e Poe avete creato una messa in scena, in maniera da ingannare Ben e indurlo a credere che Rey preferirebbe il generale, per fare in maniera che lui si avvicini di più a lei, confidandole i suoi sentimenti?”

“Già!” rispose Finn. “Non è un piano geniale?” Sorrise con ancora più soddisfazione.

Rose ascoltò tutto e, con espressione neutra, rispose: “Sì, certo, potrebbe funzionare. Ma hai dimenticato che, in questo momento, Ben Solo sta vivendo dei profondi sensi di colpa ed è pieno di dubbi verso se stesso.”

Udendo quella riflessione, Finn iniziò a sentirsi nervoso, ma riuscì a mantenere intatto il suo atteggiamento convinto.

“E sai anche che c’è una possibilità che Ben, vedendo Rey così felice con qualcun altro, potrebbe convincersi di non meritarla e lasciare tutto? Crederebbe che lei meriti davvero di meglio e potrebbe esserci il rischio che lui se ne vada via, magari in un'isola sperduta per rimediare ai suoi errori, come ha fatto Luke.”

Rose guardò l’amico con aria paziente, vedendo il suo viso diventare sempre più nervoso, ma senza dire una sola paroa.

“E, dopo tutto quello che ha fatto Rey per farlo ritornare al lato chiaro… non credo che le piacerebbe, una notizia del genere. E tutto questo solo perché tu e Poe non siete riusciti a farvi i fatti vostri?” Questa volta, la ragazza lo giudicò con lo sguardo ammonitore, ma sempre senza ricevere una sola mezza risposta da parte sua.

“Ma, chissà,” continuò Rose, facendo spallucce, “magari mi sbaglio. Magari il vostro piano funzionerà. Anche se… ho un brutto presentimento.” Lanciò un’ultima occhiata a Finn, per poi andarsene a lasciandolo solo.

Finn pensò a tutte le sue parole, capendo che aveva completamente ragione. Anzi, aveva capito che era più probabile che succedesse quello che aveva detto Rose, piuttosto che il loro piano andasse realmente a buon fine.

“Oh cavolo…”


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Note:
Riassunto di questo capitolo:
"Guarda qui Lisa! SI può presiono
individurare il secondo preciso in cui il
suo cuore si spezza a metà!" 
Povero Ben! 
Dopo Sonke, dopo il rifuto di Rey,
dopo Palaptine, dopo i cavaglieri Ren e la morte....
gli tocca anche i dubbi creati da Finn e Poe!
Però, lo fanno in buona fede.
E capiranno i loro errore....
Grazie mille per aver letto fin qui!
Spero che il prossimo vi piaccia!
Perchè Ben, soffirà ancora un pò...
Alla prossima!
Evola

 

   
 
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