Un senso di amarezza stringe il cuore di Rashid e il giovane spege la televisione. Si getta sul letto e rimane immobile, lo sguardo fisso sul soffitto dellalbergo. La crudele guerra contro Israele continuava. E il sangue continuava a scorrere a fiumi. Quanti innocenti erano scomparsi in quel carnaio cinquantennale? Forse devo smettere mormorò. Quando aveva cominciato, il suo cuore era animato dallardente desiderio di contribuire alla liberazione della Palestina. Certo, lui non era di puro sangue palestinese, essendo nato in Arabia Saudita, ma si sentiva vicino a quella gente. Lì, era nata la sua amata madre, che era stata costretta ad un esilio crudele. Lei non aveva mai smesso di appoggiare la loro causa, malgrado la lontananza dalla sua terra. Vuoi questo, mamma? mormora, ad un tratto. In quel momento, gli sembrava di vedere gli occhi severi, ma onesti, di lei. Scrutavano nella sua anima, inesorabili. No, lei non aveva mai avuto paura. E doveva essere degno della sua nascita. Nemmeno il cancro allo stomaco aveva piegato il suo indomito spirito. O forse ha solo celato le sue debolezze? Qualsiasi cosa sia, nessuno vedrà i miei sentimenti. Sarò degno di te, mamma. mormorò, deciso. La pietà, in quella situazione, era un punto di debolezza. E lui non doveva essere debole. I suoi fratelli contavano su di lui.